Se non vedessi coll'occhio, malagevole sarebbe sapessi
quanto il
Cirione è bene ed attamente alloggiato di sito, in sul più
atto luogo che sia sopra questo grande
Arno. E quello che non
meno mi piace, è ch'egli ha la più piacevole
casa in che io fosse
poche volte, tanto lieta di terreno di
stalle di
loggia; e poi su ne'
palchi, con ogni bontade e agiatezza de' avere
casa. Dicovelo solo
per farvene contento con verità. E vostri
botticelli sono in punto, e
di buono olore; e al padrone abbiamo parlato; e la maggior parte
assaggiati in sulle fuste: che è un'allegrezza vedere tanto bella
cosa, quanto è questa terra e questa fiumana. Se piacerà a Dio,
che da tanto siamo che 'l conosciamo, so ch'a lui piacerà: ma temo
non vorrà la libertà ci ha dato. E se de' Fiorentini c'hanno a render
le
fave, tutti la vedessono, costà non si gridarebbe mai altro, che
Viva chi vuoi far buona
Pisa! Penso partirmi di qui
martedì mattina.
Raccomandovi la
comare e me, se le mancasse nulla; che nol
credo. Io saluto
Luca,
Checco e gli altri. E pregogli mi mandino,
quando possono, al
Cirione qui uno mio
barile
pisano cornuto voto, che non s'ha se non a risciacquare con
l'acqua, che tiene un poco di fondo; e non arò a logorare il vostro.
Ritornerà un poco lo spirito alla donna, quando in sue debolezze ne
potrà avere mezzo
bicchiere. A Dio v'accomando. -
LAPO MAZZEI vostro, in
Pisa,
domenica 23
gennaio.