RicettarioPiero Ubertino da BresciaConsiglio Nazionale delle Ricerche, Istituto Opera del Vocabolario ItalianoMaestro Piero Ubertino da Brescia, Ricette per gli occhi. Conoscimento de' sogni. Trattato sull'orina. Morsi di cani e loro conoscimento (Manoscritto Riccardiano 2167), a cura di Mahmoud Salem Elsheikh, Firenze, Ed. Zeta, 1993.RicettarioPiero Ubertino da Brescia1361P-01000tosc.tosc.med. 1361
Al nome del Padre et del Figliuolo et dello Spirito santo. Amen. MCCCLXI, die quinto di março, io, maestro Piero cerusico, cittadino di Luccha, et filio condam Ubertino condam messer Piero cavaliere degl'Insalabocchi da Magniano da Brescia, incominciai a ffare et ordinare questo libro per volgare, et tratto di gramatica sì come io posso trovare per tutti i libri fisichi et cerusichi, sì come Ipocras, Galieno, Almansor, Serapione, Avicenna, Gostantino, Avençouar, Damasceno, messer Viatico, Rasis, Albughasin, Niccholao, Circastans, Bruno, Guglielmo, li Ruggeri, Albulbetri, Isaac et molti altri fisichi et cerusichi et isperimenti del Tesoro di poveri e 'l Vescovo di Cervia et gli altri: maestro Taddeo da Bolongnia, maestro Dino del Garbo, Alia Abate, maestro B. da Vargana, maestro Matteo da Milano e altri assai ecc.. Et per consolare e appagare e insengnare alli miei figliuoli e discepoli e ongni altre persone ingniorante, inperò che di me rimanesse alcuna memoria buona semplice e lleale poveramente. E così à nome questo libro Tesoro del maestro Piero cerusico condam di Brescia, cittadino di Luccha etcc.. Proemio di questo libro in brieve sermone. Prima diremo così per volere consolare tutte quelle persone che non sanno et non intendono gramaticha e pure vogliono medicare per loro scampo o guadangnio o per amistade e per mostrare sapere e altre cose assai ecc.. Et per loro isperimenti alcuna volta fanno bene e ispesse volte fanno male, imperò che nonne ànno teoricha e non sanno li tempi né lle nature nelli maschi dalle femmine, né lli vecchi da' giovani, né lle fanciulle da' fanciulli, né' debili da' forti, etcc.. Onde per natura a nnoi conviene medicare none ostante li nostri libri. Io per me sono istato medico sopra di me bene XXII anni, e per isperimenti e in libri e in molte provincie cierche e anchora non mi pare sapere nulla. Onde vi priego che voi intendiate bene il mio dire, imperò che leggere et non intelligere, cioè intendere, si è tanto a dire come elli non sapesse leggere. Et però fa', figliuolo mio, come fece il savio romano: appara sempre da più chi sa di te. Ancora mai none ischifare d'apparare da ongni persona del mondo, imperò che Iddio sempre a ssé riserba; fa' che ttu sia allo udire sollecito et atento allo rispondere, e sempre istudia, e sempre ti diletti apparare, e con altri buoni sempre consigliare, et sempre in tutte le tue cose metti Iddio in tutte innançi, imperò chi con altrui si consiglia solo non può perire. Se farai bene ciò che io t'insengnio, sempre tu sarai buono maestro. Fa' l'Arte leale et non potrai fallire; et servi li poveri per l'amore di Dio, et li ricchi per li loro danari. E ancora servi et non guardare a cchui, ma sì a cchui diservisti, e ora ti guarda da llui; et tienti bene a mente che tu non facci mai cosa veruna né unguento né piastrelli né medicatura che ttu non dichi nel nome del Padre et Filio et Spirito santo, amen, sempre faccendo el sengnio della santa . Amen. Cominciasi il prolago di Guglielmo da Piacença. Proposito è buono dare a tte el libro della operatione manuale acciò che 'l sagrifitio et benificio sì tti risponda alle operationi di compagni e tu sia savio che lla retificatione di questa Arte propia non sia se none per usança della tua operatione. Et però la retificaçione di tucta l'Arte pendente a operatione non si ritifica se nnon per questa via e modo: per cagione dello uso; e è questo certo in questa doctrina procedere secondo questa la quale a me per uso et operatione manifesta fu lungo tempo e isperiençia più cure in sermone nella quale propie mani laudabile la vorrai. Et si parte questa cosa in cinque parti e si propone in ciascuna parte propio capitolo, acciò che cercando possi trovare agevolmente ciò che adomandi. Che cosa è la Cerusica secondo maestro Guglielmo. Cierusica si è isciençia da insegniare il modo e lla qualità dello operare in carne e nervo e in ossa, e questo ongni huomo sappia, colle mani; e non credere che alcuno per opera particulare e propia che sia che in mano particulare sia cerusicha, ché cerusicha sì è una isciençia che none abbia a essere se non manuale e delle cose finite e diterminate e incorruptibili. Di tucte infermità d'occhi a tucte cure secondo Mesue. A volere sapere curare gli occhi conviene sapere teoricha e avere pratica e chonoscere onde procede quello male e lla compresione dello huomo o femina o fanciullo o vecchio, giovane, e così sì potrai curare secondo Almansor e Mesue e altri doctori a cciò; et però lasceremo stare tutti i libri adietro et attenderemo solo agli occhi. Della infermità dell'ottalmia che nascie negli occhi. Della optalmia che è la prima ragione degli occhi secondo Mesue. Inprima sì ssi dée assottigliare il cibo e il suo bere et il sangue e cessare lo catarro e ssimile cose. Et poi com buono reggimento seghuirsi la cura della calda con cose fredde, e alla cagion fredda secondo le cose calde, tutte secondo li corpi. Nota questa regola: in ciascuna torrai prima sangue della ceffalica, dalla parte contraria; e ll'altro dì da quella parte stessa se ffa bisongnio. Et s'ella fussi d'amendua gli occhi farai d'amendue le vene inn un'ora. Impiastro fine al flusso della ottalmia. Al flusso della otalmia impiastro fine per gli occhi: Recipe aloe, acaçia, sief di memita, litio, bolo armeno, gomerabico an., fanne polvere et ispargi con albumo d'uovo et fanne impiastro insulla fronte et tempie; et se vi fussi caldo fortissimo sança ragione, e ttu allora sì v'agiugni faufel e sandoli rossi an. per tutto I, et incorpora con acqua rosata et di curiandoli et d'indivia et fa' come detto è. Item inpiastro alla ottalmia. Alla fortissima doglia della ottalmia: Recipe croco, coriandoli, milleloto an., seme di lino et tortelli de semterre an., et fanne inpiastro con vino stipitico insulle palpebre. Item alla ottalmia. Sieff de ross ad ongni ditta cosa: Recipe foglie di rose e sia d. XV, gruogo, gomerabico an. d. VIII, oppio, ispiga indica an. d. II, acqua piovana quanto basti, et fanne come ditto è, et vale al fluxo et a materia sottile e acuta, experto. A ulcere della ottalmia. Sieff experto all'ottalmia fredda con diotornita, è sief di spigo: Recipe spico, grogo an. d. II, sercocolla d. V, foglie di rose d. IIII, oppio, aloe an. d. I, gumerabico, amido, draganti an. d. I, et confici con acqua piovana e rose et fanne sief, et opera con sugo di capperi, exprovato. Item polvere fine et biancha alla ottalmia. Polvere biancha alla ottalmia fredda e tolle la limperitudine quando non vi fussi molta puçça: Recipe sercocolla d. X, spuma di mare d. I, çucchero bianco d. III, fanne sottilissima polvere et usala. Item alla ottalmia. Polvere fine bianca alla ottalmia calda e gran dolore et amirabile: Recipe sercocolla notrita con latte d'asina o di femina d. X, amili d. IIII, oppio d. I ½, canfora d. ½, fanne alcocol, cioè polvere sottilissima a cciò diputata, e è fine experto. Item ancora alla ottalmia. Serapione dice che non è medicina pari alla ottalmia quanto è questa: Recipe puleggio secco e polveriççato, fanne colorio e usalo, è isperto e fine; acqua rosa e vino bianco vel con vino di quelli secondo la materia che fusse. A ongni dolore d'occhi. A ongni dolore et infirmità d'occhi si può usare: Recipe tuçia fine, litio an. d. IIII, mirabolani citrini d. I ½, çençamo fine, pepe lungo e bianco an. d. II, fa' polvere sottile et mescola insieme; e llo liçio resolve con acqua piovana et acqua di chiara d'uovo an., et incorpora poi colle polvere predette e fanne colorio vel sief che è il meglio per serbare, e usali con fricaçion sulla pietra con acqua piovana et con albume d'uovo et aqua de orobi. Ad ongni infirmità d'occhi. Item ad idem sief per ongni infermità d'occhi per dolore: Recipe sugo di more rosse e seccalo sempre mestando, e di quello d. III, mescola con albume d'uovo, cioè con acqua fatta d'esso e latte di femina quanto basti, e fanne sief e operali colle dette cose, .i. latte e aqua d'albume d'uovo: è medicina sublima a ongni dolore d'occhi secondo Mesue. Alle lagrime degli occhi. Galieno fa questo colorio a ongni infermità d'occhi per lagrime, rossore, dolore e ongni tenebrosità d'occhio: Recipe antimonio d. V, chatimie d. I ½, rame arso lavato d. II, cerusa cruda d. I e mirra d. V, castoneo, oppio, gumerabica an. d. I, amido d. I, fanne colorio con acqua d'albume fresco e acqua rosata e usalo, e è fine. Alle ulcere degli occhi. A ulcere e ulnere d'occhi secondo Mesue: prima tolli sangue della ceffalea e poi purgalo con medicine dalla ottalmia, poi poni per maturare. Recipe oncenso X d., armoniacho, sercocolla d. an. V, catimie d. IV, rame arso lavato d. II, ceruxa cruda d. I e mirra d. V, castoneo, oppio, gomerabico an. d. I, amido s. I, fanne colorio con acqua d'albume frescho e acqua rosata e usalo, e è fine. Alle ulcere degli occhi. A ulcere e ulnere d'occhi secondo Mesue: prima tolli sangue della ceffalea e poi purgalo con medicine dalla ottalmia, poi poni per maturare. Recipe oncenso X d., armoniaco, sercocolla an. d. ½, gruogo d. II, e fanne sief com mucelago di fieno greco e opera ecc.. A nascere carne negli occhi. Sieff a ulcera d'occhi malignia e soblima inn operaçione et è fine alla uvea quan quando uscisse del suo luogo, e è sief elisir Almansor: Recipe antimonio scecheder an. d. X, acaçia d. III, aloe d. II, fanne sief con sugo de orobi e usane alle dette cose con acqua d'albume d'uovo fresco. A nascere carne nelle ulcere degli occhi. Sieff per fare nascere carne nelle ulcere d'occhi et fa tornare la huvea nel suo istato e asottiglia le vesciche degli occhi: Recipe dimia trita, tuçia trita e llavata assai volte con acqua piovana, cerusa, antimonio, incenso an. d. II, mirra d. I, sercocolla, sangue dragone, aloe, oppio an. d. I ½, fanne sief, et sono exprovati. Alle ulcere degli occhi. Cochol fine alle ulcere delli occhi: Recipe sercocolla nutrita parecchi dì con acqua rosata e poi la nutrisce più altri dì con sugo de orobi, e lla terça volta sia nutrita con latte di femina fresco per più die. Et poi la seccha e tritala e istaccia con sirico e fanne alcocol e usale alle dette cose sera e mattina. Et sono molti che notrisce la sercocolla con latte di femina, poi l'operano come è decto di sopra. Alle percosse degli occhi. Item alle percosse e colpi d'occhi et alla enfiatura di fuori dello occhio fatta per le dette percosse: Recipe polvere di chomino, çafferano polveriçato an. d. I, e istempera con albume d'uovo e poni sulla istoppa; l'occhio sia chiuso e sopra poni quella mattina et sera, exprovato. Alle percosse degli occhi. Item ad idem fatto di fresco cessa il dolore e il sangue e iscaccia e ritiene li homori che perverrebbono all'occhio per la percossa: Recipe agrimonia e trita come salsa e iscopergi con albume d'uovo fresco e sana come è detto di sopra, exprovato; e così fa l'assençio. Alle percosse d'occhi. Item ad idem: Recipe vetriuola, .i. paritaria, e fanne come è detto di quelle; e sse fosse sanguinoso dentro l'occhio e con dolore grande,mescola col sugo e 'l chiaro latte di femina et mettine indello occhio dentro, e incontanente liberrae, exprovato. Alle piaghe d'occhi. Alle piaghe e ulcere d'occhi secondo Mesue: imprima fa' foblotonia della ceffalea della mano dal lato ove è il male, poi purga com pilole coçie et sì llo fa'dietare come si conviene; et se quivi fosse molto grande dolore e ttu vi fa' impiastro suso che sia caldo di fieno greco e rosser cotte in vino bianco istipitico overo in acqua rosata. Et quando tu empiesti la piaga usa l'elesir d'Almansor o del nostro ante ditto, sì llo fa' sempre giacere supino per buono peçço. Li sengni buoni della salute sua si è quando comincia apparare nel cerchuito dello occhio, dov'è la piagha, alcuna biancheçça; poi sanata la piagha, sì rimane quella biancheçça poi sanata nell'occhio, et allora sì llo rimoverai colle polveri et altre medicine a cciò diputate. Alle percosse d'occhi. Item a percosse vel omore iscorso per força che ssia gli occhi molto tenebrosi, rossi, carnacciosi et con grande dolore, lagrime, enfiato, exprovato in Luccha: Recipe erba aurla le sue fogli verdi tritissime con albume d'uovo e mescola e fanne impiastro insull' occhi chiusi, supino; et perché entrassi dentro di quello liquore sì è buono e rode quello carnaccio che entro vi fosse, e in due o tre volte fia liberato. Ad idem. Degli occhi. Item ad idem: Recipe pane caldo la sua midolla inçuppa in sugo d'appio, et subito lo poni insulli occhi e fascialo, ma inprima falli tôrre sangue della mano della vena dell'occhio ecc., et poi farai col sugo d'asençio o di piritaria. Ad idem. Degli occhi. Item è isperto a ongni percossa dentro dello occhio: Recipe sugo di foglie di madreselva et incorpora con acqua rosata et mettilo nello occhio due o tre volte, et sarà liberato, exprovato in Firençe. A iscabbia d'occhi. Alla iscabbia degli occhi secondo Mesue: s'ella è sottile e non è di molto tempo, falli foblotonia e fallo purgare e poni le ventose sul collo nell'ocipiçio insulla nucha e sì llo reggie con sustanzia tenera l'occhio, sì come bagniuoli e ssufumichi per più e altri regimenti umentativi, sì come da aria, e a riposo e dal bere e dal mangiare e da simil cose. Sieff delli occhii. Sieff a ssanare la iscabbia delli occhi che ssì consuma e 'l panno e lla l'ungula: Recipe verderammo, colcotar arso, ispunia di mare an. d. II, carcule d. X, burac, sale armoniaco, arsenicho rosso solimato an. d. I, polveriçça e fanne sief con sugo di cilidonia vel minuta vel erba rondingnia e cosgregare sulla pietra, sì lla opera come sai. Et ancora ne puoi tu fare del sief seco polvere e ahoperalo come alcocol. Sieff delli occhi. Sieff alla ischabbia e ulcera per caldeçça: Recipe dimia, croco, iscorçe di rame, gomerabica, rame arso an. d. III, mirra, sederugi, spica an. d. I, oppio rosato an. d. I, pepe biancho d. ½ vel grane IIII.o, e fanne sief con vino biancho sottile e operalo con acqua fatta di chiaro d'uovo. Alla arsura degli occhi. Chocol e all'arsura e a rosa e a lagume e iscabbia e sebel delli occhi: Recipe turçia, carmen, hutrich an. d. I, liligo, affai, çençamo an. d. ½, pepe lungo, memita an. d. II ½ kirati due, melochindi d. I, fanne polvere e stempera con acqua d'agresto e poi li seccha et trita e istaccia con sirigo e inde ne farai la tua cura nello occhio, e è quello alcoel ecc.. Sieff delli occhi. Sieff alla iscabbia e ulcere e dolore che ffa l'occhio indebolire: Recipe liçio, tuçia d'India, kebuli an. d. I, çençamo d. ½ e fanne sief con acqua piovana o rosata vel citerna, e usalo colla fritaçione sulla pietra. Al sebel delli occhi. Al sebel sottile e de poco tempo fatto puossi curare colle dette cose: sief, colorii; ma se ella fosse vecchia e grossa come tela di rangnolo manifesta, sulla pupilla isparta, onde conviene per ritenere lo vedere, e questa si conviene ricogliere e lavalla come l'unghiella, sicché si isporta dallo occhio tutto, overo sì lla segha con setola di coda di cavallo con archetto fatto a cciò, overo con filo di seta cruda vel cotta, e subitamente lo cura inn acqua in che sia infuso entro comino e poi com polvere citrino overo colle cose acute dette in altri capitoli, exprovato. Experto delli occhi. Colorio al sebel di poco tempo in persona nobile e tenera ecc.: Recipe cerusa, verderame an. d. I, polvereçça con siricco e incorpora con sugho di ruta, vino bianco, sempre tritando e insieme incorporando coll'uno poi collo altro come l'unghuento di cerusa ecc., quando liquido come mele corrente, molle e chiaro, e serbalo in ampolla di vetro e opera sera e mattina una gocciola indello lagrimale, sempre istando supino per grande ora, e è fine a ongni panno, tela, ungula e simile. Colorio degli occhi. Colorio romano e isperto a ongni scabbia d'occhio: Recipe ppumice marina, lagrime di lumache antiche an. d. II, gumerabico d. III, incorpora insieme con acqua et poi seccha al sole et fanne polvere et fanne poi colorio con acqua rosata et con vino bianco fine et inde adopera alli bisogni, sì come si fanno li altri colorii. De colori secondo Mesue. Occhi. Colorio più forte alla alba et macula et albugine e conforta l'occhio e 'l vedere aumenta e lla albugine chaccia sença angoscia né dolore né pena alcuna: Recipe fiori di rame d. I, tuçia d. II, vetriuolo d. IIII, seppia o pomicie d. XII; l'erba pesta, e pôlla in vino bianco fine on. XII e fine agresto o brusco fine et chiaro tanto che torni al meço; et inde cola e mescola con quella colatura le dette polveri, poi secca in ombra e retrita e inde fa' come prima per quattro volte, e poi ne fa' colorio o polvero e opera come è detto dinançi. Degli occhi. E nota che colorioalcocol né sief non si dée aoperare infino a tanto che il corpo e llo istomaco non è purgato, e questo si fa per la conservaçion della sanità; et déssi tenere li occhi aperti verso l'acqua corrente chiara quanto puoi ricevere la vista, ricevendo l'acqua negli occhi quanto puoi, e riguardare l'erbe verdi e mirare ispesso nello ispecchio e mangi ruta e finocchio, e faratti il vedere achuto; e llava il capo con liscìa fatta di brettonica che conforta il celabro e lli occhi e ffa il vedere achuto. Alli fieli di pernici agli ochi. E lli fieli di pernici, di gru, di gallo, di sparvieri, di cavretto e altri fieli di tutti ucelli che vivono di rapina e ànno il becco runcinato, sì confortano l'occhio e aomentano il vedere; ancora l'acqua rosa, vino bianco conforta l'occhio infino a ttanto ch'è disoluto l'occhio e lla vista; e quando l'occhio e la vista è acuto e mondificato dalle macule o tele o simili cose sì ssi conserva poi colle dette cose di sopra secondo Mesue. Agli maculosi occhi. Item agli occhi maculosi sanare e tôrle vie leggermente et pianamente: Recipe çençamo fine frigato sulla pietra con saliva d'uomo digiuno, e di quello poni nello occhio, è fine cosa. E ancora è meglio questo: Recipe çençamo fine pesto an. I, bolilo in fino vino bianco una meçetta tanto che pervenga al meçço, poi cola e sserba in vaso di rame vel ottone per più dì, e poi li adopera indelli occhi maculosi, sì lli munda sança pericolo. Agli nocivi occhi. Delle cose nocive agli occhi: fummo, raçi di sole, legumi, agrumi, vino, agli, vento, pepe, dormire calçato, sedere molto al fuoco, latte, cascio, pasta non lievita, pane açimo, vedere cose bianche, usare con femina vecchia o con femina che abbia mestrua, leggiere ad increscimento libri, né libri nuovi, patisca fame, bea pocho vino. Et sopra ongni cosa è rio al vedere lo stare di sotto e lla femina di sopra, e quando fussi obriaco, e quando fussi pasciuto o quando fussi levato di malatie, e quando fussi molto affaticato e quando lo facessi per força o contro a tuo volere per compiacere alla femina: tucte queste cose fanno pessimo e rio lo vedere. A chonfortare l'occhio. A confortare l'occhio fa' ispesso tôrre sangue della vena del ghomito e della safaria del piè moderatamente e della vena del policie, e maggiormente del calcagnio: fa maggiore prode e molto utile indella gioventù infino nelli XLV anni; et dalli XL anni in giù sì è buono usare queste erbe, e non tôrre il sangue. L'erbe sono queste: verminacha, finocchio, colidorçia, pinpinella, rose, vivole, rebarbaro, mirabolani che stanno sopra l'acqua, timo, epitimo; e lle pietre grosse che fanno buono vedere sono queste: ismeraldo, iacinto, carbonchio e ongni pietra di colore verde con oro e ariento; e 'l verderamo e ll'oro e llo ariento sì è utile al vedere e risguardarlo. E utile al vedere li mantella e guarnacche et ongni panno di sopra portante et in essere verde colore e di note non nere; e lla camera che a parete dée essere verde o di verde colore pinte, e lo copertoio in che ti diletti sia verde o nero, imperò che 'l nero colore sì risolve il bianco; e così basta a conservare bene lo vedere comunalmente. Al panno et cateratta d'occhi. Al panno molto forte e alle cateratte: Recipe aloe, pepe, sapone nuovo, sugo di cilidonia, mele et sale, verderame, vino biancho an. q. I vel II; e infondi in latte d'asina ongni cosa insieme per X dì; et poi confice insieme inn uno corpo e sì llo serba in iscodella vetriata che sia fatta come unguento sottilissimo; e di quello poni nello occhio la sera e lla mattina e a meço dì, e tostamente sarà liberato. Al panno degli occhi. Al panno d'occhi, cosa provata: Recipe rose, siler montano, sercocolla, iscorçe di mirabolani citrini, osso di seppia, antimonio, ermodattili, çençamo fine an. d. II, fanne alcocol e usalo, exprovato. Ad idem esperto agli occhi. Item ad idem, è isperto: Recipe fiele di gallo giovane o di capra o capretto, latte di femmina an., e insieme li seccha in forno o testo caldo e inde fanne polvere et opera al panno dello occhio. A quel medesimo. D'occhi. Item exprovato: Recipe pepe nero iscorticato, ortica an., fanne polvere seccati e usala come l'altre, e è fine cosa, exprovato. Rottorio fine experto al panno e ungula d'occhi. Rottorio fine experto al panno e ungula e macula d'occhi: Recipe canterelle trite e impasta con levame di grano che sia istato in molle inn aceto forte per dì e notte uno, e poni insulle tempie presso agli occhi maghagniati, e fascialo e llascia istare sança toccarlo per III dì, poi vi poni suso foglie d'ellera o di viti continuamente tanto che tu il vedi punto gittare, e sempre l'occhio sia curato colle cose da cciò. Item al panno degli ochi. Item al panno e a ongni macchia grossa e ungula: Recipe salgemmo, osso di seppia, istercho di fanciullo vergine an., e chatuno ardi in forno o testo o pentola di terra, muovi; di sé ciaschun, poi trita catuno per sé, poi mescola parte iguale di ciascuna polvere e usala indelle dette cose, e è perfetta sança dolore. Ad ongni copritura d'occhi. Item ad ongni copritura d'occhi o panno o macula o alba o ongni altra copritura fatta per alcuna percossa, exsperto: Recipe tuçia, seppia, çençamo fine, gherofani fini an. q. I, fanne alcocollo e operalo in questo modo. Recipe aqua rosata et poni nello occhio, overo acqua fatta d'albume d'uovo ch'è migliore, poi vi getta entro della polvere predetta e llascia riposare uno pocho, poi vi metti uno pocho d'acqua rosata dentro, e così fa' sera e mattina; e sse vôli più forte, mescola con essa an. canfora e çuccaro assato fine. Carne di palpebre. D'occhi. A carne d'occhio o di palpebre superchia: Recipe sermodattili, galla, verderame an. d. I, fanne alcocol e usa sera e mattina con acqua dello huovo et con l'acqua rosata, come detto è alla copritura dello occhio. A rompere albula. D'occhi. A rompere albula e panno grosso et macula: Recipe aceto forte, achaçia, piombo arso, aloe patico an.; pestala e poni in ampolla di vetro, meste collo aceto predetto come colorio e llascia seccare, poi ne fa' alcocol e usalo alle dette cose, e è forte erosiva, esprovato. Al panno e copritura d'ochi. Item al panno et ongni copritura d'occhio: Recipe mele rosato colato, osso di seppia, vetro bianco an., fanne alcocol con sirico, poi mescola con esso il mele predetto e uno poco d'acqua rosata e metti in ampolla di vetro al sole per III dì, e alla rugiada per tre notti, poi l'aopera, e è fine. A tela e albume d'occhi. Item a tela e albula e panno d'occhio secondo Guglielmo: Recipe radici di lapaccio retondo, osso di seppia an. d. I, fanne alcocol, e usa, e è sicuro. Pilole al viso. Degli ochi. Pilole al viso ricoverare: Recipe aloe on. I, mastice on. ½, rossato d. II, çari d. I, croco d. ½, e fanne pilole con sugo di finocchi e usale, e non menano se nnon dua o III volte sança alcuna molestia. Colorio. Degli occhi. Colorio contro a copritura di pupilla d' occhio, di panno sottile invecchiato e anche contro alla angula nuova: Recipe sercocolla, aloe, oncenso, mastice, mirra, casstoreo, yreos, croco an. d. I, polveriça e fanne colorio con vino bianco fine, e è chiaro e fine. A macule degli occhi. A ongni macula e tela, albugine e grande tenebrositade che non sia vecchia, exprovata: Recipe tuçia, aloe fini, aloe d. II, canfora d. I, vino bianco chiaro fine vecchio meça meçetta, fa' polvere sottilissima e incorpora con vino in ampolla di vetro e poni al sole per sette dì, mestando ongni dì tre o IIII volte, et poi sì nne metti nell'occhio com banbagia sera e mattina. Alle macchie rosse degli ochi. Alle macchie rosse d'occhio: Recipe bolo armeno, terra sigillata, chimolea an., pesta et fanne istrettore alla fronte, et nell'occhio rosso poni sera et mattina sangue caldo di pippioni o tortore. A ongni panno d'occhi. A panno d'occhio, exprovato secondo Avençor: Recipe fiele di becco istemperato con sugo di ruta e opera, o tu li seccha e fanne polvere e opera, exprovato. A macule rosse d'occhi. A macule rosse doppo il tôrre del sangue: Recipe oncenso, mirra, armoniaco, gruogo an. d. I, arsenico rosso d. V, fanne sief con acqua di curiandoli, e usane colla pietra, e è fine secondo Rasis. Item a quel medesimo. D'occhi. Item ad idem, experto secondo Mesue: Recipe arsenico sublimato lavato e poi sia fregato e llavato con acqua di coriandoli d. III, sercocolla, pepe, armoniaco, lapislaçuli an. d. I; resolve l'armoniaco con acqua rossa in che sia resoluto sale armoniacho d. I, e fanne sief et operalo. A angula e albugine d'occhi. Item contro a angula e albuggine e tela: Recipe tuçia fine, lengno alloe fine an. d. II, fae con siricco alcocol e poni nello occhio, è certissima sança pericolo. A llagrime d'occhi. A llagrime d'occhi secondo Mesue, diremo della sua cura. Non è possibile la sua cura in alcuna persona e propiamente quando fusse profunda nello lagrimale e quando la fusione delle lagrime è nociva. Ma se 'l fosse la cagione d'altra infermità o di febre, si può ccurare se fossi cagione per sé e fossi deboleçça retentiva, overo ch'è cruda digistione e maturaçione cruda, overo che lla sua efusione sia per moltitudine e per qualitade faccendo dilectaçione, exprovato. Adunque sono quattro cose, la prima si è dare cose che abbino a remuovere la maliçia della compressione e a confortare il celabro e a vigorare la digestione e lla retençione, la quale si è nel capitolo del catarro e della coriçia dopo la mondificaçione del corpo. E lla seconda cosa si è compiere le medicine vacuative che vedi sopra abondare alla moltitudine delle budella, la quale già detto sono inn esse. E lla terça cosa si compie di dare le medicine che ànno propietà di costringnere lo fluxo delle lagrime, le quali noi dicemmo. E lla quarta cosa si compie la flobotonia o tagliare le vene arterie, le quali comprendono alla materia che viene e deriva quie; e questo sì è detto nel capitolo della ottalmia, e così l'adimanda in quello luogo; e se lla cosa non fussi soperchia e fossi da prima, farai sopra le vene e arterie impiastro da ristringniere e confortare; ed è già detto che 'l cautero che ssi fa sopra il giuchedeç si è sublima cosa al fluxo della lagrima propia quando soperchia e già non si fa altra cosa. Contro a flusso d'occhi. Epitima contro al flusso d'occhi secondo Rasis: Recipe aloe, tuçia, sief di memita, liçio, bolo armoneo d. I, gumerabica d. II, polveriçça e fanne impiastro con albume d'uovo ecc., exprovatum. A ristringnere flusso d'occhi. Item a ristringnere el flusso delle lagrime, l'occhio conforta: Recipe tuçia d. X, coralli rossi e bianchi, la frigatione delli mirabolani citrini, aloe a an. d. II, e fanne alcocol. A dolore e lagrime d'occhi. Al dolore d'occhi e llagrime secondo Mesue: Recipe lana non lavata sucida e ardila e fanne cennere e diligente la polveriça, et poi la 'mpiastra con albume d'uovo e impiastra insulle tenpie e fronte e incontanente sì cessa li meri del flusso e lle lagrime e il dolore manda via, exprobatum. Colorio a llagrime d'occhi. Colorio alle lagrime e tenebrosità d'occhi, experto: Recipe sugo di melegrane cotto tanto che pervenga al meço, poi lo cola. Recipe on. VI sief de memita, aloe fine, liçio, croco an. d. II, muschio fine, danich II, e metti nello detto sugho e mescola come altri colorii e reserva in vetro, la bocca sia serrata che nonne isfiati e poni al sole per quaranta dì, et poni sera e mattina. A quel medesimo. D'occhi. Polvere ad idem e ardore e plurito: Recipe sedengi, calcuccie an. d. II, sief de memita, dimia an. d. ½, polveriçala e inçuppala con sugo di finocchi e llascia seccare, poi la trita come alcocol e usala nelli occhi; et poni insulla fronte e tempie carta banbagina forata a minuto e ispargivi suso biaccha trita e albume d'uovo intriso come a cciò si conviene, e è fine cura, exprovato. Colorio experto agli occhi. Colorio experto ad indem: Recipe sugho di finocchi dipurato al fuoco on. I, fiele di beccho, mele fine an. d. ½, fanne colorio insieme come si fanno gli altri colorii e usalo, e è fine, exprovato. Alle lagrime degli occhi. A ongni lagrima istringnere: Recipe almido polveriçato et poni nello occhio lagrimoso, è buono a esso. Confeçione alli occhi. Lo re delli medici fece questa confeççione pe· lle lagrime le quali sì ssi appella alcocol pomeri, et è buono allo ardore e aspreççe d'occhi e alle infermità calde o di caldi o calda cagione, e anche come perviene discendendo da llagrime ad acqua e a cchi vede due cose ed è una: Recipe sercocolla nutrita in latte di femina più dì d. IIII.o, draganti bianchi, oncenso, iscoria ferri, margherite non forate an. d. I, spiga inda, dimia aurea e argentea, akaquie an. d. V, amido, cerusa an. d. II, tuçia sotto rossa d. III; trita in mortaio e inbevera con acqua rosata mestando e tritando come fussi unghuento cieruso, poi fa' seccare e ritrita e inbeverando con sugo di granate acetose come facesti colla acqua rosa, poi seccha poi fa' come facesti colla acqua rosa poi seccha, poi fa' come facesti con acqua d'infusione dello unghuento, e poi l'ultima volta la fa' con acqua di salatro et allora vi poni la canfora d. II vel danich II, çucchero tebaicho d. I, e allora trita per la ultima tritatione et la meçça parte farai sief con acqua rosata et chon albume d'uovo e aqua rosata e latte di femina; sì adopera l'altra metà fattone polvere alcocol, e è medicina infallibile e perfetta e buona. Alle lagrime degli occhi. A llagrime d'occhi ristringnere, chiarifica il viso: Recipe tuçia, aloe, mirabolani citrini colle cortecce e ossa sua, coralli bianchi e rossi an. d. I, canfora d. V, fanne colorio con sugho di finocchi e di berbena an. d. III e llasciala stare così mescolati per tre dì, poi mescola con peçça lina biancha sottile, e serba quello liquore del quale ponerai nello lagrimale in amendue li occhi quando è coricato la sera nel letto, et è perfettissimo a rischiarare il vedere, exprobatum. Item alle lagrime et a superflua carne recida. D'occhi. Item a llagrime et a superflua carne recida e ischaccia il sangue delli occhi e rischiara lo vedere: Recipe antimonio ignito ispento in acqua rosata nove volte e altretante volte in fino aceto bianco, poi le pesta e istempera con acqua rosata e fanne i maddaleoni; e, secchati, ripesta e rimpasta colla detta acqua in che la ispengniesti fochosa; e, risecchata che ssia, consumata l'acqua predetta, fanne alcocol et usalo, exprobatum. Strettoio alla fronte e agli ochi. Bruno pone questo istrettoio alla fronte e alle tempie, e è fine: Recipe aloe, incenso, mastrice, bolo armeno, mirra, achaçia an. d. I, e fanne istrettoio con acqua piovana e aceto e super poni; et poi poni nelli occhi di questo colorio, Recipe oncenso, mastice, aloe patico, lapis amatatis, litargiro an., e inde fanne colorio con acqua piovana e usalo nello occhio che llagrima; e sse con questo fusse piççicore, Recipe aloe patico e istenpera con acqua rosata e fine vino biancho an. ed inde adopera come l'altro colorio. Alli lagrimosi occhi. Item alli occhi lagrimosi: Recipe sermolino e bolli inn acqua piovana, e llavati gli occhi ispesse volte, et è fine. Alla rema della testa per ochi. Alla rema della testa per la quale cagione disciende agli occhi lagrime ecc.: Recipe seme de milleloto, seme di coriandoli, seme di lino an. q. I; pesta et istaccia e incorpora con vino che non sia forte e uno pocho lo ischalda e fanne impiastro sulla fronte dove senti la doglia, et è fine, exprovatum. A chi lagrimassi molto gli occhi. Isperimento provato. E se lagrima molto gli occhi et èvi arsura e quasi combustione, sì sana tosto: Recipe mucellagini ecc. e volgivi entro peçça lina e poni insullo occhio lagrimoso e im poche volte sarà sanato. A mitigare il dolore degli occhi. Item per mitigare lo omore che viene agli occhi e al dolore, plurito e llagrime istringne: Recipe tuorlo d'uovo cotto, incorporalo con acqua rosata e | o latte di femina e farina d'orço sottile e poni suso tiepido quando vai a lletto, et è fine. Aqua fine da occhi. Aqua che discende agli occhi: innançi che ella sia confermata aiutalo così con astinentia, dieta, purgare com pilole chochie e ierapigra e yerra diacoloquintida; e risolve l'acqua degli occhi con acqua propia di ruta, serapion overo che alcuno fiele d'animale e con sugo de finocchi e di ruta overo di finocchi solamente, che sono ultima cosa agli occhi con mele misto, exprobatum. Ad idem buono agli occhi. Item ad idem, fine: Recipe fiele seccho di beccho in bacino di barbiere d. X, polpa di coloquintida d. ½, serapino, euforbio an. d. II, e incorpora con aqua di finocchi e di ruta, fanne colorio vel sief et usalo. A ristringnere lagrime d'ochi. Item a llagrime istringnere e al panno e a macule, fine: Recipe sangue dragone, çuccaro an. d. I, tuçia d. II, fanne alcocol e usalo, exprovato. Colorio diseccativo agli ochi. Colorio molto diseccativo a llagrime e omori scorsi agli occhi, exprovato: Recipe piastre vecchie da recalco e falle focose e ispengile in fine vino bianco per nove volte, e poi metti quello vino in ampolla di vetro, e ssia il vino vecchio chiaro e sottile e bello, e usane nelli occhi la sera e lla mattina istando a rovescio per buona ora. Colorio fine a occhi. Item colorio contro alla acqua che perviene cateratta: Recipe fiele di beccho seccho in vaso di rame, orbache monde an. d. ½, serapino d. I, gumma d. ½, e fanne colorio con sugo di cilidonia e orina di fanciullo vergine et uno pocho di mele, e usalo come li altri etcc.. Colorio isperto de occhi. Colorio isperto a Mensue a la nitolopia, .I. alla aqua che ssi fa chateratta: Recipe sugo cotto e dipurato di finocchi d. I, mele, fiele di beccho an. on. ½, e fanne colorio e usalo che è isperto; alcuno vi mettono isterco di cocodrilli overo sterco di stilione an. q. I, e con questi due mescolati sana in pochi dì. Alle cateratte d'occhi. Alle cateratte curabile, isperimento provato se ella fossi di XX anni vecchia: Recipe marcasita argentea nove peççi e falli così aspergere inn olio vecchissimo nove volte, e poi la pesta sottile e falla istillare con quello olio mescolato in che ttu la ispengniesti in limbiccho tre volte; ristilla sempre rimettendo sopra la feccia, e istillata l'ultima volta, riponi in ampolla di vetro e serba come cara cosa assai più che balsamo e usi nelle cateratte predette mattina e lla sera; e faccia dieta buona e purgasi ispesso quello omore, exprovato. Colorio fine a chiarificare il vedere. D'occhi. Alle cateratte nuove o che sieno per venire: Recipe sugo di cilidonia et di finocchio e di ruta an.; fiele di beccho e di scarna an., mesta insieme isbattendoli inn uno bicchiere di vetro e ponilo al fuocho sulla brascia sança fummo né fiamma, e come lieva il bollore, sança bollire, lievalo e sì llo cola in panno lino sottile bianco, et poi lo rimetti nel bicchiere al fuoco come prima, e come leva lo bollore e ttu lo lieva e colalo come prima, e così fai tre volte; poi lo serba inn ampolla di vetro, e di questo poni al detto male mattina e sera, in meno di XX sarai liberato, o poco piue. Aqua stillata da occhi. Item ad idem: Recipe aqua che ssia delle viti e aqua istillata di brettonicha an. on. VI e aqua istillata di fiori di finocchi libre una, ispigo, gherofani, lengnio aloe, noci moscade an. d. I, gruogho peso uno veronese I, d. I oppio, canfora an. g. II, aloe paticho d. III; polveriçça catuno di per sé e poi li poni nelle aque sopradette in anpolle di vetro, e tura bene la boccha che nonn isfiati e poni al sole per XV dì, ongni dì la dicolla sì cche bene si mescoli insieme, e poi poni alle catheratte fatte di tre anni, e im pocho termine le libera e sana. Ancora pure agli occhi. Item più forte: Recipe sugo fatto di fiori di pane porcino, fiele d'anguilla, fiele di corbi, balsimo an. d. I; e incorpora insieme ongni cosa, et di questo poni una volta il dì nello occhio per tutta la settimana, e inprima sia purgato; e innançi che llo metta nello occhio questo colorio si gargariççi sempre prima aceto, e così tosto sanerae. Alle macule degli ochi. Alle macule rosse vocato infiati, e in altro modo questa cura: inprima falli tôrre sangue della ceffalea, e poi li vota il corpo e anche cristeri; li fae come numare il cibo e il bere e com pocho vino bere, e sì usi repercusive alla prima, come bolo ar., terra sigillata e chimolea e albume d'uovo, e poi vi metti latte di femmina; e poi proceda a distillare nello occhio sangue di pippione caldo come si cava della vena sotto alle alie, overo di tortola; e alla fine mescola con esso alcuna resolutiva, sì come arsenico citerino sublimato propio e lavato con acqua di coriandoli; inn una ora conferisse distillando nello occhio colorio de Gabriel, q. I: Recipe oncenso d. I, fanne come alcocol et incorpora con acqua pluviale in che sia resoluto sale, ma sse è sale armoniacho e salegemmo an. d. I; trita cioè la terça parte de una d. e fanne come alcocol e distilla nello occhio mattina e sera, e tosto sarà liberato; e prima fa' inpiastro sullo occhio con fieno greco e ross e poi ancho ricuoci nel vino, e ispeçialmente quando la infermità viene. Et ancora li farai vapore con decoçione di camamilla e di milleloto e chon dicozione di cavoli; et similmente farai impiastro sopra l'occhio colle foglie di cavoli triti con vino forte e anticho vecchio, e è fine cura e buona. Sieff alcufati d'occhi. Sieffi alcufati d'occhio, Rasis: Recipe oncenso, mirra, gruogo, armoniaco an. d. I, arsenico rosso d. ½ e fanne sieff con aqua di coriandoli e opera. Item a quel medesimo. occhi. Item ad idem, experto: Recipe arsenicho sublimato lavato e poi fregato e lavato con aqua di coriandoli d. III, sercocolla, pepe, armoniaco, lapislaçuli an. d. I; risolvi l'armoniacho lapis con acqua in che sia resoluto sale armoniacho d. ½, e fanne sief e usalo alle macule rosse nelli occhi con latte di femmina, exprovato secondo Serapione. Sperimento buono agli occhi. Experimento alle macule degli occhi: Recipe margherite che non sono forate d. II, verderame d. III, castoreo, oncenso, sercocolla an. d. III ½, canfora d. I e chonfice con çucchero e aqua rosata e seccha al sole in vetro; e poi retrita e seccha al sole in vetro, e poi retrita e incorpora con çuchero e acqua rosata come prima; seccha e anche ripesta come prima; e chosì fa' cinque volte, poi ne farai alcool e ahoperai come è detto e nelle macule mattina e ssera: el panno rode e istringnie le macule e lle albule d'occhi. Et se vedesti l'albula o macchia in colore sotto biancho, sì vi metti la sercocolla predetta on. ½, in tutto l'altro fa' come detto è. A macula nuova d'occhi. Item a macula nuova d'occhio: Recipe alcocol di radici di verga pastore e chorigiuola e usa mattina e sera sança pericolo alcuno. A quel medesimo per gli occhi. Ad idem, più forte: Recipe antimonio d. I, muschio s. I, fanne alcocol e poni due volte il dì insulla macula, e sì vi mescola tartaro biancho, sì fia più forte a rodere il seme della ischiarea, netta e monda l'occhio. Item a llagrime d'occhi. A llagrime d'occhi per freddeçça del celabro e aria scoperto o per debileçça ecc.: Recipe aurea allesandrina overo mitridato mangnio, vel diaolibano e usine la sera et la quando vai a lletto q. I ecc.. Alle lagrime degli occhi. Ad idem, experto: Recipe amido polveriçato e poni nello lagrimale la mattina e lla sera quando vai a lletto, è isperto. Diascorides. Pillole fatte in Firenze a ffare chiaro vedere. De occhi. Pilole isperte in Firençe a ffare chiaro e buono vedere, et in questo modo isperimentato fu uno amicho mio che avea nome dompno Durante, monacho di santo Bernaba, il quale avea da LXXX anni in suso e era buono gramatico, istato maestro di squola e non poteva leggereiscrivere più sança occhi di vetro. El maestro Tommaso del Garbo sì lli diede questa ricetta che lla usasse in questo modo: imprima usi ongni mese sei dì continovi, l'uno dopo l'altro, una pilola per volta la mattina insulla aurora, o vôgli una ongni sera quando vai a lletto per tutto l'anno, o vuogli due o tre per volta quegli sei dì sopradetti se ttu se' forte ecc.: serapano gomoso, polpa di coloquintida an. d. II ½, salegemmo d. I, iscchamonea corretta con mela cotongnia d. II e confice con sugho di foglie di porri e serba. Alle fistole lagrimali. Per ochi. Alle fistole lagrimali secondo Mesue, ciò è dire algarab e postema, fistola, e lla sua cura si è questa naturale: imprima mundifichi il capo e il corpo e llo stomaco tanto che vedi cessata la materia del fluxo; et colla istinençia e misura delle cose innançi ch'ella si corrompa dé' ponere alcuna resolitiva debile alla prima, et poi delle più forte, sì come armoniaco resoluto con olio di noci et con sugo di finocchi overo de bolio armoniacho com pocho d'atramento, .I. vetriuolo romano, vel nucie rancìa e trita, e su posta imperò ch'è optima e ultima; e s'ella si rompe sì n'à' tre ragioni alle quali puoi ponere cura etcc.. A disecchare fistole. Per occhi. A disecchare la fistola meçanamente incarnare: Recipe aloe, sercocolla, sangue dragone, camandreos, aristolosia, incenso e simili cose, e deonsi operare dopo la mondificaçione e co lavanda fatta con vino istipitico; è cosa perfetta faccendola ora dopo ora. Cosa mirabile agli occhi. E alcuno disse che era cosa mirabile: Recipe ruta pesta e mescola con sugo di granate acetose e fanne impiastro sopra la fistola, sì lla sana e lla puçça remove; et dapoi che è diseccato, e ttu sì lla salda colle cose assai più disecchative fortemente. A fistola anticha. D'occhi. E s'ella fussi antica e vecchia, allora conviene cosa più forte V volte, doppiamente remuovere le cose che sono contro a natura, cioè la carne corrotta e infeltrata, colle medicine acute e forte, sì come: Recipe colcotar, arsenico, sale armoniaco, vetriuolo darathe, allume an. d. I, calcina viva d. II; tritale et impasta con orina di fanciullo vergine, poi lo seccha et fanne alcoel e usalo come si conviene. A quel medesimo pegli ochi. E alcuna volta sì ssi corompe l'osso overo altra acessione simile superflua, allora torrai via tutto quello e radilo e nettalo tanto che a tte pare netto, poi fa' cessare la superflua abundançia delli homori che perviene a quello luogho con quelle cose che dette sono indel catarro e indela cura del fluxo delle lagrime; et è poi la tua cura perfetta. Item a quel medesimo. Per occhi. Item ad idem: Recipe aloe, incenso, <s> an. d. I, sercocolla, balausste, sangue dragone, antimonio, alume d. ½, verderame d. quarta, fa' come prima. Alle piaghe e ulcere d'occhi. Item ad idem ongni ulcera e piagha vecchia d'occhio: Recipe sief de memita, camandreos, iscorçe d'incenso, mirra, aloe, sercocolla, vetriuolo, arestoloxia retonda an. d. I, e fanne come è detto di sopra. Item a quel medesimo. D'occhi. Item ad idem: Recipe foglie di camandreos secche e fanne alcoel, e di quella polvere farai sief con sugo di salatro e usalo alle fistole e ulcere, exprovato. A quel medesimo degli occhi. Ad idem: Recipe mirra, aloe, iscorçe secche d'oncenso an. d. I, fanne come detto fu di sopra, et è lieve e molto diseccha e istringnie e salda. Item Serapion: Recipe sugo solo d'aquila e sì cura le fistole lagrimali ecc.; e 'l sugo dello angniocasto uccide la fistola e il cancro d'occhio. A fistola lagrimale d'occhi. Fistola lagrimale si è una vena piena di sangue e grossa e nasce sopra nella coniuntura tunica la quale n'è carne. La cura si è: prima tôrle sangue della vena che è sotto al gomito, la quale non si conoscie se none per li spangnuoli; e lla sua dieta calda sì lla torrai, sì come vino, carne, agrumita caldi, et dara'li dieta fredda temperata, sì come lattughe, porcellane, farina d'orço e di spelda, vino innaquato; e sì mundificherai il sangue colla dicoçione di capello venero e cassia fistola, e poi farai questo colorio dopo la mundificaçione: Recipe sugo di melegrane acetose, çuccaro, vino bianco an. on. I, e inde farai colorio e aopera la mattina e al meço dì e la sera dapoi che tu l'ài mundificato da lagrima ch'è dentro; y fya il suo bere continovo, sia decoçione di mirabolani citrini, kebuli e cassia fistola e aqua fredda. A quel medesimo degli occhi. Serapion dice: Recipe foglie solo di malva e masticale con poco di sale e poni in modo d'impiastro, sì uccide la fistola lagrimale, e poi masticha solamente la fogla della malva e super poni, sì lla incarna; e tuttavolta sì intendi la masticatura a digiuno fatta. A quel medesimo. Degli occhi. Ghalieno dice che nasce circha al naso vel circa allo occhio intorno allo lagrimale ulcere in modo di fistole: Recipe lana molle nel sugo della piantaggine e poni suso ispesse volte, sì llo sana mirabilmente. A quel medesimo. D'occhi. Alcuna volta e· forame della fistola che nascie nello lagrimale si è verso il naso, alcuna volta inverso l'occhio pende; e lla sua cura sì è purgare il corpo con ierapigra, ciera ruffina, se lla virtù è forte e giovane lo infermo; e si mundifica il male con sangue di cresta di gallo. Uno issperimento: Recipe iscoglio di serpe polveriçato et con istrumento di foglia di salvia sì nne metti nell' occhio due volte il dì, et sì lega al piè destro foglie di salvia, o dal sinistro, dicendo così: "In nomine Patris ecc., Cristo discendi del celo indel ventre della Vergine, così la fistola dello occhio discienda al piè"; dillo tre volte e notricha lo infermo con cose fredde, e lo medico aoperi queste medicine: ruta, finocchi, anici, eufraxia pulita, fieli di ucelli viventi di rapina giovani, et fanne confeçione. Recipe fiele di toro, fiele d'ucelli che ronpono l'ossa, di livere rossa, orso, avoltore, grua, rondine, passere, volpe, vitelli, anitre salvatiche, fiele d'uciello da stie, e fanne colorio di tutti questi insieme con vino bianco. Ed è regola generale e ancora è comune; e queste cose sono rie et nocive agli occhi: fummo, vento, legumi, cascio, dormire calçato, patire fame a digiuno, cioè digiunare contro a suo volontà e simili cose, secondo Serapione. Secondo Serapione. Agli ochi. Serapione dice che: Recipe alaquilia et alleluya e angelica vel trefoglio afro e sì vide curare con quella sola la fistola lagrimale. Secondo Avicenna. Agli ochi. Avicenna dice che: Recipe solo solatro e operalo nelle fistole lagrimali, sì lle sanava ec.. A pupilla dilatata degli ochi. Alla pupilla dilatata dapoi ch'ella è confermata veramente e invecchiata, non à alcuna cura mai, cioè quando avesse preso tutta la pupilla, cioè il nero tondo dello occhio; ma s'ella fusse fatta per seccheça, sì ssi cura dificilemente; ma inprima la socorri con buono regimento e umentare con quelle cose che sai che a cciò si conviene. Et ancora ne sono di quelle che ssi fanno per omentaçione, la quale cura si fa in quattro modi. La prima si è alteraçione e ulteraçione quello che tu vedi che molto crescie per interpolaçione non è ispesso; fare flobotonia, s'ella appare sengni d'omori che abondino in sangue, e propiamente della ceffalea; poi s'el perviene dagli lagrimali e dalle tempie e dalle arterie, sì ssi taglino e facciasi cauteri. Et poi si dia medicina a ducere la materia allo luogho, sì chome iscarificare alle orecchie e aprire la ventosità e aprire le morici e ponere le ventose sulla nucha e insul collo e infra lle spalle; e poi farai astinentia, ma non patisca fame, però il suo regimento è disecchativo; et poi farai cose da risolvere la umidità che è innello occhio, et se per quello è dilatata la huvea: et propio è il colorio del fiele del cavretto col sugo di finocchio e uno pocho di sale armoniacho; et ancora ne puoi fare alcocol; et anche sì fa' chon fiele di beccho e con fiele di testugine overo com capo di rondine arsi, e fanne colorio con mele e con sugho di cilidonia, è cosa provata e isperta. A quel medesimo. D'occhi. Ancora se fae per altra cagione e per opera di percussione, e la sua cura si è in due modi dopo la regola comune: l'astinençia del suo mangiare e del suo bere, e non bea vino. La prima si è medicare con cose istitiche repercussive e freddo che cessi la materia della fuxion, e poi dopo la flobotonia si faccia impiastro propio di farina di fave iscoriate con acqua di salci e delle sue foglie vel colla aqua di solatro e d'indivia e con foglie di salci verdi, e peste e inpastata colla detta farina. La seconda cura si è adoperare cose risolutive meçanamente, sì come sono propiamente tuorla d'uova con olio rosato e uno pocho di vino, e fanne impiastro sullo occhio dopo la stillatione del sangue di tortora o pippione così caldo come si punge la vena. E lla ultima cosa si è istillare nello occhio colorio forte fatto delli fieli ante detti resolitivi molto forte ecc.. Alle percosse d'occhi. A ongni percossa d'occhio per la quale sia fatta dilataçione della pupilla: inprima falli tôrre sangue della vena degli occhi, cioè dello lagrimale, et poi della vena rinduci; in questa cosa non è da ffare purgagione, ma facciasi voluçio di tuçia con çuccaro e aqua rosata cotto di terço in terço dì et poi colorio di fiele di capretto e di grua, molto nobilissimo ec.. Colorio costrettivo degli occhi. Colorio costrettivo del forame della uvea dello occhio o popilla dilatata: Recipe tre lucertole vive e mettile inn olio di terra nuova in che sia d. II di pepe pesto, e cuopri in modo che elle non possino andare fuori e lasciale così istare per IIII dì; et poi torrai quello istercho che elle averanno fatto e fanne colorio con fino vino biancho e odorifero e con sugho di finocchi e usalo êllo istarnuto, sì è utile a questo. Acqua .s. Avençuar per gli occhi. Avençoar: Recipe aqua rosata e ispesse volte ne poni nello occhio; et anche dice ch'è più forte: Recipe mele rosato colato e fanne ispesse volte come dissi dell'acqua rosata e usa a digiuno ruta e finocchio e non beva vino e nonne usi coito, et guardisi da tutte cose che àne a dilatare la pupilla. E 'l colorio di capi di rondine arsi e in polvere fatta con sugo di cilidonia e mele, sì è sperto e provato in queste cose. Alla pupilla dilatata d'occhi. Se lla pupilla si dilata per ceffalea o grande doglia di testa, poni qui poca fidança in sua cura; ma s'ella diviene picciola dilataçione, si è di purgare ispesse volte com pilole coçie e metti nello occhio sief di fieli vel colorio. Recipe fiele di beccho seccho in bacino da barbiere d. X, interiora di coloquintida d. I ½, serapino, euforbio an. d. II e fane colirio o con acqua di ruta o di finocchi; e altri pone serapino d. I ½ ec.. Alla pupilla dilatata per percossa. Degli occhi. E anche se lla pupilla sarà dilatata per opera di percossa non è da temere però che ssi rimuove, e è così: Recipe farina di fave e camamilla e visco con vino et aqua misti, e fanne impiastro sopra l'occhio secondo Almansor, e è amirabile. All'orçaiuolo dello occhio. All'orçaiuolo dello occhio secondo Guglielmo: Recipe cera nuova on. ½, aloe on. II, olio rosato quanto basti per fare impiastro e usalo sopra l'orçaiuolo e resolvere e manca con facilità in brieve. Alla debilezza degli ochi. A debileçça del vedere per homori vaporosi solevati dallo stomaco per umidore viscoso overo per singnoria di collera: inprima si mondi lo stomaco con vomito e com purgho e con siropo acetoso di materia calda; alla materia fredda sì llo purgha con oximele isquilliticho. Et poi conforta lo stomaco con trefane propia et con chebuli conditi con çucchero rosato e chon mastice e gruogo nominato diardon, e sse nello occhio fosse altro accidente per seccheçça inn esso. A cconservare li occhi. A conservare l'occhio in sanità secondo Guglielmo: li fieli delli animali sana gli occhi e lla vista chiarificha; e lli animali sana migliori I loro fieli sono questi: fieli di beccho e di riccio e di beccho salvaticho o di bue et di lepre e porcho salvaticho, orso, volpe, testugine, capra, capretto, capra salvaticha; uccelli si è: aquila, avoltoio e quelli che vivono di rapina, di gallo, di pernici, di passere; de li pesci si è fiele di saber <ch> e di porco marino; è ultimo giovamento alle dette cose. A confortare il vedere. D'ochi. Alcocol sublime a confortare lo vedere, fallo acuto, sì llo rischiara: Recipe tuçia lavata tre volte e nutrita con sugo di maiorana purificato d. XX, çençamo fine, pepe nero e lungo, cilidonia, uthuc an. d. II, sale armoniacho d. I; trita ongni cosa insieme emescola con sugho di finocchi o di magiorana per tre volte; impasta tritando e come unguento ceruxo faccendo e poi seccha e rifae ecc.; et infine ne farai alcocol sottilissimo e usalo la sera e mattina se bisongnio facesse secondo che a tte pare a operatione. Colorio buono agli occhi. Colorio buono assai, aiuta la vista e custodisce la sanità delli occhi e fine alla debileça del vedere per assai tempo: Recipe liçio tritissimo con sugho di finocchi purificato, mestando insieme che vengha come mele, poi lo poni in vaso di vetro e serbalo e usalo; e molti vi mettono dapoi chon esso ad ongni on. I fiele di gallo e di pernice d. I, overo terça parte di due d.. Contro a riscaldamento d'ochi. Alcocol fine contro a riscaldamento d'occhi, e è fine alla debileçça del vedere con sottilo e acuta humidità, overo mordicamento e plurito nelli occhi: Recipe carmein lavato con aqua piovana e poi più volte con acqua rosata d. X, l'anfricagioni di mirabolani citrini fatta con acqua rosata d. VI, liçio d. II V, çençamo, pepe lungho an. d. I e ispargi con sugo d'agresto e fanne come li altri; e poi seccha e fanne alcocol e usa nelli occhi, et è fine. Alle cateratte nuove che vengono agli occhi. Colorio assai fine a chiarificare il vedere e mandare via la caligine ecc.: fele di pernici d. I, mele d. II, sugo purificato di finocchi d. III, poni in ampolla di vetro e apicchala per sette dì poi l'aopera, e è eficace. A vigorare il vedere d'ochi. Trefana mirabile a vigorare el vedere che perviene per impedimento di fummi focosi e cholerici overo salsi, e è di impressione forte e rende allo occhio e riducelo alla forma e vigore della doglia: Recipe mirabolani citrini, kebuli, indi an. d. II ½ ecc., vae al Mesue in questo capitolo e trovera'lo conpiutamente; dara'ne per volta ongni mattina da d. II fine ad aur. II con acqua calda. Confeçione fine agli ochi. Confeçione fine che aumenta lo vedere e ssì libera la sua tenebrosità: Recipe erbe albedastrar, seme di ruta an. on. I, siseleos, calamento dimestico, pulegio, çençamo, cubebe, noci moscade an. d. V, schescebram on. I ½, gherofani, mastice, margherite non forate an. d. I, e terça serpente arso, cristallo an. d. II, balsamo, grane se' peso, gruogo d. terça, çuchero libre due, e confice et fanne farina a modo d'avillane convenevoli alli huomini vecchi, e è buono et isperto. Agli focosi e riscaldati ochi. Agli occhi focosi e riscaldati e rischiara forte lo vedere: Recipe albume d'uovo, sugo d'appio, sugo d'aranci, sugo di finocchi an. on. I, sugo di ruta on. ½, et mescola insieme come unghuento. E ssia l'occhio cchiuso, super poni e fascia con istoppa quando vai a lletto, e la mattina lava gli occhi con aqua rosata vel aqua in che sia cotto finocchi, ruta. Agli dolorosi e rossi occhi. Colorio agli occhi rossi e enfiati e dolorosi: Recipe foglie peste d'orbaco e sugo di cilidonia, bolli al fuoco poi cola e poni tiepidello la sera. Item a purgare gli occhi. A purgare continovo l'omore lieve della testa che non bisognerà occhiali a llegere, exprovato per don Durante in Firençe: Recipe serapio ghomoso, coloquintida an. d. II ½, diagridio conretto con mela cotognia d. II, salegemmo d. II, fanne pilole con sugo di porri e pigliane una ongni sera overo dua la mattina innançi l'aurora, e così fa' per sei mattine ongni mese una volta, e non ti bisognia dieta né guardia alcuna. Maestro Tommaso del Garbo. Agli rossi e focosi occhi. Alli occhi rossi focosi e enfiati dolosi com piçicore: Recipe rose, sumach, yusquiramo, balauste an. d. I et bolli inn acqua piovana; cola, e tiepida lava gli occhi sera e mattina, è isperto; prima purga ecc.. Ad ongni macula d'occhi. Item ad ongni tenebrosità d'occhi focosi e rossi e sanguinenti ecc.: prima purga se lla età lo concede, et poi Recipe sugo d'agrimonia, peritaria e piantagine, di rose an., incorpora con albume d'uovo fresco e inde poni nello occhio; overo peste l'erbe dette e collo albume meste e sopra poni l'occhio suso e fascia la sera quando vai a lletto. Ad ongni male d'occhio. Item ad ongni male d'occhio picciolo e di picciolo tempo, cosa provata: Recipe çençamo fine, tuçia fine an. d. I, pesta insieme e poni in vino bianco e aqua rosa an. la 'state, e il verno pure vino, e lascia così per uno dì e notte, poi cola e opera et poni in peça lina. Al Carnaccio degli occhi. Item al carnaccio dello occhio e altri homori focosi superflui e panucholi: Recipe vetriuolo romano, tuçia fine an. d. I e pesti e poni in vino bianco per dì e notte, cola, poi opera sera e mattina ecc.. Alli occhi carnacciosi. Item all'occhio carnaccioso e ripieno d'omori e focoso e rosso: Recipe verderame q.o I, vino bianco fine bicchiere uno, fanne colorio sì come dice di sopra apresso al verno, e la istate sì llo fa' con acqua rosata; se 'l fosse vecchio sia per metà vino e aqua, exprovato. A llagrime e rossore d'occhi. A llagrime, rossore, focosità, sarpati per bere, per homori, disciesa di testa a giovani e vecchi ongni iscurità d'occhi, perfetto exprovato in Vinegia: Recipe tuçia q. I, perle non forate carat. I, fini gherofani III, candi carati V, vino bianco fine sottile bianco uno bicchiere picciolo; trita ongniuno per sé solo, poi mescola insieme e poni in peça lina bianca sottile come sa' legare e metti nel detto vino per dì e notte, e poi operalo etcc.. Ad ongni maliçia d'occhi. Ad ongni maliçia d'occhi per homori caldi e focosi, ispertissima: Recipe rugiada colta e panni bianchissimi e netti uno quarto, o 5 o 6 lumache vel lamariche e falle bene quocere in quella acqua in vaso nettissimo, e poi cola in vaso invetriato per VI volte, e poi la cola una altra volta con feltro e serbala in ampolla di vetro e mettivi dentro radici di dente cavallino polveriçata sottile on. I e lascia per XV dì e notte, poi ricola com peça sottile bianca e serbala a ongni maliçia calda, exprovata. A rossore e llagrime d'ochi. A rossore, lagrime e sanghue d'occhi di poccho tempo e dolore, percusione: Recipe asençio fresco pesto e impastato con albume d'uovo e su poni la sera quando vai a lletto, exprovato. A ogni doloroso occhio. A ongni doloroso occhio e enfiato: Recipe rose secche in sacchetto di panno lino biancho e bolli in vino fine biancho, e caldo super poni. Agli dolorosi occhi. Item allo occhio rosso e sanguinoso e dolore e alcuno panicholo, exprovato: Recipe paritaria trita con albume d'uovo e super poni più volte. A quello medesimo. D'occhi. Item ad idem, exprovato: Recipe pionia e trita con albume d'uovo e supra poni. A quello medesimo. D'occhi. Item ad idem, exprovato: Recipe sugho di morso ghalline I, ed è luminella che fa i fiori rossi, e aqua rosata e albume d'uovo an. e usalo, exprovato. Alla macula e panno d'occhi. Item alla macula, panno e percossa ria nello occhio: Recipe sugo di madreselva con aqua rosata e usalo nello occhio, è ispertissimo. Item agli serpati occhi. Agli occhi sarpati per molto bere: Recipe tuçia tritissima con grasso di cappone et fanne come unghuento e ungi le palpebre di sotto e di sopra ongni dì dua o tre volte, è ispertissimo et molto buono e perfetto. Item agli occhi sarpati e iscabiosi, finissima: Recipe tuçia, seppia, cenere da Montieri an. d. I, canfora d. V, acqua rosa, vino bianco fine an. on. II; pesta catuno di per sé poi mescola insieme cosie: Recipe la tuçia tritissima in peçça lina bianca sottile e inçuppala nel vino e pianamente la priemi e inçuppa, e priemi tanto che sia tutta consumata nel vino, e così fa' di tutte l'altre; e lla canfora pesta, poni nella aqua rosata et lasciala istare per dì e notte, poi mescola insieme ongni cosa, l'acqua e 'l vino in ampolla di vetro, e mesta due o tre volte il die, e inde operala sicuramente ch'ella è ispertissima alla iscabbia. A ongni copritura d'occhi. Agli occhi coperti e macule e sengni fatti per vaiuolo e simili cose, exprovato: Recipe tuçia fine d. IIII, canfora d. II, gharofani d. I, çençamo fine, cennamo fine an. d. ½ e aqua rosata, vino bianco an. bicchiere meçço per I; trita ongni cosa insieme, messo il vino e lla acqua in mortale in modo d'unguento di cerusa, e poi colalo com peçça lina bianca sottile e serba in ampolla di vetro e usane mattina e sera nelli occhi, una ghocciola per volta. A ongni rossore d'occhi. A rossore d'occhi per opera di percossa: Recipe comino, cera nuova, albume d'uovo, miste insieme e tiepido super poni. Item a quel medesmo. D'occhi. Item ad idem: Recipe barbena pesta con albume d'uovo e super poni. Item a quel medesmo. D'occhi. Item a rossore d'occhi: Recipe sugo di mimita e sugo di foglie d'orbacho, sercocolla, polveriçça et istempera insieme et aopera, et è molto fine. Item a rossore et ardore, dolore, plurito d'occhi: Recipe aloe paticho q.o I, aqua rosata meço bicchiere vel piovana e fanne colorio ecc.. A rossore degli occhi. Item ad idem, è isperto: Recipe tuçia on. I, aloe, mastice an. d. ½, pestale e poni im peça lina bianca legati e poni in molle per dì e notte uno, in fino vino bianco lo verno, la 'state in aqua rosata, e poi frega con essa le lappe e lli occhi, exprovato. Item al carnaccio d'occhi. Allo carnaccio dello occhio: Recipe mastice con sugo di finocchi e fanne colorio e usalo sera e mattina, exprovato. Aqua mirabile da occhi. Item ad idem: Recipe aqua rosata, vino bicchiere uno, verderame on. ½, poni in peçça lina bianca per dì e notte nella acqua, e 'l verno nel vino bianco; e alle vecchie persone è isperto provato. Alle palpebre degli occhi. Ali peli inversati delle palpebre cura: Recipe osse di mirabolani arsi d. I, fummo isterno q. I, ispigha romana, lapislaçuli an. terça parte d'una on., fanne come unghuento erase unguento. Alla scabbia e palpebre d'occhi. Item al silach, plurito e iscabbia: Recipe uno melgrano sano buono e quocilo inn aceto fine, e ssia tutto ispolpato, e fanne impiastro sulle palpebre. A peli rivesciati negli ochi. Item alli peli riversati nelle palpebre: Recipe mastice overo colla con isputo vel gumma di pino overo bidelio risoluto e albume d'uovo e simili cose, e sì ne li cava con esse. Alle palpebre degli ochi. Item ad idem: Recipe molette atte a cciò, sì come quelle da pelare la tingnia, cioè li capelli tingnosi, e isvelli li peli e poi frega le palpebre con uova di formiche peste ongni volta che a tte pare, overo con rugine di ferro e sputo, exprobatum. Agli lupini delle palpebre. Agli lupini delle palpebre degli occhi: Recipe mirra, oncenso an. d. I, laldano la quarta parte d'una d., ciera, alume, baruac armeno an. d. ½, e incorpora con feccia d'olio di giglio, exprovatum. Alle palpebre degli occhi. Item ad idem: Recipe ghalbino d. III, borac d. I et mescola con sugo di lappio e fanne come unguento e operalo, è fine. Alle palpebre degli occhi. Item ad idem se ttu vedessi che non resolvesse colle cose resolitive, e tu allora reversa la palpebra e taglia secondo la palpebra e apri la tonica dentro e ispriemi bene, sì cche n'escha tutta quella mucellagine che vi sarà dentro, e poi salda quella piaga con sangue dragone, albume d'uovo overo colla biaccha, albume d'uovo e simili cose. Al tremore degli occhi. Fine. Al tremore delli occhi che perviene per infiatione per la natura ch'è dentro e di fuori; dentro si è per homori e di fuori si è per percosse, el fumo, la polvere, calore da sovere. Ipocras dice, se per li omori, purgalo com pilole di gelapigra e aloe fine, e dopo il purgare Recipe comino, anici e quocili in fine vino bianco, e tiepido super poni, e è fine cosa ad esso, exprobatum. Per mundificare gli occhi. Et per mundificare si faccia unghuento: Recipe sugo di finocchi e tuçia lavata, mele bianco an. d. I e quoci insieme a lento fuoco e poi n' aopera alla necesità indelli occhi. Alla dureçça degli occhi. Alla dureçça d'occhi che perviene per maninconia naturale, colla virtù ispulsiva non può cacciare la maninconia dalli occhi; e questo è la sua cura: mangi finocchi e sorba proda di pesce fresco, comino, cavoli freschi con carne frescha, e beva vino chiaro; et faccia suffumigho di malva e brancha orsina, e leghi la notte insullo occhio le dette cose e sì llo purghi com pilole di diasena, aloe e carpobalsimo. Et dopo la purghatione e digistione sì mundifica l'occhio col colorio fatto del sugho di finocchio e çuccaro e ungi di fuori le palpebre con sangue di testuggine. Et sì ssi guardi dal fummo e di la polvere e dal fritume e arostito e di cascio seccho e di pane açimo, e bea pocho vino e guardisi dalla femina vecchia e da bangnio çolforeo, de marmoreo né marino né alluminoso. Et sappi che ongni passione d'occhi si è pericolo il digiunare e il vedere, e ispeçialmente contro alla sua voluntà. Al carbonchio e bothor che nasce nello lagrimale: Recipe bituro e polpa di levame, misti et super pone; et anco si dée ponere a ongni taglio e rottura di ferro impiastro maturativo, è fine. Al cancro degli occhi. Al cancro degli occhi e glie apostema nella tonica cronea vel cornea e dolore pungitivo, e massimamente con dolore di capo e con fastidio; et la sua cura sì è che ssi guardi da ongni cosa acuta come è agliata e pepe, peperata, frittume, arrosti e simili cose, e sì ssi purghi con diasena e ongni mattina usi osiçachera e aqua calda e faccia colorii achuti con cose acetose; el sono VII toniche nello occhio, quattro ne sono dentro e tre di fuori e ciaschuna si dée curare con cose fredde e acetose temperate, exprovatum. Al cancro degli occhi. El cancro degli occhi sì ssi fa con coresione delle palpebre, onde si dé purgare inprima con gerapigra, e dopo quello si pone sull'occhio la sera midolla di pane inçuppata in aqua piovana o aqua rosa o aqua di fonte, e la mattina lava l'occhio con orina di fanciullo vergine. Ad ongni cancro d'occhi. Isperimento provato contro a ongni cancro: Recipe sugo di psidia, cioè sugho di squilla, con sugnia di gallina misto mattina e sera e ungi le palpebre intorno intorno. A quel medesimo. D'occhi. Alla aqua e fummo che viene intra la huvea e lla cristellina, che perviene dallo istomaco per umidità e omori congelati insieme che non possono uscire fuori, questi sono li suoi sengni: tutte le toniche sono arostite e li peli sono frusti e rotti e universale isprendore. Item a quel medesimo. D'occhi. E lla sua cura si è che ssi guardi dalli cibi grossi e pesci, frutte, caxio e pane açimo e dormire calçato e mangiar carne, salvo che di bufola, quella è buona in tale infermità, e anche di capretto e di capra e di porco frescha. E sì ssi purghi ispesso com pilole di gelapigra di quatro in quatro dì, e pigli formento di canfor; et alcuna volta basta fare suffumicho di centaurea maggiore o minore imperò che gli è humidità dentro dalle palpebre congelata e quasi perviene biancha, e anche si fa per flemma; et la sua cura si è che ssi guardi da ongni cibo grosso e lle frutte, sono buone le arostite; e 'l sanguemundifichi co mirabolani chebuli conditi e cassia fistola, et poi usi questo colorio: Recipe fiele di rondine e di pernici, sugho di finocchio e di ruta an. et fanne colorio, et poi abbi delle erbe predette e istilla due o tre volte il die nello occhio insullo occhio, e sì ssi guardi dalla faticha. Alla petrosità e omori d'ochi. Alla petrosità delle palpebre delli occhi, cioè omori tenebrosi a modo di petra, e vescosità cum ascediem e nereçça d'occhi. E la sua cura si è detta humida, e purgha con benedetta, chermodatili, e usalo a ungiere le palpebre con sangue di gallo e di testuggine, e fa' questo colorio: Recipe seme di ruta, gomerabica, draganti, regoliçia an. e bolli insieme in vino bianco tanto che torni a meçço, e poi lo cola e serba in ampolla di vetro, e poi ne stilla due o tre volte sotto a quella petrolositade delle palpebre ongni dì, e tostamente sara' liberato. Alla graveçça degli occhi. Alla graveçça delle palpebre per ventositade grossa che ssi chiama acubitus e alcuna volta sente quasi come fosse rena o polvere nelli occhi. Et la sua cura si è purgare, e falli vomichare e dalli medicina lasativa composita con diasena e benedetta, e poi lo purga con pilole coçie e mundifica l'occhio con tuçia e vino bianco e sugho di finocchi. Item all'orçaiuolo degli occhi. All'orçaiuolo che viene nell'occhio e postema che aviene nelli angoli delli occhi, nelle sue istremità delle palpebre in forma d'orço. E la sua cura si è per isperimento provato il quale usono li spangniuoli: vae ad uno monte d'orço e piglia del colmo uno granello di quello orço e pungi con esso quello orçaiuolo e poi rimetti quello granello nel suo luogo dove lo lasciasti, poi ne piglia uno altro granello e fa' come facesti del primo; così fara' tre volte ongni dì per infino a quattro dì, poitorna al naturale medicamento: Recipe bituro, aloe socotrino an. I e istempera insieme al fuoco, e di questo poni tiepido sullo occhio; e poi che fia rotto la posterella, piglia il tuorlo dello huovo e sì llo impasta com mele, super poni; e quando fia purgato della puçça, e tu fa' pigliare allo infermo uno pocho di stomaticcho, exprobatum. Alle palpebre degli occhi. A peli che nascono dentro alle palpebre: sì purgano l'occhio ddentro quando lo homore si raguna alcuna volta dentro alli occhi e lle palpebre sì ssi inmollono, e per quelle cagione dello occhio punto sì lagrima. Et questo si è per li homori pungitivi cholerici che viene nelle palpebre. E lla sua cura sono molte: imprima sì llo déi purgare com pilole auree e faccia isperimenti a trarre li peli, diradicare le sue radici; e sì conforti lo stomaco e abbi alcuno istormento d'oro e d'argento atte a cciò; caldo sì llo ponga sulla radice donde levasti o traesti il pelo, e poi vi metti acqua di lumache, e è perfetto. Isperto isperimento di Rasis dopo la velliçione del pelo: Recipe sangue di pipistrello e muciellagie di persilio e ungi il luogho del palato. Alle palpebre degli occhi. Alli pidocchi che nascono nelle palpebre, e sono molti minuti: falli dietare di quelle cose che fa quelli mali omori. E lla sua cura si è isperta: Recipe orina di fanciullo vergine e llava le palpebre con esso, e abbi alloe resoluto con acqua rosata e ungi poi le palpebre con esso, e poi che sono morti lava le palpebre con vino bianco; se lla virtude e lla etade la consente, sì llo purgha con pilole d'aloe e optima pigra; e sì ssi dée guardare da quelle cose che ànno a generare pidocchi, sì come fichi, castangnie, pane açimo, frutte crude, cascio; e ll'acqua dello esençio e artemira sì uccide li pidocchi degli occhi e anche li lombrici. A quel medesimo. D'occhi. Item quello istesso: Recipe uno huovo di gallina lesso, duro, mondo, et tagliato per meço lungo; et abi una peçça lina bianca e sottile la sera quando déi andare a letto e poni insulli occhi, e sopra quella poni queste parti dello huovo e così caldo, per ciascuno occhio il suo; e così lascia fasciato uno peçço e poi lo lieva via e isquoti la peçça sopra la brascia del fuocho, e se ttu senti ischoppiare li pidocchi, sì rifa' come facesti; sie non, sì fa' una altra volta, e tutti saranno iti nella peçça e tolti via, è isperto. Alla carne che nasce agli occhi. Alla carne che nasce dentro nello hocchio sospesa per sangue, e appelasi minum, et la sua cura si è: tôrre sangue della vena ceffalea, s'egli è giovane e forte a cciò, e dopo il sangue tre dì radi con ferro acuto a cciò diputato, e dopo ciò mundifica l'occhio con sangue di testuggine o di colomba, e poi monda l'occhio col colorio bianco e lle palpebre, il qual è detto dinançi, sì pianamente che lla palpebra si possa richiudere. Item a quel medesimo. D'occhi. Item ad idem, è isperto: Recipe acqua istillata di radici di finocchi, foglie di ruta overo li suoi sughi an. e usala sera et mattina, exprovatum. Al cancro rosso degli occhi. Item al cancro rosso degli occhi focosi con dolore e llagrime, è isperto: Recipe fronde fresche d'erba aurla alla ingiù colte e pesta come salsa, e intendi con acqua rosata, e sopra poni in modo che v'entri nello occhio. E anche si può fare d'albume d'uovo, e in poche volte sarà netto e purificato l'occhio, è isperto in Luccha. Item a quel medesimo. Ochi. Item ad idem: Recipe verderame trito polveriçato e legato im peçça lina bianca e poni in vetro d'acqua rosa e de vino per due notti poi l'aopera sera e mattina, exprovato. A quel medesimo. D'occhi. Vede per quella cagione l'altro occhio, e alcuna volta si è piccola e pocha per compositione ad essa, la quale opilla la parte sua e llascia la altra parte del forame; overo è che 'l viso il quale tutta la parte chiusa sì istà e non comprende quella cotale il viso alcuna cosa la metà della parte sua, ma sì complende quello che è a llato alla parte aperta. Et quando alcuna volta alcuna cosa la metta o la parte sua e anche non prende quella cotale, la quale cura sì è votare prima il corpo con astinençia e vomito e fobrottonia enfra lle isspalle colle ventose; e sì ssi guardi dalli leghumi e dai pesci e da ongni cibo fermatico e malinconico; e sì llo purga com pilole di gielapigra e logodion una volta l'edima, e due volte l'edima sì vomiti; e ispesso mangi pane secco, e sempre facci coito assai per li omori difusi, e lla cura perfetta in questi casi sì è il vomito. A quel medesimo. D'occhi. Esperimento usato da M. P.: in tale passione purgare com pilole fetide e di castoreo e di starnuto, che è molto utile allo omore flematicho cessare e chacciarlo via, e è isperto: Recipe castoreo e fanne fummo per lo naso nelli homori frematici e ancora alli tempi pluviali, sì è perfetto e utile per questa passione. Al panno degli occhi. Al panno degli occhi, e quasi come fistola per lo homore che è tra lla uvea tunicha e llo cristalino omore. E lla sua cura si è guardarsi dal fummo, polvere e lleghumi e ischaccia la materia con sangue di colomba e di testuggine per tre dì, e poi vi usa di questa polvere: Recipe çuccaro, ispumia marina an., e fanne alcocol e poni due volte il dì mattina e sera sul panno. Item al panno degli occhi. Item agli occhi pannosi colorio fine: Recipe cenisa, litargiro argienteo, e chon acqua piuviale istinte per tre dì lavate, e poi con acqua di calcina due volte; et poi abbi pepe lungo, ispungnia marina, aloe, appio an. d. II e tempera con acqua rosata e fanne pilole come lenticchie, e poi ne risolvi a' tuoi bisongni con latte di femina lattante fanciulla femina e opera nelli occhi. A ppostula degli occhi. Alla postula dello occhio che si dice archenis, e è sangue che isciende della congiuntura tunicha, e è cosa d'arteria cresciente, e fassi anche in due modi l'una per passione, l'altra per appostema nella coniunçiva, e la sua cura: Recipe latte asinino e di femina caldo e com polvere d'incenso e olio, et anco vi poni sangue di colomba e tuorlo d'uovo cotto inn acqua posto insullo occhio la notte; et isperto si è il sangue della cresta del gallo, mundifica molto e sì conforta; e l'isopo cotto nella acqua con midolla di pane e posto insullo occhio la notte molto giova. Alla percussione degli occhi. Alla percussione e perforaçione delli occhi; alcuna volta si fa la perforatione per percossa primitiva e alcuna volta è premitiva percussione e amendue sì ssi fanno auree, la quale nulla fia contro a premitiva cagione: fa' flobotonia della vena lagrimale e poi della vena fiducie; et nota che in questa passione non è da ffare purgaçion con medicine dentro al corpo, ma sì ssi faccia fi. di tuçia volutivo con çucchero e aqua rosato decotto, de terço in tre dì lo poni; e poi fa' colorio di fieli di capretto e fieli di grua e poni nello occhio, e è fine e optimo, exprobatum. A percussione d'occhi. Alla altra grande percussione o vorrai picciola, o vorrai oculta o manifesta, o con piagha o sança piagha, egli è da dire prima di quella che è sança ulcera: Recipe sugo d'appio e incorporalo com polvere di comino e cera vergine e pôllo sopra l'occhio tiepido. Uno altro buon: Recipe midolla di pane caldeta, la poni suso l'occhio pianamente la sera quando va' a lletto. Alla piagha fresca d'occhi. Alla piagha fresca aperta per cerusa procedenti: Recipe midolla di pane con fine vino bianco; fatta la operaçione della piagha con vino bianco fine, super poni; e chosì fa' fino a tanto che ella sia perfettamente liberata. El sugo della semperviva con fine vino bianco poni sopra l'occhio, e poi netta l'occhio col çendado di seta, e di fuori con acqua rosata e piviale sì lava, e poi la mirolla del pane con vino bianco di fuori e poni, l'occhio conforta colla dicoçione della eufraxia. A ulcera degli occhi. A ulcera delli occhi: imprima falli tôrre sangue della ceffalea poi sì llo purga e fallo dietare in ogni cosa; fa' come nella ottalmia. E per maturare la ulcera: Recipe oncenso d. X, armoniaco, sercocolla an. d. ½, çaffera d. II, e fanne sief con muccellagine di fieno greco e di quello opera nello occhio sera e mattina colla pietra vel acoel, e è fine. A quel medesimo. D'occhi. Item ad idem sublime sief elexir alla cagione della huvea che escie dello occhio per ulcera o piaga: Recipe antimonio scechede an. d. X, achaçia d. III, aloe d. I e fanne sief con sugo de orobi. A ulcera delli occhi. Item sief di piombo che riempie le piaghe e ulcera delli occhi e poi le salda: Recipe piombo arso, antimonio, tuçia lavata, rame arso, ghumerabico, draganti an. d. VIII, oppio d. ½, fanne sief con aqua piovana e usalo con albume d'uovo nello occhio. Alle ulcere delli occhi. Item ad idem a nascere la carne nelle ulcere o piaghe d'occhi e ffa ritornare la huvea in suo stato e asottiglia le margine nelli occhi e sengni: Recipe dimia, tuçia lavata e aqua piovana, cerusa, antimonio, oncenso an. d. II, mirra d. V, sercocolla, sangue dragone, aloe, oppio an. d. I ½, fanne sief, e ssono isperti alle dette cose. A percossa o colpo d'occhi. A percossa o colpo d' occhio e enfiaçione d'occhi per ciò fatto: Recipe gruogho, comino, polvereçça an., incorpora con albume d'uovo e super poni sera e mane, l'occhio sia chiuso, è isperto verace. A quel medesimo. D'occhi. Item ad idem cessa lo omore di presente apparecchiato per venir allo occhio el sangue e tolle il dolore, cessa l'apostema e ll'occhio rischiara: Recipe agrimonia e trita come salsa impastata chon albume d'uovo frescho, super posito l'occhio chiuso quando va' a letto, in due o tre volte sara'ne liberato, ma dée esser fresco il male. A sangue dello occhio per ferita fatto. Recipe uovo di gallina lesso, duro, mondo, fesso per meço e chavato il tuorlo, e l'una parte del chiaro enpie di raschiatura di lengnio d'oliva novella - levata la prima iscorça di fuori - e uno poco di mele, e poni insullo occhio chaldo la sera quando va' a letto, e subito la fasci con peça lina sotile e la mattina sarà ito il sangue insulla peça, esperto per G.. Sperimento. Esperimento provato ad ongni viçio d'occhi vecchio e nuovo, dolore e rossore, lagrime, plurito, albugine, panichuli e ongni cosa simile. Alquno huomo era istato avocolo per XX anni, e fu liberato per questo in XL die; poi uno altro ch'era istato quindici anni, in XX dì sì vidde chiaramente e poi venne a sue mani una donna istata X anni avocala, in XX vidde lume prefettamente. Recipe di maggio queste erbe verdi: Recipe appio, finocchi, ruta, berbena, bretonicha, agrimonia, pinpinella, trefoglio, salvia, eufragia, cilidonia, chamendreos, gherofanata an. m. I, pepe pesto XV grani, mele III chuchiai; e poi su peste in vaso di rami e tanta orina di fanciullo vergine che chuopri le dette cose, e lascia istare così per III e notte e poi bolli in a lento fuoco tanto che sia isciemmato il terço, poi cola e aspriemi bene e lascia stare per dì e notte, e poi ricola e serba in vetro; e s'elli indura, molificha chon orina di fantini V, e se tu volessi fare colli sughi delle erbe predette, farestine più e più fine, expertissimo. A l'enfiaçione e riscaldamento d'occhi. Recipe appio e latuche cotti insieme nella aqua piovana od altra aqua, e l caldo super poni. A l'enfiaçione. Item alla enfiaçione per ventosità: Recipe chamamilla chotta e tiepida posta insul'occhio; ancho vale il sangue del becco, mesto chon gruogho e çuchero e posto insullo occhio enfiato, sì vale. Ad idem. Item ad infiaçione e dolore d'occhi: Recipe rose e bolli in sachuccio di lino in aqua o vino il verno, e tiepido super poni la sera. Item. Item allo ardore e ponçione d'occhi: Recipe albume d'uovo isbatuto bene e inçupane intro peçe line e ispesso super poni. Item. Item allo rosore e sangue dello occhio: Recipe asençio pesto e incorpora chon albume d'uovo e latte di femina, e poni sulli occhi la sera quando va' a letto con peçe line bianche, e sara' libero la mattina. Item. Item al dolore d'occhi: Recipe sugo di piantagine chon albume d'uovo misto e super poni, sì vala; e lla mirolla del pane chalda inçupata indel sugo dello appio e super posta tolle il dolore e llo enfiato. Item. Item al dolore, rossore e ardore e plurito e lagrime d'occhi: Recipe fieno grecho, yusquiamo, rose, sumacho an. q. I, balauste d. I e bolli insieme in acqua piovana o di citerna, e llava ispesso con quella aqua tiepida sempre gli occhi, è cosa provata. All'orçaiuolo degli occhi. Alla enfiaçione per homori moltiplicata: Recipe benedetta anti detta sì llo purga con essa, poi lava gli occhi III volte il dì con dicoçione di camamilla, e alcune v'agiugnie rose e altri stumanee. Al sangue degli occhi. Al sangue degli occhi: Recipe sugo d'asenzio, latte di femmina, aqua rosata an., mescola insieme e poni la sera su l'occhio e fascia, il sangue caccia e cessa la doglia e resolve le maculate, experto. A quel medesimo. D'occhi. Item ad idem: Recipe asençio verde pesto con albume d'uovo e super poni la sera, el sangue chaccia e llo rossore tolle di qualunque homore sia. Diascoride. Alle lagrime degli occhi. Item ad idem se il sangue agravasse con lagrime calde: Recipe sugho di cime de orobi e metti con albume d'uovi mesto con banbagia intinto, e super poni sera e mattina, e sì llo sana, è isperto. Al sangue degli occhi. Item al sangue e albugine d'occhi: Recipe sugho di luminella, .I. morsus galine, e sugo di cime de orobi an. e metti nello occhio. Diascoride, experto. Item al sangue d'occhi. Item al sanghue dell' occhio: Recipe sanghue di colombi et poni ispesso, e ssana. A quello medesimo. Ochi. Item ad idem: Recipe pretosemolo trito con albume d'uovo e poni la sera quando vai a lletto et fascia, e tosto sarà sanato, è isperto. A llagrime de ochi. A llagrime d'occhi per homori freddi: Recipe salvia seccha on. III, fichi sechi buoni, senape, cennamo an. on. I, mele fine disspiumato quanto basti, et fanne lattovaro e usanne mattina e sera quanto è una nocella per volta, esperto. A scabbia delle palpebre d'occhi. Alla iscabbia e sabech delle palpebre, sabech si è le palpebre inversate di strano rossore e pare come iscabbia diritta, e queste sono due passioni e forse se pon curare; lo 'nfermo apare come favo, dé' usare flobotonia nella fronte e nel braccio, e purga di ventre a V ispeçie di mirabolani; et sì dée usare bangno sulfereo e colorio bianco o rosso, et lavisi il capo e usi ispesso nello occhio di questo colorio; e margherite d. II, pepe lungo d. X, rame arso d. II, mirra, cera an. d. III, e fanne unguento liquido con vino bianco vecchio, e di questo poni nello lagrimale due volte il die una ghocciola. Alle palpebre degli occhi. Item ad idem: Recipe ruta, indivia an., trita come salsa e fanne madaleoni con olio mescolato e ungine la palpebra, et anche ne legha sopra gli occhi di quella madaleoni morbidi; il dì secondo abbi sumac, rose, ruta an. e bolila in aqua e di quella lava gli occhi; et anche farai flobotonia della vena lagrimale, e sì ssi mundifichi gli occhi col colorio rosso, il quale si fa con sugo di pomi cetrini e aqua rosata e çucchero, e sì purga la testa com pilole d'aloe. Alla scabbia degli occhi. Alla iscabbia degli occhi curare: fa' prima tôrre sangue, poi lo purga, poi poni le ventose nello occipiccio del collo e insulla nuccha e istia in riposo e ghuardisi dall'aria e falli istufe e bangniuoli a cciò diputati; el suo bere e mangiare sia legeri e lieve e sia buono e di buone cose, et poi usi questo sief con sugo di cilidonia nello occhio: Recipe verderame, colcotar arso, isspuma marina an. d. II, carcule d. IIII, baluac, sale armoniaco, arsenico sublimato rosso an. d. I, fanne come è detto di sopra. Colorio romano degli occhi. E poi fa' colorio romano ad ongni iscabbia d'occhi, è isperto: Recipe pomice marina, lagrime di lumache antiche an. d. II, gumerabico d. III, poni inn aqua polveriçata e seccha in sole, poi trita e mesta chon acqua rosa e vino biancho sottile, e fanne colorio e usalo nello occhio mattina e sera. Ad ongni scabbia degli ochi. Cocol alla ischabbia e sebel e arsura e piççicore e llagrime d'occhi: Recipe tuçia, charmen, hutuch an. d. I, liligo, ofar, çençamo an. d. ½, pepe lungo, memita an. d. II ½ e due carati, melonchidi d. I, e fanne polvere sottile e istempera con acqua d'agresto e seccha, e poi la retrita e fanne alcocol e usa alle dette cose. Al panno e ungula d'occhi. Al panno degli occhi e ungula: Recipe salegemmo, seppia, istercho di fanciullo vergine seccho an. on. I; e ardi per sé ciascuno in vaso nuovo di terra, e poi ne fai insieme alcocol e opera mattina e sera nello occhio, e è il meglio; lavare la prima con acqua chiara et poi acqua rosata, e poi che fia bene seccha, retrita e fanne come detto è. A ongni copritura de occhi. Item al panno e ongni copritura d'occhio: Recipe mele ispiumato, seppia, vetro bianco fatto alcocol e incorpora con alquanta acqua rosata; e mescola ongni cosa insieme, poni al sole per tre dì in vaso invetriato e poi alla rugiada tre notti al sereno, poi ne metti nelli occhi di quello liquore vel unghuento alle dette cose. Al trimore e enfiazione d'ochi. Item ad idem e al trimore e enfiazione e mitigha il dolore e istringne lo omore corrente agli occhi è buono a ongni maliçia degli occhi e buono al principio della ottalmia e all'apostema d'occhio, matura e sì lla rompe e purgha l'occhio e rende chiaro vedere e istringie ecc.: Recipe centaurea minore, litargiro aureo, cerusa, gruogo, nitro, antimonia, sercocolla, ispigho, galla, ansiana, draganti, gumerabico, olibano, rame arso an. d. I, e fanne alcocol e mescola con mele dispiumato e fanne unghuento e ponilo sulla foglia del cavolo, e ll'occhio sia chiuso e sopra poni la detta foglia overo foglie de rubi, è perfetto alle dette cose, exprovatum. Allo albugine degli occhi. All'albugine dello occhio secondo Avicenna: Recipe orina d'uomo e bolli con mele buono, e poi cola com panno lino bianco sottile e serva in vetro e metti nelli occhi, sì lli sana; e se ttu facesti con orina di fanciullo vergine e sale armoniacho e bolli insieme tanto che risodi e fanne polvere alcocol, e è forte alle macule e panno rodere. Al carnaccio e macula d'occhi. Item è esperto in Luccha al carnaccio, macula, panno di nuovo fatti e a rossori focosi e a dolosi occhi: Recipe radici di finocchi mondi, foglie di ruta nette an., fanne sugho per igual parte e operalo e fanne seccare e fanne alcocol; e anche pói istillare le dette erbe per limbicco e operare nello occhio l'acqua istillata, exprovatum. Item ad idem: Recipe çucchero bianco arostito insul testo caldo fattone polvere sottile e poni a sottigliare le dette cose. Item ad idem: Recipe mele e istempera con vetriuolo romano, e llo altrocola com panno lino sottile e poni in vetro e aopera alle cose predette. Item a macule e tele d'occhi. Item alle tele et macule degli occhi: Recipe olio vecchio comune lavato e operalo etcc.. Item alla ottalmia d'occhi. Alla ottalmia d'occhi cche perviene per gran dolore di capo etperviene la maggiore parte per homori caldi e anco per freddo di testa e appostemma di testa: imprima togli sangue della parte contraria della ceffalicha, e llo altro dì da quello lato ove è il male se 'l vi fosse casione molta; e ssì faccia molta buona dieta guardandosi dil vino, e poi fa' questo impiastro sulla fronte e tempie: Recipe coriandoli, milleloto, gruogho, seme lino, tortelli di siniterie vel melloni asinini, e confice con vino istipitico e fanne impiastro insulle palpebre, et insulla fronte e tempie predetto poni questo: Recipe aloe, achaçia, sief de memita, liçio, bolo, ghumerabica an. e fanne impiastro con albume d'uovo; e sse fosse troppo grande il dolore, sì vi agiugni faufel e sandoli rossi ecc. et incorpora con acqua rosata e aqua d'invidia e di curiandoli ecc.. Item ad ottalmia d'occhi. Item ad oltamia: Recipe semperviva e fanne impiastro insulli occhi con albume d'uovo et farina d'orço, exprovatum. Item all'ottalmia degli occhi. Serapione dice che sopra ongni cosa alla ottalmia: Recipe pulegio secco polveriççato et fanne colorio con acqua rosata o vino bianco nel principio dell'ottalmia ecc.. Colorio fine da occhi. Colorio di Galieno ad ongni maliçia d'occhi: Recipe antimonio d. V, rame arso lavato d. II, mirra d. V, biaccha, oppio, castoreo, gumerabico, amido an. d. I et istempera ongni cosa con acqua rosata et albume d'uovo fattone aqua an., restillane negli occhi sera e mattina, exprovatum. Unghuento fine da occhi. Unghuento isperto ad indem et caccia l'enfiato e 'l dolore et il panno e gli omori e stringe e purga e diseccha et chiarifica il vedere, ed è buono ad ongni cagione dell'ottalmia, e lle postemme rompe e sì lle matura: Recipe centaura minore, litargiro, aurea, ceruxo, nitro, grogo, antimonio, sercocolla, isspigo, galla, ansiana, draganti, gumerabico, incenso, rame arso an. d. I, fanne alcocol e incorpora con mele dispiumato e fanne lattovaro liquido, sì cche venga come impiastro e poni sulle foglie del cavolo, e llo occhio sia chiuso, super poni la detta foglia con quello unghuento suso et sì lla fascia, è cosa certa e probatissima a ongni maliçia d'occhi. A fistole lagrimale d'occhi. Alla fistola lagrimale che getti marcia sança piaga di fuori: Recipe verderame d. III, vetriuolo arso d. VI, arsenicho rosso, burac, ispungnia marina vel pomice an. I, sale armoniaco an. V, armoniaco resoluto in acqua di ruta d. III, l'altre cose sieno tutte polveriçate e incorpora con esso e fanne trocischi e seccha, e poi al bisongnio fanne alcocol e aoperalo nello lagrimale sera e mattina. Agli serpati occhi. Item ad idem, provatissimo: Recipe tuçia fattone alcocol e mescola con esso in colorio biancho e risoluto insieme, sì llo cola com peçça lina bianca e serbalo e ponilo nello lagrimale tre volte il dì, istando a giacere sul lato manco overo sul lato sano; et finalmente seccha la fistola e none escie più marcia né puçça, ma pure lagrima lo lagrimale, ma quello che è nella radice del naso non è perforato, quello sì dé' purgare ispesso com pilole coçie vel con pigra o turbitato medicina, è perfetto in questo. A macule e albedine d'occhi. Colorio bianco, e è isperto alla macula e albedine e alle enpitudine e aspreçça e a qualumque cagione sia, e conserva il vedere e rimuove l'aspreçça: Recipe armoniaco e fiore d'arsenico rosso an. d. II, tuçia on. I, vetriuolo romano on. III, ruta, cilidonia an. m. I, sugo di finocchi libre una, pesta tutte le sopredette cose e incorpora insieme ongni cosa, fanne madaleoni poi gli metti a stillare in limbiccho come aqua rosata e poi lo serva in vaso di vetro, exprobatum. A fistole lagrimale. D'occhi. Avicenna pone a fistola lagrimale questo colorio isperto: Recipe arsenico rosso, vetriuolo romano, canterelle, calcina viva, gusci d'uova, sale armoniacho, allume yameno an. d. I; trita ongni cosa e incorpora con orina di fanciullo vergine, poi lo seccha e fanne alcocol e operalo alla fistola lagrimale; e puone fare colorio con vino di melegranate e balsamo ispesso istillato nello lagrimale, e è fine. A quel medesimo. D'occhi. Item ad idem: Recipe foglie di ruta dimesticha, cochomero an., tritoli e super poni; el munda e issparte l'osso corrotto da la carne, e dopo questa sì salda e eretifica la carne, ma sì morde al principio quando la poni e poi non morde più, ma prima déi mundificare, poi curalla. A ffistola chi viene agli occhi. Item ad idem Avicena: mundifica la fistola e poi Recipe lanugo solamente, secca quanto ne puoi, ponere nella fistola, sì lla disecca assai. A ffistola secondo Avicenna. Agli occhi. Item Avicena miracolose cose alla detta fistola si è: Recipe foglie di ruta peste et incorpora conn acqua di melegrane acetose e super poni, e rimuove la fistola della puçça della fistola, exprovatum. A ffistola secondo Avicenna. Agli occhi. Avicena pone ancora che llo ultimo medicamento si è questo alle fistole: Recipe vetriuolo, aloe, sercocolla, corteccia d'incenso, memita an. e fanne alcocol e poni nello lagrimale mattina e sera; e se non sana, sì llo taglia infino allo osso com piagha largha e llevane tutta la mala carne e radi l'osso e lla carne untosa e poi la cura colle polveri incarnative. Secondo Avicenna. Agli occhi. Item ad idem secondo Avicena: Recipe sugho di salatro colle granella, metti tre volte il die nello lagrimale; quando la fistola fosse rotta, sì lla sana. A fistole lagrimale. D'occhi. Alle fistole lagrimale: Recipe sugho d'ortica purificato al fuocho in buona quantità e sì nne fa' isciroppo con mele vel çuccaro, danne la sera et la mattina I on. per volta tiepido, et im pocho termine sì seccha la fistola lagrimale, è isperto im più persone, exprobatum. A quel medesimo. Agli occhi. Item ad idem: Recipe fogle di malva masticata com poco sale e fanne impiastro sullo lagrimale la sera quando vai a lletto per più volte, e sì llo uccide; e quando la vorai incarnare non vi ponere sale, ma fa' come prima sança il sale, secondo Serapione. A panno sottile. Da occhi. Item ad idem e a panno sottile fatto di nuovo e llagrime istigie: Recipe verderame d. I, salegemmo d. V, vino bianco libre V e bolli insieme uno poco, poi cola e sserba in vaso di rame e usalo. A ffistole d'occhi. Item ad idem: Recipe uno istilo d'oro o d'argento caldo e mettilo nella fistola fino al fondo, poi leva l'escara come si conviene, e poi la incarna colle polvere incarnative e poi salda. Item alle lagrime d'occhi. Alle lagrime degli occhi e allo rossore, palpebre, e panno e sangue e al principio della ottalmia: Recipe vino bianco libre una, aloe soccotrino on. II, tuçia allesandrina preparata d. XV, canfora, sercocolla, margherite, lengno aloe an. d. V, fanne alcocol e mescola col detto vino, e ssia sottilissimo e vecchio; rimescolate bene insieme, metti nello occhio mattina e sera, e tosto libera, exprobatum. Alle molte vecchie lagrime d.. Alle molte lagrime invecchiate istringie e diseccare: Recipe setole di cavallo e poni li lacci alle fontanelle delle cartilagini delle orecchie, e poi gli poni questo impiastro sulle vene delle tempie, caldo quanto più lo puoi sostenere: Recipe oncenso, mastrice, laldano an., pesti insieme e poi abbi tosto caldo e super poni quando saranno molificati, poni insulle foglie d'orbacho o carta pecorina, e chosì caldo poni insulle vene predette, e è fine e hosa contro allo lagrimale restringnere. Item ad idem: Recipe aqua vita e llavane lli occhi mattina et sera, e ssì istruggie le lagrime e ssì tolle il plurito e il piççicore. Aqua fine nobile. D'occhi. Item ad idem: Recipe aqua rosata, vino bianco e ruta e bolli insieme et cola e lava, cessa. D'ongni infermità d'occhi. A ongni infermità d'occhi, ispeçialmente a cchi perde il vedere per cagione di fuocho che quasi sono abacinati, et alli occhi rossi e grossi e serpati e enfiati et al panno degli occhi, et è fine a tutte cose: Recipe ambra di balena fine d. I peso, muscado fine grame II, lengno aloe fine q. V, lengnio di verçino che radendolo fa odore come vivole d. I ½ peso; taglia ongni cosa sottilmente et poi legha im peça lina, et poni in molle in mezzo bicchiere d' acqua rosa in vetro per uno dì e notte; e poi l'altra mattina cavala fuori et ponila in luogho netto e sserbala, imperò che la puoi aoperare a questo modo, in questa s. II, XI, VIII volte, e sempre sarà buono come prima; e abbi tre bicchieri di sugo overo di grani di mele a grane dolci e agre e mettilo a lento fuoco in vaso vetriato sança fummo e fallo bollire sempre, ispiumando tanto che sia tenacie, ponendo insulla unghia una ghocciola e volgendola non chaccia; allora lieva dal fuoco e fallo riposare e poi mescola insieme colla aqua sopradetta in ampolla di vetro se tu la mesti bene, poi la stilla per feltro e operala poi, vale assai più alle dette cose. Avocolità degli occhi. Alli avocoli per frigidità e per deboleçça di natura: Recipe fiori di marino e empine una grande ampolla e quopri bene la sua boccha con cera, et poi con carta pecorina bene legata, e chosì fatta, la sotterra in luogho umido per XL dì o piue, e di questa aqua che averai fatta sì lla adoperai alle dette cose come balsimo. A percossa e rossore d'occhi. A rossore e percossa e sangue d'occhi e focosi: Recipe agrimone, vetriuola, piantagine quando li suoi sughi e con albume d'uovo frescho, istemperali e poni sulle dette cose com peçe line bianche e così fa' delle erbe ecc.; e sse percossa fusse enfiato, poni rose per ugual parte. A rossore sperto d'occhi. Esperto a rossore d'occhi: Recipe orina di fanciullo vergine, vino bianco an. I bicchiere, ruta, salvia an. on. I, radici di finocchi on. I ½; bolli insieme ongni cosa e poi cola e opera, perfetto provato. Ad ongni infermità d'occhi. Capoburgio forte ad ongni infermità d'occhi: Recipe sugo de morsus ggalline vel sugo di pane porcino e tira suso per lo naso col sugo vel aqua di maiorana overo con mele rosato colato, è exprovato. A ccateratte. Da occhi. E sse cateratte fusse: Recipe sugo di ruta e di maiorana an. e operale come è detto di sopra capoburgio, e è fine in questo. Istrettoio buono da occhi. Istrettoio fine a ongni persona che ttu volessi fare istarnutire vel capoburgio: Recipe sangue dragone, bollo armeno, aloe, terra sigillata, mastice, incenso an. con farina di segala, albume d'uovo, mesta e alquanto aceto poni insulle tempie e fronte; e iscambio d'acieto puoi ponere sugo vel aqua di piantaggine. A viso quasi tutto perduto. Al viso quasi perduto e al male di pietra: Recipe radici di cilidonia on. I, radici d'inulla e di livistico dimestico an. on. II, finocchi, carvi, comino, maiorana, silio non salsifrica an. on. II, santoreggia, eufragia, ruta an. on. III, gherofani, çençamo, pepe, cennamo an. on. II, cubebe aurea allesandrina, triacha fine an. on. II; fa' polvere sottile dalle cose da pestare e fanne lattovare con fine mele dispiumato, poi mesta con esso la triacha e lla aurea e danne per volta on. ½ mattina e sera, e è miracolosa nelli vecchi antichi, ispeçialmente in ogni persona di homori freddi e frematici. Lattovaro da occhi. Lattovaro compoxito per papa Innocençio terço che llo mandò allo abate di San Gallo di Pisa, il quale aveva da sesanta anni in suso, e per questo sì fu liberato in poco tempo, che appena vedeva lume punto: Recipe seme di finocchi libre II, silomontano, eufragia an. libre I, conmendreo, radice della cilidonia an. libre I ½, seme d'appio, anici, petrosemoli an. on. III e fanne lattovaro con mele ispiumato e danne sera e mattina a modo d'una castagnia. Lattovaro isperto da occhi. Lattovaro isperto agli occhi che per homori malinconici li pare vedere moscha volante per le toniche degli occhi ispesse: Recipe sugo di regoliçia, siler montano, eufragia an. on. VI, seme di ruta, basilico, ortica, ciciliana in morbida vel morta vel milissa, seme di finocchi allesandrini, appio, carvi an. on. II, mastice, gherofani, noci moschade, cennamo, cubebe, gomma di mandorle, ghoma di ciriegie, goma di pomi, ghumerabico, dragante, gruogo, sumaco vel grane di mele cotongnie an. on. I e pesta sottilmente e fanne lattovaro con mele fine dispiumato il verno, e lla istate con çuccaro caffatino, del quale sì usi mattina e sera in quantità d'una castangnia per volta, e im brieve termine sara' liberato sança alcuno dubbiopericolo. A quelli che non ànno chiari gli occhi. E ancora vale a ccholoro che non veghono bene chiaro lume e a ccholoro che ànno gli occhi quasi caliginosi e a choloro per tristiçia e per pianto e per molte lagrime e per molto veghiare e per molti digiuni e per molte fatiche e per simili cose vale molto e dicesi ischiaramento d'occhi, e ssì fa vivo lo spirito degli occhi; et anche viene alcuna volta all'occhio dolore grandissimo per homori malinconici repentemente e subitamente, in tale modo che anccho il lume degli occhi di fuori nella fontana degli occhi che pare gli occhi enfiati oltre a modo e oltre a misura; e sono molti che per quella cchagione perdono tutto lo vedere delli occhi e anche sono che ànno quello male e sì veghono molto male, onde ciascuno si ssi possono curare allo principio della infermità. Imprima sì llo curerai con queste pilole: Recipe aloe patico, mirabolani citrini, turbiti, sandali citrini, reubarbaro an. on. I, iscamonea, gruogo, balsimo, mirra, mastice, lengno aloe, oncenso, agarico, nuce d'India vel melaghette, sugo di regoliçia, seme d'appio, lattuga, cicoria, basilico an. d. I, polveriçça e fanne confeçione con sugo di rose fresche e fanne maddaleoni e serbali se voi fare pilole, danne come a tte pare la virtù della persona; sì ne fai trocischi, ancora sì nne fai in modo di lattovaro, ancora lo fa', e questo sì ssi appella consolatione mostrare. A purgare lo stomaco e 'l celebro, poni questo impiastro sulli occhi: Recipe pome acerbo e fallo quocere nella cennere calda e mondalo, e poi lo pesta in mortaio di metallo, e con IIII.o mela poni uno albume d'uovo e incorpora insieme nel mortaio a modo d'unghuento, e llo occhio chiuso sopra poni la sera quando vai a lletto colla istoppa e fascialo e lla mattina suldi. Et con questo solamente assai già n'abiano liberati che avevono quelli occhi così enfiati e dolorosi ecc.. E però, amico mio ccarissimo, io vi voglio avere innarato questo mio impiastro, la sua virtù e tutte le sue laldabili cose, imprima elli lieva il trimore dello occhio e aluogha l'occhio nello suo istato, mitigha il dolore e rischiara il vedere. Lattovaro isperto agli occhi. Lattovaro isperto a conservare lo vedere, provato: Recipe finocchi libre II, siler montano libre una an., cilidonia an. libre V, camandreos, enula an. on. IIII, eufragia, asta regia an. on. III, cençamo, cenamo, galinga an. on. IIII, brettonica, pepe, seme d'appio e di pretosemoli an. on. II, ruta, salsifrica an. on. I ½, folio on. II, mele dispiumato quanto basti, e fanne lattovaro e danne la mattina a digiuno e la sera quando vai a lletto con vino caldo a modo d'una castangnia, exprovatum. Polvere fine. Degli occhi. Polvere perfetta a ricoverare il lume degli occhi e ritenerlo: Recipe cilidonia, seme di finocchi, foglie di ruta, comino, siler montano, foglie d'ebbio an. libre I, et fanne polvere come si fa isspezie e usane in su ongni tuo cibo, aumenta il vedere. Polvere fine. Dagli occhi. Polvere a rischiarare lo vedere: Recipe radici di brettonica, foglie di siler montano an. on. II, seme di ruta, anici, finocchi, cennamo, noci moschade, cubebe an. on. I, eufragia on. IIII.o, gruogo d. VI, e di tutte cose farai ispezie e usanne su ongni tuo cibo, è perfetta e buona. A conservare lo vedere. Occhi. A conservare lo vedere e mantenerlo in gioventudine, che vedrai come di giovane: Recipe fiori di tramerino secchi on. IIII, ruta seccha, magiorana seccha on. II, salvia seccha, seme di mele cotongnie monde, çençamo fine mundo an. on. I, anici, finocchi an. on. I, noci moschade on. ½, e fanne a modo di speçie sottile e usane su ongni tuo cibo, e è perfetta cosa. Lattovare cordiale da occhi. Ad idem il Cardinale Bianco usava questa polvere su ongni suo cibo per conservare lo vedere e per aumentarlo, conforta lo stomaco, sì llo chiarifica e ssì purgha li superflui omori e il fegato conserva, e conserva il polmone e rende apetito di mangiare, e è provato: Recipe siler montano, ysapo, fiori di ramerino, calamento, pepe, grane di ginepro, sugo di brettonicha an. on. I, salsifrica, eufraxia an. on. ½, finocchi on. III, e fanne polvere sottile e usane come di sopra è detto in ogni tuo cibo, et è mirabile cosa, exprovatum. Lattovare isperto da occhi. Lattovario isperto a purgare il capo e chiarifica lo vedere e appellasi lo tesoro degli occhi: Recipe colloquintida, isquilla arostita, aserri, pepe bianco e nero e lungo an. d. VI, spiga romana, appio, anici, finocchi, corpobalsimo, eupatorio, gruogo an. d. III, spigo nardo, chamandreos, camepitheos, arestolaxia retonda, gençiana an. d. VII, polveriçça e fanne lattovare con fine mele ispiumato e serbalo, e sì nne darai per volta on. I con vino biancho fine caldo per mezo con acqua quando vai a lletto ongni mese la settimana tre volte, secondo che vedi che adopera alla sua natura, o vecchio o giovane o maschio o femina. A ricoverare il lume d'occhi. A recoverare il lume degli occhi e fa il vedere chiaro: Recipe brettonica seccha in ombra libre I, mele fine dispiumato libre IIII, e fanne lattovaro e danne la mattina a digiuno uno cucchiaio e vedrai miracolo di Dio fatto, è perfetta cosa e picciola. A quel medesimo. Degli occhi. Item ad idem, è isperto: Recipe luminella colli fiori rossi, cioè terçanella vel morsus ghalline e fanne una fritella chon uovo fresco e con farina di grano e pocho olio ongni mattina a digiuno per XLcontinovi e vedrai miracolo di Dio dato. Item a quel medesimo. D'occhi. A llagrime d'occhi: Recipe sugho di finocchi con vino biancho alquanto bollito et cola etcc.. A quel medesimo. D'occhi. Item radici di cilidonia, assençio, ruta an., bolli in fino vino biancho ecc.. Aqua fine da occhi. Item Recipe aqua rosata, canfora, mesta insieme per tre dì al sole e tre notti al sereno. A quello medesimo per occhi. Item Recipe brettonicha e mangiane, e si nne quoci e lava gli occhi coll'acqua. A quello medesimo. D'occhi. Item Recipe ruta polveriççata, mele antico an., mescola e usanne ad ungiere li occhi lagrimosi, e di certo stringnie le lagrime. A ongni percussione d'occhi. A ongni percussione d'occhi onde perviene a dilataçione della pupilla e altre infermitadi; perforaçione sì ssi fa alcuna volta per la primitiva cagione della percussione, e fassi amendue auree, la qual è nulla, e facciasi contro alla primitiva cagione della percussione; e fassi amendue foblotonia della vena lagrimale, e poi facciasi flobotonia della vena fiducie; et nota chi in questa passione non è da ffare purgazione con medicine; facciasi sileofon volotivo di tuçia con çuccaro e aqua rosata, decotto di terço in terço die, lo poni insullo occhio; et fa' un colorio di fieli di capretti e di fieli di grua e poni di questo dentro nelli occhi, e sì ssi chostringa l'occhio, cioè il forame della uvea delle cose che riduce la complesione dello occhio ecc.. E lla sua cura si è questa: Recipe tre lucertole vive e mettile in pentole di terra nuova e mettivi entro pepe pesto d. II e cuopri in tale modo che elle non si possano partire, e dopo quattro dì torrai lo stercho che averanno fatto et serbalo come balsamo, et di quello fa' colorio con sugo di finochi e vino biancho chiaro e odorifero; e in questa pasione si è da lodare molto lo starnuto imperò che lla violençia dello istarnuto la uvea sì ssi dilata. A ongni percusione grande d'occhi. Altra percussione grande o picchola overo oculta vel manifesta overo oculta overo com piagha o sança piagha, e prima diremo di quella che ène sança piaga: Recipe sugo d'appio e mescolalo con cera vergine com polvere di comino a lento fuocho, sopra poni. Item ad idem: Recipe midolla di pane frescho o tu lo iscalda e supra poni tiepido. Alle piaghe aperte degli occhi. A piagha aperta che bisongnia el ceruso: Recipe midolla di pane con fine vino bianco, fatta la operaçione della cerusa e tu la poni suso e fassi a quello pane con vino; e così si faccia infino alla perfetta liberatione. Aqua fine da occhi. El sugho della sempreviva con fine vino posto sopra l'occhio dopo la mundificazione dello occhio col panno di seta di fuori bangniato con acqua piovana e rosata, et poi che ll'ài così lavato di fuori, poni suso la mirolla ddel pane col vino bianco di fuori, e sempre conforta l'occhio colla dicoçione della eufraxia. A rischaldamenti d'occhi. Alla enfiaçione e riscaldamento d'occhio: Recipe appio e quocilo con lattughe e poni insulli occhi tiepido più volte, e tosto sarà liberato. Agli enfiati dogliosi occhi. Item allo occhio enfiato per ventoxità: Recipe camamilla e quocila, tiepida super poni; et anco vale il sangue del beccho con gruogo e çuccharo pesto. Agli enfiati occhi. Item allo enfiato per moltitudine di homori: Recipe benedetta e purgalo con essa, et poi lava gli occhi tre volte il die con decoçione di camamilla. A ongni macchia e panno d'occhi. Fine et buono. A ongni macchia e panno d'occhi: Recipe III radici di finocchi monde, ruta m. I, pesta insieme e chavane il sugho, poni la mattina e lla sera nello occhio, e lla 'state tre volte il die. Esperimento fine al panno, tela et macula: Recipe polvere di çuccaro assato e super posito, exprovato. Alla dilatata pupilla d'occhi. Alla pupilla dilatata per percossa: guardalo dal vino e faccia buono reggimento e falli tôrre sanghue della ceffalica poi ripercuoti. Recipe farina di fave e mescola chon acqua di salci o d'invidia vel di solatro con sugo vel aqua di foglie di salci e super poni. A fine impiastro da occhi. E dopo questo Recipe tuorlo d'uovo con aqua rosata vel olio rosato, e è meglio, e com pocho vino e fanne impiastro e poni insullo occhio dopo la insalaçione del sangue della tortora e di pippioni, e dopo queste cose sì farai colorio di fieli forti. Aqua fine da occhi. Item ad idem secondo Vençoar: Recipe aqua rosata e ispesso metti nello occhio. Et anche più forte: Recipe mele rosato colato e ffa' come è detto, e non beva vino e sempre mangia a digiuno stomacho ruta e finocchi, e sì ssi guardi dallo piangere e dallo ridere e dal canto e grida e ira e coito e cruccio e dal chiamare alta bocie imperò che tutte queste cose dilatano la pupilla; e sappi che questa cura s'intende dilatata per força di vomito e di starnuto o tosse o per pianto fatto. Aqua fine da occhi. Item ad idem: Recipe fiele di capretti, sugo di finocchi e poco sale armoniaco e fanne colorio e usalo nelli occhi, e è fine cosa exprovata. Colorio fine da occhi. Item ad idem, è isperto: Recipe fiele ercino e di testuggine e di capita di rondine arse e fattone colorio con mele e sugo di cilidonia, exprovato, overo con tutti o con parte de' detti fieli. Alle ulcere degli occhi. Alle ulcere e ulnere d'occhi secondo Mesue: prima toli sangue della ceffalea poi lo purga colle pilole coçie e faccia dieta come nella optalmia, e poi usi sief bianco a consolidare la piaga con latte di femina e albume d'uovo, e poi fa' medicina diseccativa, non sia molto mordificante acciò che non faccia puçça imperò che ella è sospetta nelle piaghe delli occhi. Et se 'l fosse gran dolore, Recipe fieno greco rosato e quoci in vino e super poni tiepido, overo con acqua rosata tiepido poni suso. Et quando sarà ripieno e ttu usa sief, eli sì ristia supino assai. El sengnio di salute si è quando comincia apparere nel cerchio dello occhio ulnerato biancheçça e poi che è sanata la piagha rimane nel luogho ulnerato la biancheçça, e poi sì llo leverai colle medicine che ànno a rimuovere la biancheçça colle cose che ssi contono nel capitolo dello albedine. Al sabello degli occhi. A sebel dello occhio quando ài levata quella tela collo uncino o cauterio o con setola o isturmento manuale, e tu poni per Xcontinovi mucellagine di fieno greco con mirra e gruogo e poi da indi innançi: Recipe tuçia d. I ½, canfora d. ½, amido, aloe paticho an. d. I, sercocolla d. II, gherofali, ermo, e ffa' bollire a llento fuoco in vaso invetriato per meça ora, e poi cola com panno lino bianco sottile e serba in ampolla di vetro, et di questo colorio poni nello occhio mattina e sera; e poi sì usa di questa aqua a conservare gli occhi in sanità: Recipe finocchi freschi, milleloto, asençio an. m. I, tutti freschi, e per limbiccho distilla e usane mattina e sera agli occhi. E se ttu non potessi avere milleloto fa' chon asençio e finocchio, e sempre vi mette çuccharo polveriççato alla fine alquanto assato. Alle medicine da occhi. Avicena pone nelle medicine delli occhi che quale sono per maturare e altre sono per infreddare, sì come sugo di solatro; et altre per iscaldare, sì come musco e pepe; et altre sono secchative, sì come tuçia, antimonio e climia; e alcune sono costrettive, sì come sief de memita e aloe e gruogo e rosse; et altre sono lenative, sì come latte e lla fricatione de' laçuli e albume d'uovo e mucellaggini; et altre sono maturative, sì come vena e aqua di fieno grecho e gruogho e orobi e propio quello in che si fonde il panno non mi pare la robia; et altre sono resolitive, sì come la sercocolla e aqua di finocchi; et altre sono istitiche, sì come sugo di pome, mandragola, papavero e oppio e ssimili cose, e sono istupefative et serative. Aqua fine da occhi. Aqua da occhi lagrimosi, rossi e focosi, sarpati per molto bere e per rema di testa, e vale a ongni persona antica e giovane: Recipe tuçia q. I, perle non forate uno carato, candi caratto ½, gherofani III, vino bianco fine e chiaro uno picciolo bicchiere, tutte le cose sieno trite, catuna per se, e poi le mescola insieme e legala in peçça lina bianca e pôlla nel detto vino in vaso di vetro e, posato uno dì e notte, metti del detto vino una ghocciola nelli lagrimali la sera, e così fa' la mattina, et così fa' continovo tanto che sii liberato. E ffae che ttu facci sempre dieta buona, exprovato. Orso Ghuasconi. Aqua fine da occhi. Aqua fine da macule e sengni di vaiuolo e occhi coperti di panno grosso: Recipe tuçia on. IIII, canfora on. II, gherofani on. I, çençamo fine q. I, cennamo fine q. I e aqua rosata, vino bianco fine an. bicchiere uno, pesta tutte le cose e mescola in mortaio coll'aqua e 'l vino, macinando insieme come unghuento, e poi riponi in ampolla di vetro e serbalo per dì e notte, poi mesta e cola com panno lino sottile bianco e serba inn ampolla di vetro e operalo a tutte le predette cose sicuramente che ella è perfetta cosa. Aqua buona da occhi. Aqua buona a ongni maliçia d'occhi, e ispeçialmente a ongni calda cagione: Recipe tre lamariche grande e falle bene bollire inn aqua di rugiada recolta com peçe line bianchissime tanto che ssieno bene cotte, e poi le cola e mescola sugo di ruta per metà e poi cola per sei volte, e poi abbi polvere di radice di dente cavallino quanto a tte pare e mescola colla aqua predetta e lasciala così per XV dì riposare e poi la cola com panno lino bianco sottile e ripuoni in ampolla di vetro e serbala e ahoperala sicuramente a ongni malatia d'occhi. Aqua fine nobile da occhi. Aqua fine contro a ongni passione d'occhi, e speçialmente gravi e pieni di homori, sì gli diseccherà maravigliosamente e in brieve: Recipe piastre vecchie di ricalco e falle focose e ispargile per nove volte in fino vino bianco e chiaro, et poi lo serba in ampolla di vetro e aoperala la mattina e sera negli occhi, e im poco tempo sara' liberato per virtù di Dio. Aqua nobile mirabile da occhi. Aqua mirabile e segreta per la quale li medici fanno miracoli, ed è di mirabili cose se la puoi fare o volessi, ma non lo dée' dire se none a filosofi, e è segreta: Recipe limatura d'oro e d'ariento e di ferro e di piombo e d'acciaio e di rame e di catimia d'oro e d'argento e storace an., e metti ongni cosa polveriççato inn orina di fanciullo vergine per uno dì e notte; el secondo in vino biancho caldo; el terço dì in sugo di finocchi; el quarto in albume d'uovo dirotto; el quarto in albume d'uovo dirotto; et poi così tutto lo metti ongni cosa in campana a distillare a lento fuoco, e quella istillatura che n'escie serbala in vaso d'oro o d'argento, e le sue lalde sì è da tacere e no· llo manifestare se nnone a filosofi, imperò che lle sue virtù non si potrebbono comperare né dire: ella ispoglia lebra e leva ricci, vaiuolo e istruggie e iscaccia ongni macula e conserva in gioventudine e fa bello l'occhio, chiaro sopra ongni altra cosa, e sì ssi tace li suoi segreti, imperò che io temo che nonne abbia da Dio di sopra cose che non fusse bone ecc.. Alle macule degli occhi. A ongni macula d'occhio polvere preçiosa, el sangue e 'l panno remuove: Recipe sangue dragone, çuccaro an. d. I, tuçia d. II, fanne alcocol e mettine pocha e sicuramente sança pericolo, è ispertissima alle dette cose e anche istrugge le lagrime. Aqua fine da occhi. Item ad idem, è isperto: Recipe çençamo fine mundato e fregalo con vino bianco fine e chiaro sulla pietra, e di quello liquore poni una ghocciola nell'occhio mattina e sera, e im pochi dì leva la macula e lla tenebrosità dello occhio etcc.. Contro a macula d'occhi. Item contro alla macula dello occhio fatto di nuovo: Recipe albume d'uovo con sugo di peritaria an. et istempera e isbatti insieme fortemente e inispiumala, e di quello chiaro che è rimaso sì ne metti nello occhio una ghocciola, e incontanente la chaccia. Aqua fine da occhi. Item ad idem: Recipe çuccaro, salgemmo an., fanne alcocol e opera nello occhio et incontanente lo resolve, e così la pone Gherardo sopra Viaticho. A ongni macula d'occhi. Item contro a macula d'occhio forte: Recipe ceruxa, tuçia istinta IIII.o volte inn aceto forte, çuccaro an. e alquanto chatimia, e fanne alcocol e poni insulla macula, exprovato. Alle grandi macule d'occhi. Item alle grandi macule tôrre dello occhio: Recipe radici di cilidonia mundo, netta, e pesta e mesta chon aqua rosata, e poi mettila così molle in sacchetto biancho di panno lino e apicchalo e ricevi in vetro quello che istilla, e poni sulla macula di quello liquore se la macula è grande imperò che resolverebbe l'occhio altrimenti, exprovato. A grandi macule d'occhi. Item ad idem: Recipe canfora resoluta con sugo di finocchi e colata e poni sulla picciola macchia, e tosto la strugge e mandala via. Circa istans. A ongni macula d'occhi. A ongni macula: Recipe mele biancho, vino bianco an. on. I, verderame arso su lamina di ferro d. II, coperoso arso d. III; e sse le vuoli più forte poni lo verderame quanto lo coperoso, pone il vino e 'l mele al fuoco lento e sì fa' bollire alquanto, e inde poni il verderame e mesta sempre insieme, e quando fia fatto così alquanto lieva dal fuoco e mettine el coperoso, e sieno tutti sottili polveriçati, e sempre mestando e fanne unguento. Et di questo unghuento metti due volte il dì nello occhio maculoso, è perfetto et ad ongni mangnia macula, exprobatum. Aqua mundificativa degli ochi. Aqua di salgemmo mundificativa degli occhi e di morfia e di flemma salso e del puço della salare e del puço delle gengie: Recipe salegiemo libre una e involgila nella foglia e lengnio del cavolo e mettila sulla cennere calda tanto che ella sia chotta e pervenga biancha, e poi la metti insul marmo in luogho umido o la notte al sereno, in modo che possi richogliere quella aqua che n'uscirà e che fia quasi come ghocciola d'ariento, e serbala in vaso di vetro bene turata; e quando la vuoi aoperare mettine solo una ghocciola nello lagrimale dello occhio. Aqua maravigliosa da occhi. Aqua da occhi maravigliosa: Recipe radici d'appio, di finocchi e pretesemolo e divia, brettonicha, cicorea an. m. III, e s'elle fusseno secche an. on. III, lavala bene con acqua calda e poi la pesta e mettila in fino vino bianco per dì e notte uno, e llo altro dì le metti nella campana a distillare e serba quella acqua come balsimo perfetto e nobile. Aqua maravigliosa d'occhi. Aqua di semi maravigliosa: Recipe semi di finocchi e pretoselli e d'appi e d'anici e carvi e barbena an. d. III, centrugalli d. VIII, metti ongni cosa inn aqua calda per dì e notte uno, e llo altro dì la metti in campana a stillare a lento fuoco e lla aqua che nn'escie serba in ampolla di vetro e lloda Iddio che data te l'à el maestro Piero Ispangnolo. Capitolo del conoscimento de' songni. Le significationi de' sogni et de' sompni si sogliono molte volte mescolare alli detti accidenti, però che quando molte volte nel sopno si vegghono piove et mare et fumi et molta humidità d'acqua, in quello cotale che vede in sognio le dette visioni, significa che in lui abondi molta humidità .i. flemma. Et colui che vede in sogni fuochi et saette folgori et çuffe, in costui significa abondare la collera rossa. Et colui chi vede in sognio colori rossi et tinti e noççe e cibi dolci et coppette et ventose et fluxo di sangue, cioè spargimento di sangue et di trarre sangue, in costui significa abondamento et superfluità di sangue. Et colui che vede nel sognio colore foscho et colore nero et averà paura et timore, in costui significa abondança et superfluità di collera nera. Et cholui che in sognio gli pareva stare in luogho di neve, o gli pare ricevere offendimento d'alcuno freddo, in costui si mostra signoria d'umore molto freddo .i. in flema vitrea. Et se alcuno nel sompno gli pare istare in bagnio ed essere negli dì canicunari di luglio, significa alteçça et sopra abundamento d'omore molto caldo. Et se alcuno nel sonno gli pare volare, significa seccheçça et lievezza d'umori con grande effetto. Et se alcuno in sognio gli pare essere gravato d'alcuno et fantaxima, significa essere molto ripieno d'omori. E sse alcuno gli pare andare in sognio per luoghi molti fangosi et puççolenti, significa abondare in lui humori putridi. Et se alcuno nel sognio sognerà le contradie cose, a questo sì ànno contraria significazione. Et cholui che nel sognio gli pare andare per orti pieni di buoni odori et per luoghi odoriferi, significa abondança di buoni humori et che elli è molto di lunge da corrompimento et da putridine d'omori et da infracidamento d'umori. Et colui che nel sognio gli pare entrare e d'andare per luogora molto strette et per fori, significa che llo istrumento de l'aito .i. dell'alito àe grande infermitade, la quale infermitade li tolle e lli vieta d'atirare a ssé quanta aere gli fa bisognio. Capitolo come si puote conoscere dell'uomo et delli colori dell'orina. Nella orina s'attendono et si considerano queste cose, sì come è sustançia e colore et odore, et appellasi qui sustançia grossa o spessa o turbida o chiara o sottile o simili cose; et si considera quello che risiede et riposa nel fondo o che pende nel meçço o quello che appariscie o ssi vede di sopra. Però che 'l colore bianco colla sustançia sotile, il quale assomiglia al colore dell'acqua isspesse volte appare inn una infermità che ssi chiama diebete, la quale infermitade adivene quando le reni sono riscaldate. Et sì tosto come l'uomo àe beuto, le reni atragono quella humiditade, et l'uomo sè la orina, e questa è una infermità per la quale l'uomo bée molta acqua, né però la sete non va via. Et simigliantemente questa orina appare così chiara dopo molto mangiare et dopo molto bere innançi che ssiano smaltiti quelli cibi et quelli beveraggi. Onde quando cotale colore appare nelle infermitadi et non vi sia quella cotale infermitade che è chiamata diebete, né molto mangiare né molto bere siano andati dinançi si mostra questa cotale orina tra grande crudeçça d'orina et niuno segnio, digestione et freddeçça del fegato. Et quello colore nel quale si contiene uno poco di gialleçça, sì come appare nell'acqua nella quale è cotta la paglia, significa poca digestione et deboleçça. Et lo terço colore si è lo colore del cederno, lo quale dimostra temperamento nel fegato, il quale nonn è né maggiore né minore chi debbia essere. Et lo quarto colore si è igneo, cioè di colore di fuoco, significa superfluo calore et infiamato. Et lo quinto colore si è colore di gruogo, lo quale non dimostra più di colore che llo igneo, ma significa molto sangue abondare nel corpo et di lui essere alcuna cosa mescolato colla orina. Et lo sesto colore si è colore rubicondo, non tra troppo chiaro, lo quale significa collera rossa et sangue. Et se adiviene che nella parte di sopra dell'orina di colui che àe questa cotale orina con cotale colore o vi sia schiuma gialla, significa interitia gialla, cioè quella cotale infermità nella quale l'uomo diventa giallo. Et lo septimo colore si è il nero, et se questo cotale colore apparirà nella orina dopo il citrino o dopo il rosso significa intra grande enfiamento et arsura la quale è ancora peggiore di tutte l'altre orine nelle febri acute, et maggiormente s'ella fia molto spessa, et pochi se ne truovano di quelli che facciano quella cotale orina che ellino scampino. Et ancora l'orina nera dopo lo purgamento delle femmine, dopo lo ritenimento del loro tempo, cioè quando non ànno la purgatione .i. mestruo, nella fine delle infermitadi della collera nera, sì come della febre quartana o grosseçça di milça, o nella malinconia o simiglianti a queste, né allora l'orina nera non mostra male niuno, ançi significa bene, però ch' ella adiviene nella fine delle infermitadi che ssi generano da collera nera. Et ancora l'orina nera che appare dopo l'orina bianca o verde, significa allotta tra grande freddeçça di fegato et che llo suo colore è molto spento nella infermitade che questa cotale orina dimostra nonn è minore che quella che mostra la primaia che va dinançi a questi, ma dimostra maggiore. Et nota che ll'urina tigne e colora per la alcanna e diventane rossa molta, e alcuna volta per bere chassia fistola o aloe o gruogo o per alcuna cosa c'abbia natura di tignere. Et la verdeçça, cioè colore verde dell'orina adiviene alcuna volta per cagione di manicare erbe. Et la nereçça alcuna volta adiviene adiviene per cagione di manicare almuri o per cagione di bere vino nero et per altre cose che noi dicemmo. Et ancora l'orina è poco tinta et alcuna volta quando l'uomo bevesse molta acqua o ch'elli abbia molto mangiato o bevuto vino poco dinançi ch'elli orinasse. Et tutte queste cose debbe l'uomo attendere et considerare nello 'nfermo et poscia giudicare et sententiare. Et alcuna volta si tingnie l'orina per força di doglie, et avenga che lla materia e lla cagione sia per homore freddo, secondo che noi dicemmo nel capitolo del male del fianco o nel dolore de' denti o delli orecchi, per la qual cosa tutti questi segni si convengono attendere et considerare. Et alcuna volta appare l'orina puççolente et mutata per cagione delli appostemmi che nascono nelle vie dell' orina la quale esce perturbata, però che quella cotale putridine, si mescola colla orina, né allotta lo 'nfermo non àe con questo febre acuta et incensiva et nello uscire dell'orina sente ardore et arsura, per la quale cosa lo suo puçço non si simiglia a puçço dell'orina quando la putrifatione è nelle vene. Et la sustança dell'orina sottile assimiglia alla sottiglieçça dell'acqua, significa deboleçça della virtude digestiva e dello smaltire. E lla orina spessa la chui spesseçça somiglia alla spesseçça de rob o alla grosseçça o spesseçça dello licore lo quale si contiene nel fiele, significa superfluità della digestiva et non homore abundante nel corpo, ançi significa sua diminuitione et maggiormente se con questo ella è poca. Et quella che è meçana intra queste, significa buona digestione e che lla dispositione del fegato e delli homori che ssi contengono nelle vene è temperata. Et quella che è turbata, significa crudità delli homori che sono nelle vene et in degistione con perturbatione, la quale fa lo caldo che è nelle vene. Et la orina turbida che tosto si divide e la grosseçça che v'è dentro tosto discende al fondo, significa che ella è presso a matureçça et quello è secondo che ella si divide più tosto o più tardi. Et l'odore che escie dell'orina che è simigliante all'odore che viene della cosa secchissima e acuta significa superfluità di matureçça, la quale si sente alcuna volta nelle febri acute et nelle postemi del fegato e alcuna volta adiviene colli appostemi che ssi fanno nelle vie dell'orina, sì come noi abbiamo detto dinançi, ma noi abbiamo già fatto divisione tra quella e questa. Et l'orina che non à niuno odore è molto cruda e di tarda digestione. Et l'orina che ssi truova in meço di queste significa egualità di digestione. Et ancora si prendono significationi da quello che discende giù di sotto nel fondo dell'orinale o da quello chi pende nel meçço, però che da questo significa la digestione che ssi fae nelle vene, la quale cosa noi insegniamo trattando nella cognitione della matureçça delle febri e questo è quello che noi ci acostumiamo e che noi seguitiamo. Et la sustança di questa cotale cosa che appare nell' orinale somiglia alla distillatione che ssi fa nell' acqua rosata. Et di quello che discende nel fondo quello è migliore, che è bianco e morbido e pulito et che siede nel fondo del vasello la cui dispositione permane e dura per più dì della infermitade continuamente. Et questa cotale residentia che noi abbiamo detto ora è buona, la quale àe il suo colore citrino e questa è la migliore, e colla migliore sustança si è quella che è tra meççana e grossa et chol migliore odore che ssia, lo quale né molto non pute né tutto, e sença odore. Dunque quella orina che appare con questa cosa è migliore di tutte l'altre la cui significazione è perfetta, però che lla perfettione significa della virtù digestiva et rendeci sicuri della malitia della infermitade et dalla sua iniquitade. Et questo cotale sedime et residentia seguita in bontade quello che pende nel mieluogo dell'orinale quando elli si truova secondo questo modo. Et dopo questa sustança et quella che nuota nella parte di sopra nell'orinale. Et questi due accidenti ançi il loro quando appariscono nelle infermitadi acute, sì mostra significatione di perfetta maturaçione et sicurtade della malitia della infermitade, la quale è proximana alla perfetta significatione. Et quando quello cotale sedime o residentia si troverrà che ssia nel mieluogo et che pende, allo infermo non sopraverrà niuno reo accidente, dopo piccolo tempo si muterà alle parti di sotto al fondo al luogo di quello che pende. Et lo colore che è nella residentia overo sedime è migliore si è bianco con longitudine di forma, cioè che ssia molta lunga come è una fiamma et che dura lungamente dopo lo quale si è i· rosso, però che 'l sedime rosso significa salute con lunga infermitade. Et lo sedime gliauco, cioè ch'è uno pocho tinto di gialleçça, quanto àe meno di gialleçça tanto è piggiore. Et lo sedime verde è peggiore che gleauco, cioè che quello che noi abbiamo detto. Et lo sedime nero è piggiore che 'l verde però che 'l nero sedime significa che egli passi lo termine della matureçça, né con esso non si puote pervenire se non al termine di currutione et di putrifatione. Et la dispositione del sedime nero secondo il luogo del sedime bianco è contrario. Et quello che nuota di sopra nel vasello è minore in malitia che quello che è nel meçço, e lo piggiore di questi è quando sta nel fondo, e nero e bianco è migliore. Et così il livido è meççano intra bontade e maliçia la cui dispositione si muta secondo ch'elli s'apressa all'uno di loro. Et lo sedime che è come lo grano infranto et reo, lo quale se è con febre acuta significa morte. La significatione per la quale significa matureçça alcuna volta si sae per orina sottile et bianca et alcuna volta per quella che àe colore di fuoco, alcuna volta alcuna volta per quella che à colore di fuoco alcuna volta per la gialla et alcuna volta per la rubiconda et alcuna volta per la turbida è mutata, et alcuna volta si sae la significatione della matureçça per la bianca o per la sottile, ella seguita primeramente gialleçça et poi grosseçça et poscia a poco a poco comincia così a cresciere infino a tanto che 'l colore sia citrino e lla sustantia sia eguale. Et in questa cotale orina apare buono sedime se nelle vene è molta superfluitade o lla infermitade sia di repretione allo corpo della persona, sia grasso et grosso. Et se questo nonn è, quello medesimo basta alla significatione della perfetta matureçça. Et quando l'orina nella febre secondo la matureçça sarà diminuita o superflua, ma poi cotidianamente ritorna a ragione, la febre è salutifera e sença pericolo. Et l'omore nonn è di mala digestione né ingannatrice putrifatione. Et se con questo la virtù decade significherà morte, et in quelle febri che ssi fanno di collera nera. Et lo secondo si truova nelle febri acute che sono di molta malitia et iniquitade. Et se lla significatione da pervenire a maturatione si prende dalla orina turbida et premutata et omni die crescie la sua caldeçça e lla sua impostasi e sedime et simigliantemente crescie in bontade tanto che lla sua buona bontade, sì come noi dicemo, se Dio vorrà, allotta si debbe considerare la quantitade della virtude, però che quando elli v'è ancora la virtude non si conviene avere paura della morte dello 'nfermo. Et se con questo l'orina si fa tosto chiara la santà verrà tosto. Et se lla virtude fia debile allora è d'avere paura che llo infermo non muoia. Et se con questo l'orina perviene tardi a chiareçça o no appare in lei chiareçça et dimora lungamente sì cche in lei non si vede fiore di chiareçça o no appare in lei chiareçça et dimora lungamente torbida et in lei non perviene fiore di chiareçça, significa morte. Et se in questa cotale orina una volta appaia matureçça et poi sia ancora, dimostra segni di crudeçça. Et se questo adiviene molte volte et pare che lla febre si mescoli, si è da sapere che lla maliçia della febre è di molti homori, allotta dé l'uomo considerare che llo 'nfermo debbia guarire, tuttavia secondo la forteçça. Et queste sono le stime et agregationi di quello che di necissitade si conviene sapere, et delle cose pertegnenti all' orina secondo le febri. Ancora le sue significationi scriverremo altre cose, ma non secondo ordine né secondo continuamento. Et l'orina ch'è lorda e poco bella e llo cui colore è sì come colore di mosto o d'acqua di ceci quando molto si cuocono, et in coloro che ànno le appostemi antichi et non acuti nel corpo dentro. Et l'orina simigliante al siero et alla biacca, significa che in lei è marcia et che llo infermo à piaga inn uno de' forami dell'orina. Et l'orina che ssi truova simile all'acqua che gocciola dalla carne ricente quando si lava, significa ch'è uno poco di sangue, significa che alcuna volta delle vene delle reni sia fessa. Et quando nella orina sarà rena et con questo paia turbida, et se questo cotale che farae questa cotale orina arà avuta prima doglia nelle reni, significa pietre nelle reni. Et sse nella orina apparrà rena et poi rimossa la rena l'orina parrà molta chiara, si comincia a generare la pietra nella viscicha. Et l'orina turbida che assimiglia all'orina dell'asina significa dolore di capo et perturbatione d'intelletto. Et poi quando la febre fia andata via, l'orina rimarrà tinta nel fegato et sarà riscaldamento o appostemma. Et l'orina secondo odore o secondo colore o secondo sustançia rustica alcuna volta, se seguita dopo li caldi apostemi del corpo et delle parti dentro o dello infermo, per lei diviene più leggieri et la sua dispositione ne megliora, et è cagione della sua salute. Et l'orina che è simigliante all'olio secondo la sua sustança et nella cui superfice et summitade è grasso, sì come olio c'aviene colla febre hethica. Et l'orina nella quale nella sua superfice molto grosso simigliante all'olio appare, significa che il grasso delle reni si comincia a distruggere et a disfare. Et se nella febre acuta l'orina parrae bianca et sottile et in questa dispositione dimora per molti dì, significherà che matteçça o paççia sopraviene allo infermo, et ancora questa cotale orina alcuna volta appare nella febre acuta, quando in alcuno membro fia caldo apostemma. Et quando l'orina di colui che ssi lieva d'infermità non ritorna tosto alla sua dispositione, la quale aveva quando era sano, da temere è che lla infermità non ritorni allo infermo. Et l'orina simigliante al latte o alla sperma si fia poca, manifestamente significa che ll'apolplexia debbia venire. Et se in queste infermitadi quella cotale orina appaia molta, significa solutione e guarito di quelle cotali infermitadi. Et l'orina nella quale appaiono peççuoli di sangue rapreso et appare nella febre acuta o mostra procciana morte, o per lei lo calore della febre tosto anderà via e lla febre fia più lieve, significa che llo infermo scamperà. Et l'orina il cui colore sempre pare uno et non si muta nelle febri, significa malitia delle reni. Delle ypostasi et sedemi e residenzie. La prima ypostasi overo residentia nella quale chiaritade et risplendimento et belleçça appare, la cui simigliança è sì come quello che appare nelle ampolle dell' acqua rosa, ma alcuna volta lo suo risplendimento è maggiore che quello che è detto in tale maniera, sì come di peççuoli della neve quando l'uno si congiungnie all'altro, et nel colore di questa cotale ypostasi in qualunque maniera, sì appare risplendimento et chiareçça et radeçça non si truovano nelle altre cose. Et quando si dibatte sì ssi mescola tutta colla orina, dalla quale orina non si turba et non discende tosto giuso et molte volte non discende, et questa cotale superfluitade, da che questa cotale superfluitade è nelle vene la quale noi nominiamo dinançi. Et la seconda superfluitade è turbata, lo cui colore è bianco, lo quale né radeçça né risplendimento si truova. Et la terça si è marcia la quale alcuna volta è chiusa, cioè dispeççata, della quale quando si muove l'orina si turba, però che ssi levano in suso et poi discendono in giuso, colla quale nello uscire dell'orina si sente arsura et con essa è reo odore e puççolente. Et la quarta ypostasi è arenosa, della quale sono due spetie, delle quali l'una somiglia alla limatura dell'oro, advenga che ssia ch'ella sia più minuta, la quale viene et escie dalle reni. Et l'altra ypostasi è quella che nella quale non si truova alcuna glaucitade o gialleçça, ma il suo colore è sì come lo colore della terra. Et la quinta ypostasi assimiglia a li peli, e è della generatione di quelle che ssono somiglianti alli peli non molto bianchi, la chui lungheçça è minore quando secondo quantità a li peli e li poluti che dalla stremitade dell'unghia insino al nodo si truovono cresciere, la quale con ciò sia cosa che dalle reni venga niuno male, mostra essere nel corpo, se non che mostra che vi abondino homori crudi, a' quali giova medicina diureticha et apritiva. Et la sesta ypostasi nella quale appaiono in similitudine di peççuoli di carne i quali escono e vengono dalle reni, et se con questo doglia fu nelle reni e sse con febre acuta fieno, significano febre che faccia grande nocimento nel corpo; e sse fia con febre hethica, significa la liquifactione e llo distruggimento delli membri sodi e fermi et di dolori che sono già divenuti alli membri sodi e fermi et di dolori che sono già divenuti alli membri et alla loro carne. Et la septima ypostasi sì ssi assimiglia a peççuoli di lenti iscorticate, la quale significa superfluitade di calore nel fegato. Et l'ottava ypostasi assimiglia alla cruscha, la quale adiviene spesse volte per la infermità della viscicha, et con questa se ella fia così si sentirà ardore lungamente perseverante et in lei non apparrà calore né straneo né febrile et nonn è morta rimota né dilungata da matureçça. Et alcuna volta adiviene per le vene, la quale se così è colla febre molta acuta, il cui ancora colore è ancora molto dilungi da matureçça di morte, sì come noi mostramo. Morsi di cani rabbiosi et loro conoscimento. El conoscimento che seguita del morso di questo cotale cane rabbioso è giudicato grandissimo et fortissmo, per lo quale conviene amplificare et multiplicare le parole nominando i segniali per che questo cotale si possa conosciere, acciò che ll'uomo tosto lo fugha et tosto l'uccida. Noi diciamo che questo cotale cane più spesse volte arrabbia nellicanicunari et alcuna volta di verno, lo quale poi che ffia arabbiato non puote manicare, et se elli vede l'acqua sì lla fuggie et alcuna volta muore dacché elli riguarda l'acqua. Et apre la boccha e mette fuori la lingua et dalla sua boccha gocciola humiditade, et suoi occhi sono rossi come sangue, et lo suo capo inchina et portalo chinato a tterra, et la coda porta bassa giuso et portala tra lle coscie. Et per diversi movimenti vagilla, cioè in qua et in là va come l'uomo ebro, et vae a tutti coloro ch'egli vede et vuogli tutti mordere. Et ancora non conoscie lo suo signore, et tutti gli altri cani lo fuggono et non abbaia se non poco. Et quando elli comincia abbaiare, la sua voce s'ode roca, onde quando l'uomo vederà questi cotali segnali nel cane incontanentedebbe uccidere o alcuno di questi segni sì debbe l'uomo fuggire. Et quello cotale, il quale questo cotale cane morderà non extima nel suo cominciamento che quello cotale morso faccia molto grande male, ma li rei accidenti vengono uno poco poscia, però ch'egli à paura dell'acqua et non la bee, ançi quando la vede triema et àe angoscia et forse sì li fie di spasimo, et elli sì muore. Et ancora quando elli arrabbia, egli piglia e morde e strignie, li huomini s'aveggono quelli cotali accidenti chente avengono del morso del cane rabbioso. Onde dacché ttu conoscerai il cane c'averà morso quello cotale huomo, cioè che in lui sia veruno di questi cotali segni, tosto soccorri et metti et poni la coppetta insul morso et molto lungamente si sughi e schiarifichisi et molto sanghue se ne tragha; et poi vi metti suso medicamenti che allarghino et che non lascino saldare, sì come sono bietole et ruta e cipolle confette con bituro. Et ivi si debbe porre suso unghuento che abbia a ulcerare lo luogo lo quale è di sugo d'anaccardi, cioè di loro licore, et di pece liquida, sì come nel suo capitolo è nominato. Et se ttu ardi et incuoci il luogo dal cominciamento sì tosto chome è morso, sì fa giovamento. Et tu non debbi porre le coppette et fare le cotture se non sono insino alli tre dì tanto solamente. Et poi ch'elli fiano passati alli tre dì, non dare faticha allo 'nfermo, però che 'l veleno è già sparto per tutto il corpo, ma in niuna maniera non lasciare saldare la fedita et in tale maniera che llo impiastro de la eruca et del bituro, o alcuni di quelli che noi dicemo, vi poni suso, et poscia ritorna al perfetto medicamento ançi ch'elli chominci avere paura dell'acqua non potrà scampare, et di questi cotali sono che per una settimana ànno paura dell'acqua. Et sono altri che dopo le due septimane et altri dopo e XL dì, et alcuni sono che dopo sei mesi n'ànno paura, et questi sono quelli che ànno la complexione humidissima. Nel cominciamento del medicamento comincia con pamento com pilole et colle medicine nominate nel capitolo della malinconia. E lli guardi e lli rege con quello medesimo reggimento delli cibi et del bagno et da' loro bere latte et vino temperato coll'acqua, et studia che ellino ingrassino, sì come noi diremo nel capitolo della malinconia et fa' più ampia et più larga la loro vita et la loro dieta colla carne et col vino et con le confectioni fatte col mele, et ancora comanda loro che dormano assai et si rallegrino et stiano in riposo. Et alla perfine li guarda e reggi con quello reggimento di coloro che ànno malinconia, et da' loro bere la medicina di Galieno. Tolli granchi di fiume et mettili nella pentola nel forno et tanto s'ardano che ssi possano pestare et guarda ch'elli non si pestino troppo, et di questa polvere prendi parti dieci e d'oncenso parte I.a, et poi li pesta insieme et poi li riponi. Et quando fie mestiere dianne allo infermo onni mattina et omni sera coll' acqua frescha a bere d. II. Et quelli dì che ttu non dai medicina lassativa, questo debbe fare molti die. Et Galieno raconta ch'elli non vidde anche niuno ch'elli avesse paura dell'acqua poi ch'elli avesse preso alcuna cosa di questa medicina, et poi che elli fia spaventato dell'acqua appena ch'egli ghuarischa giamai. Et advenga che noi abbiamo poi in lui piccola sperança, sì 'l mettiamo in luogo fresco, et ingegniati chome nella sua bocca tu metta lungo conio et poscia in luogho obscuro che no· llo possa vedere, sì lli vi metti dell'acqua êllo suo capo e tutto il corpo infondi con olio rosato et immollalo, et poi li fa' cristeo chon acqua d'orço et con olio rosato et con sugo silio et con sugo di porcellana et di simili cose acciò che lla sua sete si mitichi. Et noi avemo inn uno spedale uno il quale aveva morso il cane rabbioso il quale la notte abbaiava, et viddi ch'elli non aveva paura dell'acqua che lli si dava, ançi la dimandava et si lamentava della forte sete. Et quando noi li davamo l'acqua elli la vomicava et diceva che v'era dentro lordura et fracidume, et quando noi lo dimandavamo che lordura vi fosse, diceva chi v'erano dentro budella di cane, cioè di cane et di gatte, et sì cci pregava che noi li portassimo altra acqua. Et quando noi gli avemo portata altra acqua, sì diceva come prima e litigava con noi et si crucciava et pregavaci, adoravaci per Idii che noi li dessimo altra acqua che fosse bona e netta. Et medici d'una septa d'Ipro dissono che sse il cane morderà alcuno et elli non sappia s'elli è arabbiato o no, prenda uno peçço di pane et intingalo nel sangue che uscì del morso, et dialo a uno cane, cioè a uno altro cane, et s'elli lo mangia, sappiate che quello cane nonn è arrabbiato, o elli li faccia uno impiastro di noci peste et pongavele suso et lascile stare così fasciato una notte, et poi lo gipta al gallo o alla gallina molto affamata, però che sse il cane fu rabbioso no· llo beccherà, et s'elli il beccha sì ssi troverrà morto poi la mattina. Onde quando questi cotali segni appariranno, allora incontanente la ferita et il morso si debbe allargare colla medicina che noi nominiamo, et se nno, sì lla dobbiamo chiudere et saldare. Pillole della malinconia. Pillole che mandano fuori la malinconia: Recipe epitimo d'orto d. XX, polipodio, agarico an. d. X, elebro nero et sale indo an. d. V, isticados d. VII, polvere de pigam d. XV et prendane d. III. Queste pillole si fanno per coloro che non possono prendere la edicotione dello epitio. Et nota che nelli dì che llo infermo si riposa, cioè nelli dì ch'elli mette in mezzo tra ll'una volta e l'altra che ssi purga, sì prendere del lattovario che è chiamato litificans il quale si fa così: Recipe melissia, scorça di cederno, garofani, gallia muscata, mastice, gruogo orientale, cenamo, noce muscade, cardamone, vebenich, ben biancho .i. fiori che ssomigliano alla mace, e rosso et çedovaria de ronici, seme di bassilico magiore, seme di bassilico garofanato, di tutti an. et moscato quanto è la decima parte dell'uno delli sopradetti. Et poi si prendano XX mirabolani chebuli et delli mirabolani embrici XXX e ssi pestino e ssi chuochino in libre III d'acqua dolce, et tanto si chuochano che torni a una libra, et colati, nella colatura si metta libre I.a di mele schiumato, et poscia bolla tanto che ll'acqua sia consumata, et poi con questo mele si confettino le dette spetie, lo quale mele sia a peso tre tanti che lle spetie, del quale lattovario quando è bisognio se ne debbia prendere quanto è una avillana. Et questo cotale medicamento adopera e fa letiçia et allegreçça et fa bello colore et fa bello smaltire et ritarda lo 'ncanutire e lla vecchieçça. A ffare ingrassare cibi sono questi: Carne di cavretto, di castrone, di gallina et pane di buono grano et bene stacciato, et il pane che nonn è bene netto e di male grano et nonn è stagionato in niuna maniera è.
carmen, hutrich an. d. ] Ed.: carmen hutrichane d.p. 11 col. 1.1 Al sebel delli occhi ] Ed.: Alsebel delli occhi Al sebel sottile ] Ed.: Alsebel sottilep. 11 col. 1.23-24 di caldi o ] Ed.: di caldiop.21 col. 1.6 charmen, hutuch ] Ed.: charmen hutuchp. 57 col. 2.1 citrini, kebuli ] Ed.: citrini kebulip. 31 col. 1.9-10 in molle ] Ed.: immolle p. 15 col. 2.8 in molle ] Ed.: immolle p. 42 col. 1.11 immollalo ] Ed.: immollato p. 93 col. 1.13 kebuli, indi ] Ed.: kebuli indip. 37 col. 1.19-20 appio ] Ed.: ap(p)iop. 72 col. 1.7 l'ungula ] Ed.: lungulap. 10 col. 1.27 stomaticcho ] Ed.: stomaticchio p. 47 col. 1.21 pepe, peperata ] Ed.: pepe peperata p. 44 col. 2.29 che ssia, consumata l'acqua ] Ed.: che ssia consumata l'acqua p. 22, col. 1.16 R(ecipe) uovo di gallina lesso, ] Ed.: R(ecipe) uovo di gallina, lesso, p. 53, col. 1.8 diaolibano ] Ed.: dia olibano p. 27, col. 2.19