Al nome di Cristo crucifisso e della sua dolce Madre.
Carissima in Cristo. Ho sentito nuove di voi da monna
Lisa, e dissemi la carità
che li faceste, Dio grasia. Vienne ora il tempo divoto, che sapete ch'e Santi
Apostoli, ito che
ne fu
messer Iesu in cielo, e' si istavano rinchiusi perseverando in
orasione, aspettando la 'npromessa di Cristo Iesu, che inpromisse e attenne di
mandare loro lo
Ispirito Santo. E così essa Verità incarnata Cristo Iesù dice
i'nel santo
Vangelio: Chiedete, e
fi'vi dato; cercate, e troverete;
picchiate, e
fi'vi aperto. A questo v'invito, carissima suore; a chiedere di
questo santo dono del
Santo Ispirito; lo quale si dà a chi ne vuole; e fa ricchi
e poveri, di ricchessa che 'l mondo non può dare; dà pasiensia a' tribulati, e
fortessa a' tentati, e dolcessa
i'nelle pene, e nella
perdita guadagno, e
nel pianto sollasso. Questo si vede
i'ne' sui Santi e in quelli che lui
seguitano. Di questa grasia disidero che aquistiate: ma e' si vuole essere
solecita a chiedere a quella eterna largessa, che può e vuole darcisi in questa
vita per grasia e di là per grolia. Mandovi questa piccula orasione, a ciò che
la diciate cento volte il dì dal dì della
Ascensione infine al dì di
Pasqua: e
voi il chiederete per voi e per noi, e noi così farèn per voi; e a ciò che una
favilla di quel gran fuoco che eben li Santi Apostoli, che hanno acceso in tutto
il mondo, noi riscandi. Voglio che, a ciò che meglio aparecchiate luogo a sì
fatto Signore, che vi confessiate, e abiate buona guardia de' vostri sentimenti;
e aitate
Francesco, che facci per l'anima. Altro non ne porteremo, se non le
buone opere. Orate per noi, e noi volentieri oriamo per voi. Cristo sia con voi. -
SUOR
CHIARA, indegna
monaca di
Santo Domenico.
Monna
Margarita, donna di
Francesco da Prato.