Al nuomen di Dio, amen. Fatta a dì 17 di
dicembre 1401.
Ieri ricevetti 2 vostre lettere di dì 20 e 26 di
novenbre la quale i' ò intesso,
ve rispondo.
Veco chomo da poy ve partisano da
Bolognia per ire a
cassa che voy avitto abiutto a
ffare molte fatiende che tochano e che quello che soliva respondere per voy a
Prato
è morto e pertanto ve debio avere per schusatto però che voy no avitto scritto. Voy
sitti be che cò non à mistere a dire però che a voy non chade schuxatione ma ve pregho
se no scrivo tantto chomo è di bisongnio che m'abiatto per schuxatto ma da mo
avante scrivarò più spesso perché io averò a scri
vere per più ragione e ben me
sa malle di vostra malanchonia.
Apresso ditti che voy avitto scritto a
Bindo Piaciti che se intenda chon esso mi,
di
ghuarnelli e di
bombace e di tute
altre cosse che utille fosse, e che da luy
non abiatti nulla resposta ma l'atendite da mi. Va risponde che fino hora non ò
avixatto el ditto
Bindo però che no sapeva che voy volisano che se intrametesse
di
ghuarnelli e anchora perché me pare che se fa pocho. L'avixarò ogi di tutto e a
luy scrivarò cò che serà di bisognio e cò che seghuirà di tuto saritti avixatto.
Chomo per altre lettere v'ò scritto in
cottono no se pò capitare malle per più
ragione. Prima che io ne chosumo asay e in quello che consumo no se porà perdere
nulla. Apresso, abiando
chottono in
Millano e veniando bon
merchato in
Vinegia,
serando
avixatto, tosto se
barettiane el
chottono in
ghuarnelli però che, voliando
baretare
cottono in
ghuarnelli, se poterà fare de la matina a la sera. E però ve
digho che perdida no pò essere in
cottono e
di questo ve volio stare inanze.
Quelli deci
sachi che i' ò receuto
da Bindo n'ò
vendutto
sachi 7 a la
scritta
di
Porino de Oxnago, la meliore
scritta di qui, e al termino serano
pagati. Li
altri 3
sachi i' ò receuto per mi. E di quisti 10
sachi se ne
ghuadegniarà asay ben e
per l'avenire faramo meglio se piacerà a Deo.
A
Vinegia i' ò
remetuto
lb
. 10 di
grossi e ogi ne
remeterò altri 10 e no ve
mareveliatti si li
aremeto a pocho a pocho: la caxone no ne dicho. E no ghuarderò che
sia lo termino d
el chottono che abia
vendutto che avante
remeterò tuti i
dinari
a
Vinegia a
Bindo e cossì avixo el ditto
Bindo. E per la prima ve mandarò lo
chunto
del
chottono e ben l'averebe mandato cho questa, non possutto.
Voy ditti che da
Prietasanta né da
Pissa abiatti che abiano mandato el
fardello di
veluti e
tafetà.
Ve respondo che ieri gionseno qui a salvamento, gratia di Dio, e
per da
Pissa ebe lettera che
[] lo
vitturalle del
porto da
Prietasanta fino qui
el sopra el
passagio che
[] lb
. 7
s
. 10 che me pare fosse
[]. Sapiatti che
no ebe nesuno avixo del
costo di
taffetà ni li spesse
[] da
Fiorentia fino
a
Prietasanta, unde per lo primo avixattine e
[] li spesse a pontto a cò
posso achonciare e no di meno no resterò
[] e se
remeterò i
dinari più
presto poterò
[] lo
costo e li spesse fatte fino a
Prietasanta da
[] son avixato.
I' ò mandato di presente lo resto di
dinari del
cottono a
Bindo e poy ne richiederò
de l'altro sechondo che el temporal anderà e di tuti ve avixarò chomo seghuirà.
Quisti
veluti e
taffetà che voy avitti mandati son belli e ben serebono venutto a
pontto si avesse lo
chunto del
costo e li spesse fatte fino a
Prietasanta, e ben
se vorebe sempre mandare lo
chunto cho la
roba a cò che se possa sapere
vendere. Si
voy no l'avitto mandato, mandatelo presto però che possa achonziarlo a partito. No
di meno, chomo ve dicho,
venderòlo sechondo lo
chorso ma pure se
avesse
lo chunto lo saprebe melio
vendere. Altro per questa no dicho. Idio vi ghuarda.
Lanne proventiale
lb
. 9 lo cento, di
San Matheo lb
. 11, di
B
rigovia lb
. 20,
di
Ingaltera bona
roba
lb
. 32 lo cento a
dinari.
Fustani di 2
romitti
lb
. 3
s
. 1, di
2
candelieri boni
lb
. 3
s
. 0 la
peza, di
ghuado
lb
. 7, di
panziete
lb
. 6
s
. 6.
Cottono
amano
lb
. 21,
came e
alfoa
lb
. 19
s
. 18 lo cento a
dinari e 'n pocho di
tempo cove o 'n messe o 'n 2 a bona scritto.
Chambi per
Vinegia 12 1
/2 e tanto i' ò
chambiato, per
Genova 4 questi
pexo.
Giovani da Pessano, saluti da
Millano.
Francescho di Marcho da
Prato,
unde sia.
Chonta chome ci sia che del
chotone non vuole perdiamo.