Molto mi fu cara una lettera mi mandaste di
Piero, di cui avea
assai sospetto per sua infermitā non piccola egli avea auta; e
rimanda'la
a
Luca. Dipoi mi disse
Luca quanto quello de'
Servi intendeva far con voi
di suoi
libri, e che se n'avesse consiglio, ec
.. Di questo,
Francesco, non
bisogna consiglio nč spesa; conciosia cosa che in qualunche modo il
frate ha alcuna cosa, tutto č del convento: sė che i
libri suoi, nč i
panni
suoi, non sono suoi: ed egli si dee ricordare quando, con lagrime e con
divozione innanzi all'
altare di Dio in ginocchia nude, promise votoe e
giuroe somma e intera povertā, e non tener mai nulla per suo: e che
ora, predicando e' la croce, e lodando in pergamo la legge di Dio, egli
abbi cosė dimenticato la sua fede e quello che vuole
detta
legge; io penso che e' farebbe meglio a seguire la via fatta da'
Santi, e prima da Iddio nostro padre, che volere ora in morte farne una
nuova; la quale avrebbe quella fermezza che la coda della cutrettola. E
credo che 'l convento de'
Servi di
Firenze, udendo la cosa dopo la morte
sua, vi verrebbe a
casa con la
{immagine}. E ben sapete l'avere a rendere non
sarebbe sanza maraviglia e sanza vergogna appresso alle genti che
l'udissono. Ma lascigli e ponghigli dove vuole, e non apo voi; e facciavi
procuratore dopo la morte: e voi poi ne farete quello che potrete; che
non ne farete, penso, nulla. E se volete dire: O! giā č stato, che simili
libri sono iti qua e in lā! puō essere: e sė ancora i
corsali portano qua e
lā la
mercatanzia delle buone genti, e non ritorna. Io odo di lui cose che,
se sono vere, si vorrebbe sotterrallo nel luogo, ec
.. Guardivi Dio. -
LAPO vostro. VI di
maggio.