E Consoli mandarono ieri per me; e udito ciò ch'io volli dire del fatto di Bartolomeo (che nel vero mi vi parea gravare parecchie fiorini), non rimasono molto contenti; chè, a quello che s'aveano messo nella mente (da cui se l'avessono non so), e' parve loro poco quello ch'io rapportava. E in fine dissono queste parole: Ser Lapo, noi tegnamo Francesco per uomo da bene, e che non guarderà a' modi altrui; e vogliamo che da nostra parte gli mandi lettere, e digli che per nostro amore, e non per amore di costoro (che nel vero non dicono di Francesco altro che bene), e' sia contento dar loro in tutto fiorini 55; e che, alla costuma loro, ancora sono malpagati. E noi, con le nostre fave, faremo onore a Francesco; e diliberremo, che a nostra Arte e' non debba matricolarsi, più o meno che sia di sua volontà. E io, per ubbidire, così fo. Piacciavi far loro qualche risposta per lettera; in pochi versi, come saprete. Io ho tanto detta loro ogni ragione avete contra Bartolomeo, ch'io penso che basti. Buono è sapersi istrabbiare da' lor pari. E fatevi coscienza di quello mi diceste all'Appianato, lunidì: chè per voi non mancò di fare iscandalezzare il vostro fratello, a torto; quando gli diceste: Tu fai le cose per setta! E certo e' non fu bene detto, perchè fu non vero. Ma e' fa peggio chi vel dà a credere. Benchè i vostri pari sogliono volere vedere l'opere, non le parole credere a ogn'uomo: di quello che 'l fratello aspettava esser da voi e dagli altri premiato, e egli ne ricevette ingiuria, per far bene. Dio il perdoni a chi vi fa così credere! ma consolami che a Dio non è nascosto alcuna cosa, et ipse reddet secundum opera. E avvisovi, che dire a uno Tu se' buona persona, se non che tu se' di setta; non è altro che dire Tu se' buono, se non che tu se' cattivo. Ma quegli che vel dicono, non potranno però fare ch'io non voglia bene a messer Guelfo, che mi levò dalle trappole si fanno a Prato, e puosemi a Firenze, e per sua mano ricevo e ricevuto ho onore più che 'l merito. Ma fatevi mostrare uno solo cui io abbia disservito, per detto di messer Guelfo o di persona de' suoi amici. Servito ho bene e servo catuno al pari, come ch'io sia obbligato più a uno ch'a un altro, come addiviene a chi ci vive. Ma io cognosco bene chi vel dice, e a che fine. Dominus provideat, et dirigat mentes omnium. LAPUS vester. v aprilis.