Quando mi sta nell'animo fare ad alcuno bene o cortesia (che di
rado mi vi desto), io ho quasi per male che altre mel raccomandi; come
gente che hanno poca
fidanza e meno sicurtà. Però di
Piero vi dico, che 'l primo dì mi puosi a
cuore non raccomandarvelo: ma a lui stesso l'ho bene raccomandato in
forse cento lettere, da più
anni in qua; confortandolo ch'attenda solo
all'opere sue sollecite e fedeli; e del frutto di quelle rimetta in Dio e in
voi; e non con sospetto, ma liberalissimamente. E attenda poi s'io l'arò
bene consigliato, o vivo o morto ch'io sia. Questo m'ha dato Iddio, e voi
me l'avete e a me e agli altri chiavato nella testa con forte auto di
verità. E però, ciò che di lui farete, sarò contento. Assai mi piace la
maniera dello scrivere: che vi ringrazio, voleste mi fosse oggi mostrata.
E da altrui di là ho, che e' non mi gabba. Alla tornata o venuta di
Cristofano, vi piacerà, parleremo di
Piero, e del partito ne piglierete;
ponendo da parte la volontà carnale della
mamma sua. A Dio rendo il
suo, cioè grazie e onore; che ci fa piovere la sua manna, essendo suoi
nimici. E dopo lui, le rendo a voi. Salutate
Barzalone, ch'è mille
anni non
mi scrisse. Penso vedello tosto. -
LAPO vostro. XVIIII di
marzo.