Francesco di Marco, il vostro Bettino medico da Prato, in Cristo Iesu salute, e tutta la vostra famiglia. Egli è piaciuto a Dio ch'io abia messo en latino tutti i miracoli alti e belli, i quali, Iddio per sua grazia, sono stati nella Pieve e nella prima processione della Compagnia de' Bianchi di Prato. Ora l'animo mi tira più oltra; cioè di scrivere e' libro seguire de' più alti miracoli e i più rilevati e notabili, fatti e stati nelle città e terre famose: e pertanto, per amore di Dio eterno, e perchè le scritture che sono state noi sapiamo delle cose, le quali noi non sapremo; e pertanto a ciò che voi siate partefice, per rimedio e consolazione dell'anima vostra, vi piaccia di durare fatica a scrivermene brieve brieve, se n'avete auti da' vostri fondachi niente; e se non n'avete auti, vai ne scriviate che ve ne scrivano. Io ho apertamente di quello bello miracolo della aparizione della Vergine Maria in Genova, che tiene circa una carta. Hoe avuto da Roma certi segni là venuti. Se vero è, grande novità là fa: e dico, siate certo. Quello d'Ascesi hollo, ma non m'è bene chiaro nella mente mia. Voi intendete meglio ch'io non vi scrivo. Hovi aspettato più d'un mese per favellarvi di questa materia. Al vostro Vicario piace, e a' Lettore, vostro amico, di San Francesco; hanno veduto questo libro, e piace loro. Dico siate pregato per Dio. Raccomandatemi a mona Margherita. Cristo vi guardi, e nell'ora della vostra morte vi dia la gloria del Paradiso. Data in Prato, dì 6 di gennaio. Savio e discreto mercatante Francesco di Marco, in Firenze.