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  2. questo di avvenne a' Magi, quando rividono la stella: <hi rend='italic'>et gavisi sunt<lb/>
  3. gaudio magno valde</hi>: vedendo le grazie di Dio, che ognora v'intorniano e<lb/>
  4. vi raddoppiano, e udendo che avete degli amici; amici dico sanza paura,<lb/>
  5. e che v'amano più che non fo io, che sempre temo: la qual cosa non<lb/>
  6. farei, se la mia carità vi porto fosse perfetta. Io intesi che certo amico (e<lb/>
  7. non so chi, in veritade; ma egli è malagevole che non sia savio, e savio<lb/>
  8. non può esser chi non è buono) v'ha scritto tanto bene del vostro vivere,<lb/>
  9. e tanto ripreso il male, e aggradito il bene dell'anima vostra, che fu una<lb/>
  10. lieta maraviglia a me; e che e' v'ha dati tanti aperti e veri conforti a<lb/>
  11. quello si dee fare nella etade vostra, ch'io ne presi molta letizia.<lb/>
  12. Ricordandovi egli di molti i quali sono stati gabbati da' loro <lem n='36' type='4'/>esecutori, e<lb/>
  13. de' loro <lem n='34' type='4'/>testamenti; i quali hanno commesso altrui quello non hanno<lb/>
  14. saputo nè voluto fare eglino; e come de' cento l'uno non ha diritta<lb/>
  15. <lem n='51' type='4'/>asseguizione: dicendovi insino delle cose di <lem n='9' type='0'/>Firenze, e dell'<lem n='60' type='4'/>Ospidale di<lb/>
  16. <lem n='55' type='0'/>Lemmo, e d'altri avvisi mancati a coloro che hanno auta più fidanza<lb/>
  17. negli uomini che in Dio; e i quali temendo di no scemare il loro, hanno<lb/>
  18. scemato il bene dell'anima c'ha a vivere perpetua: e la misera forestiera<lb/>
  19. ha auto tanta cura del corpo, il quale è in <lem n='5' type='0'/>casa sua, cioè in terra, che a<lb/>
  20. sè forse ha tolta la sua perpetua pace; mostrandogli altre, che 'l bene è<lb/>
  21. male, e 'l male bene. E per questo, seguitando io detto savio amico, vi<lb/>
  22. conforto, quando avete compiute o rassettate le 'mprese del <lem n='6' type='8'/>murare,<lb/>
  23. pognate fine a questo malvagio e inesplicabile laberinto<lb/>
  24. <milestone type='book' id='2'/><pb n='140'/>e falso diletto della galcina. Io non m'avveggio mai chi è Iddio, e le<lb/>
  25. multitudini delle grazie che m'ha fatte, se none quand'io penso alla<lb/>
  26. grande somma de' difetti miei, i quali ho commessi dalla fanciullezza<lb/>
  27. insino a oggi. E ancora non m'ha voluto tòrre Iddio la vita, aspettando<lb/>
  28. farmi salvo, pur ch'io voglia. E ben disse la Scrittura: In quello modo ha<lb/>
  29. misericordia Iddio di chi 'l teme, come ha il padre de' figliuoli. E voi vi<lb/>
  30. siete guardato dagl'inganni, e ito in purità, e affaticatovi: egli ha cura di<lb/>
  31. voi, e favvi sollicitare or con lettere, or con esempli, or con vedere de'<lb/>
  32. vostri <lem n='29' type='4'/>compagni e amici morti, rimasi gabbati, ch'attendeano di fare i<lb/>
  33. fatti vostri. Confortovi a umiliarvi, e a dire all'anima vostra: Non<lb/>
  34. insuperbire, nè ti turbare mai di nulla: tu se' tra ladri superbi; sta' sotto,<lb/>
  35. e attendi a fare in pace i fatti tuoi: e il berzaglio tuo, ove saetti i tuoi<lb/>
  36. pensieri, sia sempre Iddio. Io voglio, <lem n='12' type='0'/>Francesco, mi mandiate la detta<lb/>
  37. lettera, o almeno il nome di chi la manda. Io penso che vi conforti ad<lb/>
  38. altri maggiori e perpetui e onorevoli diletti; cioè, che voi stesso siate<lb/>
  39. l'<lem n='36' type='4'/>esecutore del vostro <lem n='34' type='4'/>testamento; e le vostre fedeli mani non si<lb/>
  40. lasceranno ingannare; e dar principio, come <lem n='16' type='4'/>comperaste de' <lem n='23' type='4'/>beni, a<lb/>
  41. dell'altre cose: però che Dio non v'ha fatta la <lem n='21' type='4'/>scritta nè sodo il<lb/>
  42. compromesso della vita vostra; e stimarà più che uno cento, da voi, che<lb/>
  43. quello che per voi farà altre. <lem n='13' type='0'/>Messer <lem n='63' type='0'/><w>Filippo Magalotti</w>, così savio, fe di<lb/>
  44. mia mano suo <lem n='34' type='4'/>testamento: e fu ieri. Non vo' dir più. Io ne misi al <lem n='20' type='4'/>libro<lb/>
  45. 57, quando stava al <lem n='47' type='4'/>Monte, in sette <lem n='11' type='0'/>anni: pochissimi, o niuno fu menato<lb/>
  46. come 'l doloroso ch'era morto avea ordinato. Dice la santa Scrittura: Il<lb/>
  47. fieno si secca, e 'l fiore cade: cioè a dire, il corpo si secca; e 'l fiore, cioè<lb/>
  48. le glorie nostre,<lb/>
  49. <milestone type='book' id='2'/><pb n='141'/>mondane e vane, vengono meno alla morte. E quello che di quella<lb/>
  50. lettera più mi fe lieto, fu che voi l'aveste sì per bene da lui. E questo fu<lb/>
  51. segno che Dio vi farà grazia: e massimamente, se ne pregherete Iddio<lb/>
  52. che ve la faccia, arete in animo la <w>Vergine Maria</w>. L'olio che mancò a<lb/>
  53. quelle Vergini, che non entrarono alle nozze, non fu altro, se non che si<lb/>
  54. fidavano dell'onor ch'aveano di fuori, nel cuore dentro non teneano<lb/>
  55. l'amore a Dio, nè a quelle eterne stanzie, dove siamo chiamati a godere<lb/>
  56. Iddio; che viene a dire, Ogni dì confessarsi (dice Salamone), e poi<lb/>
  57. ritornare a' medesimi peccati, non è altro (dice) se non uno che mura, e<lb/>
  58. uno che disfà: ed è una fatica vana.<lb/>
  59. Credo abbiate spesso col frate e con voi di buone confessioni, e propositi<lb/>
  60. di fare di vostra mano parte a Dio; chè non avete figliuoli, e avete<lb/>
  61. passati molti <lem n='11' type='0'/>anni; veggo spesso in voi parole di santo, e quanto vi piace<lb/>
  62. una buona vita: e nondimeno, fatto uno sonno, o messo una notte in<lb/>
  63. mezzo, ritornate a <lem n='6' type='8'/>murare. Almeno, murando nel mondo, si vorrebbe<lb/>
  64. murare uno palagio in vita eterna, come fe san Tommaso fare al Re<lb/>
  65. d'<lem n='59' type='0'/>India. Avete la leggenda. O almeno fatta questa <lem n='5' type='0'/>casa, <lem n='6' type='8'/>muraste luoghi<lb/>
  66. o <lem n='57' type='12'/>tabernacoli per Iddio; come s'è quella <lem n='64' type='12'/>cappelluzza di <lem n='58' type='0'/><w>Santa Maria delle grazie</w> alla <lem n='54' type='0'/>Romita,<lb/>
  67. ove perpetuo s'offeresse per voi l'ostia di laude a<lb/>
  68. Dio: o simile abituri pe' poveri che volete far <lem n='15' type='4'/>reda. E lasciate abitare i<lb/>
  69. <lem n='30' type='0'/>lavoratori come e' meritano; come indiscreti che sono, i più; e nogli<lb/>
  70. mettere in <lem n='5' type='0'/>case da <lem n='39' type='11'/>artefici, che v'affogano di caldo. E se a me non<lb/>
  71. credete, accozzate due o tre amici che amino dentro l'anima vostra, non<lb/>
  72. il muro di fuori; e fate ciò che siete consigliato.<lb/>
  73. <milestone type='book' id='2'/><pb n='142'/>Io sono certo come della morte, che se voi, che sapete che morendo io,<lb/>
  74. e la <lem n='61' type='0'/>Tessa rivolesse il suo, a' mie' <lem n='18' type='9'/>figliuoli in verità non rimane <lem n='17' type='5'/>fiorini<lb/>
  75. 200, oltr'alle <lem n='28' type='7'/>masserizie e' <lem n='56' type='0'/>libretti c'ho, e vedesse che io, o <lem n='62' type='0'/>Bruno mio<lb/>
  76. <lem n='18' type='9'/>figliuolo, spendessimo in cose non necessarie molto; voi n'areste grande<lb/>
  77. pena, e direstemi villania; e parrebbe che quella spesa vi fosse tolta a<lb/>
  78. voi. E però la verità vi piacque sempre, non dovete altro che perdonare<lb/>
  79. a chi ve la dice, o credevela dire. Benedetto sia chi v'ha scritta quella<lb/>
  80. lettera, e a me ha dato questo ardire! pregandovi che, quando potete,<lb/>
  81. leviate tanti <lem n='31' type='4'/>fondachi e tante lettere: che dico contra me e contra mio<lb/>
  82. <lem n='18' type='9'/>figliuolo, che è per voi tanto da lungi: e recate il vostro presso a voi, sì<lb/>
  83. che non si dilunghi da <lem n='9' type='0'/>Firenze o da <lem n='4' type='0'/>Pisa. E arete un poco di tempo di<lb/>
  84. pensare di quella anima rinchiusa in così fragile vasello, che ogni dì è<lb/>
  85. atto a cadere; e sentiretevi dentro un'altra allegrezza e gaudio; che<lb/>
  86. n'arete maraviglia; e direte come quello che, passato ch'ebbe un grande<lb/>
  87. fiume pericoloso, e poi si volse al pelago, giunto a riva, e' tremò di sè<lb/>
  88. stesso più che prima, veduto la fortuna ond'era uscito. Sapete che Iddio<lb/>
  89. vuol modo, e niuna cosa immoderata mai piacque a quella eterna<lb/>
  90. equitade. Murare si dee, e acconciarsi: ma por fine, almeno avendoci noi<lb/>
  91. a star sì poco: e meglio sarebbe, essendo buoni, a far capanne, come<lb/>
  92. gente che camminiamo, e che poco l'abbiamo a godere.<lb/>
  93. Tuttavia, scrivendo, mi cresce l'ardire, e la speranza che mi<lb/>
  94. perdonarete. E Santi dicono, che come del <lem n='8' type='10'/>grano nasce la tignuola, così<lb/>
  95. della ricchezza nasce la superbia, et è il vermine suo. Non può esser che<lb/>
  96. in questi muramenti non sia vanagloria, che è compagna del detto<lb/>
  97. <milestone type='book' id='2'/><pb n='143'/>vermine. E però vi conforto a raccomandarvi alla <w>Vergine Maria</w>, che è<lb/>
  98. medicina provata e vera contra la superbia: nella quale sapete che è<lb/>
  99. inviluppato il pecoraio; e più, forse, quando era vivo l'amico: e da voi il<lb/>
  100. so. E istimo che quelle vostre orazione, che per me ginocchioni solevate<lb/>
  101. fare, non fiano ite innanzi a <w>Nostra Donna</w> indarno: e più ne sarò certo<lb/>
  102. quando i poveri suoi aiutarete, i quali sono pochi; ma i cattivi, che non<lb/>
  103. vogliano lavorare, sono molti. Io vi prometto, che non è gran tempo che<lb/>
  104. uno vostro dimestico fe cercare per tutto 'l <lem n='65' type='4'/><w>gonfalone del Vaio</w> d'<lem n='24' type='4'/>allogare<lb/>
  105. tra' poveri vi sono entro due <lem n='3' type='2'/>sacca di <lem n='8' type='10'/>grano in gente n'avesse bisogno, o<lb/>
  106. diciamo nicissità; che e' cercò a <lem n='5' type='0'/>casa a <lem n='5' type='0'/>casa, e tornò all'amico, e disse<lb/>
  107. non trovava chi n'avesse nicissità. Io ve ne vo' ricordare uno, che è<lb/>
  108. buono, a mio parere; penso non abbi <lem n='33' type='6'/>calze nè <lem n='46' type='6'/>camiscia in dosso; la<lb/>
  109. <lem n='66' type='6'/>gonnelluccia in sulle carni, e uno <lem n='45' type='6'/>capperone tutto rotto; e ha parecchie<lb/>
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  113. cuore vostro si struggesse in loro per amor di Dio; credo certo che<lb/>
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  123. per voi; ed egli è più che una lepre pauroso di non errare: e ogni troppo<lb/>
  124. timore è fuori d'equitade. Vogliate farle voi; e vedrete allegrezza che Dio<lb/>
  125. vi manderà nell'animo. Dice Seneca vostro, ch'era pagano; poi si tiene,<lb/>
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  128. e perchè esser virtuoso è malagevole, però è accetto a Dio. Ben sapete<lb/>
  129. che tòrre a sè, e dare a uno ch'io non cognosco, è difficile: ma la buona<lb/>
  130. volontà, che si cerca per orazione e divozione dallo <w>Spirito Santo</w>, la fa<lb/>
  131. agevole. Esso Seneca agguaglia il ricco a uno ch'abbia gran febbre, che<lb/>
  132. mai è sanza tempesta. E però disse, che le ricchezze sono bene a chi<lb/>
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  137. facce; e non che mi fosse noia, ma io n'ebbi sommo piacere. Iddio n'è<lb/>
  138. testimone, e 'l mio <lem n='7' type='9'/>fratello, il quale a vegghia chiamai a udirla. E però<lb/>
  139. per carità non vi nôi questa, che è la maggiore io vi scrivesse mai: e<lb/>
  140. sapete n'avete lettere centomila maggiori, venute a voi insino dalle fini<lb/>
  141. della terra. E però ben potete udire uno fedele amico dell'anima vostra,<lb/>
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  147. tanta la fede ho in voi, che mentro che meno questa penna, sento che<lb/>
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  210. non poterlo ristorare per divozione? E nondimeno soffera insino al fine, e<lb/>
  211. dice: Io ti punsi in tanto onore, e non volesti intendello nè considerallo:<lb/>
  212. io ti tratterò come <lem n='32' type='0'/>bestia, perchè fosti simile a lei. E così disse lo<lb/>
  213. <w>Spirito Santo</w> per lo suo maggior Profeta.<lb/>
  214. <milestone type='book' id='2'/><pb n='148'/>So elle mi pregate ch'io faccia fine. Eccola. Tutti i filosafi s'accordano,<lb/>
  215. secondo che odo, Che somma e grande sapienza è iscernere il bene dal<lb/>
  216. male, e non stare in novelle e frasche mondane in tanta brevità di vita.<lb/>
  217. E però vi raccomando la pace della vostra mente, e non turbarla con<lb/>
  218. niuno, massime co' vostri minori che vi servono; ma vivete con loro<lb/>
  219. come vorreste che uno vostro maggiore vivesse con voi: però che poco<lb/>
  220. vi varrebbe, avendo vinti ogni vostri difetti, e andare a contendere con<lb/>
  221. vizi altrui; e voler pur che ogn'uomo sia buono e giusto e santo. E 'l<lb/>
  222. mondo è pieno di cattivi. A Dio, che v'ha creato, vi raccomando, e simile<lb/>
  223. ogn'altro e me. -<lb/>
  224. Vostro servidore <lem n='44' type='0'/><w>LAPO MAZZEI</w>, ec<sic>.</sic>. VI di <lem n='10' type='1'/>gennaio 1408.<lb/>
  225. </div></body></text></group></TEI>