Al nome di Dio. A dì 7 di
dicenbre 1401.
Charisimo chome fratello, per lo pasato ò ricevote pùe vostre lettere che innanzi me
ne truovo 4 alle quali io v'ò fata risposta ma no chome vorei per le molte facede che
mi achupano perché sono in sue questi miei
chonti d'
anni 19 di poi che io partì'
di
Vingnone. E tra questi e gl'altri inpaci che mmi achorono tutto dì, che non
sono pochi, non mi poso pore le mani a boccha e pertanto n'òe detto a
Bindo Piaciti,
che m'è chome filgluolo e d'altra parte elgl'è fratello della donna mia, che ssi
intenda chon voi e facca quanto voi gli s'intenda e di
guarnelli e di
chotoni e
d'ongni altra chosa e che io sarò tenuto di tutto per voi. E dettogli che quando e
vede da
investire in
chotoni, di quelle ragioni che voi gli chedrete, ch'elgli lo facca
e mandi tutto per voi e per me. Anchora, se di nuna altra chosa vi paresse da trare
di
Vinegia e mettere chostì, o trare di chostì e
mettere a
Vinegia, di tutto facca chome voi gli chomettete. E pertanto
intendentevi cho lui di tuto che di quanto farete io terrò per bene fatto in però di
lui e di voi mi fido chome della mia propia persona e domi a credere che de' nostri
pari se ne troverebono pochi che, chome che io non abia auta chon voi
istretta dimesticheza nella presenza di voi e di me, io l'òe cho lla vostra buona fama.
E di voi mi fiderei chome di charo fratello in però
Tomaso di ser Giovanni, mio
fattore, me n'à detto tanto che mmi basta e io do
quella fede a detto
Tomaso che se mmi fosse filgluolo, e pertanto da qui innanzi
sia detto per tutte le volte di me fate chonto chome di charo fratello chosì farò io
di voi.
E se piacerà a Dio che i miei per l'avenire possano usare chostì chome io vorei,
che maladetto sia dalla boccha di Dio chi vole male fare, e gl'è mia intenzione d'avere
a fare chon voi di buone chose in però io sono molto vagho d'avere a fare cho buoni
che, chome che io non fia buono, io pure volglo bene a' buoni e de' chativi sono
nemicho mortale pure ci potesse e sapesse porre i rimedio.
E pertanto in mentre le chose istanno a questo modo pasianci pianamente insino che
noi vegamo quello che farà
meser domene Dio in questa
istate e poi il tenpo ci
darà chonsiglio. Vedete in questo mezo quello che vi pare da fare e di
chotoni e
d'altro e di tutto v'intendete chon detto detto
Bindo.
E se da
Bolongna si potesse trare nulla che fosse buono per chostì, anchora v'òe
uno charo amicho luchese ch'è una buona persona ed è praticho di
tafettà e di
draperia
di
seta ed à nome
Iachopo de' Chari: è da
Luccha ed è istato 10
anni, elgli
e suoi, e fa il mestieri della
seta. Se di
tafetta o di
zendadi e di una altra
chosa fosse buono mettere chostì, i' òe il destro chome niuno altro e llo
danaro in
borsa e pertanto avisatevi bene chostì chon qualche amicho vostro e diretemi quello
vi parà da fare e troveretemi presto.
E se di qua volete altro che vi paia da guadangnare i' òe il modo chome niuno altro. E
se atendere non voleste a tante chose io lo farò io per me
che voi lo chonsilglate e sia chosa da fare qualche utile e chose nette di noe
tropo grandi vilupi né tropa faticha e di chose vive.
A
Vingnone òe scritto a
Tomaso se di
lana lavata per chostì di quella d'
Arlli gli pare
da mandarne che llo facca e che chon voi se ne intenda, e simile di
fustani trare
di chostì ancho chon voi s'intenda di tutto. Àmi scritto che no gli pare a'
pregi
che chostì
valglono al presente, credo per la
charestia de'
chotoni, ma parvi nuova
chosa in però la chosa
vale sechondo che lla
chosta e d'altronde non ve ne puote andare
a milglore
merchato. Cho llui ve ne intendete, io vi terò a quella parte che voi
vorete. E simile, se niuna altra chosa vi paresse da trare o da mettere chostì di
tutte queste parti di ch'io vi dicho, e anchora da
Pisa trare o mettere niuna
chosa, rispondete di tutto.
Il
fardello di
veluti e
zetani ch'è istato tanto a
Mutrono vi si mandò in questi dì
per
Lucha del Biancho veturale da
Malmantile, Idio lo facca salvo. Quando
auto l'arete direte che farete cho ll'amicho vostro: tropo tenpo è stato a chamino
e altro non s'è potuto fare, che di tutto sia lodato Idio senpre.
Perché òe a scrivere in molte partti non vi posso dire altro. Cristo vi guardi
per
Francescho di Marcho da
Prato in
Firenze,
a' vostri piaceri senpre.
Chopia di 2 lettere fatte a
Giovanni da Pessano questo dì 7 di
dicienbre 1401.