Poi mi parti' da voi dalla gora sotto 'l
Palco, trovai in
Prato
Tarlo da Mezzana,
lavoratore dello
Spidale, e dissemi che colui
c'ha
comperata l'altra metade di quella terra gli profferea dare
dell'
avanzo
fiorini 13
3/4 lo
staioro, e ch'io il dicesse a
ser
Paolo. Io
rispuosi:
Tarlo, tu hai fatto bene; ma
ser
Paolo è suto menato a parole
dell'altra
vendita che si fe, e non andò innanzi: egli non crederebbe loro
col
pegno in mano. Per questo diss'io:
Tarlo, la terra è
venduta altrui: e
però non te ne travagliare. E come fui giunto
tempo, dissi a
ser
Paolo, ch'io la volea per uno mio e suo amico; e che facesse il
pregio,
ec
.. Rispose, egli era contento. E io dissi: Il primo dì che ci è, vi farò
dare parte de'
danari; e non vi daranno parole. E così l'abbiamo ferma:
ella è vostra. Non passerà i
fiorini 157: se meno si potrà
, farò
come per me, e non altrementi. Stamane venìa
Tarlo a
ser
Paolo, non
contento della mia risposta,
per fermalla con lui.
Ser
Paolo disse: Ella è
venduta a
Francesco:
questo è quanto avere i
danari in sul
banco. Così fusson fatte l'altre cose
vi sono sute fatte
comperare! Ma voi vi fidate troppo, che pensate
ognuno faccia a voi quello che voi a gli altri fate. Scrivete a
Stoldo mi dia
que'
danari che fiano bisogno, il più tosto potete: la
carta ne farò
quando mel direte, o siateci voi o no.
L'entrata dagli
alberi presso al
muro de' Saracini è più bella che l'altra
assai. Se volete ch'io faccia
richiedere quello
Bizzarro alla
Torre, farollo;
e per forza e per ragione vi farà il dovere. E almeno vi verranno due
degli
ufficiali, o altri
capomaestri, a vedere coll'occhio; e penso gli
daranno il torto. Non mi risparmiate se none come dovete, cioè come io
farei e tutto dì fo di voi: sì che le bilance non pesino troppo pur dall'uno
de' lati. El
ronzino fe buono servigio alla donna, chè di su la
mula
l'arebbe cacciata il vento.
Lapus vester, II
ianuarii.