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							<TEI><teiHeader /><group><text type="base"><body><div type="ref"><pb n="586" />Al nome di Dio. A d&#236; 6 di <lem n="4247" type="1" />magio 1394.<lb />
L'utima auta da voi ricevetti per <lem n="7056" type="0" />Tieri a d&#236; 16 d'<lem n="5136" type="1" />ottobre 1392 e per detto <lem n="7056" type="0" />Tieri<lb />
vi rispuosi per una di mia mano se bene mi richorda e io la fe' <lem n="2062" type="0" />chopiare a uno<lb />
milgliore iscritore di me ch'era mecho, &#232; tanto che no me ne richorda bene. &#200; vero che<lb />
da <lem n="7056" type="0" />Tieri io fui avisato chome voi no lla avate letta perch&#233; era tropo grande e perch&#233;<lb />
non eravate sano e, per detta chagione, non mi faceste risposta. Ora i' &#242;e ateso che<lb />
voi m'abiate risposto e, udendo dire non siete istato molto sano, non mi sono churato<lb />
di scrivere a voi: ben preghai <lem n="4191" type="0" /><w>Lodovicho Marini</w> che vi scrivesse da <lem n="3046" type="0" />Genova<lb />
s'elgli sentiva che voi foffoste <formula>[sic]</formula> <lem n="3573" type="0" />guarito. &#192;mi risposto che v'&#224; iscritto e che da voi<lb />
non &#224; auto risposta niuna di che fortte mi meravilglo, atender&#242; <lem n="4191" type="0" />Lodovicho che cci<lb />
d&#232;e essere di d&#236; in d&#236; e sapr&#242; se mmi sae dire la chagione.<lb />
Ma tanto vi dicho ch'io avea diliberato, se <lem n="3625" type="0" /><w>Guido di meser Tomaso</w> charisimo<lb />
<lem n="1888" type="0" />cittadino fosse venuto chost&#224; per <lem n="232" type="4" />anbasciadore chome si diceva, io venia cho lui<lb />
per vedervi e a lui l'avea detto: ora adivenne che fue tratto qua <lem n="3455" type="4" /><w>ghonfalonieri di giustizia</w><lb />
e per questo rimase. E mecho venia <lem n="2198" type="0" /><w>Cristofano di Bartolo</w> da <lem n="808" type="0" />Barberino<lb />
il quale &#232; mecho e mandolo a <lem n="692" type="0" />Vingnone che star&#224; a llato a <lem n="1212" type="0" />Boninsengna che nn'&#224;<lb />
grande bisongna e far&#242;llo mio <lem n="1967" type="4" />chonpangno se lgli piacer&#224; il paese in per&#242; io intendo<lb />
di farmi pue grosso a <lem n="692" type="0" />Vingnone non sono e di <lem n="2301" type="0" />danari e di gente in per&#242; quello paese<lb />
e quella giente mi piace pue che questo. <lem n="2198" type="0" />Cristofano &#232; praticho e stette cho mecho a<lb />
<lem n="5703" type="0" />Pisa, poi s'achonpangn&#242; chon<lb />
<lem n="2876" type="0" /><w>Francescho di ser Michele</w>, e stava deto <lem n="2198" type="0" />Cristofano a <lem n="5703" type="0" />Pisa e facievano chose<lb />
asai d'ongni mestieri chome facea e fa <lem n="1306" type="0" />Bruno. Ora, perch&#233; io avea amore a lui ed elgli<lb />
a me ci siamo rachozati insieme e gli fue dato a intendere che <lem n="4734" type="6" />murato ch'io avesse io<lb />
non farei pue <lem n="4546" type="4" />merchatantia e per detta chagione si part&#236; da me, Idio perdoni a chi no<lb />
llo chonsigl&#242; bene!<lb />
<pb n="587" />Detto <lem n="2198" type="0" />Cristofano far&#224; il chamino di chost&#236; e verr&#224; a starssi tanto chon voi che<lb />
una volta si vedrano questi benedetti <lem n="2031" type="4" />chonti e in questi d&#236; &#242;e aute lettere<lb />
da <lem n="1212" type="0" />Boninsengna e dice che &#224; <lem n="29" type="0" />achonci la magiore parte de' <lem n="2031" type="4" />chonti vostri e che<lb />
chome saranno <lem n="30" type="0" />achonci mander&#224; chost&#236; <lem n="7128" type="0" /><w>Tomaso di ser Giovanni</w> per <lem n="2025" type="4" />chontare chon voi.<lb />
E <lem n="2198" type="0" />Cristofano recher&#224; i <lem n="2031" type="4" />chonti di <lem n="5703" type="0" />Pisa e mai da voi si partir&#224; che, in un modo o in<lb />
altro, io rester&#242; vostro minore fratello e servidore che di certto io non arei<lb />
mai creduto che lla fortuna avesse auto podere che voi m'aveste levato chos&#236;<lb />
l'amore chome avete. E se io avesse creduto che questo potesse esere io arei detto<lb />
in verso Idio quello non si d&#232;e dire e se noe fosse ch'io non vi voglo dare<lb />
tropo rincrescimento di legiere, bene vi farei una grande bibia. Ma i' &#242;e inposto<lb />
a <lem n="2198" type="0" />Cristofano che quando sar&#224; chost&#224; faccia d'avere quella lettera ch'io vi scrissi<lb />
per <lem n="7056" type="0" />Tieri che fu uno <lem n="6277" type="0" />saltero e <lem n="3948" type="6" />l&#232;ghalavi tutta e baster&#224; quella perch&#233;<lb />
qui vi dissi molto a pieno tanto che fue tropo, ma io feci chome quello buono padre<lb />
che avea ismarito il <lem n="2613" type="7" />filgluolo e quando i ritrov&#242; ucise il vitello saginato e<lb />
fecene grande alegreza. Ancho mi richordo ch'io mi ritrovai in <lem n="692" type="0" />Vingnoe a fare<lb />
una <lem n="1997" type="0" />chonchordia tra due che lunghamente erano istati amici poi, per alchuna<lb />
diferenza, diventarono il chontradio al detto achordo e pace fue. Uno valente uomo<lb />
in iscienza il quale asengn&#242; molte belle ragioni sopra questa partte della<lb />
amicizia aleghando, l'autore, di belle ragioni, n'asengnava chon dire non era s&#236;e<lb />
grande ofesa che uno amicho avesse fatto a l'altro, salvo certte chose vituperose,<lb />
che senpre non si dovesse trovare ongni via e modo di ritornare nella buona<lb />
amicizia asengnandone molte belle ragioni vive e vere per modo che a ragione niuno<lb />
puote dire il chontradio. Or tutte quelle ragioni sono certto che voi ve lle sapete<lb />
e anche l'avete provate mecho da buona peza in qua che chiaro si puote vedere, per voi<lb />
e per me e per gli nostri amici, che per questa groseza tra voi e me voi ed io ne<lb />
siamo tanto di danno che noe valglono tanto parechi buoni <lem n="1709" type="8" />chavalli sanza la pena<lb />
dello animo che non &#232; pocho, anzi &#232; pue che <lem n="2301" type="0" />danari, in per&#242; i <lem n="2301" type="0" />danari rimanghono tutti<lb />
e llo chontentamento e llo dischontentamento ne portiamo chon noi sempre e vivi e<lb />
morti che guai a cholui che male vive in questo mondo in per&#242; il male e 'l bene che<lb />
noi abiamo in questo mondo e nello altro ci faciamo noi istesso. E pertanto a me pare<lb />
che voi ed io abiamo fortte erato che lla istretta amicizia e fratelanza<lb />
abiamo istranatoci l'uno da l'altro e non sapiamo perch&#233; di che a me ne duole insino<lb />
a l'anima.<lb />
E pertanto io vi voglo preghare tanto istretamente quanto io soe e posso che vi<lb />
piacca volere levare via questa groseza e fare in verso di me quello portta ragione e<lb />
io la voglo fare in versso di voi. E chome voi sapete io volli <lem n="6087" type="4" />rimettere ongni<lb />
diferenza che fosse tra noi in <lem n="4191" type="0" /><w>Lodovicho Marini</w> e fare che <lem n="4191" type="0" /><w>Lodovicho Marini</w><lb />
fosse mio <lem n="4275" type="4" />malevadore che quello chonosciesse ch'io vi fosse tenuto sodisfarvi per me.<lb />
Io non so quello che io potesse m&#232; dire e non &#232; niuno buono uomo al mondo che dovesse<lb />
n&#233; potese dire il chontradio a ragione. Ora voi mi scriveste quello vi piaque e<lb />
io, credendo che lla malinchonia vi fosse uscita, m'alarghai a dirvi sechondo<lb />
quello avevo ed &#242; nell'animo. Voi non ne avete seguito quello dovavate a mio parere o<lb />
per noe potere e per noe volere, sapete s'elgl'&#232; bene fatto potendo fare altro:<lb />
somelo portato e porter&#242; in pace tanto quanto voi vorete.<lb />
<lem n="940" type="0" />Basciano, voi non avete bisongno dello mio n&#233; io di quello de' miei <lem n="1967" type="4" />chonpangni e noi<lb />
non abiamo bisongno dello vostro e niuno d&#232;e vol&#233; altro che ragione il perch&#233; io vi<lb />
voglo preghare che vi debia piacere di volere fare in versso di me il dovere e io<lb />
volglo fare a voi. Dateci il modo chome voi volete e non v'&#232; onore a tenerci pengnorati<lb />
e farvi la ragione voi istesso che noe che a me, che mmi riputo vostro minore<lb />
fratello, ma uno saraceno non si dovrebe fare. Il perch&#233; io vi pregho che vi<lb />
piacca volere fare una fine di questo nostro dibatito in per&#242; voi sapete bene che noi<lb />
non ne porteremo altro che llo male o 'l bene che noi faremmo di questo mondo e tristo<lb />
&#224; cholui che far&#224; ad altro quello non vorebe ricevere. Que si potrebono dire parole<lb />
asai e ll'efetto far&#224; manifesto la verit&#224;: preghovi che mi volglate iscrivere che<lb />
modo volete tenere in questi fatti.<lb />
E fate a me quella ragione che voi voreste ricevere e io sono presto a farlla a voi<lb />
e sar&#224; onore e pr&#242; a l'uno ed all'altro e se vedere si potesse il vero io mi<lb />
credo ch'egl'&#232; istato ed &#232; uno grande danno ad amendue sie dello avere e della persona<lb />
e della anima, ve pue chome che senpre io sia istato presto a fare quello debbo e<lb />
chon quello buono animo che<lb />
<pb n="588" />mai fui ed &#242;nne portato grande dolore e porto, non di meno non &#232; che l'uomo non<lb />
ne porti alchuna rugine nell'animo suo tutto d&#236;.<lb />
Non vi maravilglate se questa lettera &#232; male ordinata in per&#242; da poi ch'io naqui non<lb />
ebi mai, achozando ongni chosa insieme tanta malinchonia quanto i' &#242;e auta ed &#242;<lb />
al presente per grande tortto che m'&#232; fatto per uno <lem n="3449" type="4" />ghonfalone dove io istetti qua<lb />
una volta: volglimi fare <lem n="1888" type="0" />cittadino, o volgla io o nno, per tocchare de' miei <lem n="2301" type="0" />danari!<lb />
Gli altri pratesi volglono essere <lem n="1888" type="0" />cittadini non posono essere e io che noe volglo<lb />
mi chonviene esere per forza per amore. Dichano ch'io sono richo e tutto m'&#224; fatto<lb />
una bella <lem n="1614" type="0" />chasa ch'i' &#242;e fatta a <lem n="5821" type="0" />Prato e ll'onore ch'i' &#242;e fatto a' fiorentini in<lb />
detta <lem n="1614" type="0" />chasa sono de' meriti che ssi rendono in questo mondo. Di tutto sia lodato Idio.<lb />
E dichovi tanto che i' &#242;e preso tanto dispiacere in questo fatto ch'i' &#242;e paura che,<lb />
se io fosse nello amore e nella frantelanza che gi&#224; fui chon voi, i' &#242;e paura<lb />
che avendomene voi chonsilglato io no me ne fosse venuto a stare chost&#224; presso di voi<lb />
e arei fatto chome disse Senecha, che chol&#224; dove l'uomo istava bene quivi &#232; lla<lb />
sua patria. Ora la chosa &#232; que: io sono disposto di volere ritrarmi d'ongni chosa<lb />
e recharmi in sue i <lem n="2301" type="0" />danari salvo quella <lem n="1614" type="0" />chasa; &#232; un luogho ch'i' &#242;e <lem n="4734" type="6" />murato che no se<lb />
ne troverebe il quartto di quello <lem n="2139" type="4" />chosta e star&#242;mi un pocho a vedere. E se io mi<lb />
vedr&#242; male tratare io ar&#242; pichola levatura in per&#242; no mi ci chontento i niuno modo:<lb />
usci' dalla cennere e venni nello fuocho penare!<lb />
Per questa far&#242; sanza pue dire perch&#233; non vorei ricresciervi tropo i mio dire:<lb />
prieghovi che vi piaca farmmi risposta di presente. Che Dio vi guardi senpre<lb />
chome disiderate!<lb />
per <lem n="2864" type="0" /><w>Francescho di Marcho</w> da <lem n="5821" type="0" />Prato in <lem n="2708" type="0" />Firenze,<lb />
a' vostri piaceri senpre aparechiato.<lb />
Io vi priegho che quando si puote che voi mandiate a <lem n="3046" type="0" />Gienova o per altro chamino chome<lb />
a voi parr&#224; quelle <lem n="5380" type="3" />pelli d'angnolo <lem n="1979" type="4" />chonper&#242; <lem n="3211" type="0" />Nanni per la <lem n="4378" type="0" />Margherita e quelle <lem n="5386" type="3" />pelli<lb />
di chamoscio <lem n="1979" type="4" />chonper&#242; per me e se <supplied>qui</supplied> tosto no lle poteste mandare non vi sia<lb />
grave farlle prochurare che lle non si guastino.<lb />
<lem n="940" type="0" /><w>Basciano da Pessina</w>,<lb />
in <lem n="4623" type="0" />Melano. Propio.<lb />
<lem n="2061" type="0" />Chopia d'una mandata a <lem n="4623" type="0" />Melano a d&#236; <formula>*</formula> di <lem n="4247" type="1" />magio 1394<lb />
<lem n="2864" type="0" />Francescho.<lb />
</div></body></text></group></TEI>