Francesco di Matteo, e a bocca e per lettera, m'ha detto
della novità che 'l
Gonfalone del Lione rosso v'ha fatta: che
se il pensiero loro avesse auto effetto, vi danneggiavano uno
migliaio di
fiorini o più: non dico sanza cagione, ma e' non
seppono fare, grazia di Dio! altra via aveano, e no la
vidono. Io ho fatto levare dalla
Camera, in
carta, la
prestanza e l'
estimo; e stamane avea fatta la
pitizione per
darla: e a caso trovai i vostri dal
fondaco, che voleano
consiglio da
ser
Viviano. Dissi nol facessono, e
manda'negli; e die' loro il modo. Eglino ci sono bene
solliciti; e io non dormirò: e penso che come uno
uficio, che
fia sopra ciò diputato, si raunarà, che tra eglino e io vi
faremo spacciare; però ch'avete ragione chiara. E già n'ho
parlato con alcuni amici di quegli
uficiali, che sono sedici.
Per altra vi dirò più oltre. A Dio v'accomando.
LAPO MAZZEI notaio vostro. IIII d'
aprile.