Ricordovi il venire a
Firenze, quando potete, per la
forma vi scrissi ieri per
Castagnino, per parecchie cagioni.
E prima, per deliberare in qual
Gonfalone volete
rimanere, ora che
Guido è in
Firenze; poi, per trovar la
casa per la stanza vostra tosto: perchè 'l tempo ne va, e a
Firenze si tolgono le
case sei
mesi anzi
Ogni Santi; poi non
se ne truova, chi non fa così. Anche perchè no sta bene che
voi siate veduto fermo a
Prato, in quel tempo che si fa
l'
estimo, e in quel tempo che siete stato fatto
cittadino.
Oggi ho distese le
carte, com'io voglio che i
notai le
grossino; che son due: ch'io non vorrei anzi mai si
grossassono, ch'averle di lor cerbacone: potrebbono, volendo
acconciare, guastare. E anche voglio facciate motto a
Guido;
che nol vedeste poi che fu tratto dello 'nferno. Non ci è ora
che dire altro, chè faccenda mi tira.
SER
LAPO. xiii di
luglio.
Fate dare bene la lettera d'
Antonio.