Iersera di notte andai in
Palagio a
Nofri, pe' fatti vostri. E
dissigli mio parere, a suo onore, e bene del fatto. Rispuose, che si
recasse il
lodo scritto, e ch'egli era presto, veduta la
scritta. E per
ancora io non dissi che
Piero era colui, ec
.. E poi gli dissi come voi
fuggivate le liti, e 'l far pigliare gente, come per la sua
ingratitudine lo meritava a pieno. Ma che voi cercavate d'avere il
vostro: e che 'l modo era, che e' mandasse per lui e intronasselo, e
massimamente perchè io avea ordinato, che dando egli delle sue
cose meno che non si conviene,
Luca a mia stanza, e per
sostenere
Miniato, arebbe contento
Francesco; e anche sarebbe
stato contento egli, cioè
Luca, di quello restava aver da
Miniato.
E intorno a ciò feci ciò che potei. Dio voglia e' l'abbi a mente
stamane, quando andrà a lui; però che ordinò iersera, che e' fosse
menato a lui per tempo stamane. Io veggio, e dicolo molto
malvolentieri, che le
Stinche l'astettano; e altrimenti non farà mai
niuno suo onore. Ben mi piace provar prima tutto. -
SER
LAPO.