ÿþ Signuri, perdonateme, pregovi ad laude Dio, … Se io fallo nello scrivere de quisto libro mio … Del nostro stato d'Aquila per chy male ne sequìo; … Se avesse alcuno mottato, che no lli saccia rio! … Ma bono stato pillieno li altri che regerando, … Opprimendo li captivi, li boni sollevando, … Né nullo preminente volere né tirando … Che guastano la terra et strugere la fando. … Lo cunto serrà d'Aquila, magnifica citade, … Et de quilli che la ficero con grande sagacitade: … Per non essere vassalli cercaro la libertade … Et non volere signore set non la magestade. … Per le multe graviczi che li tirandi li puneano, … Sempre a lloro facende vacavano et attendevano, … Et de tucte loro cose lo mellio ne volevano. … «Mellio forrìa la morte!» ad omne hora dicevano. … Tanto foro magnanimi et d'alto grande core, … Contra tucti signuri non temenno furore! … «O li metteremo sotto o moreremo a dolore!» … Ma de sì alta impresa poi vindero ad honore. … Da grande animo vendeli quando lo immaginaro, … Che tante castella insemmora per la cità radunaro, … Et tante libertaty quante da re accattaro! … Alcuni che trovarosenci ben lo accattaro caro! … Più volte coselliandose sopre tale latino, … De notte, ad Grotta Popoli, fo ad Santo Vettorino, … Et quando ad Santa Justa, pur sotto lo terrino; … Ma uno ne fo Juda, traditore e ascisino, … Che gio alli signuri el facto li contava, … Che la strussione loro et la morte se tractava, … Et como ad ciascuno li panni li talliava … Ché se recongnoscesse con qualunca se trovava. … Essendo li signuri coscì bene informati, … Uno dì mandaro per loro colli altri mestecati; … Multi ci nne gero che foro imprescionati, … Chi foro congnosciuti per li panni taccati. … Qualunca homo trovasse in alecuno rio tractato, … Che lo bono collo reo sia morto et derrobato, … Le donde et li fanciully che so senza peccato, … Se ttorne sopra isso, ben se llo à guadagnato! … Li presciuni foro fatty tucti martoriare, … Per essere informati, et ad peczi li talliare, … Et poy dalle fenestre nelle strade gettare, … Acciò che tucti li altri facesse impagurare. … Ma fo ben lo contrario; ché gran remore ne uscìo … De chi strillava «patre!», chi «frate!», chi «lo tio!» … Lo popolo ad armare in gran furia ne gio … Et talliaro tucti ad peczi chi non se nne fugio. … Né conte né barone né tirando ce lassaro: … Quale morto, quale prescione, che pochi ne camparo; … Parichi fortelliczi per terra ruynaro; … Coscì le soprechianze care le accattaro! … Remasi coscì sciolti, repusato omne remore, … Ad Roma ne mandaro alcuno admasciadore … Ad missere Jacobo de Senizo che era protectore, … Cancelliero era de papa, tenuto in granne honore. … Junti li amasciaduri nanti la soa presentia … Et da parte dello popolo desposta la credenzia, … Da presso li narraro tucta la continenzia: … Desfatti li tirandi et loro preminenzia. … «Unde tucti pregamovi che vui vi operete … Collo papa et collo re, che gratia ne impetrete … De fare una citade, così per nui se pete, … Che a lloro ne sia gloria, ad nui pace et quiete». … Missere Jacobo allora con multa alegra faccia, … Odendo tale novella, nulla è che più li piaccia; … Per fareli quello honore c'a lloro se confaccia, … Condusseli alla casa cortese infra le braccia. … Così juncti alla casa, poi che abero magnato, … Messere Jacobo et loro allo papa ne fo annato; … Factali reverentia, lo facto reaccontato, … Foli facta la gratia per loro demandato. … La lettera fo facta con plena informatione … Contra delli tiranni et loro offensione, … Et scusandose li nostri per fare loro defensione; … Ad chi avesse peccato se dia la punitione! … Adpresso, per la gratia che se lli demandava … Per parte dello popolo che mo desperso stava, … Concedesse la terra: omneuno se accomodava … Et a llui stato et gloria sempre ne sequitava. … Re Corrado della Magna allora era signore; … Ad stanzia dello papa accettò fareli honore; … Concedette lo assenzo, le carti et lo favore; … Perché durò sì poco, fo in tristi punti et hore. … Tornata l'amasciata con sì bona novella … Et referito allo popolo omne partecella, … Gridaro tucti inseme: «La cità fecciamo bella, … Che nulla nello regame non se apparechie ad ella!» … Fecero la citade solliciti et uniti: … Anni mille ducento cinquanta quatro giti, … Benché non ci stettero più che cinque anni forniti: … Alli cinquanta nove fo sconcia et fore usciti. … Perché lo re Manfredo poi venne in signorìa … Et contra della Eclesia con forza et tirannìa … Colli mali regnicoly, che gran copia ne avìa: … Quale era per offitio et quale per leccarìa. … Tanto co re Manfreda tucti se adoporaro … Con tuctiquanti li altri che d'Abruczo camparo, … Perché sconciasse l'Aquila jamay non refinaro, … Fi che, a lloro petetione, tucta la deruparo. … Sey anni stette sconcia, sì como trovo scripto, … Né casa vi remase, né pesele, né ticto; … Credo che fo judiczio como de male tollitto … Che Dio ce concedette ad tanto maledicto. … Li judicii de Dio ad nui sonno multi occulti, … Perciò guardare devemone de fare tale consulti; … Set non sonno rascionivili, non ce sciano sculti, … Perché n'agio veduto fare vendetta de multi! … Ancor porrìa essere fortuna overo destino … Che così dovesse andare per nui, né più né mino, … O per li gran peccati fatti nel terrino, … O lo addusse influentia da lo alto Dio divino! … Tornamo ad re Manfreda; colla soa pertinacia … Non temendo la Ecclesia, standoli in contumacia, … Et similemente al celo standoli in desgratia, … Né che vennetta facciase della soa stulta audacia; … Re Carlo primo di Francia, dalla Ecclesia chiamato, … Venne con multa gente d'arme adcompagnato … Contra de re Manfreda per averelo cacciato … Et per la santa Ecclesia repunere in estato. … Junto che fo ad Hostia, ad Roma se nne vende; … D'onne roba fo fornito sì como se adconvende, … Et dé uno gran convito splendito et sollende; … La gratia de refare Aquila missere Jacobo obtende. … Lo papa, depò questo, li dé lo confalone … Contra de re Manfreda ad morte et destructione, … Et contra qualunca altro a llui foxe in defensione, … Et, facto lo sacramento, da lui se licentione. … Gisene per Campagna et per Pullia ad Benevento … Et là con tucta gente prese allogiamento … Con alegreza et festa, sonanno omne stromento; … Coscì de fare battallia ciascuno avea talento. … Sentendo re Manfreda re Carlo venire, … Prima deliberò de in campo non uscire … Né mettere ad partito potere tucto perdire, … Ma tucta la soa gente per lochi departire. … De poi mutò preposito, altro consillo prese, … Ch'era mancamento ad re stare ad defese, … Sofferenno la strussione de tucto lo pagese, … Ma pure de uscirely ad campo et essere alle imprese. … Et radunare fece tucta la soa gente … Da cavallio et da pedi, danunca ne aveva niente, … Et forniti de robba che li era spediente; … Con ipsi ne uscìo fore; non fece saviamente! … Et così junti ad campo con tucta la brigata, … Puserose adpresso a lloro ad una balestrata … Et con festa et con soni si fo bene allogiata; … Da tuct' e dui le parti la guerra è desfidata. … Poi fecero le schiere ciascuno da parte in parte; … Chi se adcommanda a Dio, chi se accomanda ad Marte … Che li dega la victoria como rechiede l'arte; … El re Manfreda attese a ffare altro in esparte. … Ché dece cavaleri della soa gente elesse … Delli soy più scorti che fidare se podesse, … Et a lloro conmise che ad altro non attendesse … Sì che lo re Carlo là morto remanesse. … Messere Berardo Stiajecce fo capo delli dece; … Per dare morte ad re Carlo una gran ponta fece; … Illo re Carlo animuso no llo curava un cece; … Per la soa gran vigorìa gran parte ne desfece. … Poy verso dello campo voltòse alle soi genti; … Vedeale nella battallia per essere vencenti, … Cacciando li innimici for delli allogiamenti, … Sì che ad re Manfreda faceva battere li denti. … Uscì contra re Carlo, con impeto se mosse, … Con una lancia in mano adosso li percosse; … Del quale culpo re Carlo de sella non mutosse, … Ansi la soa lancia in su lo petto li posse. … Et firìo re Manfreda de tale forza et potere … Che arme che lui avesse no llo potìo retenere … Chel ferro no lli trasse ad male sou volere, … Sì che morto convendeli giù in terra cadere. … Unde per la soa morte la gente sbagotthìo; … Chi non era fugito allora se fugìo; … Et la gente de re Carlo contanto l'asegìo … Che pochi ne camparo de chi ce resistìo. … De quilli che camparo, chi là chi qua andaro, … Et quilli de re Carlo più no lli sequitaro; … Al campo per la roba tucti se retornaro … Et tucti foro ricchi: tanta vi nde trovaro. … Ottenuta la victoria, re Carlo adsay contento … Ch'aveva vinto lo regame per sou gran ardimento, … Per festa et alegrecza sonava omne stromento; … Poy tucti li racolse per fare departemento. … Et annò verso Napoli sensa fare altra resta … Con tucta la brigata della soa gran conquesta; … El popolo uscìo fore senza alcuna rechiesta, … Et miserolo dentro con multo honore et festa. … Così abe re Carlo lo regame adsequito, … Da tucte le provincie assay bene obedito … Et da tucti li popoli honorato et reverito; … Chi ben volse ad re Manfreda non abe bon partito! … Reposata omne festa, omne sollaczo et joco, … Lo banno fece dare, ad pena dello foco, … Che omneuno puse l'arme et torne allo suo loco, … Lo grande et lo mezano per finente allo poco. … Poi mise li offitiali per citadi et castelle … Con multa gente de arme, ché nisciuno se rebelle, … Et, se nisciuno movessese, per levareli la pelle; … Null'altra gente de arme se tenca per chivelle! … Così, misso lo reame in bono filo dericto, … In questa pace stava con tucto lo suo districto, … Et da longa et da presso omneuno stava ficto; … Duno et gratia facea ad chi li geva dritto. … Lo re Carlo fo prencepe de multe gratie plino … Alla soa Ecclesia sempre collo culto divino, … Et della soa persona fo quasi uno paladino. … Fece refare l'Aquila che jacea in casalino; … L'Aquila, per inducta et summa petetione … De ser Jacobo de Senizo che n'abe promissione; … Sì che per ipso l'Aquila dui volte facta fone; … Ben parìa cosa degna de lui farene mensione. … El fo scrittor del papa con bello stile fatto; … Non havìa paro in corte, tanto quello era atto, … Chel papa et lu re l'amava; tanto obediente era fatto … Che mai di nulla gente non fu coatto. … Per ben servire è stata la gratia che ha hauta; … Dal papa et dallu re Carlo isso l'à receputa; … Nullo contrario ci hebbe in questa lor venuta; … Dio li faccia gratia alla loro transuta! … Però che lu segnore il suo servo deve ajutare … Et non li esser ingrato per nulla cosa ad fare; … Quanto più grande è il signore più lo deve fare, … Ché sempre ne sia lodato senza nulla pagare. … Questo a messer Jacovo fu fatto de gratia, … Però che in corte havìa grande et bella audatia, … Et anco a nullo non fece mai fallatia, … Et in corte non stette mai a contumatia. … Signuri, perdonateme, pregovi ad laude Deo, … Se in qualche cosa fallo nello dicere meo, … In quisto mio dittato lo quale vi conto eo, … Gettando qualche mutto, ca ad nullo serrà reo! … Lo cunto serrà d'Aquila, la nobile citade, … Como è male conducta per nostra malvascetade; … Et quilli che la fecero, dicovi in veritade, … In un modo laudareli in animo me accade. … Da grande animo vendeli quando lo imaginaro, … Che tante castella insemera ipsi radunaro, … Et tante libertati quante da re accaptaro! … Alcuni che trovarosenci ben lo accaptaro caro! … Questa terra fo in prima per re Corrado facta; … Poy venne re Manphreo, per illo fo desfatta; … Sey anni stette sconcia, como la storia tracta; … Correa li anni Domini, como correa in pacta … L'anno che edificaro, anni mille et duicento … Et poy cinquanta quatro, credate che non mento; … Alli cinquanta nove fo lo sconciamento; … Fra quisti cinque anni no vi fo accasamento. … Poy sorse lo re Carlo che la fece refare: … Dello mese de aprile la fene redeficare; … Correa li anni Domini, secundo scripto appare, … Ducento sessanta cinque; quanto è mo poy contare. … Nanti non fo refacta, fonce multo contraro; … Perché li gentili homini nanti lo re annaro; … Con grande pietate a llui se accomandaro … Che no lli destrugesse né facesse tanto amaro. … «Monsignore, pregamote, la cità non refare; … Vuy sete gentile homo et bellio vi non pare … Per la rea villanìa li gentili desfare; … Ca cescasuno de nui deverete adjutare. … Ènci dicto che illi te dao multi denari, … Se lli refay la terra alli rei mercendari; … Più denari nui damote che li nostri aversari; … Prendete nostra obliganza per judici et notari. … Anchi te promettemo duicento cavaleri … Bene armati et accunci, tucti co lloro scuderi, … Essere allo tuo comando dunca te fa mesteri; … Fi ad morte li mettemo de essere toy guerreri». … Lo re Carlo respuse: «o non vollio obliganza; … Set non avete moneta, tollietela in prestanza». … «No lla trovamamo a presteto», respusero, «a llianza … Nui la recollieremo senza nulla fallanza». … Uno delli signuri li stava canto lato … Che per li menuri homini facea lo tractato; … Et agi per certanza cha era ben pagato; … Voltòse verso lo re et abbe a llui parlato: … «Segnore, Deo vi dea vita, mettatevi ad pensare: … Se la cità de Aquila vui non fate refare, … Lo popolo menore tucto farrai desfare: … Quale ne farrai impennere et quale farrai cecare. … Quisti non ago denari, ma se lli credo avere; … Scortecarao li vassalli quanto è loro potere; … Per omne denaro vinti se farrao provedere … Et, sopre tucto questo, li averao male volere. … Singnore, Deo vi dea vita, mettetevi ad pensare: … Chi lassa le loro case dove sole avetare … Et le loro possessiuni da presso fa allongare, … Per gran dolo ne è stritto, che non po altro fare! … Credo che quisto popolo, se foxe bene tractato … Et li loro signuri lo avessero conservato, … Se tanto no llo avessero allo vivo scortecato, … May non vorrìa in Aquila essere rencasato». … Re Carlo, odendo questo, mossese ad pietate; … Disse: «Refayte l'Aquila, ché io vollio in veritate! … La moneta promessa per termene portate; … Fecciatevi le carti che siano ben cauterate». … Li tractaturi de questo foro multi alegrati; … Parterose da re Carlo, lassaro li scendecati … De tucte le castella, como erano obligati; … In Santo Vettorino erano reserrati. … Ca loco congregandose multo celatamente … Acciò che li signuri non sentessero niente, … Ciaschesuno recava soe carti cautamente … Et loco le repusero tucta questa bona gente. … Lo pacto quale fecero con re Carlo intanno: … Che la terra concedali, como petuto li ànno, … Che prendano casalina quantunca ne li vando, … Et uno casalino a foco si vadano assenando. … Lo casalino degia essere quatro canne per lato … E sette canne et menza per longo mesurato, … E de omne casalino allo re sia dato … Dudici bon carlini per uno fiorino contato. … Quindici milia focora foro quilli che dero; … Plu che mo non è l'Aquila de terrino prendero; … Lo colle de Collemagio daventro lo mettero; … Como abe nome Aquila dirròvilo de vero. … Assay gero cercando Amiterno et Forcone; … Plu acto loco che quisto null'omo devisone; … Piacque a Deo che in questo ciascuno se accordone … Che Acquille demandaro, che villa de Pile fone. … Dixero: «Como à nome questa villa ecco posta?» … «Acquille questa chiamase, che sede in questa costa». … Et uno parlò fra li altri et fece questa proposta: … «Nome Aquila ponamoli!» et ognuno se nci accosta. … Quando vindero allo punto della terra pilliare, … Perché fo sconcia in prima miserose ad pensare; … Criserose che li primi non sapessero fare; … Dixero: «Mo accuremoly de mellio retrovare». … Abero multi astrologi per colliere l'ora et lo punto … Che regne la citade multi anni senza cuncto, … Et chi male vole fareli che sia morto et defunto! … Lo dì quando preserola miserolo no punto. … Uno de quilli savii intendo che parlao: … «Questa terra che prendemo, credo che durarao; … Et guastare non dévesse, cha plu permanerao; … Ma multe tribulatiuni credo che averao!» … Dapò che foro fornite le loro voluntati, … Tornaro alle castella et contaro li tractati … Et posero lo giorno de essere congregati; … Represero la terra con fussi et con sticcati. … Sconciaro le castella, la roba ne adrecaro; … Le grande fortelliczi tuttequante guastaro; … Né tanto alli signuri sapesse reo et amaro, … Contra la loro voglia in Aquila li menaro. … Ficero li abitatii de tabole et de mura; … Parichi miscy stettero, ché abero pagura; … Perché li gentili homini diceano ca non dura; … Che non se resconce Aquila; hor ponatelo a ccura! … Et non però che io credo, como agio ymaginato, … Che may non fora facto quello che facto è stato: … Liberare li villani per loro merito et grato, … Quanto, per li signuri, purgare lo loro peccato. … Chi foxe bene savio, metteriase ad pensare … Che gran peccato feceno per questa terra fare, … Et in quello che è facto volesse ymaginare, … Pagura abera d'Aquila che non degia durare! … Como aio odito dire, così vi conto et parlo: … Quilli che Aquila fecero promisero a re Carlo … Lo terrino per Aquila tucto quanto pagarelo; … Como toccava all'omo, così satisfarelo. … De Pile e della Torre fo tucto lo terrino, … Cha Acquille non hebe più proximo vicino; … Fra quisti tucti non abero uno vile provesino: … De ciò che li promisero venderonelli mino. … Odito agio da savio: chi mura in terra aliena … Che dice la loro lege ad gran rascione plena, … Fatiga deve perdere et calce et prete et rena; … Ad chi fo lo terrino la lege lo rassena! … Or, data questa sententia, se nui avemo murato … Nello terrino altrugio che non fo comparato, … Or non avesse ad dire de majure peccato … Che quisto communo ha fatto da poi che fo adunato! … Alla nostra materia me vollio retornare … De Aquila male guidata che in pace non po stare; … Quello che agio in core vollio palificare: … Quasi per dollia et ira serrà lo mio parlare! … Como lauday colloro che Aquila edificaro, … Questa bella terra così bene la allocaro, … Et tante libertati quante da re acquistaro, … Così li despregio: tali homini vi menaro! … So facte le proverbia per li homini saputi, … Non per direle alle bestie né alli homini muti, … Ma per direle ad quilli ch'è scorti et adveduti, … Che bono exemplo prendano de alcuni jorni juti. … Fra li altri che vi saccio uno me è plu ad mente: … Chi place allo villano desplace a Deo vivente, … Ca no llo sa cognoscere né poco né niente, … Ma sempre è ingnorante dello suo cognoscente. … Adunca a Deo desplacque: quilli che ordenaro … De fare questa terra sì bene l'allocaro … Et tante libertati quante da re acquistaro; … Così li despregio: tali homini vi menaro! … Ramotto con altri homini trasse de servituty … Tucti li menuri homini che quisto pagese à havuti; … Quillo ne fo appiccato et altri morti et feruti; … Unni sapete que meriti da nui ago receputi! … Odito avete dicere delle volte plu de otto … Ad quilli che maldico l'anima de Rambotto … Che ecco tanti misene, gettando qualche motto; … Però fa gran peccato chi trane villano de sotto! … Da poy che fo unita la multa villanallia, … Sallero in gran superbia per fare briga et travallia; … Omne castello strussero che era alla frontallia; … Se fecero peccato, non cederono una pallia. … Multe castella strussero, non se porrìa cuntare: … Ocra et Castelluni fecero derupare; … Nulla grande fortelleza ce volsero lassare; … La roba che arrecarone anco se tè ad redare. … Da poy che Aquila posero in quisto casalino, … Ad quattro anni poy questo venne re Corradino … Che fo sconfitto in Marscy, lo misero meschino; … Re Carlo abe victoria et vicque lo terrino. … Or quisto Corradino si venne dalla Mangna; … Lo floro de quella gente menò in soa compagna; … Ovunque se pusava, tenea plano et montagna; … De Carlo non curava lo valore d'una castagna. … Volliove recontare como fo la battallia. … Re Carlo, primo re, si gette alla frontallia; … Illo era paladino et avea gente da vallia … De boni cavaleri et de bona pedonallia. … Ma quando se adboltavano fra loro li Todischi … Con quelle spade longhe de sopra alli Francischi, … Fenneano ad un culpo l'omo, et sempre erano flischi; … Resistere non poteano ad quilli Allemandischi. … Or vi dirrò lo modo che tenne lo re Carlo: … Quattro battallie fece, como vi conto et parlo; … Ad ciascuna battallia un omo fe armarlo, … Ad modo de uno re si fece coronarlo. … Como vi conto et parlo, tre battalle perdeo … Lo nostro re Carlone dello exerceto seo; … Erace uno Todischo che, danunca fereo, … L'omo da capo ad pedi ad uno culpo fendeo. … Quillo chiamare facevase Cavalero de Polsella; … Ad un culpo gettava cescasuno de sella; … De poy che soa prodeza fo spasa per novella, … Omne homo li fugeva per non avere morte fella. … Colla quarta battaglia re Carlo se stageva; … Settecento barbute de bono arnese aveva; … Pensando in tre battallie, perduto aver parea, … Era tucto smagato et fugire voleva. … Uno bon suo cavaliero dixe: «Carlo, Carlone, … Longa fuga è fine in Francia: guarda que pensi mone! … Se tte mitti per fuga, serray morto o prescione, … O quilli che son toy te talliarando ad boccone!» … Questo fo presso ad sera; le genti era stancate … Per la granne fatiga delle colpora date; … Tornarosenne ad magnare dove erano posate: … Né magnato né bìboto avevano in veritate. … In quillo dì non fecero battallia più niente; … Poy che fo sera ad tardo lo re Carlo prudente … Pensao infra sou core: «Gran male me è comenente! … Dove recuperare porraio io dolente?» … Jà era borbottato che Aquila se tenea, … Dico, per Corradino et per la gente sea, … Sì che alcuno dubio re Carlo ne aveva, … Ma non che certo fossene et adpena lo credeva. … Con quisto pensaminto la sera calvacao … Con quattro homini soli, ché più non ne menao; … Vennesenne all'Aquila; quando se appressemao: … «Per chi se tè la terra?» le guardie ademandao. … Respusero le guardie: «Per re Carlo se tene, … Che Deo li dea victoria quanto in piacer li ène! … Or me dì, chi si tune et chi con teco vene?» … «Amici semo vostri; fa che guardete bene!» … Vennesenne lo re alla porta de Bazano; … Li portanari gridano: «Chi vè giò per lo plano?» … «Missi semo dello re», respusero chiano chiano, … «Facciatelo sapere tosto allo capetano; … Ca parlare volemoli de quello che ncy è imposto». … «Ora aspettate un pocho», per loro fo resposto. … Annaro al capitano et feli sapire tosto: … Ciò che lo re l'impuse a mente li fo posto. … Lo capitano tosto comandao che venesse; … Mannò per dudece homini, che ciascuno a llui gesse, … Ca c'era novella nova; nullo se ne fugesse, … A ppena della testa, et scusa non valesse! … Avenga che lo re annasse sfigurato, … Lo capitano conobelo, a llui se fo chinato; … Et lui li comandò che lo tenga celato. … Co llui et colli dudicy lo re ebbe parlato. … Disse: «Figlioli mei, vui sapete che io … Agio facta questa terra per voluntate de Dio, … Et intendo d'esaltarela quanto è lo potere mio. … Allo bisogno parese lo bon servo e llo rio. … Se in quisto mio bisogno domane me soccorrete … Con arme et con cavalli et fodero che rechete, … Per vuy ragio lo regno; et vui far lo devete; … Et poy io farragio quantunche vui vorrete!» … Con bella cera alegra fo resposto de fare … Omne adjuto et soccurso che sappia adomandare. … Vede la bona vollia, presese ad alegrare: … «Or fatevi con Dio, faite como vi pare!» … De notte venne in Aquila et de notte tornao; … Nanti che foxe jorno nell'oste se trovao; … Tanto privatamente così in campo intrao … Che nullo questo sappe, sì cauto calvacavo. … Lo capitano dell'Aquila que fece vollio dire; … De notte lo consillio subito fece bannire; … Adunase per tempo, et lui fece sentire … Che lo re volea succurso, che Aquila dovesse ire. … Se may se odette popolo ad una voce gridare, … Quillo fo lo majure: «Giamolo ad ajutare! … Ecco homo non rimanga che non ce debbia annare! … Quanto fodero havemo omne homo degia portare!» … Lo capitaneo per tempo cacciò lo confalone; … Fa mettere lo banno, a ppena de traditione, … Che omne homo lo sequite; in questo se abione; … Subitamente l'osta d'Aquila uscita fone. … Non aspettava l'uno l'altro, ma, chi mellio potìa, … Per coste se gettavano, non curavano de via; … Ciaschesuna persona con la bestia che avìa, … Con tucto quello fodere che in casa se tenìa. … Non tanto, dico, li homini, ma le femene gero … Dereto alli loro homini che gevano volentero, … Portanno carca in capo chi non havìa somero; … Sì che abero fodero quanto li era mistero. … Nell'ora della nona foro nell'osta junti; … Tanta gente parìa calanno per li monti, … Tucti maravelliavanose li baroni et li cunti, … Dicendo: «Chi so quisti che vengo così prunti?» … Alcuni dubitarono, fin che li conubbessero, … Non foxero inimici che contra illi gessero; … Quando odero le laude che «Viva Carlo!» dissero, … Represero valore tanto che li sconfissero. … A mal partito stava re Carlo con soa gente: … Scurto l'era lo fodere che non ne aveva più niente; … Lo fodere de l'Aquila scarcaro incontinente … Et satiaro l'oste multo plenariamente. … Lo re non era uscito alla battallia ancora, … Ché non aveva fodero né aveva mangnato allora, … Et pure aspettava l'Aquila che jonga in hora in hora; … Se nanti giti foxero, suo pegio stato fora! … Illo stava inbuschato et non con troppo gente; … No sapea li inimici dove stagesse niente; … Stava alle Cappelle, sacciate veramente; … Sentendose lo adjuto, uscìo ardentemente. … Corradino et Todischi vinto avere credeano, … Ché re Carlo et soa gente per campo non vedevano; … Cercando per li morti et per re Carlo geano: … Quilli tre coronati tucti morti li avevano. … Criseno che re Carlo foxe uno de colloro: … Anco tenevano in capo le corone dell'oro … La gente tucta mossese senza fare demoro; … Spasese per lo campo per avere le robe loro. … Re Carlo uscìo in campo et ferìo allo pavallione … Ch'era de Corradino; loco era lo confalone; … Gettatolo per terra, allo campo se tornone; … Fo lo communo de Aquila che bene lo sequitone! … Vedendo Corradino lo confalone perduto, … La gente sua spaliata, non à adpresso l'agiuto, … Misese per la fuga; pensava essere traduto; … Annòsene verso Roma et loco fo raputo. … Quilli de Frangipane Corradino pilliaro; … A ppochi dì po questo allo re lo menaro; … Poy che lo hebeno in Napoly, la testa li talliaro; … Ad Sancta Marìa dello Carmino loco lo sotterraro. … Retorno alla sconficta. Depò che Corradino … Se mise per la fuga, omne omo li vè mino; … Tucti foro sconficti et perdero lo terrino, … Sì che lo sou exercito venne ad male fino. … Tanta la multa gente che vi fo morta intanno … No lla porrìa contare quilli che abeco sanno; … Multa roba ne abe Aquila che may la renderando; … Dallo re se licentiaro, tornarono cantanno. … Quilli de Alve dicovi per che modo annaro: … Quando quilli Todischi per campo se spaliaro, … Lo re, non essendo in campo, sconficto se pensaro; … Le laude de Corradino tuttiquanti gridaro. … Re Carlo, quando sappelo, Alve fece guastare, … Ca troppo foro presti, fecelo ben pariare; … La ecclesia della Victoria in Marsi fece fare … De llà dalle Cappelle; Francisci ce fece stare. … Alla nostra materia me vollio ritornare; … Chi bene à facto all'Aquila lo vollio commendare; … La fonte della Rivera quillo la fece fare … Et anco le quatro porte, volliovi raccontare. … Quisto che questo fece fo miser Lochesino; … Fo capitano d'Aquila, cavaliero pellegrino; … Correa li anni Domini, dicovi in mio latino, … Ducento settanta cinque; non fo né più né mino. … In quillo tempo uno homo fo multo nominato; … Misser Nicola dell'Isola in Aquila fo chiamato; … Nanti che quillo foxe cavalero nominato … Multo era amato in Aquila, cha era appopolato. … Era capo del popolo, et non lassava fare … May torto allo communo, ché sapea contrariare; … Altro che lo dovero non lassava pagare; … Quisto fo homo sempre da deverese laudare! … Se alcuno capitano torto fare voleva … Ad homo o ad castello, quillo lo reprendeva; … Pagare non lassavali set non quello che doveva; … Nullo homo più che lui in corte non faceva. … Vedendo el capitano che era tanto amato … Et era dallo popolo a ttutt' ore accompagnato, … Convenea che facesse quello che li era ad grato; … Li granni no poteanonci; sì che era invidiato. … Un jorno fece fare un granne adunamento; … Lui se levò in popolo et fé quisto parlamento; … Dixe: «Signuri, dicovi dello meo intendimento: … Queste rocche de intorno fao grande impedimento. … Levete le coragera et giamole a derrupare, … Et quello che è facto non averemo ad fare! … Nullio signore saccio che possa contrariare; … Se facto è, collo re ben l'haverremo accordare!» … Ad una voce respusero: «Sia incontanente facto! … Rocca non ce rimanga intorno per nullo acto! … Fa che te mitti innanti, nui te sequemo ratto! … Chi lo contrario dice da nui serrà desfacto!» … Verso Ocre se nne gero et si llo desertaro; … Poy gero a Lleporanica et si lla deguastaro; … Lo castello de Pizolo ad terra lo mandaro; … Preturo et la Varete per terra lo gettaro. … Non posso ricontare tucte le altre castella … Che gero a derrupare coll'oste grossa et bella, … Ca solo a ccontar questo fora longa novella; … Poy retornaro in Aquila coll'armadura ad sella. … Poi che l'oste revenne et foro no Mercato, … «Viva lo re!» Nicola, «viva!» abe gridato; … Tucti li altri gridaro con gran stolo adunato: … «Viva lo re!» gridando«et Nicola prejato!» … Una logia fo facta in pianza immantenente; … Cavalero de popolo fo facto alegramente; … Fovi facta gran festa et fovi multa gente, … Et multi alegri forone et altr'è ben dolente. … Quilli che male li volsero allo re lo accosaro; … Dixero che lo re non ce è tenuto caro … Quanto miser Nicola; et così lo provaro: … Sensa miser Nicola non potea aver denaro. … Per lo male che fece Aquila, che guastò le castella … Sensa commandamento, allo re annò novella … Chi per miser Nicola l'Aquila se rebella; … Lo re, odendo questo, per traditore lo appella. … Lo re mandò lo figlio, cioè Carlo Martello; … Era re d'Ongarìa et virtuoso et bello; … Vicario era dello re quisto nobil jovencello; … Et venne in questa terra collo core multo fello. … Re Carlo comandòli che occidere facesse … Misser Nicolò dell'Isola per quale via potesse; … Poi che se sappe in Aquila che questo re venesse, … Fo dicto ad miser Nicola che no vi sse figesse. … Misser Nicola disse: «Se dovesse morire, … Jamay al mio signore intendo de fugire». … Fece una gran brigata ad cavallio vescire … Colle bannere in mani, et volse per lui gire. … Poy abe de pedoni multe et multe milliara … De quilli che tenìano la soa persona cara; … Stavano appresso a llui, nullo se lli accostava, … Trecento cavaleri, per fareli una bara. … Quando venne lo re in Aquila, lui li uscì innanti … Con quisti cavaleri et con seymilia fanti; … Plu volte appressemòseli, facendo festa et canti: … «Viva re d'Ongarìa!» gridando tuctiquanti. … Dixe lo re d'Ongarìa: «Mal n'agia lo male dire! … Quisto non è traditore, secondo lo mio parire; … Anco me par liale homo da nui servire; … Sì che quisto non pareme de farelo morire». … Lo re ad San Dominico allora se pusao, … Et abbe bono cossillio de quello che se fao: … «Però che lo mio signore a me me comandao … Che lla persona tollali per quello che fatt' ao». … Fo dato per consillio che lo mande chiedendo, … Che venga con quatro homini, et più con lui non iendo: … «Et farray lo comando de tuo padre, obedendo». … Lo re mandò per lui in quisto modo, intendo. … Quando odìo lo comando che lo re li mandò, … Misser Nicola subito verso lui se abiò; … Più che tremilia fanti co illo se menò; … Quando foro veduti undeuno se senò. … Dixe lo re ad quilli che li stavano da lato: … «Che è quello che ogio? che remore è levato? … Sacciate quel che è». Quilli l'ànno spigiato; … Dixero che gran gente Nicola à accompagnato. … «Dicono che non se parto senza misser Nicola, … Et quilli che l'accusano mentono per la gola; … Ché lui è più legale che fin' oro de cola, … Et de omne gran lianza porrìa tenere scola». … Non vede lo partuto lo re de fare vendetta, … Ch'era sì gran remore dello popolo che aspetta; … Alcuni coselliarely: «Non credere ad parletta! … Ché multi ne son captivi per invidia che ànno strecta». … Lo re lo chiamò et dixe: «Misser Nicola mio, … Tu ei multo accusato da alcuno homo rio; … Ma non serrìi sì amato dallo popolo tio … Set non fuscy liale allo re Carlo pio. … Io non vorragio credere alla accusa che avete; … Or vi portate bene in qualunca parte sete». … «Et vui, con reverentia, signore, non credete … Alli mali diceturi, ma fate che volete». … Mille anni se lli fece lo avesse licentiato, … Però che allo re era multo accusato; … Uscìo fore alle genti che lo aviva aspettato, … Et subito un presente allo re abe mandato. … Vedendo poi lo re che non poteva fare … La cosa per que venne, se ci mise ad pensare: … «Se de questo me scopro et no llo posso fare, … Con altro che vitupero non posso retornare». … Pure ad miser Nicola bona vollia monstrao; … Fece sapere la partenza, lo dì che senne annao; … Lo bon misser Nicola allora lo presentao … Da parte dello commune, et ipso lo pillao. … Fi a Bazano lo scorse con grande compagnìa … Che era adsay majure che quella che re avìa; … Poy li fé reverentia et da lui se partìa; … Lui se tornò in Aquila, et re pilliò soa via. … Da poy che fo ad Napoli, recontò soa novella; … Lo re lo mottiò, ché no lli parse bella, … Et dixeli che aveva core de femmenella; … Et lui lo sofferìo como una donzella. … Missere Gentile de Sanguero fo gran barone nomato … Poi capitano fo facto; in Aquila fo mandato … A ppetetione de Rojani, et foli commandato … Che prenda miser Nicola et allo re sia menato. … Misser Nicola sappelo; quando venne, figìo: … Ad una villa de Vagno privatamente gio; … La gente dereto corseli de poi che lo sentìo; … In Aquila remenarolo como se foxe Dio. … Remiserolo in la terra ché non se inserra porte, … Et stava nella Torre all'onta della corte … Che no lli potea offendere: cotanto stava forte … De Vagno et de Paganica et d'altre gente adorte! … Abitava nella Torre, como vi agio contato; … Tucto dì aveva la corte como re foxe stato; … Dallo generale d'Aquila plu che re era amato: … Pagare uno denaro non averìa lassato. … No lli potendo offendere, li inimici pensaro … De farelo attossecare; et questo operaro; … Tre jorny morto tennerolo, che no llo sotteraro; … Non fo facto mai in Aquila un corrutto sì amaro! … Femene più de mille vi forono scappillate, … Gevanose pelanno, colle guancie raschiate; … Tucti li homini gevano con teste scappucciate, … Pelannose tucti como chi perde figlio o patre! … A mille ducento anni novantatre passati … Paganeca et Bazano se foro correcciati; … Con Bazano Rogiani se forono adunati … Et anchi Piczolany se forono legati. … Con Paganisci era tutto lo quarto loro; … Baretani adjutaroli tucti, quantunca foro; … Ciascuna de queste parti era in grane storo; … Parichi dì guerraro queste parti amedoro. … In fine della briga Paganisci perdero … Et forone feruti; un anno fore gero; … Le femine vi stavano, ché case non abbattero, … Ma della robba che abero poca camparo de vero. … Uno anno depoi questo ecco santo Petro venne; … Dello mese de augusto, come scrivo advenne, … La corona ecco prese, como se lli adconvenne; … Venne ecco lo re Carlo et alegrezza dénne. … Li boni homini de Aquila ad santo Petro gero, … Aquila accomendaroli, ché li era gran mistero; … Ca lo avevano aspettato con grande desidero; … Che faccia pace et remetta quilli che fore gero. … Lo re recomandòli che n'era multo irato, … Cha lo comuno de Aquila li era assay accusato: … Dui milia oncie de pena lo aveva condempnato! … Santo Petro, sapendolo, ce abe reparato. … Parlò con lo re Carlo et disse: «Figliolo mio, … Fra tucte l'altre terre Aquila più amo io; … Et volliote pregare dalla parte de Dio … Che perdonare digi allo popolo tio». … Lo re Carlo respuse: «Patre santo beato, … Ad me me conven fare ciò che ày commandato; … Io me crisci ponereli dello loro peccato, … Che mai se remmezzassero; ma siali perdonato!» … San Petro beneditto in Aquila li remise … Et fecero la pace como li commise; … Et lui de bona vollia fare ben lo promise; … Re Carlo, ad soa preghera, la pena li dimise. … Poy che ebe la corona et lo papale manto, … Entrò ad cavallio in Aquila in 'n asenello blanco, … Lo re Carlo adestrandolo, lo filio dall'altro canto … Ch'era re d'Ongarìa, como dice quisto canto. … San Petro benedicto quando se incoronò, … Allora in Collemagio la indulgentia lassò; … Dui cardenali de Aquila si fece et consecrò; … Benedicto sia et laudato, ché l'Aquila exaltò! … Vedendo li Aquilani l'amore che li avìa, … Parìa che fare devesse ciò che se lli petìa, … Annarosenne a llui in questa dicerìa: … «Patre santo, pregamote, fanne più cortesìa. … Tanto bene ne ày facto; anco più te pregamo … De queste nostre ecclesie, che perduno vi agiamo, … Ché so novelle facte et alle vechie non iamo; … Con queste che so in Aquila conven che li tengnamo. … Tutte le nostre ecclesie che ad le castella havemo … Quilli proprii vocabuli e nomi li punemo, … Ma perdunanza dareli ad queste non potemo; … Tanto altro havemo ad fare che dire non lo potemo. … Si che alle ecclesie vechie perdonanza avevamo, … Et nui per guadagnare ad quelle ne annavamo; … Hora l'avemo lassate ca in Aquila ne stamo; … Santo patre, pregamote che questa gratia agiamo!» … Lo glorioso santo respuse: «Facto sia: … Tucte le ecclesie de fore che foro fatte pria, … Le perdonanze che abe confermole per cortesìa, … Et ducento cotante ne do da parte mia». … Tornaro multi alegri li nostri che vi gero, … Ché lo papa li exaudìo de ciò che li petero; … Ecco stette più misci, ciò dico de vero, … Et po tornò ad Napoli, non so per que mistero. … Quando lo glorioso ecco fu coronato, … Correa li anni Domini como vi fia contato: … Anni mille ducento novanta quatro è stato; … Lui inalzò assai l'Aquila; benedecto sia e laudato! … Ad cinque anni po questo gran novitate fone, … Che lo communo d'Aquila gio in hoste ad Machilone; … Nove semmane a pedi l'oste loco durone … Per fi che, priso et guasto, may non se nne levone. … In dì de santa Justa, la festa de Bazano, … Fo tolto Machilone dallo communo Aquilano; … Quanto sedero ad alto tanto calaro in plano; … Quello che vi remase non valse uno anchontano. … Como ymageno et penso, per quisto gran peccato … Non è maravellia se Aquila non à stato; … Preserolo per patto, et no lli fo observato, … Menaronde le donde, et niente li fo dato. … Vennero in povertate: non sapevano guadagnare; … Folli tolto lo loro, anco se tè ad redare; … Fo fatto uno monastero; promiserelo de dotare … Et metterevi de quelle che non avevano che magnare. … Forovi messe moneche, dico, de Machilone; … Foro gentile femmine, secundo se contone; … Lo monte li promisero, retolto a lloro fone; … Vivendo poi in blasmo, lo viscovo le caccione. … Ad mille trecento sette in Aquila refò guerra; … Rogiani et Camponischi misero in bussa la terra; … Missere Guelfo de Lucca volsero dare in terra; … Lui da fore cacciòli; fugerno per la Serra. … Capitano fo d'Aquila misser Guelfo de Lucca; … Missere Verardo de Rogi ce volse fare ad tucca; … Loco la soa potentia no lli valse una cucca; … Le case li abbattero, de roba le spelucca. … Pocho se fixe ad Rogi quando ad Rogi fugìo; … Per pagura de Guelfo da Rogi se partìo; … Perché Piczulani amavalono, ad Piczolo se nne gio; … Depò missere Guelfo ad Pizolo lo sentìo. … Là et in omne loco lo voleva sequitare; … Missere Verardo sappelo, non lo volse aspettare; … Levòseli denanti et gisenne ad stare … Allo Corvaro in Marsci, per plu securo morare. … No llo potenno colliere, lui fece commandare … La gente tuctaquanta che gesse a deroppare … Le case de Rogiani; féle sfondamentare; … Quilli che male volseli fece rafrigerare! … Defendere le case volevano Piczulani, … Et lui ce fece l'osta con multi altri Aquilani; … Vittisette presciuni menò legati ad mani; … Sette semane tenneli tucti con guardiani. … Pagura n'abbe Piczolo che quilli non guastasse; … Multi denari pagaro ché fore no lli cacciasse; … Multe preghere forovi nanti che li lassasse; … Poi l'opera dell'acqua pare che comensasse. … Ad mille trecento otto era pur capetano … Missere Guelfo de Lucca, lo cavalero sobrano; … Dui anni signoriò et tene la verga in mano, … Et era plu temuto che imperatore romano. … Quando fo capitano misere Luchesino … Che facta aveva la fonte mintri abe lo domino, … Quella della Rivera che getta l'acqua ad plino, … Misser Guelfo era stato suo judice fino. … Imaginavo missere Guelfo de avere granne honore … Et fare cosa notabile per avere dalla gente amore, … Como fé Luchesino, che della fonte abe sentore; … Perché era crema d'acqua, la fé menare da fore. … De intorno alla citade multo gio provedendo … Que acqua ce menasse plu legera essendo; … Dell'acqua de Santantia assai mellio parendo, … Fecene lo consillio et questo proponendo. … Tucti dello consillio così vi conselliaro: … Che séquite questa cosa tucti lo pregaro; … Frate Janni dell'acqua capomastro chiamaro; … Gerosenne ad Santantia, la forma devisaro. … Santantiani questa acqua dareli non volevano; … Dicevano che eran structi se quest'acqua perdevano; … Fo dicto ad Santantiani che per l'acqua li deano … Quattrocento florini; però li convenevano. … Non potenno Santantia ad Aquila contrastare, … Deliberò che l'acqua potesserola menare, … A ppatto che de forma non degiano pagare … Né de nulla altra spesa che vi sse degia fare. … De menare tucta l'acqua habero intendemento; … Et l'acqua che remase jacea più in fondamento, … Ché per menarla in Aquila non haveano sallemento: … Se sse mettea in la forma, veneva ad fallemento. … Poy quella de sopra visaro de menare, … Ma era tanto pocha che non poteva bastare; … Fé cercare la forma per plu acqua trovare; … Li mastri che trovarola, feceli ben pagare. … Gisene missere Guelfo con frate Janni a llato, … Anchi co omne mastro che vi era deputato; … Mesuraro la forma per longno et per lato; … Ad ciascuno castello la parte fo assenato. … Et da poi fé bannire che nullo laborasse … Ad altro che alla forma, mintrunca se cavasse; … Et poy che è cavata, subito se murasse, … Fin che l'acqua missessese e in piazza si menasse. … Poy che fo comensato, ficero lo pavallione … Sopra in nelli Colli; loco tenea rascione; … De ciò che commandava tanto temuto fone: … Colli pedi dello grano parichi ne legone! … Ipso colle soe mani l'omini si legava … O con grano o con secena, como se lli accunciava: … «Va, mittite in prescione!» all'omo commandava, … «Et guarda non te sciolli!» et tucto se observava. … Tanta la multa gente che ne li Colli stava, … De mascoli et de femene che roba vi portava, … De prete, calce et rena; et quilli che cavava, … Et quilli amandevano, et altri si murava; … Non se porrìa contare per nulla alma vivente; … Non se vendeva in Aquila null'altra cosa niente; … Tucti geano in li Colli ad vendere alla gente; … Stavano come l'oste che sta ascisamente. … Loco erano panicocole, loco erano tabernari, … Loco piczecarole et loco macellari, … Et loco multe tromme, loco multi giollari, … Loco ciò che volivi trovavi per denari. … Tanto ficero et dixero che l'acqua ecco menaro … Con candoli de lino, da pedi li ferraro; … Con funti inprimamente questo incomensaro … Facti como la tina, et multi anni duraro. … Bello serrìa ad dire, chi recitare potesse, … Tucto lo facto ad puncto fi che l'acqua venesse! … Io non posso più spremere; conven c'altro dicesse; … De quilli cotali homini l'Aquila mo ne avesse! … Quanto deve sforzarese l'omo de fare bene, … Spetialemente ad comuno, ché se lli faccia devere; … Non tanto mintre vive, che questo pò vedere, … Ma poy che è morto che altri possa godere! … Missere Guelfo, che menò l'acqua ne lo Mercato, … Prego Dio li perdone omne colpa et peccato, … Ca lo communo de Aquila, vedete, n'è honorato; … L'alma soa benedicase danunca è nominato! … Ora allo mio reconto me vollio retornare: … Missere Verardo et soa parte presono ad impetrare … Collo re che missere Guelfo facessero cassare; … Fi ad decedotto misci non pottero rentrare. … Poy misser Guelfo, venne un cavaliero pregiato; … Fo capitano d'Aquila, lo quale era chiamato … Missere Johanni Coppola, quale fo multo amato, … Ca lui fece salciare la piacza et lo Mercato. … Ad mille trecento et nove, secundo odì accontarelo, … De Provenza revenne lo secundo re Carlo; … Correa li anni Domini, secunto conto et parlo, … Mille trecento nove; quanto è mo poi contarlo. … Lui ad Sancto Dominico allora se pusao; … Granne honore li fo facto quando lo re tornao; … Dello corpo della beata Magdalena troao … Multe reliquie sante, et ecco ne lassavo. … De soy santi capilli ad quisto loco lassone, … In quisto commento et Aquila multo alegro fone; … Et per la Magdalena quisto loco comensone … Et tutto lo desinno da llasù ci recone. … Era multo devoto delli predicaturi; … Quando funnò la ecclesia foronci multi signori, … Quatro viscovi et tucti li Ordini ancori; … Nanti lo re non pusenci preta muraturi. … Promisenne de dare cinquanta once per anno … Per fi ad dece anni; così promise intanno; … Abeli alcuno anno; poi li venne altro affanno; … Fra uno affanno et l'altro avuto non l'ànno. … Poy se nne gio ad Napoli; in quillo anno morìo; … Remase re Roberto; ad Avingnone gio … Et prese la corona, como vi conto io. … Mille trecento dece correa l'anni de Dio, … Quando venne in Aquila lo nostro re Roberto; … Multo honore facemboli, ché ne fo digno et merto; … Foli tolta la soma ad Cascia, per lo certo; … Fece fare l'oste; alecuno ne fo deserto. … La soma li rendero et illi lo pariaro, … Et alcuno ne fo structo, le case li derobaro; … Cert'è ca fo rascione, sì caro l'accaptaro; … Ultra dello perduto, multi denari pagaro. … Nui facemmo gran festa a pedi et ad cavallio; … Multa gente vestìose per fare festa et ballio; … Fa quatro cavalieri intanno senza fallio, … Como è scripto et dicto per Buccio de Ranallio. … Quatro petetiuni allo re foro date; … Delle quatro le dui forono decretate; … Non è colpa dello re se non so observate, … Cha omne male stato da nui vè in veritate. … Una delle acceptate fo, che bona me pare: … Cioè che li mercanti potessero menare … Tucte mercanzìe, senza grascia pagare, … Franche et secure in Aquila, senza contrariare. … Per li gran peccati facti in li jorni giuti, … Deo ce mannò una gran plaga de terremuti; … Fovi una gran pagura; fecero multi buti; … Non che li percomplissero, ca foro penetuti. … Promise lo communo Santo Tomasso fare, … Dico, una ecclesia in Aquila, ché degia Deo pregare … Che per suo amore dévali de quilli liberare; … Poyché foro liberati, non fo chi se sciottare. … Foro le terremuta, le quali v'ò contati, … Dello mese de decembero ad li tre giorni intrati; … Et de mercordì furono, sacciate, cari frati, … Et era le Quatro tempora, jorni santificati! … Li terremuti foro più che quatro semmane; … In loge jacevamo et gran pagura avevane; … Fecevamo penitentia la sera et la demane; … Tucti frustando gìannose con li scuriati in mane. … Foro facte multe paci de innimistati granni … Ché guerra avevamo avuta et stati con multi affandi; … Quando fo questa cosa se tu me ne domanni, … Correa mille trecento quindici o sidici anni. … Correa nanti Natale quindici anni compliti, … La Natale intrao li sidici et li quindici forniti. … Le femene et li mascoli tucti erano scoloriti, … Lialy l'uno ad l'altro plu che li romiti. … Uno frate de Collemagio venne qua ad predicare … Lo quale frà Roberto si se facea chiamare; … Compagno fo ad sancto Petro, como odì rascionare, … Tre dì in pane et acqua ne fece dejunare. … Anco ne comandò et fececi fare buto … De non magnare carne per nisciuno partuto … Lo giorno dello sabato, ché a Deo era incresciuto … Cha la magnavamo lo tempo nanti giuto. … Uno anno depò questo, le mura facte foro; … Plu d'una canna larghe no vi mento ca foro; … Fecerose in uno mese, sì granne fo lo storo, … E le turri custarono cinquecento once d'oro. … Tanty denari forovi per quelle turri missi … Che per turri quatordici ne foro appombissi; … Debere essere cento deliberaro ipsi; … De quisti sì facti homini avemmone avuti spissi! … L'altro anno po quisto, plu peccato facembo: … Per una coda de bacca alla Matrice gemmo; … Tucto lo loro contado abrusciambo et ardembo; … La roba che recambone giamay no lla rendembo. … Et l'osta fo sì bella da pedi et da cavallio … Che fora stata bella ad Roma senza fallio; … Cavaleri mille foronci como fiorino giallio, … Sessanta milia peduni più chiari che crestallo. … Et no vi para forte che foxe tanta gente, … Ca Montriale vendeci tucto comunamente, … Tucti baruni de intorno vennero immantenente, … Ciascuno con soa gente multo sforzatamente. … Ad nui mandò Lanciano et Civita de Penne, … Et Civita de Chiete con Aquilani venne, … Et Carapelle vennenci como se lli convenne, … Et la valle de Trito la soa parte ne prenne. … Era missere Corrado dell'osta capetano; … Venne sforzatamente con cavaleri ad mano; … Vinticinque barbute mandò lo Cassiano; … Lo adjuto de Spoliti non fo mica villano. … Cinquecento barbute ad sollo tolte foro, … Et vindero de Spoliti et fo uno bello storo; … Cinquanta ipsi pagaronone delli denari loro; … De tucti cavaleri quilli parea lo floro. … L'oste che Aquila fece sì sforzatamente … Solo per la Matrice non lo fece niente; … Ma se dicea in Aquila, sacciate veramente, … Che li Asculani adjutali con granne sforzo de gente. … Questa è la veritate, che li promisero adjuto, … Ma no lli soccorrero, ca non videro partuto, … Ca uscire in campo ad Aquila non averìa potuto; … Et nui non curavamo se ben foxe venuto. … Era vivo lo duca quando facembo l'oste, … Et lui era vicario; ben ci dé per le coste: … Sei milia once de pena all'Aquila habe imposte; … Lo re stava ad Genova, nui ci mandammo toste. … Missere Corrado et li altri che in nostro agiuto abembo, … Foro citati ad Napoli per l'oste che facembo; … Lassarose sbannire, como che nuy medesmo; … Durò la sbandiscione fine che componembo. … Mandambonci dui scindici denanti ad re Roberto; … Uno fo missere Bonohomo che era multo sperto, … L'altro fo lo preposto, questo agiate per certo; … Dui milia once assemarono; abembolo per merto. … Niente de mino compusero per Aquila et tuctiquanti … Quilli che a questa terra ecco foro adjutanti, … Che erano sbanditi et condennati innanti, … Che niente ne pagaro; fo avuto multo a grante. … Ad mille trecento vinti facemmo un'altra armata, … Ché gemmo sopra Riete con gran gente adunata; … Per commando dello duca gemmo questa fiata; … Abembo la victoria, et Riete fo pilliata. … Ad nove dì de jugno avembo questa novella, … Quando presemmo Riete et tollemmo Ratinella, … Che loro la chiamavano in Riete l'Aquilella; … In Aquila recambola con grande festa et bella. … Dico che gran festa per quella ecco fo facta; … Recambola in lo carro coperta de scarlatta; … Li bovi et li carreri et mannatari ad matta … Vestiti foro de ruscio, como la storia tracta. … Et sopra li panni ruscy sedeano l'aquile bianche, … Intorno allo carro saltavano quelle briate franche; … Sì bella festa pareme che io non vedesse anche, … Et nui non venevamo como persone stanche. … Missere Nicola de Rogi nello carro sedeva … Cotanto triumphale che imperadore parea; … Nulla persona in Aquila dentro vi remaneva … Che no lli uscesse innanti, ca vedere lo voleva. … Or vi vollio contare che ne fo comenente. … Poy che fo la sconfitta et recolta la gente, … «Alla terra!» gridaro li nostri immantinente; … Comensaro ad sallire le mura arditamente. … Quilli che dentro stavano mandaro la masciata; … Pregaro li Aquilani che Riete non sia guastata … Et non entre la gente, ca serrà desertata, … Ca miserano foco, serrìa arsa et abrusciata. … Respusero li nostri che l'osta aveva a guidare: … «Se volete la terra et le persone salvare, … Quello che comanda l'Aquila ad vui conven de fare!» … Respusero: «Faimo tucto; agiate ad commandare». … Li nostri li resposero: «Volemo che vi dete … Allo nostro re Roberto et allo sou commando stete; … Et la nostra campana all'Aquila rendete, … Ché la furaste ad nui; plu no lla tenerete». … Como chi è constricto che non pò altro fare, … Ad omne cosa adolcase et lassase menare … Et pillia lo partito che mino male li pare, … Così respusero quilli: «Agiate ad comandare». … Alcuni delli nostri, como bon cavaleri, … Geroci de baruni et de multi scuderi, … Et cursero la terra, non como battalieri, … Ca danno no vi fecero che vallia dui deneri. … «Viva lo Re!», gridavano, «et l'Aquila sobrana, … Che è la melliore terra che sia fine in Toscana! … Chi ad ipsa se rebella, se lli leva la lana!» … Tucti li altri gridavano: «Ragiamo la campana!» … Su dello campanile la campana pusaro; … Baruni et cavaleri per collo la portaro; … Et, mintri fo pusata, lo lione speczaro … Che era furato d'Aquila et tenealo multo caro. … Le bannera delli quarti sedevano su la porta, … Collo confalone dello re che sempre l'Aquila porta; … Selmontini la loro bannera avevano adorta … Per sallirela ad alto; ma male li fo porta! … Li nostri si lla tolzero et tucta la stracciaro, … Et foro battuti et tristi quilli che la portaro; … Miserose per la fuga, et quilli li incalsaro, … Et forone feruti, et bè llo guadangnaro. … Selmontini, como homini che so vitoperati, … Revinnerosene nascuscy, nanti et scorrecciati; … Rechiamarosenne allo re multo adolorati; … Dicono che Aquilani dell'oste li à cacciati. … 'Per che modo fo questo?', lo re li domandò, … 'Como vi correcciaste? et chi principio ne fo? … Lo capitano che aveste como se llo durò? … Rediceteme ad punto como lo fatto fo'. … Selmontini respusero: 'Quando Riete presemmo, … Ponere la bannera su la porta volemmo; … Como le loro pusero, et così nui medesmo; … No lla lassaro ponere; ad male ne vennemmo. … La bannera stracciaro et li nostri battero … Con fusti et con pugilli, parichi ne lli dero; … Et anco ce fo pegio: alcuni ne ferero; … Cacciaronne dell'oste ad onta et vitupero'. … Lo re li respuse: 'Como lo soffereste, … Che onta et vitupero a lloro non faceste? … Allo prendere della terra quanti de vui ce geste? … Se foste quanti che ipsi, poca virtute abeste!' … 'Signore', li respusero, 'nui fommo sei centonara … Et ipsi forono per cunto ben trenta milliara; … Tucta l'altra hoste ad ella se non ci parara … Che non se lla perdesse, se sse misesse in gara'. … Lo re, Deo li perdune, respuse ad Selmontini: … 'Como non ve addavate, o miseri meschini, … Che deve avere lo honore ipsi de Reatini? … Feceste vui la sconficta, che foste dece pucini? … Sì che do questa sententia, et volliovi commannare … Che, a ppena de mille once, vollio che giate ad fare … L'oste sopre dell'Aquila, et degiatela assediare; … Per fi ad uno mese do per vui devendecare!' … Li conti et li baruni che ad re stavano a llato … Cescasuno respuse: 'Lo re à ben parlato! … Lo comando scia scripto como lo re à dato, … Et se ad pena cagiono, no lli sia perdonato!' … Odendo queste parole, li homini de Selmone, … Quando abero de gratia che allora scripto non fone, … Dio abero regratiato, ca bene lli custone. … Revinnero scornati; che bella cosa fone! … Un'altra volta gemmo alla Matrice poi, … Per comando dello duca, vo che sacciate voy; … Lo contado che aveva, tucto abrusciammo noi; … Chi casa abe da fora potea chiamare l'oy! … Un altro tempo recordome, mo l'avessemo tale! … Ch'era pace in Aquila tucta in generale; … L'uno coll'altro amavase como frate carnale; … Bona novella abe Aquila un mese po Natale. … Lo corpo de santo Petro, lo quale era giacuto … Trentatré anni altrove, como avete saputo, … Florentini de Campagna lo avevano tenuto, … Allora revenne in Aquila, et caro fo tenuto. … Pongamo che festa facciase lo mese de frebaro, … Ipso revenne innanti che non uscì jennaro; … Da quello tempo in Aquila li homini se acconciaro … De ciò che fo mistero per gran honore li fare. … Gran festa ne fo facta, sacciate veramente: … Tucte le Arti annarovi, ciaschuna con gran gente, … Ciaschesuna Arte fé ad san Petro presente; … L'altre spese facembo nui generalemente. … Multe genti jocaronci da pedi et da cavallio; … Tucte le terre de intorno vennero senza fallio … Con compagnìa ad jocarenci et fare festa et ballio, … Como reconta et dice Buccio de Ranallio. … Per che modo revenne san Petro beato … De Campagna dove sedé, et quando fo trovato, … Et como piacque a llui ecco essere reportato, … Redirevillo non posso, per abreviare lo dictato. … Anni mille trecento vinti sette correa … Quando fo questa festa; così Dio ben ce dea! … Aquila stava bene et multo honore aveva; … Omne terra de intorno lo dotava et temeva. … Et lo re tanto amavali che ciò che li petevamo … Con poca de amasciata, dallo re avevamo; … Ché li servizj granni si li recordavamo, … Et illo cognoscevalo che vero dicevamo. … Anni mille trecento vintotto correa … Quando revenne lo duca con granne cavallarìa, … Che stato era in Florenza dui anni, in fede mia; … Capitaneo de guerra con honore revenìa. … Avevali commandato lo re che revenesse, … Ca veneva lo Bavaro, et lo riparo facesse; … Et anco se guardasse che in via no comattesse, … Ma se nne venga in Aquila et loco se figesse. … Lo duca venne in Aquila, dico, quella vernata, … Et lo re fece venire ecco tucta l'armata; … Tucta la signorìa del regno fo adunata; … Tanta la gente fo che gea plena la strada. … Quando venne lo duca, multo honore li facembo; … Ad castello ad castello multi ne revestembo; … Homini quaranta otto a ccavallio vi abembo, … Et cavalli coperti et bannere li dembo. … Poy che venne lo Bavaro, ad Roma fo coronato … Dallo papa che fece et contra lo papato; … Frate Petri della Corvara quillo papa era chiamato, … Et fece li cardenali, et poco foro in stato. … Lu duca stava in Aquila con gran cavallarìa; … Li soldati mandati ad l'infrontere havìa; … Disse che questa terra volentero vederrìa, … Se era così bella como ad lui se dicìa. … In campo Sancti Spiritus fo devisato a ffare, … Ciascuno quarto a ssimiti, como se sole fare; … Alcuno per invidia si li abe ad recordare … Et dixe: «Monsignore, non te lassare gabare! … Tuct' e quatro le quartora insemora vegiate, … Ca, se lle mandate ad simiti, povisse fare falsitate; … Ca, se sse ramestecasse, dui volte le vederate, … Et non forano tanti quanti vui crederate». … Lo duca dixe: «Placeme che insemmora se faccia, … Ché credo che sia bella et ad me et ad altri piaccia; … Forcia che non placera ad quilli che menaccia; … Et io vedere li vollio tucti con lieta faccia». … Ly nostri erano adcunci sì bene; or mo foxemo … Che tanta bona gente in campo mettessemo, … Et sì bene guidati da quello in qua fossemo! … Li guay che avemo avuti, avuti non averemo! … Sì bella mostra fecese et de sì bella gente … Che llo duca colli altri, quando vi pose mente, … Tucti maravelliandose diceano: «Certamente … Plu ne è che non dicese de l'Aquila valente!» … Nello Colle della Feria, nanti ad Santa Marìa, … Loco stava lo duca colla soa baronìa; … Como homo venea passando, vedere ne voliva; … Dicea: «Bene agia Aquila; sì bella è, in fede mia!» … Poy dixe ad quilli cunti: «In bona fe de Dio, … Danunca questa gente avesse lo corpo mio, … De Roma non curara che me appolesse rio! … May non amay tanto l'Aquila quanto mo l'amo io». … «Viva lo duca!», dicese, «et ad Roma iamo! … Et lo Bavaro mora! et sconfitto lo vegiamo! … Signore, se tu ce mini, tale assalto li damo … Colla gente che avete, ca pagura li facciamo!» … Hor vennese lo duca così domestecanno … Colli nostri Aquilani et tanto innamorando, … Che ad tucti soy affari li nostri mandò cercando … Che gessero ad consillio, de loro se fidando. … Et dixe plu fiate: «Se Deo vita me presta, … Como agio ymaginato, mea vita serrà questa: … Lo verno stare ad Napoli, la state ecco fare festa; … Omne anno questa terra da nui serrà rechiesta». … Ad pochi dì po questo, lo duca se partìo; … Colla soa baronìa ad Alve se ne gio; … Et nui gemmo ad Anticuli per lo commando sio; … Lo Bavaro partìose da poi che lo sentìo. … Gran pagura habe Tiboli che loco non gessémo; … Mandaroce dicenno, se lli assecurassémo, … Fodere ne mandavano quanto ne volessémo; … Fo dicto: «Che ne recheno, et nui lo pagaremo». … Tanto fodere venne de bon pane et bon vino, … D'orgio et de carne sempre lo magazino è plino. … A Samuci nne annaro delli nostri uno matino; … Miserovi lo foco et fecerelo taupino. … Sallemmo fi ad Anticoli et la terra assallemmo; … No lla potemmo tollere, lo guasto li facemmo. … Lo Bavaro regisenne; poi che nui lo sapemmo, … Abemmo la licentia et nui ne revenembo. … Rejonsemmo in Aquila, lo dì dello Perduno, … Alegri con gran festa, cantando cescasuno; … Appresso allo vespero rejonse quisto comuno; … Jemmone ad Collemagio, anco mancare alcuno. … Lo duca regìo ad Napoli; per questa via non tornone; … Sì non vi foxe gito, ché poco tempo durone! … Ca non passò uno mese che illo morto fone; … Gran corrutto facembone; havemmone rascione! … Anni mille trecento vinti nove correa … Quando morìo lo duca, così Deo bene me dea! … Maxime per lo regno fo la novella rea, … Ca, mintri visse lui, poco male se facea. … Mintri lo duca visse et lui signoriao, … Cotanto fo temuto che omne homo lo dotao; … Atri che non temettelu, pur male lu pilliao: … Delli majuri loro a Sselmona appichao. … Mintri lo duca visse, omne homo sta in conforto: … No sse occideano li homini, né sse feceva torto; … Or piacque a Jhesu Christo che abe tempo corto; … Poy che ipso fo morto, omne bene fo scorto! … Quando morìo lo duca, fo morta la justitia; … Remase re Roberto: non ponea la malizia, … Componea per denari tucte le malefitia; … Chi aspettava vendetta, partìase con tristitia. … Anni mille trecento vintinove corrìa; … Sacciate cha fo in Aquila una granne carestìa; … Vinti solli la coppa dello grano valìa, … Et l'omo non trovavane quanto ne volìa. … La gente stava male, ché grano non trovavano; … Dicevano che li ricchi lo grano non cacciavano; … Li nostri consellieri tucto dì conselliavano; … Ficero certi homini che le case cercavano. … Et anco uno notaro de grasscia sci fo facto … Che scripto aveva lo grano de Aquila tucto affacto: … Quello che li soprava facevaylo vennere racto. … Parichi dì passamo con quisto cotale acto. … Certe missere Bonomo vi fece bono adjutoro: … Ducento some de grano fece venire da Spoltoro; … Trasselo in placza ad vennere; parse un gran tesoro, … Ca nce recuveravamo como l'apo allo floro. … Como lo male despregio, coscì pregio lo bene: … Cinque carlini valea, et lui per tre lo déne; … Et multi denari non abe che lui li sostene. … Con tucto ciò, la gente passò con granne pene. … Non ce bastava questo; fo in Consillio ordenato … Che sse mandasse in Pullia et là foxe accattato; … Fonne scripto ad Gallioffo, et lui l'abe mandato; … Sì che oderete oramai como ne fo pagato. … Lo notaro della grasscia, che lo grano scripto avea, … Fo facta la casa in placza, et loco lo vendea; … Ma non potea averene quanto omo ne volea; … Sì che gire per ordene la cosa non potea. … Poy che lo grano de Pullia venne, che era mandato, … Però che alle genti subito non fo dato, … Anchi sedea in Paganica in una casa serrato, … Non è majure resecho che popolo affamato! … La casa facta in placza ad remore sconciose. … In quella hora medesima un gran remore levose … De multe genti povre che inseme radunose: … La pontica de placza a Gallioffo robose. … Facto questo, in quell'hora vidi una correrìa … Verso casa de Gallioffo, perché lo grano avìa; … Foro spontati d'èlloti, ca loco non sedìa; … Ad casa de misser Corrado multa gente ne gia. … Fo rocta quella casa et toltone lo grano; … Plu che trecento some ne foro trate ad mano; … Credete, non valea la coppa uno ancotano; … Non se lassò per re né anco per capetano. … Tucto lo grano tolto de Gallioffo era stato; … Rechiamosenne allo re, ché era derobato; … Quisto communo ad Napoli per ipso fo chiamato; … Pagammo duicento once; non fo bono mercato! … Et, sopre tucto questo, fo facta inquisitione … De tuctiquanti quilli che la casa furone; … Fonne facto gran carmino ben de multe persone: … Chi l'accatò ben caro, et chi se nne campone. … Alcune genti, dicovi, de un quarto che tolléro, … Dece florini d'oro pagarone, de vero; … Alcuni, de una coppa, uno florino vi dero; … Et tali persone n'abero che non se nne sentero. … Coscì foxe punita tutta l'altra follìa … Che è stata facta in Aquila, malvascia, bructa et ria, … Como fo quella córseta ad quella carestìa! … Forcia non fora l'Aquila in tanta malvasìa! … Anco vi vollio dire d'una briga passata, … La quale vidi in placza quando fo comensata; … La follìa delli homini l'à male pariata; … Odete questa cosa como fo sciavorata! … Comensaro la briga in placza Paganisci; … Corsero sopre Bagno illi con Baczanisci; … Miserovi lo foco; foro fore Bangnisci, … Et forocinne feruti, et anco morti et prisci. … Bangnisci rechiamarose denanti ad re Roberto; … Mannòncy un capetano che era multo experto; … Lippo de Sangueneto chiamavase per certo; … De fare la justitia in Aquila fo perferto. … Comensòlo ad inquirere; tuctiquanti tremavano; … Se erano citati, sbannire se lassavano, … Et stavano sbanniti, et uscir non scottiavano; … Stavanose nelli Ordini, et là se manecavano. … Vollio che ne ridate de uno bono vetrano … Lo quale se chiamava Boetio de Baczano: … Fólli data la inquisitione denanti allo capetano; … Monstrava dello odire non essere ben sano. … Ad quello indomandavase, lui niente respondeva; … «Missere, Deo vi dea vita», ad capitaneo diceva, … «Multo avemo aspettata questa venuta tea, … Che pace mitti in Aquila; Deo gratia te nnde dea!» … Lo capetaneo dicea: «Quisto facto vidisti?» … Boetio respondeali: «Per bene ce venisti; … Jammay majure merito che quisto non facisti; … Se vui non venevate, tutti stavamo tristi». … Delle dece parole che era indomandato, … Ad una non respondeva, né tanto era tentato; … nfegnavase non odire quello li era parlato; … Poy dixe: «Non ogio bene, agiateme per scusato». … Missere Felippo disseli: «Vatte con Deo, vetrano, … Cha pare che non ogy né a fforza né a plano». … Quillo non se partìa, fi che fo priso ad mano. … Non fo veduto may più bello paczagnano! … Fo cacciato de fore et poy fo rechiamato … Per vedere se odesse, et quillo se ne è andato; … Non respondea niente, ma se nne gia sbriato; … Per fi che fo alla casa non se fo revoltato. … Como agio dicto innanti, lo bono offitiale … Non finava de inquirere sopra lo dicto male; … Et volse sapire le vollie de Aquila in generale; … Trovò che omne gente allo re era liale. … Paganeca et Bazano aveano multi adbocati, … Ma loco non gridavano, ca erano rabboccati, … Ca loco erano troppo et majuri licterati; … Pianamente parlavano, quando erano chiamati. … Delli grossi de loro teneano in prescione; … Assai volte provaro de far compositione; … Resposta mai non hebeno altro che de none; … Assai paura hebeno de dui che martorione! … Vedenno veramente Paganeca et Baczano … Che non poteano rompere lo forte capetano, … Mandareno ad re Roberto et onserli la mano; … Per denari compuseno; loro facto venne in plano. … Per l'ongere che ficero, la lettera impetraro, … Ché ad messere Felippo lo re li comandao … Che plu non procedesse, perché composti li ao; … Anchi tornasse l'Aquila in pace como stavo. … Quando vide questa lictera, missere Filippo sagio … Tuctoquanto turbose nello suo coragio; … Diceva alli soy judici: «Or como io farragio, … Se quisto male facto punire non porragio? … Lo re me commandò che facesse rascione, … Et che non lo lassasse per nulla accascione; … Et per tanty denari illi composti sone … Che più dare faceanneli solo d'uno prescione! … Ma poy che li è placuto allo re perdonare, … Lui li à perdonato quanto a llui pò toccare; … La rascione alla parte già non posso lassare; … Se illi rascione vollono, no lli posso schifare». … La parte plu sollicita che rascione li faccia; … L'altra parte diceva: «Fa cosa ch'a re placcia! … Ca vole pace in Aquila, non vole briga né caccia; … Chi vole lo contrario, la morte soa procaccia!» … Non poczo recontare tuctoquanto vi fone; … Missenosenci ad questo parichi bon persone; … Le femmene accusavano; fecero compositione; … Et dero li denari, lassaro la questione. … Et poi misero in ordene che se facesse pace … Fra Bagno et le castella, de poy che ad re piace; … Ad chi plu li desplaque, sì se llo durò in pace; … Dove la forza supra, la rascione sogiace! … Un'altra briga recordome che fé Collebrenciani; … Con Paganisci corsero sopra Santantiani; … Sconfixero Santantia con multi Piczulani, … Et forovi morti homini, ca miserosse alle mani. … Como agio dicto innanti, li tristi capitani … Destructa ago questa terra collo non premere mani … De fare la giustitia sopra alli Aquilani. … Dirrò como composero allora Colebrenciani. … Fra ipsi et Paganisci dece once ne pagaro, … Et dece oncie ad Santantia per collo li gettaro; … Lo meso li sconficti et lo meso chi incalsaro! … Chi abe conscientia, ben li parse amaro. … La briga se comensa per li paczi et per li sciuni; … Questa fo comensata, como dice alecuni, … Che tucti quisti Colli so de Collebrenciuni; … Santantiani dicevano che erano communi. … Facta fo questa briga fra loro per li confini … Da l'una parte ad l'altra, ché erano vicini; … Et non era lo errore per cinque provisini, … Ma per pagare la colta, che montava firini. … Nanti era usansa in Aquila de pagare la colta: … Omne homo in suo castello pagava ad una volta; … Da nullo altro castello li era chiesta né tolta, … Ponamo che terra avessemo né poca né multa. … Questo fecero Baczanisci, che erano troppo gravati, … Secundo loro possessiuni, como c'erano tassati, … Ché fra loro vedevano che multi erano intrati: … Fecero lo consillio per essere allegerati. … Lo consillio fo quisto: de far colta pagare … Ad chi tenea fra loro, che era rascione ad fare; … Fecero dallo re la lictera impetrare; … Ad gran pena lo ottinnero, per l'uso non guastare. … Gettose questa tingna, che omne homo lo faceva, … Sì che ciascun castello suo confino voleva; … Sorsene gran questione et opera bructa et rea, … Che dire no llo posso tucto per lengua mea. … De questo qualche cosa vollio pur recontare, … Et non multo expremere, ché non scia remorciare; … Ma vorrìa ben che ancora se havesse a comensare, … Che briga stata non foxe, né sse dovesse fare. … Però che multe granne brighe vi sonno state … Et per la carfagnina, che vi so state nate; … La briga de Rogiani io credo che sacciate, … Che fo con Luculani, per le montangne erbate. … De Tornaparte dicovi che, pur per questa cosa, … De fare loro sindico may non habero posa; … Paganica et Asserce, fo cosa abominosa; … Perduro et la Forcella prese de questa rosa! … Lo male de Carapelle et anchi de Varsciano … Contarese non porrìa, se Deo me faccia sano: … Non tanto li homini morti, ma pur lo capitano … Tanti denari ne à abuti, che ad tucti pare strano! … Multe castella saccio che però male à 'vuto; … Quale è stato sforzato, et quale l'à perduto. … Così è gito quisto facto: ad chi à plu potuto. … Vigio da Piczulani non abe bon partuto! … La bella partitione ficero Baczaniscy, … Quando partiro li monty loro con Gingnaniscy; … Era bivo Boetio che sapea li pagiscy; … Tali confini miseli, del monte foro forisy. … Fovi facto Boetio massaro ad terminare; … Monstravasenne duro de no llo volere fare; … Diceva ad Gingnanisci: «No mme fayte chiamare, … Cha colli mey corrocciome, vui non vollio ingannare!» … Odenno Gingnagniscy Boetio non volere, … Allora se carcaro per poterelo avere; … Juraro terminarelo secundo sou parere, … Et quilli de acceptarelo; foro facte le cautere. … Avendo potestate, Boetio se nne gio … Adpresso all'Acqua Santa collo popolo sio; … Guardao là et qua, et dixe che audìo … Che quillo capocroce li confini partìo. … Vedendo Gingnaniscy che avevano male jocato, … Che chiamaro Boetio, che lo popolo à sy ingannato, … Per reavere le vigne, como avìa devisato, … Quando lassaro lo monte, Deo abero regratiato! … No vi dico per ordine tucto lo male facto, … Non vollio troppo spremere, non sia tenuto matto; … Retorno alla materia et altro dico et tratto; … Multe castella lassonci che so state ad quest'atto. … Anni mille trecento trentatrì vi conto io, … Quando lo re d'Ongarìa menò lo fillio sio; … Sì menato no llo avesse! tanto male ne uscìo! … In quillo anno, de magio, lo sole intremorìo. … Delle plu lorde cose che in Aquila facte sone, … Fo quando Piczulani quella casa pillione, … Et venne con multe genti armate a ppennone; … All'onta dello re scarciaro lo confalone. … La casa era guardata, et gente dentro stava … Ad spene della corte, et loro più aspettava; … Fra questo mezo gran battallia vi sse dava: … Alcuni delli grossi venirela non lassava. … Vedendo Popletani la corte non venire, … Defenderose mintri pottero, poi la lassaro gire; … Escero della casa, lassarola perdire; … Et illi entraro dentro con superbia et ardire. … Per omne modo, dicovi che ha ben comparato, … Ché plu che dudici oncie per gillo à accattato: … Trecento once pagarono de quillo peccato; … Or vui lo judichete se fo bono mercato. … Et, sopra tucto questo, la casa compararo: … Trecento cinquanta once ad Ventura donaro, … Et multi altri presenti che però presentaro; … Per forza et per denari vicquero et soperaro. … Quanto godire degiano de questa loro casa, … Che per forza accattarola, et questa cosa è spasa? … Questo ben vede Christo, ca vi à la barba rasa, … Ché lui non vole bolte, et omne ancino à l'asa! … Et quilli che de questo Piczulani atticzaro, … Cristo ne lli à pagati, ché l'acaptaro caro, … Ca nelle case loro se vede lume chiaro, … Ca, poco depò questo, ad terra se gettaro. … Un altro mutto getto, ché ad mente lo tengate: … Quilli che male ao facto, loro meriti so purgate; … Vedute avete, credo, gran superbie abbassate, … Et quello che non è facto, dereto l'aspettate! … Quanno ne more alcuni de quisti che male fanno, … La gente se nne alegra ca è morto lo tiranno; … Non se nne adao li tristi, ca altri se va allevando … Che serrao plu pejuri et farranno plu dando! … De ciò che agio dicto non me pare niente … Adpo l'altro male che fo poy commenente; … Miserose le parti sì generalemente, … Destructa à questa terra più che altri non sente! … L'altre brighe denanti, non era questo usato … Che nostri majurini in Aquila ago cazato: … Ché illi ago facta la briga et ad nui l'ago gettato; … Lo carco allo communo tucto ago accumulato. … Lo tempo nanti gito, chi briga si facea, … Illo se lla pagava pur colla borsa sea, … Et quando inter lla parte li denari collea, … De questo lo communo nullo incarco sentea. … Or poy non fo coscì; male agia chi lo trasse … Che briga in spetiale lo communo pagasse, … Né sollati né frosteri volse che ecco intrasse … C'à guasta questa terra! Beato chi lo mendasse! … Se alcuni à la briga, che colpa à Caporsciani … Né Corno né Chiarino né tucti altri Aquilani, … A ffareli pagare li soldati et li guardiani? … Non possa bene avere, et sempre stare in guani! … Una delle radici dello male de quisti pagiscy … Si fo de Baretani et de Cangnaniscy, … Ca illi comensaro ad menare li foriscy; … Se chi foro ademannime, dico: foro Abrucziscy. … Pretati et Camponischi in queste parti entraro; … Camponischi et Rogiani ser Tomasso ajutaro … Et Pagolo da Fano con soi genti menaro; … Ad Cangnano de fore gran briga comensaro. … L'arciprete de Santo Paulo l'altra parte tenea; … Pretati l'ajutaro, cescasuno quanto potea, … Et Matteo de Guillelmo con la compagnia sea; … Marrocco et Bonajonta ad questo soccorrea. … Anco da Camponischi tenea Mattarone, … Et da Pretati Petruccio de Cola de Petrone; … Missere Matthìa con Cicco allora apparentone; … Mattarone, como lo sappe, lui se revoltone. … Le vollie se ingrossaro et gevano multo inflati; … Da corte Camponischi allora non erano amati … Per Carlo, ad chi Pretati allora s'erano dati; … Se non foxe per questo, forano plu sboccati. … Questa fo sì gran mena! se lla volesse dire … Como gio e como venne, secundo el mio parire, … Serrìa forte ad dire et credo a bui de odire; … Sì che ad altro dire me convene de gire. … L'altra male radice ce venne da Selmone, … Quando la briga loro et de Restayno fone; … Ché fo priso Masscitto et misso in prescione; … Fo ructo lo palaczo, et ser Lalle lo campone. … Multi homini vi foro che non foro nominati, … Et multi vi non foro che vi foro accusati, … Et forone sbannuti, et poi foro judicati; … Li testimonii falsi fecero gran peccati! … La vollia et lo male odio allora fo scoperto; … Fo accusato ser Lalle denanti ad re Roberto, … Che roppe lo palaczo et per forza fo operto; … Carlo de Artusse anco vi spense adsay per certo. … Foro citati ad Napoli per ciò multe persone … Che foro con ser Lalle ad rompere la prescione, … Che forono sbanniti et judicati fone; … Sopra questa materia assay dicere se pone! … Non tanto citato foxe chi fo alla correria, … Fo citato Adoardo et anco miser Matthìa, … Anco Nanni de Rogi et altra compagnìa. … Venne lo executore et fece la terzarìa. … Però che fo sbannita la parte de ser Lalle, … L'altra parte colliendola sotto et caponaballe, … Però che dalla corte sempre aveva le spalle; … Sempre loro novelle da corte erano calle. … Da poy questo, in Paganica fo briga comensata. … Fo, una sera ad tardo, una mala scontrata; … Tre persone morerovi; fo mala comenzata, … Ché ne uscì multo male in tutta questa contrata. … La parte delli morti se gio ad rechiamare … Denanti ad re Roberto, per la vendetta fare; … Nullo offitiale allora non potea judicare … Set non ad voglia de Carlo, como ad lui piace et pare. … Assay gero per Napoli; non trovaro rascione … Per misser Bonajonta, anchi per Mattarone; … Foli dicto: «Partetevi, ca non è tempo mone!» … Anco tornaro in Aquila; gran dubito ce fone. … Poiché tornaro in Aquila como li adolorati, … magenarono de fare como li desperati … Che a rreseco se mettono per essere desertati, … Se delli loro inimici pou essere vennicati. … Puseno con ser Lalle che revenire dovesse … Con tucto quillo sforzo che avere potesse, … Et venesse de nocte, ché se non sapesse, … Ad tucte loro spese, costasse que volesse! … Ser Lalle poi revenne dui dì po santo Antoni. … Sua parte stava acconcia, ché senthìa questi soni; … Tucti scoccaro insemi, cavaleri et pedoni; … Ad casa de Mattarone gerono como leoni. … Vero è che Mattarone questa cosa sentìo, … Et stava ben fornito collo parentato sio; … Per la spene della corte lui non impagorìo, … Et abbe spene in altri, la quale li fallìo. … Como fo questa briga non posso recontare: … La gente li fo adosso, no potea contrastare; … Intorno alla casa fo la gente ad guerriare; … Miserovi lo foco per fareli consumare. … In fine de questa briga in casa de Mattarone, … Con ipso foro morti quattordici persone; … Ser Lalle tornò in Rogi et loco se pusone, … Et prese lo viscovato quasi per tradiscione. … Questa è la veritate: che missere Bonajonta, … Per adjutare Mattarone, in piacza fece ponta; … Pararoselli Bagnisci, como se dice et conta: … «Fra nui may non revey, se nci vay ad nostra onta!» … Ser Lalle allo vescovato fé lo consillio fare … Con tucta la soa parte, et abe ad rascionare: … «Se questo male villano non faymo consumare, … Tanto pò colla corte, che ne farrà desfare». … Voltaroselli adosso con tucta la loro parte; … Chi l'assallea denanti, chi l'assallea da parte: … Et illo se nne uscìo con granne ingengno et arte; … Non finava mannare ad Napoli le carte. … Assay assalti derono per la casa pilliare; … Era sì ben guardata che non se potte fare, … Ché tante bon balestra vi era ad sagettare … Che nullo non potea ad essa approssimare. … Et, depò questo, foro facte le manganelle … Che getta nello ticto la preta granne et bella, … Che rompea delli pinci danunca collea ella; … De coltre et mataracza fecerovi medella. … Et anco omne dì davano qualeche badalucho, … Et omne volta avevano da loro lo remucho; … Non ci bastava questo: fecero lo trabucho, … Che stava in Santo Maximo, ma may non fece strucco. … Ad dire la verità, io, quando lo vedeva … De gire quella brigata ad quella opera rea, … De llà quanto de qua assay me recrescea; … Con parole reprendealo, con fatti non possea. … O gente sciocca, sciate penetuti … De gire dereto più ad quissi grossi! … Or non vedete quisti che se so mossi, … Che illi ago recolti li verruti? … Patuti ànno de mali jorni avuti … Et alcuno dalla corte sì percossi … Che nci ago lassate sangue, polpa et ossi, … Et per la briga multi ne so gagiuti! … Quanti più mali exempli ne vedete, … Tanto plu lo peccato vi à accecati, … Che sinno may parare non potete! … Or como non pensate, sciavorati, … Che a lloro bene chiamati non sete, … Set non alla briga per essere atticzati? … Omne dì mòresse uno per uso; … Non lassarete gire allo male uso! … … Era la briga granne omne dì nello Mercato; … Da fare pace facease continuo tractato; … Vidi frate Dionisio che lo re abe mandato: … Per fare questa pace li ebbe commandato. … Anco ce venne un vescovo per questa pace fare, … Et alcuni boni homini che vi fecea chiamare; … Et alcuno diceva che nci era da fare, … Et, mintri se tractava, stava a balestrare. … Ma io pur cognoscea che non ce era avantagio, … Ca troppo gea da longa l'uno all'altro coragio, … Ca no vedeva tenerenci nullo bon viagio: … Uno dì fici uno sonitto lo quale vi dirragio. … Io ò le rechie mee tanto amarrate … De odire stare a bon punto la pace, … Et: «Tosto se deve fare, se a Deo place»; … Ma non ne credo niente, in veritate; … Ca non vegio le vollie adericzate, … Anchi ce vegio lo foco pennace; … Ca allo palese dicono: «Ca me piace»; … Et sottomani dànno male ortate. … Ma dicese da alcuni che ancora non ène … Venuto né giunto lo nostro curso, … Che reposemo né agiamo bene. … O nui devemo traboccare ad sturso, … Ché lo peccato legati ne tene; … Sporamo pure qualora dar de murso. … Or forcia che non foro ben purgati … Per penitentia li nostri peccati! … … Nove semmane tenese briga, né plu né mino; … In capo de quisti dì revenne miser Todino, … Che era potestate allora de Camerino; … Non potette reintrare per dericto camino. … Dalla porta de Vagno convenne che rentrasse: … Non poteo fare Bagniscy che lui scalvacasse, … Che non gesse alla sbarra nanti che mancasse; … Volse la sua ventura che la sbarra speczasse. … Et gero in Paganeca et là misero foco, … Et forovi morti homini, che fo pur male joco; … La corte accompagnavali per la terra in omne loco; … La parte de ser Lalle se restrenze in un loco. … La sera po che venne, ser Lalle se partìo, … Ca contra se scoperse la corte e foli rio, … Et missere Todino che contra ipso gio; … La quarta de soa parte sua fuga non sentìo. … La primera domeneca de marzo se partero, … Et quasi tuctiquanti a Rriete se ne gero; … Et illi lo recolsero tra loro volentero, … Et feceroli honore, parlando dello vero. … La parte che havìa vinto fecero multo male, … Ca misero lo foco per cammore et per sale; … Per fare foco la sera ardeano lo massale, … Et fecero multo male a lloro aversale. … Cinquanta once eran messe per fare lo vescovato, … Cinquanta per Collemagio, per santo Petro beato, … Et trenta per lo ponte de Pile, ch'era gettato; … Déroli alli sollati; ficero gran peccato! … Tanty avevamo guay nui che dentro stavamo, … Che ad me stisso pare forte che lo sostenevamo; … De omne tre sere una per la guardia gevamo; … Se ploveva o negueva, la terra torniavamo. … Fidanza non gio ad Riete colli altri, quando uscìo; … Gisenne a Collefecato, che era castello sio; … Stavase planamente, non facea nullo reo; … Ad cavallio qualeche volta ad spasso se nne geo. … Seycento once misero per spese et per sollati; … Foroce multi guay nanty non foro pagati; … Non guadagnavano li homini, ché s'erano desbiati; … Godevano li captivi, li boni geano adolorati. … Lo primo lonedì santo revinnero alle mura; … Ad dire la veritate, fonce una gran pagura, … Ca fo una grossa gente et bella oltramesura, … Et la loro parte dentro non era cosa oscura. … Denanti ad Santo Antono loco se schiedaro; … Al Colle della Porta alcuni speronaro; … La porta li fo aperta, ma nullo vi nne intraro, … Perché chi intrato foxe, l'averìa accaptato caro! … Gero un poco torniando et poy se nne partero; … Ad Santo Vettorino la sera se nne gero; … Lo martedì sequente ad nui non reapparero; … Nui guardavamo bene, et non sensa pensero. … Lo mercordì ad notte questa terra adsaltaro, … Et su per Intempere per intrare provaro; … Ma no lli venne facto, tale vi fo reparo. … Non potendo, parterose poi che fo jorno chiaro. … Con gran malanconìa fecero la raccolta; … Verso Santo Vettorino fecero la revolta; … La sera loco posarose certe con pena molta; … La spene che dentro abero li era levata et tolta! … Lo traditio aveva accuncio allora misere Todino, … Che facea a ssere Lalle la sera et lo matino; … Dalli soi conestaveli questo facto se sentìo; … Ser Lalle se nne avvede; fugì per suo camino. … Multo privatamente ser Lalle se partìo, … Et tenne dalla Posta, ad Antredoco gio; … Poca della soa gente soa partenza sentìo; … La demane Bonajonta a llui dereto gio. … Forono ad Antredoco la sera con gran fretta; … Subito che loco jonsero, sonaro la trometta; … Ser Lalle stava loco, non fece nulla aspetta; … Scalso se nne fugìo con una gonnelletta. … Fo circato Andredoco, ser Lalle non trovaro; … De l'arme soa et d'altri in Aquila ricaro, … Et cavalli et presciuni parichi ne menaro, … Et con grande triumpho in Aquila rentraro. … Alcuni delli presciuni non era incolpato … Ca contra della parte avissero sparlato; … Ma non guardaro ad questo: abero sententiato … Che denanti alla ponta foxero appiccato. … Fidanza colla parte ad Riete non gio; … Gesenne ad Collefecato, ch'era castello sio; … Stavase colli soy, non facea nullo rio, … Né revenne alle mura, che lo sapesse io. … Fidanza aveva facto allo Pogio un castello; … Non è conte né barone che no llo avesse per bello; … Però che alcuno uscito loco aveva rappello, … Quisto lo avevano misso colli usciti a rebello. … Ad pochi dì po questo, fecero l'osta fare; … Tucto quisto castello fecero guastare, … Et poy a Ccollefecato fecero l'oste menare; … Menaro lo capetano per Fidanza pilliare. … Assediarolo intorno et poi lo comattero; … Fidanza era ben fornito et ben se defendero, … Et de quilli che appressàvanose parichi ne ferero; … Et quando questo videro, all'altro provedero. … Non parìa che per forza avere se potesse; … Fecero dui trabuchi che ambendora feresse, … Che tucta quella rocca colli culpi abbattesse, … Sì che per forza Fidanza se arrendesse. … Parichi Poppletani che li erano parenti, … Stavano con Fidanza multo tristi et dolenti; … Li Poppletani dentro, como homini valenti, … Comensarono li tractati per non perdere loro genti. … Fecero Fidanza rennere ad Bonajonta … Et ipso assecurarelo, come se dice et conta; … Li figli de miser Todino aberolo ad gran onta, … Perché de consumarelo levaro granne ponta. … Rennéose Collefecato, Popletani lo pilliaro; … Fidanza colli soy menarono allo Corbaro, … Et non como prescione, ma como amico caro; … Lo capetano et l'oste ad l'Aquila tornaro. … Li figli de misser Todino pensaro una heresìa: … Occidere Fidanza quando venea per via; … Sintìlo Bonajonta, féli tale compagnìa, … No lli pottero liedere, ca pur con lui ne gia. … Con granne compagnìa in Aquila rentraro; … Quasi per una prova per placza lo menaro; … Connusserolo ad lo Palaczo et loco lo pusaro, … Et una bella cambora ad ipso assennaro. … Et honoratamente in Palaczo stageva; … Et omne dì Fidanza gran gente rechiedeva, … Bonajonta medesmo visitare lo faceva … Quasi privatamente, perché non se scoprea. … Ma pur che lo ajutasse la gente se pensava; … Ad quisti de Pretati in tucto li pesava; … Nacquevi mala vollia, ognuno ne parlava, … Et chi n'era dolente et chi se nne alegrava. … Stava in corte Fidanza; misser Todino non c'era, … Ca ad Napoli era gito in quella primavera; … Li figlioli li scripsero tucta questa manera, … Inpetrò una lictera che in quisto modo era: … Commandò allo capetano che Fidanza menasse, … Et acconciòse colla corte che non se indutiasse, … Set non, como jongesse, la testa li talliasse; … Questo era misso in ordine, non so como costasse. … Sappelo Bonajonta, fónne multo dolente, … Promiseli adjutarelo multo fidelemente; … Gisenne con Fidanza, no llo lassò niente; … Ad madamma Cantelma gisenne primamente. … Factali reverentia, abeli ad rascionare: … «All'opera de Fidanza como se pò adjutare?» … Et ella li respuse: «Forte me pare ad fare, … Ché lo re è troppo irato et altri lo sta ad accusare. … Tuctotamen facciamoce quello che potemo: … Nui farremo una lectera che ad re la mandaremo, … Pregandolo, ché Fidanza campare lo volemo, … Che ad compositione mittalo, dello suo pilliaremo. … Et anco ne mandemo una ad Petri de Catenetta, … Che per l'amore meo ad compositione lo metta; … Et un'altra ad mio figlio fayte che vada in fretta, … Ché illo li dà fede più che alla parletta». … Carlo non era in Napoli; un misso li mandao; … Da parte della matre lo misso li parlao: … Che adjute Fidanza lo plu che pote et sao; … Assai pesò ad Carlo, ma no llo renunsao. … Una lictra scripse allo re, pregando … Che perdone ad Fidanza, soa vita adelienzando: … Ad compositione mettalo, dello sou se pagando. … Ad preghera de Carlo lo re lo fece intando. … Bonajonta retenne tanto Fidanza in via … Che no llo menò in Napoli, per pagura che avìa, … Fi che sappe la cedola che lo re dixe: fia! … Ché, se giongea innanti, la testa se perdìa. … Vero è che missere Luca stava con re allora … Tanto stricto et conjuncto che ad credere forte fora; … Plu volte et plu fiate stavano soli amendora; … Et de accusare Fidanza facea ad omne hora. … Et dixe che Bonajonta Fidanza defendea … Et colli usciti de Aquila la parte presa avea: … «Se illo revà in Aquila, et si llo remettea, … May non è vostra l'Aquila, dicovi in fede mea!» … Tanto fé collo re, che li fece comandare … Che, a ppena de dui milia once, non devesse tornare … Né esca fora de Napoli per nullo sou affare. … Carlo stava in Sicilia, no llo potea adjutare. … Poi che Fidanza jonze, fo misso in la prescione; … In Castello Capuano multo tempo durone; … Ma perché abe la cedola, fo misso ad compositione: … Mille once et lo castello lo re li commandone. … In uno anno fo questo che mo reconto io, … Quando ser Lalle et l'altri de Aquila se uscìo; … Lo tempo vi recordo: correa l'anni de Dio … Mille trecento trentotto, como sta al libro mio. … Bonajonta se stette tucta quella vernata … Et tucta la primavera fi ad Pasqua rosata, … Ché in Aquila non tornò pure una jornata; … Poy che revenne Carlo, licentia li fo data. … Et a llui et missere Luca fece la pace fare, … Et lo re commandòli che degiano in pace stare … Et retorneno in Aquila alla terra guardare, … Et déoli granne gente, cioè ad nostro pagare. … Repassammo l'altro anno con guay et multe spese … De guardie et de porteri et de multe angariese; … Anco delli torreri una colta per mese … Per furno et per molino uno florino se mese. … L'opera delli capituli non se porrìa contare, … Ché may non fo veduto sì facto scortecare; … Stava plena la cambora et genti ad stridare; … Ma no lli valea niente, bisognavali pagare. … Non ce bastava la briga che allora avevamo; … Venne la carestìa, che tucti strillavamo; … Uno florino la coppa dello grano comparavamo … Et sei carlini l'orgio la coppa accattavamo. … Quindici solli viddi che se vennea la brenna, … Et li homini non davano alle bestie probenna; … Et non era chi ad spesa nullo operaro prenna, … Tanto geano flivili, non poteano fare facenna. … Fo comensato lo veto dello grano che se accaptava: … Plu che de sey coppe licentia non se dava, … Et chi grano non avesse ad corte lo jurava; … Contra delli richi li poveri gridava. … Omne dì conselliavase quanto Aquila potesse … Mantenere la gente, che dello grano avesse; … Ché gevano gridando lo grano se traesse … Per quilli che ne avesse, et in placza se vennesse. … Fo facto lo consillio et forovi ordinati … Quattro homini per quarto, descreti et insegnati, … Che cercheno lo grano per tucti vicinati, … Et che jure ad chi non trovano, non siano ingannati. … Tucto lo grano de Aquila, quello dentro et da fora, … Tucto fo scricto, dallo gentile allo menore, … Et tucta la famellia et quanto ne gea allora, … Perché quello che sopera lo venna ad certa hora. … Fo facta la rascione dello grano che fo trovato, … Quanto ne potea gire per semana no mercato; … Così l'omo portavalo como era commandato; … Questo fo dicto et facto como fo devisato. … Lo granne carmino era de chi lo grano accaptava, … Ché homo no lli dava se cedola non portava, … Et cescasuno vennetore la cedola pilliava … Et, po che era vennuto, ad corte se portava. … Li notari della grascia cetola daea; … Tamanta era la presscia che a lloro se facea, … Et chi volea la cedola, jurare li convenea … Che grano né farina in casa non avea. … Alcune persone erano che non aveano grano, … Avevano delle cose et delli denari in mano; … Erali commandato da parte del capetano … Che nne reche de fore, né tanto sia lontano: … Chi uno quartaro et chi dui et chi trine, … Como avea lo potere, così lo reche quine. … Parichi l'arrecarono che ne perdero in fine, … Ché non fo una volta, ma fo parichi dine. … Parea che questo grano bastare non devesse; … Fo facto lo consillio che allo re se petesse: … Una tracta de Pullia all'Aquila venesse … Almino de mille some, et lui lo concedesse. … Fo facta l'ammasciata, lo re le consentìo, … Et non ne abe denari, como odì io: … Ad quilli che arecarolo, Aquila convenìo … Mille firini de prode, como allora intisi io. … Et mille once per stima per lo grano misemmo, … Et alli mercatanti lo loro prode demmo; … Et lo grano ad Pescara venire ne facemmo; … Nanti non fo ad Pescara gran pena sostenemmo! … Dapò che fo ad Pescara, et ecco lo recambo, … In quatro case de Aquila quello grano posammo; … Tucte le bestie de Aquila adrecare commandammo; … Soa parte ad omne quarto dembo et assenammo. … Fo dicto che questo grano alli poveri se desse, … Sette carlini per coppa, et plu non se vennesse, … Et lo communo paghasse quello se nne perdesse … De queste mille oncie che però foro messe. … Lo grano era captivo et puteva como l'ollo, … Ma quanno lo grano è caro, non ha veccia né giollo; … Quilli che lo davano faceano como vollo, … Ché davano et venneano ad chi li era in vollio. … Multe persone forovi, che lo loro valeva … Plu de cento once, et dello grano non aveva; … Se altro capetale co llui se senteva, … Se avea gran famellia, in grano se nne geva. … Spetialemente li poveri malamente passavano: … Venneanose le terre et li richi l'accattavano; … Per una coppa de grano una de terra davano; … Lo sangue delle bestie coceano et magnavano. … Era bon mercato della carne et dello vino: … De carne de crastato tre rotoli ad carlino, … Et de carne de bacca a dudici et ad mino; … Lo vino ad quatro denari et sey lo plu fino. … Quilli delli casali insemmora si andavano, … Et occideano la bestia, cocevano et magnavano, … Ogi l'uno et cray l'altro; così se arremegiavano; … Ad chi non aveva bestia venneano et donavano. … Omne gerva de campo la gente gea collendo, … Cocevano et mangnavano senza pane avendo; … Poy che vinnero le favi, la gente ne gea collendo … Et quilli de chi erano non gevano defendendo. … Quando alcuno parente o amico invitava, … Non ce geva volentero, perché se vergognava. … Era lo pane caro, ciaschasuno se sparagnava; … De invitarelo ad bevere, questo plu se usava. … Lo magnare delli poveri era como io dirragio: … Follia et carne pro pane et pane per companagio; … Lo legume era caro, como contato vi agio; … Chi non aveva piatà, dico, non era sagio! … Poche genti erano quelle che lo pane faceano, … Set non che gevano in placza, lo pane se tolleano; … Dui carlini de pane sottotillo se mettevano; … Quantunca guadagnavano in pane se daeano. … Lo giugno stavamo como chi sta in purgatorio; … Bonajonta subvenea con un grande adjutorio: … Ducento quartara de grano fece venire da Spoltorio; … Ad sette carlini remiselo, et questo fo notorio. … Sacciate che alli mille trecento anni quaranta … Fo questa carestìa, dico io, fo tamanta; … Et prego Yhesu Christo colla soa matre santa … Che may ce non revengna, et chi la vole lo spianta! … Singnuri, l'anno della carestìa … Deve mettere sinno ad multa gente … Per tre rasciuni prencepalemente; … Chi questo non considera, è paczìa. … Prima, non dea lo sou per cortesìa, … Ché non se lasse quesse ferramenta, … Non abannone sé per omne vivente, … Ca gire peczendo è vellanìa. … Et la secunda è vivere ordenato, … Mettere rascione de ciò che li va l'ando, … Et dello formento sempre stei parato. … Ma multi son colloro che no llo fanno, … Ché vendo ad culmo et accatano raso, … Et infine quisti ne ao plu danno. … La terza cosa, et la melliore, stantia: … De regratiare Dio quando è habundantia. … Quando me resobè la pietate … De questa caristìa che fo tamanta, … Alli anni mille trecento quaranta, … L'alma me sse scarcia, in veritate. … Non se recorda may in queste contrade … La coppa dello grano solli quaranta! … Li poveri dicea: «Questa cosa è santa!» … De dui molliche che li erano date! … Et l'orgio se vennea sey carlini, … Quindici solli se vennea la brenna! … Que bene avevano li poveri meschini? … A lloro bestie non davano probenna, … De fleveleze cadevano ni camini, … Et li operali non poteano fare facenna, … Et gevanose tranugando le derrate: … Per manco dello meso erano date! … … Anco me manca ad dire de una opera malefacta … De questa nostra Cammora dove omne male se tracta; … Da capo de trenta anni foxe stata desfatta! … Forcia non averemo la vita sì rea tracta! … Li granni rodeturi sempre so loco stati: … Facti ao loro capituli et altri li à pagati; … Contare non se porrìano li denari fraudati: … Structi ao li poveri homini, et ipsi l'ao locrati! … Ma infine agio veduto che, chi n'à tirannato … Et fa male ad communo, Cristo ne ll'à pagato: … Non tanto lo altrugio, lo sou non à locrato: … Non nomino chivelle: intenna, se nn'è addato! … Soma non allegeravase per quella carestìa: … De colte per soldati pagavamo como pria; … Et de fare la guardia, la nocte et la dia. … Dello altro anno de reto refarraio dicerìa. … Fidanza stava ad Napoli, non era anco accordato … Né se potea accordare per nisciuno tractato, … Ché omne dì dalla parte allo re era accusato; … Poi appresso se sappe che devea essere scapilato. … Missere Todino sappelo; calvacao immantinente … Et giosenne allo re certe multo dolente, … Et allo re dixe: «Sacciate veramente, … Se remanni Fidanza, ca rentra l'altra gente». … Bonajonta sentìlo, poi lui calvacao; … Dudici soi compagni co llui se menao; … Como fo junto in Napoli, missere Todino accusao … C'avea structa Aquila colla famellia ch'ao. … Per quisti poi provòli c'avea messe le colte, … Non una, dui, né tre, ma erano state molte: … Donda le genti de Aquila s'erano multo dolte, … Et poy de l'altre cose aveano robate et tolte. … Quando misser Todino denanti ad re odìo … Queste sì facte accuse, tucto se sbagottìo; … Mintri potte, scusòse, all'osterio regìo, … Et de dollia amalò, et de quello se morìo. … Poppletani revennero, remase Bonajonta, … Et questa tale novella in Aquila fo conta; … Li figli de misser Todino pilliaro ad gran onta … Et ficero ad Poppletani grande despetto et ponta. … Li figli de misser Todino l'Aquila signorava; … Illi con altri dudici questa terra guidava; … La parte de Bonajonta poco vi reflatava: … Quanta nogia facevali, tucta se lla durava. … Stettese Bonajonta tucta quella vernata, … Anchi la primavera, per fi ad Pasqua rosata, … Che in Aquila non potte revenire una jornata, … Per non cadere a ppena che li era commandata. … Poy che revenne Carlo, fece la pace fare … Da Bonajonta a ser Luca, et feceli commandare, … Ad pena de mille oncie, che degiano in pace stare; … Et retornaro inseme all'Aquila guardare. … Inseme retornaro, como io vi dirragio: … Non credo che venìano con perfecto coragio, … Però che l'uno et l'altro avea receputo oltragio; … Quello che sequitone io vi reconteragio. … A ppochi dì po questo, fo in Vagno uno convito: … Ad quillo Bonajonta devea essere tradito, … Che non potea campare, se lui vi foxe gito; … No vi anò, ché sentìlo, regisenne in Poplito. … Subitamente fece lo legname talliare; … Popplito intorno intorno lo fece sticconiare; … Et ad ser Lalle scripse che lo degia adjutare, … Che lo volea remettere et collo re accordare. … Ser Lalle li respuse: «Facciolo volentero; … Gente te menaragio quanta te fa mistero; … Ponime lo dì et l'ora, et non te dare pensero; … De toi inimici facciote vedere tou desidero!» … Quando la parte adversa senté lo sticconare, … Iratamente gerosenne ad corte ad lamentare: … Che voleva Bonajonta la briga comensare, … Remettere li sciti et Aquila guastare. … Fo dicto al capetano che modo vi tennesse, … Et l'una parte et l'altra in corte retenesse … Per fine che fra loro la pace se facesse; … Set non, manneli ad Napoli per cunca remanesse. … Lo capetano fecelo; le doi parti retenne: … Retenne Bonajonta dove lo consillio tenne, … Missere Luca et li frati dove la campana penne; … La gente de ser Lalle fra questo mezo venne. … Misser Luca et li frati aveano gran gelosìa … Per ser Lalle et li soy; na torre avea la spia; … Uno dì la spia disseli che tanta gente venìa … Da pedi et da cavalli che non capea in via. … Subito allo capetano questo mandaro ad dire: … Che li denghe licentia ca se vole partire, … Et dica ad Bonajonta ca se nne vole uscire, … Che li denga securtate che posan salvi gire. … Lo capetaneo subito ad Bonajonta parlone … Che li dega securtate, et lui lo renunzone, … Ché per ipso assecuravali, ma per li sciti none. … Alcuni Poppletani de questo lo repillione. … Tanto fecero et disserono pur che li assecuraro; … Venneroli li cavalli et illi calvacaro; … Parichi Poppletani con loro accompagnaro … Per fi allo ponte de Vagno, et poi se retornaro. … La gente de sere Lalle in Aquila era intrata; … Tucta stava in Poppleto dentro della sticcata; … Nullo usceva de Poplito, anzi stava inserrata, … Ché danno non facessero per nisciuna contrata. … Denanti ad Santo Petro lo macello se facea; … Omne dì quatro bache continuo se occidea, … Et de crastati et porci granne divitia avea; … Ad omne conestavele dava la parte sea. … Le forna de Poplito continuo cocea; … Tucto era commandato lo pane che se facea; … Chi dui forna, chi uno, et chi mezo daea; … Così era tassato como homo potea. … Così similemente tassaro dello vino: … Chi dui some, chi una, chi un barile allo mino; … Chi lo dava la sera, chi lo dava lo matino, … Et de vollia lo davano; omne cosa gia ad plino. … Tenneli alquanti dine, poi li remandone; … Ad ser Lalle et ad li altri a dicere mandone: … «Che non agiano penso, ché ad Napoli me nne vone, … Et may non torno in Aquila, se ipsi accuncy non sone». … Coscì promise ad quilli quando fo lo parlamento: … Che remettea li sciti, se non avea impedimento; … Popletani multo davali questo intennimento; … Quilli che male li volsero lo menaro ad complemento. … Questo fo la vernata, et era gran fredura. … Lo marso poy che venne, habbemmo gran pagura: … Li figli de misser Todino, in una notte scura, … Rientrò nella terra et ruppero le mura. … Alcuno intennimento a Bonajonta fo dato, … Et illo con multi altri la nocte aveva guardato; … Ma che non se nne adessero, tanto intraro celato, … Fi ad tanto che la briga comensaro in Mercato. … La notte che rentrarono, lo dì fo la Nunziata; … Nanti che jorno foxe la briga fo impicciata; … Chi bene volse ad ser Lalle non se fixe cicata: … Per adjutare Bonajonta corsero ad omne strata. … In fine foro rotti et la ponta perdero; … Et quilli della terra camparo, ca fugero; … Ma li tristi forisci, che de ciò non se adero, … Non sapeano dove gire, multi ce ne morero. … Anni mille trecento et plu quarantadui … Correa quando fo questo, vi llo sacciate vui. … Po che scortò la briga, vi' quando vi fui! … Che se nne scero Bagnisci per paura de altrui. … La mollie de Bonajonta a Bangno se ne gio … Et remenò Bagnisci, così la tenga Dio! … Et féli perdonare allo marito sio. … Po Pasqua, Bonajonta ad Napoli se nne gio. … Adsay vi mise studio per li sciti acconciare, … Et re li odeva tanto che no llo potea fare; … Carlo de Artuxe ancora no ne volea parlare; … Plu volte ad Bonajonta ne prese ad rampognare. … Secundo che dicease, assay vi sse studiava; … Omne dì Bonajonta Carlo losengava; … Lo re stava plu duro con intentione prava; … Quanto plu li era dicto, tanto plu recusava. … Fece gire la masciata allo re, con pregare … Che pace generale in Aquila faccia fare; … Alcuni delli usciti fecea loco stare; … Nulla parola ferma dallo re potea trare. … Lo plu che ne trassessero fo questa promessa sola: … Che lo re volea per stagi li caporali ad Nola; … «Se questo non vollio fare, non se faccia parola». … Dixe missere Mattigola: «Per mi non è questa scola! … Nulla persona creda che io faccia questa prova, … Ché may la volpe vecchia non entra in tana nova! … Se nne vole per stagi, faccia che giamo altrova, … Ca, se gemo in marina, sarremo missi in cova!» … La masciata stava loco pure ad sollicitare; … Sempre pregavano Carlo che li degia adjutare; … Diceano che li sciti a llui se vollio dare … In anima et in corpo, quanto pò dire et fare. … Plu stamo attenti che alli riti l'innici, … Adomannamo tuctojorno se venissero … Persone che novelle ci dicissero … Della amasciata delli nostri sinnici. … Ja so passati delli jorni quindici … Che crisci che illi spacciato avissero … Et tucto lo nostro facto percomplissero, … Dicenno sempre a Carlo: «Studio prindici». … Se llo re sapesse la vollia ch'avemone … Che questa pace generale facciase, … Illo farìala, et noy contentaremone. … Io so che tuctojorno ella procacciase, … Et, se costasse dello nostro, démone, … Purché se faccia sì che non desfacciase. … Et chi vi è contro, ch'ela non compliscase, … Da Christo et dalli santi sempre orriscase! … … Fra questo Bonajonta se fece cavalero … Et tre altri co lluy, foro d'Aquila de vero; … Che sse fecea la pace a ssentire ne dero; … Aspettavamo che venissero, ciò che era mistero. … Li cavaleri revinnero; facemboli molto honore, … Festanno nanti gennoli plu che ad santo vittore; … Adsay gente vestìse de panni de colore; … Per vollia della pace facembolo de core. … De fare un gran convito quisti deliberaro; … Farelo ad Santo Dominico per mellio lo devisaro, … Et tuttiquanti inseme li quarti pagaro; … Plu carne fo perduta che non ne manecaro. … Fecero quisto convito et non multo honorato; … Non che dello apparichio non foxe superato, … Ma non andò per ordene: tanto ne fo furato … Che ad altratanta gente sarebbe ben bastato. … Po che scortò la festa, prese la signorìa, … Ca l'una parte et l'altra avea cacciata via; … Facea lo capetano ciò che lui volìa: … Assay plu che lo re Aquila avea in balìa. … Fece venire la gente per farese guardare: … Denari non era in camera per poterela pagare; … Colta non volea mettere, non sapìa che se fare; … Lo viscovo de Riete lo abe ad conselliare. … Disse: «Colta non mettere, se voy essere amato; … Perché, se la misissci, allo re fori accusato; … Fa essequire li statuti in Aquila et in contato: … Denari assai trarranne, come agio ymaginato». … Missere Bonajonta quillo consillio prese; … Plu de vinti once d'oro ne cacciava lo mese; … Ad essequire li capituli quanto vi sse stese, … De questo et d'altri denari fece tucte le spese. … Poy fece un capitulo, dico, sopra le donde: … Che getteno le code et vadano retonde; … Mise pena de una oncia ad chi trovate sonne. … Et chi ne fo dolente et chi contento fonne. … Anchi fece un capitolo che piacque ad omne gente: … Che ad homo che moresse, o amico o parente, … Non se spleche capuccio né poco né niente. … Et questo è observato per fine allo presente. … De quelle essecutiuni era granne lamentare, … Cha uno firino per furno io vidi pagare, … Et uno per molino, chi volea macenare, … Et delli panicocoli era granne carmenare. … Era uno granne carmino, dico, de macellari, … Et de piczecaroli, et delli tabernari, … Et de ferrari ancora, et delli causulari; … Contarese non porrìa quanti pagaro denari. … Da si fo facta questa maldecta cammora … De quisto communo et de quisti capituli, … Pegio facemmo che non fao li citoli … De loro pazìe: non avemmo se non dannora. … Ché tuctojorno pagammo pene et bannora; … Entrace plu denari che in placza britoli; … Vero è che ad alcuni ingrassa li molliculi, … Ma tucta l'altra gente strugia e appannora. … Così me ajute Deo, nullo lo cresera … Li carmini che tuctojorno facese, … Che l'anima che vi à ffare ben è misera. … Sensa libello, tale sententia dacese: … Che multi nanti la frebe se presera, … Che stare là; tuctotamen stacese. … Bono è da fare: vivere ad justitia; … Ma non che vi sse mestiche malitia! … … Questa è la veritate: che multo ne incresceva … Ad tucti Poppletani dello modo che teneva, … Dell'opera delli capituli ch'era bructa et rea; … Et dalli Popletani spisso se reprendea. … Plu fiate loro dissero: «Missere, danci pace; … Remitti quissi sciti ca a Dio et santi piace, … Et nui promisso avemoli; scrivemo ca se face; … La spene loro et nostra fa che non sia fallace! … Se pace non avemo, no llo potemo durare; … Poco se fa lo jorno, la notte li fay guardare; … La gente è sì satolla quisti carchi portare, … Se uno dì se arriunisco, farranne desertare». … Quantunca li dicevamo, et lui ce respondeva: … «Io vi darragio pace, così Deo me lla dea! … Ma senza re non poczo, né contro vollia sea; … Ma lui se amollarà, questa è la spene mea». … Et aveva altri consilli che diceano: «Missore, … Tu ben congnussci et senti quanto import' a signore; … Se remitti li sciti, serray troppo menore, … Et re te averà in odio, dirratte traditore». … Una, per male dire, l'altra ché ben sapìa, … Se remettea li sciti, perdea la signorìa; … Sì che male volontero se lassa tirannìa; … Venìa passanno tempo, de parole servìa. … Chi vole sapire bene innivinare … Dello futuro, guarde allo tempo gito, … Ca illo li insegna, per omne partito, … Li modi como degiase guardare. … Et quillo che vole dello sou regnare, … Che per altrui non sia diminuito, … Non faccia como quillo c'à inglottito … Quisto communo, per lui arriccare. … Da si fo facta questa terra, intendo, … May non fo homo che qui tirannasse, … Che Dio no llo agia venuto punendo. … Qualunca ad questa terra à facto male, … In fine à facto male capitale. … … Como agio dicto innanti, per quisti jorni giti, … Restrinserose inseme ser Lalle colli sciti, … Perché cagnati li erano omne mese partiti; … Non parea che loro facti venissero mai forniti. … Abero loro consillio; fra loro conselliaro: … Per avere majure parte in Aquila, devisaro … Con quilli de misser Todino, che foro loro contraro, … De farenci la pace; a dire li mandaro. … Et illi respusero lo semelliantemente: … «Pace da vui volemo multo perfectamente». … Lo agusto pace fecero, como odì dalla gente; … Non posso recontare tucto partitamente. … Eravi un capetano, misser Nicola chiamato, … Che fece alli sciti quisto pacto fermato: … Che illi non offendessero Aquila né contato, … Che illo assecuravali de gire in omne lato. … Ma illi lo patto roppero, et a Preturo gero, … Et uno bono clerico occisero et ferero, … Parente ad Bonajonta; multo li destruero; … Lo capitano ancora l'abe ad gran vitupero. … Bonajonta et la parte fare vendetta pensaro; … La sera ad tucto tardo lo capitano mandaro … Con multi partesciani che lui aconpagnaro; … Alla Varete giacquero per fi ad jorno chiaro. … La demane per tempo calvacaro alla Posta. … Na valle de Borbona gente stava nascosta; … Corseroli allo stricto, déroli per la costa, … Et quale vi fo morto, et chi fugì dall'oste. … Ferero lo capetano et aberolo prescione, … Et altri presciuni abeno che co llui menone; … Deo hebe ad regratiare alcun che ne campone. … Lo dì de Omnesanto questa sconficta fone. … La matina per tempo misser calvacone, … Et lo communo d'Aquila de fore caccione; … Fé mettere lo banno, a ppena de traditione: … Cescasuno homo sequite lo regale confalone. … Tiraro alla Forcella, non gio la man dericta; … Gisenne ad Cascina, et loco fece ficta; … Giacque loco la sera con multa gente afflicta; … Non ne sappe niente quando fo la sconfitta. … Li usciti, po che vicquero, in Aquila retornaro … Et alecuni de notte in Aquila rentraro; … Li caporali vennero po che fo jorno chiaro; … La pace generale tuctiquanti gridaro. … Li usciti prisero l'Aquila; Bonajonta ad Casscina, … Quando odì la novella, abe la rea matina; … Revenne verso l'Aquila con una gran ruina; … In multi se fidava che li voltaro la schina. … Pur coll'oste revenne, in coppola scappucciato; … Mandò a dire per li frati che lui aveva peccato: … Volea rentrare con pace et darene bono stato, … Et collo re acconciare tucto lo male passato. … Non se fidò la parte, no llo lassò rentrare; … Quillo fore delle mura se prese ad calvacare; … Alla porta de Vagno pensava reintrare: … Como missere Todino pensava recuperare. … La gente se lli parò, et li soy lo lassaro; … Lui se mise ad fuga, et loro li incausaro; … Mintri habero lo partito, illi lo sequitaro. … Po che fo sperlongato, illi se tornaro. … Illo se nne gio a Buscy, et allo re mandao, … Et anco ad Carlo de Artusse questo significao. … Per la soa semplecità Carlo li rampognao: … Dixe che era rascione, perché Aquila lassao. … Corea mille tricento et più quarantadui … Quando rentrò ser Lalle, vollio sacciate vui, … In dì de sancto Amico; così vedemmo nui; … Non fo contento lui quanto dolente altrui. … Quando quisti rentraro, la pace gìano gridando; … La generale gente tucta fo alegra intanno, … Ponamo che alcuni homini avevano hauto danno, … Che amavano de fare quello che patuto ànno. … Ser Lalle prima, et li altri, dico, li caporali, … Non lassava li captivi gire facendo mali, … Non tanto per la terra, ma fore per li casali; … Anchi li gea accollendo como amici carnali. … Fecero multa gente a Ppalaczo adonare, … Ca loco parlamento illi voleano fare; … Lo parlare fo questo: che voleano perdonare, … Et nullo male merito non voleano recordare. … La generale gente contenta se partìo; … Dove stava Bonajonta ser Lalle se nne gio; … La roba che sedeanci chi l'abe non dico io, … Et tucti li altri appresso ciascun per questo gio. … Quale homo dice che lo destinato … Non sia cobelli, gio dico veramente; … Provolo per rascione, allo commenente … De quisty usciti che in Aquila è stato. … Quanto se pò, loro stato è predicato … Dentro et de fore; tucto è stato niente: … Che may rentrasse nullo de loro gente, … Per fi allo puncto che da Dio fo dato. … Quello che Bonajonta crese fare … I lloro contrario, a lloro venne bene, … Ché altramente non se potea fare. … Però vi dico: quando lo curso vene … Che l'omo che dé sallir o abassare, … In quisto mundo, contrario vi non ène. … Ad tucti lo re dicea: «Ca vollio»; … Ma non se accordava, insumma, la vollia. … Ser Lalle, et Cola, et Nanni, et Ameruso, … Petruccio, et l'arciprete de Cascina, … Et cescasuno nostro vicino et vicina, … Se ben volete avere lo core in puso, … Sempre regratiate Quillo de suso … Che ad tale male mandé tale medicina; … Poi recordeteve de quella matina … Del dì de santo Amico gloriuso! … Poy recordeteve ciò che prometteste, … De perdonare ad cescun homo in tucto, … Al primo parlamento che faceste. … Guardate che lo pacto non scia ructo, … Che lo attendate, po che lo prometteste, … Ché Deo non sia gabato allo postutto. … Poi vi fate amare ad omne gente, … Et collo re passarete pienamente. … Signuri, io vegio quello che may non crisci: … Vedervi dentro; ad modo era l'impresa: … De nostri sciti fare tal defesa, … De non potere rentrare ad anni et misci! … Né tanti sollati, né tanti forisi … Havissero facti, né tamanta spesa, … Né tanta gente avesserovi rechiesa … Delli amici che avessero in quisti paisci! … Tucte l'avevano per parole vacanti: … Tamanto frino è quillo della corte, … Che tucte genti fa stare tremanti! … Omne homo trema che co llui non s'aorte: … Ponamo che nui foxemo soy cotanti, … Che llo amamo dentro delle porte. … Et ja vi fo signore Bonajonta, … Che nullo poi scottiavase a far ponta. … … Ponamo che dentro stavano, non stavano securi, … Non tanto li piccoli, li mezzani et li majuri, … Ché contra dello re stavano li rancuri: … Ja non se trova homini per gire amasciaduri. … Posto se aveva in core questa terra guardare … Da re et da omne homo che la volesse pilliare: … Lassarese tuctiquanti occidere et talliare, … Ché giamay questa terra volessero lassare. … Sì che habero advisato tenere assay sollati; … De colte et de prestanza quilli foxero pagati; … Parichi ne prestaro che may foro redati; … Et Buccio ne fo uno che prestò sei ducati. … Inter fare casa et fillia ad maritare … Illi me à sì pettenata la danza, … Che me fa gire como poco avanza, … Che non ò carlino in borza da portare. … Or non avesse debeto ad pagare, … Che potesse respondere a llianza! … Et poy èmme gettata la prestanza … De sey florini che agio ad pagare! … Dónne ne prego Christo et omne santo … Colla soa santa matre benedecta, … De quilli che n'ao tassato tanto tanto, … Et fao all'omo como li delecta; … Et Deo me lasse de vivere tanto … Che vegia che altri ne faccia vendetta! … Quilli che me ne fao la terra vennere, … Tucti la mala via possano prendere! … … Ad volere contare li guay che avevamo, … Non fora per me solo, ca dece non porramo: … De pagare le colte may non finavamo, … Lo dì facevamo pocho, la nocte guardavamo. … Lo gennare che venne, re Roberto morìo; … Et chi ne fo contento et chi dolente, credo io: … Contento chi stava dentro, dolente chi ne uscìo; … Quando morì lo re, correa li anni de Dio … Anni mille trecento et plu quaranta trine; … Regnò trenta quatro anni, como odite da mine, … Et morìo de gennaro, non saccio ad quanti dine, … Et fece testamento, et fece bona fine. … Con granne pena Aquilani quillo verno passarono: … Quilli che dentro stavano fra loro se corrociarono; … La state poy che venne, la briga comensarono, … Et forone morti homini, et Pretati ne cacciarono. … La casa dove sedeano fo arza et derobata, … Et multa roba allora ne fo tolta et portata, … Et poco o niente credo che ne fusse redata, … Et altri ne abbe danno della parte cacciata. … Fugero ad Castelluni; Restageno li recolse, … Che lui fo amico loro, della briga se dolze; … Et Bonajonta jonzeli et fare pace vi volse; … Acciò che foxe ferma, li stagi lui ne volse. … Poyché foro stricti inseme, ad Napoli mandaro; … Spetialemente ad Carlo multo se accomandaro: … Che preghe la regina che vi faccia reparo … Alli rebelli d'Aquila, ca so fedeli et cari. … Che promissioni avessero io non potti sapire, … Ma che gente facevano fonne dato ad sentire; … Per fare l'oste ad Aquila faceva granne admannire; … Per fi ad Santo Antonio io li vidi venire. … Ad dire la verità, nui pur pagura abembo, … Et non tanto per loro, ma la corte temembo, … Che de qua non venissero e pur dentro medesmo; … Guardammo ben la terra, et in campo no lli escembo. … Una nocte vi giacquero; la matina se partero, … Et salliero da Rogi, ad Vangno se ne gero; … Ad Solagno se fixero parichi dì de vero; … Aspettaro lo adjuto; poi non venne, fugero. … Poi quilli de Solangno bene lo pariaro, … Perché Bonajonta et li altri accompagnaro: … Li partesciani corsero et multi ne robaro; … Se non foxero alcuni che vi sse repararo, … Lo foco ce mettevano; ma alcuni provedero, … Ché non vi abero colpa tuctiquanti, de vero, … Et non potea fare altro ca lu staczo li dero; … Et pure dall'hoste istessa gran danno recepero. … Quanno revenne in Aquila messer Bonajonta, … Correa li anni Domini; se voi sapire conta; … Mille trecento quaranta quattro monta, … Con l'oste che menò, ma poco fece ponta. … Lo male ch'è facto in Aquila chi lo porrìa contare? … Io no llo posso dire che no sia reimpropriare; … In questo non è parte che se possa scusare, … Che male non abbia facto, mintri hebe a signoriare. … Tre parti sono state; ognuna è gita fore, … Et cescasuna à probato che è rentrare ad furore; … Rentrare non l'à lassati lo summo Creatore, … Ché non scia structo a tucto lo popolo menore. … Benedicto Yesu Christo, omne parte ha probato … Che è gire de fore, da poy che è cacciato! … Et tucti a Deo promisero, se erano in estato, … Perdonare alli inimici de quanto li ha incolpato! … Tucti rentraro humili et ad bocca perdonaro; … Poyché racorsero forza, pure male pensaro; … De quello che promisero poco ne observaro, … Dello male passato poco se recordaro. … No llo dico per tucti; alcuni so boni stati … Che colli loro inimici sonnose rafratati, … Et quando so stati in pace, sóssene contentati, … Et quando era remore, se sonno reparati. … Perché so stati in Aquila multi peccati granni, … Jesu Christo à revolti sopre nui li tyranni, … Che ne à menati ad pomece con vituperj et danni; … Con guay et catalai semo stati mult' anni! … Inter homini morti de spada et de coltello, … Et le case abattute ad piccone et martello, … Et la roba perduta, farrìasene uno bono castello; … Bone à de questo dolerese lo comune tapinello! … Plu de dece milia oncie avemone pagate, … Et, sopre questo, le guardie che so sci spesse state! … Chi porrìa recontare l'altre genti accusate … Che pagaro per parti de denari et derrate? … Se Quillo che regna nello regno superno … Non alsa li occhi et vede lo deritto … Al popolo Aquilano, che è sì afflicto, … Non credo may soa fede in sempiterno. … O bona Judith, al tempo de Oloferno, … Se tte resuscitasse Dio benedicto, … Collo coltello et collo culpo afflicto … Alli nostri tirandi de Amiterno! … Non che non scia rascione ciò che se pate, … Considerando alla malitia nostra, … Ad sofferire le cose tante ingrate, … Che tuctodì per li occhi se demonstra … De quisti tiranni non ao mino derrata … De loro persone in battallia o in jostra; … Set non li loro miseri sequaci, … Che moro per loro como lupi rapaci. … O Aquilani tristi et sciavorati, … O amaturi della strussione … De quilli che vicini vostri sone, … Perché annate tanto scelebrati? … O ccomo non pensate li peccati … Et li delicti facti in su et in gnone, … Con altri mali senza accasione? … Quando serrà che li agiate mennati? … A tti dico: chi è et guarda que fay! … Forcia non cridi de gire ad judicio … Né in quisto mundo né ne l'altro may? … Rascione te mere fare dello malefitio, … Et loco la superbia lassaray, … Et non te valerà voto né vitio! … Ponamo che qui non agi penitentia, … Nell'altro la darrà summa potentia! … … Non poczo recontare ciò che io agio a mente, … Né bollio, tucto lo male che è facto, me vivente; … Se lla mità dicesse, io credo veramente, … Troppo rencrescerìa ad chy in colpa se sente. … Su nel male fare, apparse uno segnale … Che parea se struccasse tucto lo nostro male. … Fo facta la Cruciata; questo fo in generale; … L'uno coll'altro amavase como frate carnale. … Grande Cruciata fecese per gire in la Turchìa: … Multe genti la presero et tucti ad compagnìa; … Multi però se strussero, ché lo sou se vennìa; … Chi volse Deo gabare, prese la male via. … Quando illi se abiavano, parìano tucti santi; … Gevano predicanno le genti tuctiquanti; … Io ce vidi multi homini che forno rei innanti, … Pareano a Dio tornati con lacrime et con pianti. … Foro facte molte paci de inimistate granni, … Et perdonati forno granni vituperii et danni; … Et li Cruciati vesterose tucti de bianchi panni; … Andaro per lo mare, tornaro con affanni. … Alcuno che esce dell'ordine et rompe la professione, … Giamay bene non abe, et quisti multi sone; … Coscì ad multi Cruciati comenente li fone, … Che crese Deo ingannare, et sé stisso gabone. … Or vi ponate ad cura: de altri che se tornone, … Cresese Deo gabare et sé stisso gambone! … Da tanto à facto pegio che, quando se abione, … Ben pò maledicere l'hora quando lo immaginone! … Non è citolo piccolo sì legero ad gabare, … Dico, como è lo popolo, ad chi lo vole fare, … Ca omne cosa crede como ogio favellare; … Et tale cose crisero ch'è brutto ad recontare. … Credeano che nel mare foxe facta la via, … Però che una semita nello celo apparìa; … Tanta era visitata una santa Matthìa, … Beato chi li panni toccare ly potìa! … Guardarola li brianti et in collio la portaro; … Chi li dava anella et chi dava denaro, … Chi li dava gerlanda et chi panni portaro; … Non se porrìa contare la gente che gabaro. … Le genti, poy che prinno una ymaginatione, … Levare non se lassano, ma plu firmi ce sone: … Io ci vidi uno frate che in placza predicone; … Fóli messa la caccia perché lo reprendione. … Anchi vi vollio dire più nova dicerìa. … Fo dicto: «Ad Santo Antono sta santa Marìa!» … Non se porrìa contare le genti che vi gia; … Dicevano: «Èllola! Èllola!» se la cella vedìa. … Chi porrìa recontare tante simplicitati … Quante credea la gente al tempo delli Cruciati? … Multi per quello credere vi forono incappati, … Ché prisero la croce, et vinnoro scornati. … Qualeche gran rebaldo, che lo suo avea venduto … Et non gio nella Turchìa, et era revenuto, … Era dolente et tristo et multo penetuto; … Maledicea lo jorno quando fece lo voto. … Quando fo questa Cruciata, se tu me ne demanni, … Dico: ad mille trecento quaranta cinqui anni; … Chi non fornìo lo voto credo sia in affanni; … Senza papa non absolvese; provòlo misere Janni. … In quillo anno medesmo, Popletani tractaro … Pace et parenteza, et tanto se menaro … Che miser, ser Lalle et Nanni se accordaro; … Ad Santa Croce de Luculo in bocca se basciaro. … Loco la parenteza fo promessa et fermata; … Mannaro le neputi in Aquila alla Nuntiata; … Una delle neputi ser Lalle abe jurata, … Lo figlio de Nanni l'altra, ma no lli fo destinata. … Sidici boni preghi quelle doti obligaro: … Cento florini per uno, ché non fo mino denaro; … Nanti non fo pagato, li pregi lo pariaro, … Ca undici semmane la prescione guardaro. … In quillo anno medesmo che era la Cruciata, … Fo morto Bonajonta proprio in Pasqua rosata; … Li vassalli lo occisero nella ecclesia sacrata; … Ma non saccio quest'opera como fosse ordenata. … Un'altra volta revennero multo privatamente … Li figli de messer Todino con una granne gente; … Assalliero ser Lalle multo vigorosamente, … Et prisero la casa, et miserovi lo foco ardente. … Cercaro tucta la casa, ser Lalle non à trovato, … Ca poco nanti un misso ser Janni vi à mandato: … Che subito de casa escase, ca serà axaltato, … Et non porrà campare, se loco è trovato! … Poy corsero in Popplito, et geano gridando, … Li figli de misser Todino, che ser Lalle morto ànno: … «Ecco la testa soa in lancia se va portanno!» … Chi ben volse ad ser Lalle fo sbagottito intanno. … Ad quello gran remore le genti lo sentero; … Paganisci con altri homini co lloro comattero; … Illi erano spaliati; per questo modo perdero; … Deo abero da loro quando se nne fugero! … Nanni non stava in Aquila né potea revenire; … Stava a male con ser Lalle; fecealo de fore gire, … Ca la corte cacciòlo; pregò Deo de fugire; … Foli misso ad abedere che lo volea tradire. … Stava ad Sancto Lorenzo, quando fo questa cosa; … Et revenne co lloro, et abe quello che è usa, … Et criserolo alcuni che fo cosa altragiosa … Aveva patuto nante palese e non nascosa. … Non saccio se tornòse, sì como dicto fone, … Io no llo vidi né sappilo, né testimonii vi done, … Como gio e como venne non metto in sermone. … Lasso questa materia, ad altro me nne vone. … Retorno alla materia, lasso lo tempo gito. … Parea che nostro male tucto foxe fornito. … Era stato uno re como gillo florito; … Fo morto per tradiscione, lo regno fo scurito. … Anni mille trecento quaranta cinque correa … Al tempo che fo morto lo nostro re Andrea; … Et quilli che trovarose ad quella opera rea, … Quello che meritaro Cristo si ne lli dea! … Se in questo pecco mo, Christo me llo perdone: … Pareme che la Ecclesia ecco multo peccone; … Ché tanto lo tricò che lo re non coronone. … Che nanti fosse ucciso chi tanto male comensone! … Non tanto chi lo vede, ma è una pena ad odire … De uno re giovencello in tale modo morire; … Non tanto de capistro che potesse perire, … Ma sola una gotata illo non debe havire! … Remase quisto regno in granni tribulatiuni, … Et forovi gran parti infra cunti et baruni; … Li regali medesmo avevano descentiuni; … Fecero multa gente, cavalieri et peduni. … Da una parte era lo duca de Duraczo; … Missere Loysce da Taranto era dall'altro stazo; … La regina adjutavalo, davali forcia et braccio; … Carlo de Artusse medesimo legòse a quisto laccio. … Missere Loysce de Taranto tanta gente collea … Da pedi et da cavallio, quanta avere potea, … Delli denari de Carlo pagava et spennea; … La imperadrice medesma facea la parte sea. … Quando abe questa gente, missere Loysce andao … Denanti alla regina; et ella li donao … Dui milia once de fructo; et carta ne portao; … Delle terre de Abruczo la possessione pilliao. … Le terre che pigliò foro in Chieti et in Penne, … Sì che in quillo pagese missere Loyse venne; … Selmona et Civita deroselli; et plu nanti gisenne, … Et fece pilliare Atri et Civita de Penne. … Lanciano et Ortona a llui se rebellaro; … Bucchianico et lo Guasto, che quisti seguitaro, … Gran guasto sostennero; fra questo se legaro … Collo duca de Duraczo, et ser Lalle chiamaro. … Ad questa loro compagnia legòvise ser Lalle, … Contra li soy inimici per avere bone spalle; … Pensao possere colliereli sempre caponaballe; … El duca li promise che giamay no lli falle. … Lo duca de Duraczo monstrava che se dolea … Che era stato morto lo nostro re Andrea; … Prese multi sollati con frà Moriale che avea; … Ad modo de uno re lui rascione tenea. … Lo duca demonstrava volere fare vendetta … Dello nostro re Andrea, la cui anima sia benedetta; … Prese madonda Ciancia et martoriòla in fretta, … Et ardere la fece, ca fo de quella setta. … Et lo figlio de Carlo per questa opera prese, … Ch'era denuntiato che in quella opera offese; … Et fo attossecato, et fo dicto palese, … Et morìo na prescione, et nullo lo defese. … Fé fare lo processo multo ferventemente; … Monstrava de trovare tucto lo commenente; … Mellio credo lo saccia l'alto Dio omnipotente; … Così ne scia pagato, che lo vegia omne gente! … Ser Lalle de Camponischi l'Aquila se tenìa … Con multa cavallarìa che con ipso statìa; … Et stando in quisto stato, pensò una gran follìa: … De dare questa terra ad re de Ongarìa. … Ad tucta questa lega fé fare li sindacati … Et ad re de Ongarìa tucti li abe mandati … Ad proferire loro terre, como erano obligati; … Adsay cunti et baruni ad ciò foro legati. … Facto questo presente, allo re fo petuto … Che degia mandare ad sere Lalle lo adjuto … De gente et de denari, acciò che sia possuto … Resistere alla corte fi che lui sia venuto. … Acciò che lo re sia cauto, li stagi li mandao: … Jannotto suo fratello, et anco vi abiao … Antono de Ciccarello che ipso accompagnao, … Jannotto de miser Tomasso che quisti sequitao. … Lo duca de Duraczo anco vi avea mandato … Con tucti li signuri con chi era legato … A recollere lo re, se venìa in quisto lato, … All'onta de qualunca li avesse contrariato. … Lo re abe consiglio; la proferta pilliao; … Denari in quantitate ad ser Lalle mandao, … Uno delli soy cunti che avesse vi mandao, … Sollati in quantitate; et ser Lalle pagao. … Con quisto conte mandao un altro balletto … Delli majuri che avesse, et in quillo aveva plu affecto. … Ad dece dì de magio vennero, como è decto; … Sollaro multa gente per venire allo effetto. … Quando quisti vennero, fo facta gran festa: … Multe genti festavano colle gerlande in testa, … Et multe genti vesterose de devisata vesta; … Foro facti gran conviti, et multa gente rechiesta. … L'altro giorno sequente, io stava allo Mercato; … o vidi nella piacza gran popolo adunato; … Fovi dicta la missa et lo officio cantato, … Li frati colle cruci et tucto lo clericato. … Et su in questo io vidi gran cavallarìa … Che veneano gridando: «Viva re de Ongarìa!» … Quillo conte, con li altri, con ser Lalle venìa; … Allora alsò lo conte lo confalone che avìa. … Poi quillo confalone puse in mani ad ser Lalle, … Et lui allora inclinòseli collo collo et colle spalle; … L'altre bannere inclinaroselli al confalone che salle; … Vidi gettare monete innamonte et innaballe. … Poi questo, devisaro de fare l'oste ad Selmone; … Capitano dell'oste ser Lalle facto fone; … Multa gente da cavallio et da pedi menone; … Fecely fare lo guasto et la terra assedione. … Stavano Selmontini multo bene guarniti … De multi balestrei et de peduni arditi, … Et cavaleri avevano con multi loro usciti; … Tucti li impiccavano quanti ne foro giti. … Vedendo poy sere Lalle che non potea pilliare … La terra per battallia, no lla volea guastare; … Volevala destringere, féli l'acqua troncare; … Da nullo passo poco vi sse potea intrare. … Ser Lalle era nell'oste; all'ora della nona … Venne novella in Aquila che era presa Selmona; … Lo conte, de alegrecza, la gran campana sona: … In quillo punto ruppese; era stata sì bona! … Vedendo Selmontini che erano ad mal partuto, … Ché non parea che tosto venesse a lloro adjuto, … Tractaro fare pacti, et questo abero petuto: … Treva per vinty dì; et foli conceduto. … Se fino ad vinti dì lo adjuto non avevano, … Che con lli nostri in campo illi non commattevano; … Da vinti jorny in poy, illi se arrendevano. … Ser Lalle prese li patti che loro petevano. … Ser Lalle se partìo; nanti che qua tornasse, … Ad Civita de Chiete me pare che applicasse, … Et Civita donaoselli, con questo comensasse, … Et con granne honore dentro se ne intrasse. … Quando venne ad partirese, lassòvi un capetano, … Lo quale se chiamava miser Golino da Fano; … Disse li mantenesse con dolce stile et plano; … Et lui così promiseli; juròli lo offitio in mano. … Ser Lalle tornò in Aquila poi che abe questo fatto; … Et Selmontini ruppero ad ser Lalle lo patto, … Et vennero fino ad Popoli, fecerovi male tratto, … Alli nostri che vi erano fecero male varatto. … Ad pochi dì po questo, ad Napoli fo annuntiato … Che l'Aquila fecea l'osta et Selmona à adsediato; … La regina et li regali abero deliberato … De fare l'osta ad Aquila con gran stolo adonato. … Fo facto lo commando ad cunti et a baruni … Per tucto lo reame, dannunca era alcuni, … Ad pena dello avere et anco de tradescuni, … Che degiano sequitare li loro confaloni. … Capo dell'oste fecero lo duca de Duraczo; … Venne fi ad Collemagio; non li piacque lo staczo, … De venire alle mura non li parse sollaczo; … Se nne fo pentuto, non era mica paczo! … Credendose restare la sera in Collemagio, … In quillo dì facemboli tanta briga et oltragio … Che non magniaro niente pane né companagio, … Et loro bestie non abero punto de veveragio. … No lli lassammo figere; la sera se tornaro, … Et li nostri de retro ben li sequitaro; … Poy che foro allo fiume, in tale prescia tiraro, … Dui pavalliuni lassarovi; in prescia adbeveraro. … Tornarosenne ad Montichio et loco se pusaro, … Et là posero campo et intorno sticconaro; … Demintri loco jacquero, dui volte ce adsaltaro, … Ma, benedicto Christo, pocho vi guadangnaro. … Ad dire la veritate, nui avevamo soldati; … Quasi omne dì li avevamo spiczicati … De roba et de cavalli; qua erano menati; … Lo duca vi mandava che li foxero redati. … Et non perché lo dica, havemmo gran paura … Quando venne lo duca appresso delle mura; … Venne lo santo Janni, ad quella gran callura; … Nui avevamo fora tucta nostra messura. … Non avevamo grano et né potea venire, … Et in Forcona nui non potevamo gire; … Lo grano et l'orgio verde faceamo ammorrire … De qua per Amiterno dove potease uscire. … Anco avevamo dubio delli nostri sollati, … Cha no vi erano denari, non erano pagati; … Gevano menacciando et forte adirati; … Ad pena li passammo con denari prestati. … Et stando de dinari in questa tale intenza, … Dui milia fiorini d'oro vennero in questa penza; … Foro tolti ad Asserce; fonne grande increscenza, … Ma illi lo pariaro con granne penetenza. … Sette semane l'oste dellu duca durone. … Certe grande danno n'abe tucta Forcone: … Baczano ne fo arso et Vagno lo parione; … Lo grano che recolsero non implerìa saccone. … L'oste che adosso vénnenci dicovi quanti foro: … Quaranta centonara cavaleri de storo, … Foro cavaleri mille tucti a speruni d'oro, … Tra cunti et baruni, duicento et plu co lloro. … Mintri fo tutto questo, gran danno recepemmo; … Lo grano et l'orgio verde de tucti lo metembo, … Ciaschesuno in gran prescia, lo mellio che potembo; … Uno carlino per volta della vettura dembo. … Alli sidici dì de agusto se partero, … Et non con multo honore, ma con vitupero; … Correa mille trecento quaranta sette in vero. … Poi li sollati nostri le merce respandero. … Gevano recanno quello delli nemici, … Et altretanto et più de quello delli amici. … Derobaro Paganeca et no vi lassaro finici, … Onna et Montichio et Foxa et anche Intemperisci. … Tuctoquanto duravamo lo gire derobanno; … Non erano pagati, gevano menaccianno; … Con questo derobare se gevano passanno; … Grano avevano per vennere et per magnare intanno. … Tanto li sollati ficero che Bagno derobaro; … Pegio li nostri ficero, alcuni che vi annaro, … Ché scavaro le foxe, et lo grano ne ricaro … Chi in capo et chi in collo; niente vi nne lassaro. … Poy miserovi foco, et foro desertati … Como se Judei fussero o Saracini stati … O rebelli de re o Christiani rennegati; … Li arbori che recaro valsero mille ducaty. … Ponamo che colpa vi abero, ma non tucta, a dire lo vero, … Che devissero avere sì danno et vitopero, … Ca non pottero fare altro, se llo duca recepero, … Et delle loro derrate per loro denari li dero. … Lo grano che li sollati dello campo recavano, … Fecero l'ara in placza et loco lo trescavano, … Et per multe altre placze lo grano sci purgavano; … Parte se nne veneano et parte manecavano. … Po questo, menò ser Lalle l'oste ad Monteriale, … Ma stava ben fornito, no lli potte fare male; … Annaro ad Lionessa per quillo temporale, … Pilliarola per forza et strusserola ad oquale. … Dapó questo, ad Civita Ducata se ne gero, … Poseroli lo assidio et si lla commattero; … La terra era ben forte, ben se defendero, … No lla pottero tollere, l'altro contado ardero. … La robba che qui ne venne, non se porrìa contare; … Era la feria in placza, tuctodì ad comparare; … Per uno florino lo bove et l'aseno vi' dare, … Mantello bello et ricco per mesa oncia pagare. … Retornato sere Lalle, pensò de fare l'oste … Contra de Selmontini, per dareli per le coste. … Venne lo duca Guarneri con quatrocento poste; … Jacque de fore la sera, lo jorno rentrò toste. … Demintri stette in Aquila, dico, lo duca Guarneri, … Comensaro la briga quilli soi cavaleri; … Nella placza d'Aquila foro alle fronderi, … Occisero uno delli Ongari delli boni delli osteri. … Lo conte de Ongarìa volea vennetta fare; … Lo duca et soy Todischi se corsero ad armare, … Pensò lo conte occidere et l'Ongari talliare, … Et poy correre l'Aquila et strugerela et desertare. … L'Aquila a gran periculo quella sera stette; … Ser Lalle, como savio, quando questo vedette, … Fece armare la gente, alla piacza corrette, … Mitigò quella cosa con dulci parolette. … Facta questa concordia, feceli fare la monstra, … Per fare l'oste ad Selmona, inseme con gente nostra; … De mille cavalli, multi ne foro de giostra; … Annòvi lo duca Guarneri, homo de gran postra. … Capitano dell'oste fo facto missere Golino; … Con mille cavaleri gio contra lo Selmontino, … Con duimilia peduni de bono coragio fino; … Sette semmane jacqueli nanti lo casalino. … Adsay battallia déroli dentorno alle mura, … Ma poco li posserono fare né nulla lesura; … De boni valestrei avevano oltra mesura, … Chi vi sse appressemava tornava con pagura. … Vedendo misser Golino che non era avantagio … Che potesse Selmona tollere per oltragio, … Lui se tornò in Aquila, et fece como saggio, … Et disse alli sollati: «Denari manderagio». … Tornò misser Golino et lo Consillio fece fare; … Dixe che li sollati se voleano pagare … Et multi per sey misci se voleano fermare; … Set non, ca menacciavano de ardere et abrusciare. … Li nostri consellieri foro deliberati … Che denari per loro foxero straprestati; … Ca nne fo misso dubito, foro subito trovati, … Et tutti alli sollati quilli forno mandati. … Nui remasemmo in Aquila con multi altri sollati, … Ma non ce era avantagio, ca erevamo assediati; … Li passi intorno intorno si li erano pilliati; … Et de nostri sollati plu fommo dannegiati. … Non poteano uscire fore li nostri citadini … Da Popoli et da Busci, et anco da Selmontini; … Ancora Marsicani non forono bon vicini: … Lo conte de Celano tenea li malantrini. … L'altra briga remasene de qua da Monteriale; … Eravi un capetano valeroso et liale; … Et l'altra da Andredoco et Civita Ducale: … Quale de nui inciampavavi feceali male capitale. … Spisso spisso ferevano per montagna et per plano; … Correano la Varete, con Casscina et Cangnano; … Tristo era lo qualunca a lloro venea ad mano: … La tallia che facéanoli no lli lassava ancontano. … Vigio con Porcinaro foro da loro robati, … Non tanto che robati, ma arsi et abrusciati; … Avvenga che una volta ne regessero scornati, … Per tanto li loro danni non foro restorati. … Poi calvacò ser Lalle, annò sino ad Marana, … Et fece un battifollia per fine alla Fontana, … Io dico, ad Monteriale de bona gente sobrana, … Et poi li prendemmo ad sono de campana. … Poi questo, alla Varete ponemmo li sollati … Per guardare lo passo, non foxemo robati; … Pegio faceano li nostri che li altri desfidati; … Venne uno gran reghiamo, forone cacciati. … Fra li altri, Pizolani ne passaro plu nicti: … Tuctiquanti nell'auto se nne foro restricti; … Sbarraro lo pagese et stavanose ficti, … Avenga che ad Agelli ferero li maledicti. … Lo quarto de San Johanni non ne passò de bando; … Pure alcune castella foro giti robanno; … Rascino ne fo arso dui volte intanno, … Anchi Pretarotara non passò senza danno. … Non posso recontare tucto lo male che abemmo … Dalli nostri inimici et como lo sofferemmo; … Assay male ne fece quilli che nui tenemmo; … Mandamboli alla frontera, tenerevilli non potemmo. … Vollio gire plu nanti della mia dicerìa. … Retorno alla materia dello re de Ongarìa. … Borbotanno dicevano che may no nne venìa, … Et alcuno dicea che sì, et anco era in via. … Et stanno in quisto dubio, Jannotto fo tornato, … Et abe dello re d'Ongarìa recitato … Como illo venea nello regno sbrigato: … «Et vidi io lo exercito suo che era abiato». … Da multi non foro crese allhora queste parabule, … Et plu contennevano che queste erano fabule, … Ché, se llo re venesse, forrìano messe le tabule, … Et lo vino accaptato, et messevi le tuvallule. … Suso in questo contennere, in Aquila se sona … Che era venuta lectera che lo re sta ad Verona; … In quella sera in Aquila ogni campana sona, … Fóvi arsa multa cera per la novella bona. … L'ultimo dì dell'anno, in vigilia de Natale, … Io vidi intrare in Aquila la potestate regale; … Non volse sopre lo pallio, per lo frate carnale, … Né corona in la testa, né panno imperiale. … Pósese ad San Dominico; le letta foro trovate, … Io dico, per Popplito, belle et dellicate; … Et multi le prestaro, che non foro redate, … Et io fui uno de ipsi, in pura veritate. … Lo jorno che lui venne correa quaranta sette, … L'altro jorno sequente ad quarantotto gette; … Allo nostro episcopato quella Natale odette … La missa, et allo altaro quattro once li offerette. … Sette dì stette in Aquila, et fece tale cose … Che non foro regali, ma foro abominose; … Ser Lalle lo invitao ad vidanne pretiose; … Magnato lo primo misso, da tabola levose. … Et anchi fece pegio; ché a Bangno se ne gia, … Menava una puttana; quella era la compagnìa; … Questo fecea nascosci, ma poy se resapìa. … Geva lo re cercanno tucta soa baronìa. … Or vollio che ridatevi de quisti nostri Aquilani. … Po che lo re venne et aberolo nelle mani, … Che petetiuni fecero, como homini vani, … Ca non petevano pure avere trenta ancontani! … Chi pethìo la grascia, chi mastro justitiero, … Chi conte camborlingno et chi gran tesaurero, … Chi conte et chi barone, et chi essere cavalero. … Io diceva fra me stisso: cha vi inganna lo pensero! … Chi volea baronìe et chi contadi, … Chi petea castella et chi citadi, … Chi gran terrini in Pullia per erba et per biadi, … Et chi li granni offitii per gire ad alti gradi. … Dello tempo futuro nullo homo pò sapire. … Multi ne foro lieti vedendo lo re venire, … Et abero male et guay volendolo servire, … Et multi ne foro dolenti che n'abero da godire! … Passati li sette jorni, lo re se nne gio … Verso de Selmona con lo exercito sio; … Da conti et da baruni lo homagio recepìo: … In Aquila juraro nanti che se partìo. … Lo conte de Celano lo re invitao … Lui ad Castello Vechio collo tinello c'ao; … Lo re fo cortese, la soa invita pilliao; … Lo conte lo recolse et bene lo despensao. … Poi gine lo re ad Selmona et fo lassato intrare, … Et lui li promise de male no lli fare; … Uno delli usciti volse la briga comensare; … Lo re tostamente li sciti fece cacciare. … Poi se partì lo re colli soy cavaleri. … Foli multo accusato, dico, lo duca Guarneri: … Che aveva fatto robare colli soy masnaderi … Et lu pagese structo, tanti aveva forescieri. … Quando lo re l'odìo, a llui lo fece gire, … Et miselo in prescione, così odemmo dire, … Et ja fo dicto in Aquila che deveva morire; … Ma poy fo scapilato, et félo da lui partire. … Missere Loyse de Taranto aveva priso lo passo … Con multa gente in Capua guarnita per compasso; … Lo re non tenne d'èllota, fece la via da basso, … Tenne da Benevento, dallo pagese grasso. … Vedendo la regina che pure lo re gia, … Fece fare lo Consillio colla soa baronìa; … Propuse che allo re resistere volìa, … Quantunca ley potesse, per ogni modo et via. … Missere Loyse de Taranto respuse: «Ben me piace»; … Lo duca de Duraczo respuse: «Ad me despiace; … Collo re non vollio briga, ante vi vollio pace; … Gierrò denanti a llui, et non serrò contumace». … Missere Loyse dixe: «Duca, se tu voy gire, … Io so securo et certo che tu vay ad morire; … Pòrtate lo capistro et farray gran sapire, … Ca, quanto tu vorray, non te porray partire!» … Vedendo la regina quella granne herescìa, … Che avea gran parte in Napoly lo re de Ongarìa, … Adunò ciò che potte, con gran malanconìa, … Determenando infra sé che gire se nne volìa. … Nanti che se partesse, fece un gran parlaminto; … Dixe: «Signuri, partome; facciovi gran laminto; … Dalli me' son tradita, et dànnome colpaminto … Che io allo mio signore facesse fallieminto. … Donne io prego Christo et la Vergene beata, … Se io al mio signore non so liale stata … Et che della soa morte facesse mai penzata, … Che io sia arsa in foco et l'anima sia dannata! … Ma dico ad vui de Napoli, che io no vi ò tenuti … Como se tè vassalli, anchi bassalli avuti, … Ma tucti como frati vi agio mantenuti; … Non deverìa tali meriti haverne receputi!» … Facto lo parlamento, la notte se partìo; … Accolse ciò che potte, per mare se nne gio, … Et giosenne in Provenza, che era contado sio; … Recomandòse allo papa, como agio intiso io. … Allora li regali parterose ad corruccio; … Missere Loyse gisenne; fo savio, cridi ad Buccio; … Pilliò la via per mare: adése dello arcuccio; … Et li altri che remasero fori colti allo mastruccio. … Lo duca de Duraczo tenea lo tractato; … Allo re de Ungarìa plu volte avea mandato … Ad direli che ad Adversa se nne venga sbriato, … Ca lui li uscea innanti como homo obligato. … Lo re con la soa gente ad Aversa se nne annaro, … Et dentro della terra tucty se pusaro; … Lo duca et li regali a llui se presentaro; … Pejore dì non abero da che se baptizaro! … Quisto proverbio credo che agiate odito dire: … Che, quando l'omo deve scervicare o cadire, … Perde la memoria, el sinno et lo sapire, … In quello male incappa donda credea fugire! … Un altro proverbio dicovi che homo va parlanno: … Dove primamente se comenza lo 'nganno, … Là conven che torne per rascione lo dando. … Ad duca de Duraczo fo comenente intanno! … Se llo duca de Duraczo facto avea lo peccato … Et tuctavìa per collo ad altri lo à gettato, … Voleva fare punire chi non era incolpato; … Le sorte a llui voltarose, ché ne fo decollato. … Li altri quatro regali che lo duca adcompagnaro, … Tucti foro prisi et alla prescione annaro; … Ad pochi dì po questo, in Ongarìa li mandaro. … Cristo li defensò, però che non peccaro. … Remase in quisto regno lo re de Ungarìa; … Fo facta allora in Napoli una granne robarìa; … Anchi non avea lo regno in tucta soa balìa, … Cha no vi sse annava per li acti che facìa. … La casa dello Balzo et de San Severino … Gìanose scostanno intorno allo terrino, … Et erano più chiamati collo sinno latino; … Ma illi parrarono sinno dallo duca tapino. … Ma issi foro scì mastri che salvi se rendero; … Mintri che allo re alcuni comparero, … Tanta gente guardavali dentorno all'ostiero … Che, se llo re pigliavalo, avevane vetopero. … Non metto per ordene tucte le cose facte: … Fora sì longo dire non bastarìa le carte. … Lo re monstrava fare cose sì sciocche et matte, … Non voleva fare cosa che Cosillio le tracte. … A dire la veritate, non tenea la manera … Che re deveva tenere, colla lianza vera: … Quello facea la domane, rebocava la sera, … Ad chi facea la gratia, no lli valea una pera. … Sou conte camborlingo ser Lalle facto havea; … Adsay majure corte che lo re tenea; … Era signor de Napoli, facea ciò che volea, … Et lo re acceptavalo et no contradicea. … Li cunti et li baruni, per fareselli amare, … Quillo se tenea mello che lo potea presentare. … In pochi dì che tennesse, tanto fece adunare, … Se foxe bono guadagnato, molto habera a durare! … Et prese Sancta Agata, et lo contado prese … Che abe Carlo de Artusse, et tucto fo in uno mese; … Che lo re non stava firmo illo se ne adese, … Però sappe acconciarese in pochi dì de arnese. … Lasso questa materia; retorno alla regina … Che se nne gio in Provenza et fugì la ruina. … Non parea che vi foxe null'altra medecina: … Andò nanti allo papa, et nanti a llui se inclina. … Lo papa li fé honore, sì como dicto fone; … Per lo incenzo dello papa gettò pigno Avignone; … Et lo papa allo re de Ongarìa comandone … Che esca dello regno senza excomunicatione. … Et miser Loysce in Provenza ne gio; … Non già con denari, ma como homo che fugìo; … Nicola delli Acciaroli denari li prestò de sio. … Depó che fo in Provenza, gran honore recepìo. … Allo re d'Ongarìa me vollio retornare. … Ad homo de quisto regno no se volea fidare, … Set non con alecuni Ongari se volea conselliare; … Mise in dubio la gente che li debia lassare. … Comensò ad venire in odio della gente; … Multi che ben li volsero, lo odiaro veramente; … Lo re se nne advede dello sou commenente; … Calvacò verso Pullia; non fo saputo niente. … Et non gea como re, ma como homo mandato; … Alcuno jorno avvenne che abe calvacato … Plu de settanta mellia, con poca gente allato; … Non se figea niente, como homo incalsato. … Altro dicea con bocca et altro tenea in core, … Quello che in core avea no llo dicea ad signore; … Stava ad Manfredonia, non se curò de honore; … Misese in mare et gisene senza farne rumore. … Allo conte camborlingo non ne fece parola, … Ché no llo impedesse; mandòlo alla Cirignola; … Recolse un corsale che plu che cello vola. … Quillo fo plu dolente che l'aspettò con gola. … Lo conte camborlingo, quando questo sentìo, … Parse che li foxe venuto mino Dio; … Multo privatamente della Pullia se uscìo, … Con poca gente revenne allo pagese sio. … Dapó che fo saputo che lo re se partìo, … La regina Johanna, che in Provenza fugìo, … Revennesenne ad Napoli collo marito sio; … Et per mare revenne come per mare gio. … Lasso questa materia, et torno ad un'altra tema: … Convene dir de una cosa crudele et seva. … Sì granne fo mortalta non è ad chi non prema; … Credo che le dui parti della gente fo sema! … Et non fo solo in Aquila, ca fo in omne contrata; … Non tanto fra Cristiani, ma fra Sarracini è stata; … Sì generale plaga non fu may recordata … Dallo tempo dello diluvio, della gente annegata. … Et corsevi un dubio che may lo odi contare: … Che li medici non voleano li infirmi visitare, … Anchi vetavano li homini che no lli degiano toccare, … Però che la pittimia se lli porrìa gettare! … Advenga che li medici alli infirmi non gero, … Ma pure delli loro dui parti ne morero. … Li spitialy ancora lo soperchio vennero; … De questa granne plaga plu che li altri sentero. … May non forno sì care cose da infirmarìa: … Piccolo pollastrellio quatro solli valìa, … Et l'ovo a dui denari et ad tre se mettìa, … Et delle poma ancora era gran carestìa. … Cose medecinale omne cosa à passato: … Ché l'oncia dello zuccaro ad sette solli è stato, … L'oncia delli draganti sei solli è comperato, … Et delli manuscristi altretanto è pagato; … La libra della uva passa tre solli se vennea, … Et de noci de mandole ad dui solli se daeva, … Dece vaca de mori uno denaro se vendea: … Quando ne aveva dudici, bona derrata tenea. … Della cera credo che agiate intiso; … Set non foxe uno remedio lo quale vi fo priso, … Alli quarti delli morti non forrìa ciro acciso, … Se nce avesse un florino nella libra despiso. … Fo facta una ordenanza: che li homini accattasse … La cera delle ecclesie, et con quella passasse, … Et li altri poverelli cannele non portasse; … Dalla ecclesia tollésseroli, et li chirici accordasse. … L'omo che sole' avere trenta libre de cera, … Con tre libre passavase per questa loro manera, … Con meza libra facea l'omo che povero era; … Accordava li chlirici la demane o la sera. … Con tucto questo remedio, la cera fo rencarata; … Ad vinti solli l'homini l'hanno comparata, … Ad deceotto et ad sidici et dicessette è stata; … Quando revenne ad quindici, fo tenuta derrata. … Anchi ad quisto remedio, la cera non bastava, … Set non foxe quillo ordene che li clirici usava: … Ché tanto pocatello lo morto se offitiava, … Tre volte le candele alla caja appicciava. … Quando era lo homo morto che ad santi lo portavano, … Fi che erano alla ecclesia, li preti non cantavano, … Et poy che erano dentro, così poco offitiavano: … Dui versi et tre responsi, et poi lo sotterravano. … Anchi fo uno statuto: all'omo che morìa, … Che no vi sse sonasse, ché altri non impagurìa, … Et fore de castello l'omo ad morto non gia, … Acciò delli corrupti la gente non se adìa. … Or vi dirrò lo modo che era allo correttare. … De un citolo da latte plu se solea fare; … Delli granni della terra, quando potea adunare … Vinti persone inseme, pareali troppo fare. … Non se tenea lo modo che se solea tenere: … Lo dì che morìa l'omo, facéanolo jacere … Per fi all'altra demane, per plu honore avere; … Le castella invitava che gissero ad comparere. … Quando fo questa mortalta, in quell'ora che morìa, … In quell'ora medesmo alla ecclesia ne gia; … In quillo dì vigilia nulla non aviva; … Non era chi guardarelo, però se sepellìa. … Una gran pietate che era delli amalaty, … Era delli parenti che li erano admanchati; … Non era chi guardareli, et avevano necessitati; … Tre carlini le femene avevano alli dì passati. … Fecene Deo una gratia delle malanze corte, … Ché uno dì o dui o tre avevano male forte, … O quatro lo più alto, chi è disposto ad morte; … De acconciarese l'anima le genti stava adcorte. … Tamanta era pagura, che omne homo tremava; … La morte cescasuno omne dì aspettava; … Plu che dello corpo, l'omo dell'anima pensava; … Quando era sano et salvo, allora l'omo testava. … Or chi vedesse prescia ad giudici et notari … Che era, nocte et jorno, delli testamentari! … Et illi congnoscévanolo, petevano adsai denari; … Et testimonii ancora ad trovare erano cari. … Quando homo recercavali, et illi adomandavano: … «È scripto lo testamento?» set non, che non ce annavano; … Se dicevano: «Ch'è scripto», subito se abiavano; … Non che daventro intrassero, ma alla porta rogavano. … Anchi vi vollio dire che comenente è stato, … Quando fo la mortalta, se l'omo aveva testato … Con judece et notaro et testimonio rogato, … Se tosto non era in carta de coro publicato. … Se homo ad dui o ad tre dì gia per lo stromento, … De judice et notari trovava impedimento, … Ché alcuno era admalato et stava ad fallemento, … O qualeche testimonio gito era ad gran comento. … Chi volea lo rogo fare relevare, … Lo notaro un florino volea adomannare, … Altretanto petea lo judece per se volere senare; … L'omo poi accordavase, se non potea altro fare. … La granne pietate si fo delli amalati, … Ché erano appocati li homini, non erano procurati; … Chi comperava guardia, per essere adjutati, … Lo dì et la nocte, petevano tre carlini gilliati. … Li pochi che remasero cescasuno ricco era; … Per l'anima delli morti ne davano ad rivera; … Li clirici godevano la demane et la sera, … Et arriccaro li Ordini et tucte monastera. … Li laici medemmo godìano volentero, … Ché avevano delle cose per omne loro mistero; … Per tanto poco preczo multe cose vennero, … Tri tanto vale mo, credateme de vero. … Quando fo questa mortalta, anni mille correa … Trecento quarantotto, così Deo ben vi dea; … Sì granne fo pagura che omne homo temeva: … Multo altrugio rennéose, ché morire se credea. … Chi facea testamento, null'omo che testava, … Né parenti né amici già no lli adomandava … Che cobelli lassasseli, ca non se ne curava: … Le cose avìa per niente, et morire se pensava. … O quante penetute de questo ce so state, … Ché non se provedero de queste cose passate, … Ché ricchi pottero essere delle cose lassate, … Ch'invidia hebbeno ad chi de ciò son arricchate! … Finita la morìa, li homini reaccelaro: … Quilli che non aveano mollie, se la pilliaro, … Et le femene vidue si se remaritaro; … Joveni, vechie et citole per quisto modo andaro. … Non tanto le altre femene, vizoche et religiose … Multe gettaro l'abito et vidile fare spose, … Multi frati sconciarose per fare tali cose; … Homo de novanta anni la citola pilliose. … Sì granne era la presscia dello remaritare, … Che tanto lo jorno erano non se porrìa contare; … Né aspettavano domenecha multi per nocze fare, … Non se curavano de cose quantunca erano care. … Chi vedesse la carne che se facea in macello, … May in nulle citadi no llo vidi sì bello; … Tante some ne uscevano che parea un bordello! … Chi non avea denari occidea lo porcello. … Como fo gran mercato innanti delle cose, … Così reincarerono, dico, per queste spose: … Panni et argento et quello che allhora abisognose, … Erano tanto care che se venneano oltragiose. … Sette carlini vidi dare nelli pianilli, … Cinque et quattro carlini, dico, negli cercelli, … Ad quatro et cinque solli io ci vidi li anelli; … Delli panni non dicovi, ca foro cari velli. … La gente fo mancata et l'avaritia cresciuta: … Dannunca era femena che dote avesse avuta, … Da l'omo che plu potea chiesa era et petuta; … Pegio ce fo che questo: alcuna ne fo raputa. … Demintri foro usciti de quella gran pagura … Della corta amalanza et della blandullia dura, … De satisfare l'anima poco era chi se cura; … Ad crescere et arricare poneano studio et cura. … Ad pochi dì po questo, facemmo uno granne male: … Coll'oste ad Antredoco vi gemmo in generale; … Fo abrusciato et arso collo Burghitto ad oguale; … Per nui già non remase de Civita Ducale. … Arsa vi fo Penenza et Chiesura adbrusciata, … Et la roba che vy era ecco ne fo recata; … Quando revenne l'oste, gente vi fo lassata … Che statissero ad Corno, a tener la contrata. … Fecero un battifollia ad Corno et a Ccascina; … Poco tempo duròvi, ca venne, una matina, … Gente delli inimici con tamanta ruina, … Arsero lo battifoglia; li nostri voltaro la schina. … Non credete che l'oste foxe de voluntate … De tucta questa terra, perché non poco errate; … Ca la fece lo conte con alcuno, sacciate; … Chi li volea contradire, diceali: «Crucifigate!» … O gente saggia, lo tempo abisate, … Ché mo lo sapire non vale una porcacchia, … Et convien che portete la mordacchia, … Se vedete le cose scelerate! … Io vi recordo: non le repilliate, … Ché, se me mozzo, moro, et non recacchio; … Chiamarrete più guai de la cornacchia, … Et lo vostro sapere perderrate. … Quando serrà dicto: questo se faccia, … Quamvis purché vi para male fatto, … La voglia pur mostrate che vi piaccia. … Lassate andar la gente a fare un tratto, … Finché Cristo vi stenna le braccia. … Chi dixe quello verso non fo matto, … Lo quale dixe: «Cum santo santus eris, … Et cum perverso», dico, «perverteris». … … Lo male plu sequendo, credo che Dio dicesse: … «Forcia se credo li homini che plu forza non avesse? … Sòlli usciti de mente li voti et le promesse? … Io li vollio monstrare se anche plu pottesse! … Io li agio perdonato, et illi pur me offendo, … Campayli della mortalta, pigietate li abendo; … Un'altra plaga mandamboli ché se venga admonendo!» … Sì che a me par che fece, como direvi intendo. … Quando credevamo stare in lo loco più tuto, … Subitamente venne sì gran terremuto, … Dalla morte de Christo non fo mayure veduto; … Appena homo trovòsenci che non gesse storduto. … De persone ottocento d'Aquila fo stimate … Che per lo terremuto foro morte et sotterrate. … Chi se vedeva strillare et fare pietate, … Chi plangea lo fillio, chi mollie et chi lo frate. … Chi plangea la matre, chi patre et chi sorella, … Chi se grattava lo petto, et chi la mascella; … Et geano scommorando omne strada et ruella, … Per retrovare li corpi, con amara favella. … Quando le case cadero, tanta era polverina, … Non vedea l'uno l'altro in quella matina; … Multi ne abe ad occidere senza male de ruina. … Ben se lli dé ad cognoscere la potentia divina! … Or chi vedesse edefitia et case derupate! … Tuctequante le ecclesie erano atterrate, … Che fo lo majure danno che avesse la citate, … Salvo la morte delli homini, ad dire la veritate. … Le strade erano incomorate de prete et de legname; … Forrìa forte ad Abruczo scommorare lo marrame! … Assay fo granne affanno; vinneroce tuctotame … Li nostri contadini ad scomborare le strade. … Non jaceamo in casa, ma le logie fecemmo; … Più che nove semane pur de fore jacquembo; … Più frido assai che calla in quillo tempo abembo; … Et de nostri peccati poco ne penetembo! … Correa li anni Domini mille et trecento … Et plu quaranta nove, credate ca non mento, … Quando fo lo terremuto et quisto desertamento; … Et quilli che moréronci, Dio ly agia ad salvamento! … Però che era l'Aquila così male adrivata, … De ecclesie et edifitia cotanto desertata, … Et anchi delle mura non era circundata, … Multi homini credevano non foxe habitata. … Et anchi comensaro parichi ad scommorare, … Ché nne voleano gire de fore ad abitare; … Credéanose che Aquila non se degia refare. … Lo conte sappe questo, abese ad conselliare. … Vedendo poi lo conte la terra desolata … Per granni terremuti così male adobata; … Le mura erano ad terra, non era reparata; … Pensò subitamente de fare la sticconata. … Como illo comandò, foro facti li sticcati … De bono lename grosso, multo ben chiovati; … Sticcavano la terra per multi vicinati, … Et forone grandi utili, ca stevamo inserrati. … Poi venne la Natale, intrò l'anno jubileo; … Stava in penzo le gente, cescasuno dello facto seo, … Como avere potesse la remissione da Deo; … Multi diceano: «Non basta al male tollito lo meo!» … Tanto ciascheuno homo geva con soa conscientia, … Et gevano allo prete ad pilliare penitentia; … Multo ne fo renduto et promisso in presentia, … Et multi perdonaro ad chi li gero ad reverentia. … Eravi un forte puncto: dell'oste de Antredoco, … Per quilli che vi gero et miserovi foco; … Quisto fo gran facto ad fare nicto lo joco, … Ché foro arse le eclesie et arsovi lo loco. … Tuctotamen non vollio de altri l'animo judicare; … Beato chi à possuto questa gratia guadangnare! … Da quando io vi fui, volliovi recontare … Le cose che io vidi, et caro da mangiare. … Sette libre lu rugio dello grano se veneva, … Et sette once de pane per un sollo valeva, … Vino romano et nostro un carlino se daea, … Se era bono, sey solli; or ecco carestea! … Lo greco et la romeca, guarnaccia et soretino, … Schiavo et calabrese et tribiano fino, … Dece solli lo petitto et otto valea, lo mino: … Questo era ché era granne, et facease bene plino. … Non era carestìa de carne de crastato: … Dece denari la libra de quillo tosorato; … Cara era la vitella et lo porco salato, … Et lo pesce anco caro, sì como abi stimato. … Quatro denari lo arangno più volte comparay, … Et poi ne fo mercato, et per dui lo accaptai; … Poi ne vinnero tante quante non vidi may; … Ad uno denaro l'uno et ad dui ne trovay. … Lo tempo che io vi fui, sci fo le Ascentiuni. … Ad non fare mensogna, como fao li garzuni, … Forcia in tre jorni véndovi, como vedemmo nui, … Cento lingni carchi de optimi vini boni. … Anco recaro grano, et chi orgio portava, … Chi ducea arangna, et chi fructi scarcava; … Ad Ripa tucte queste cose se accattava; … Più de mille basscelli da vino vi contava. … Li ligni che vi vennero con quilli che trovambo, … Foro ducento trenta, et nui così stimambo; … Cinque galee fornite, ad Ripa li contambo, … Tanta roba ricaro che ne maravelliambo. … Per folla et per la polvere gevano li romeri, … De notte plu che jorno, colli belli dopleri; … Chi portava candela et chi li candeleri; … La cera che se ardea valea multy deneri! … Tanta la multa gente che per Roma vedembo, … Per omne parte ad spalla ne gembo; … May no vi nne fo tanta, dalli Romani audembo; … Multi morero alla folla, et nui pagura abembo. … Lo pegio che facevano quilli mali Romani, … Quando albergavano la sera, dico, li ostulani, … Che se monstravano angeli, et poi erano cani: … Letta promettevano, et davano splaczi plani. … Da sey denari ad sette tollevano per bordone, … Ad otto, nove et dece chi jaceva in saccone, … Ad dudici et ad tridici chi in matarazo fone, … Como lo dice Buccio, però che lo provone. … Promettevano lo letto ad quatro et ad tre persone; … Poy che venìa ad jacere, ad sei vi nne colcone, … Et ad sette et ad otto; più volte questo fone; … L'omo se llo durava per non fare questione. … In nell'anno jubileo fo un'altra novitate: … Multi cunti et baruni mandaro le massciate … Allo re de Ongarìa che venga in queste contrate; … Dico de quilli che erano sotto soa voluntate. … Lo conte de Trevento per amasciatore gio, … Da parte delli signuri, dello volere sio, … Dicendo: «Signor, vengate, ca lo regno è lo tio, … Ca lo popolo minore te aspetta plu che Dio!» … Lo re de Ongarìa alla parola crese; … Multo sforsatamente venne in quisto pagese; … Dece milia barbute, tucto de bono arnese; … Questo fo a dy quatro de mayo lo bel mese. … Posese ad Manfredonia et poi ne gio ad Barletta; … Loco aspettò la gente che era della soa setta; … Tucti, poi che lo sappero, comparsero con fretta; … Ortona con Lanciano per lui sonò trometta. … Poy che adunò le genti, ad Aversa nne gero; … Assediarola intorno et bene la commattero; … La terra era inforsata, ben la defendero: … Nove semmane intorno de llà non se partero. … Lo re in persona ad commattere n'è giuto; … Collo suo scudo in braccio in la scala è salluto; … De quatrella nella gamma retornò feruto. … Qualunca accompagnasselo retornonne storduto. … Uno bon capetano dentro in Aversa stava, … Missere Jacobo Pignatella per nome se chiamava; … Era prompto et galliardo, la terra ben guardava; … De re et de soa gente poco se curava. … Bene è la veritate che fodero non aveva … Che potesse durare con la gente che havea; … Mandò alla regina con tale dicerea: … Ca lui rendea la terra, se no llo soccorrea. … Missere Loyse et lei lo termine li dero: … Se per fi ad tanti jorni non soccorre de vero, … Multo sforzatamente, con adjuto plenero, … Che agia libertate, secundo suo mistero. … Lo termene fo juncto, et fodero non avìa; … Adrennìose con patto allo re de Ongarìa; … Entrosenne dentro con soa cavallarìa; … Le cose che trovaronci mandaro ad mala via. … Poy calvacò verso Napoli; credease dentro intrare; … Fecenne plu volte prova; no vi possette appojare. … Napoli stava forte da potere contrastare; … Operseno la porta per dentro lo pilliare. … Stanno così lo re, uno misso li è giunto … Da parte dello papa: che non se figa puncto, … Ca era contra alla Ecclesia, como dice lo conto, … Et lui volea congnoscere la questione ad punto. … Et anco c'era uno punto: che erano scortati … Allo re li denari per pagare li sollati. … Consillio abe con li Ongari; comensaro li tractati … De partirese per truga, per non gire scornati. … Levòse dello campo, ad Roma se nne gio; … Per scusa à de gire all'anno jubilìo; … Et dixe alli sollati: «Ca là vi pago io». … Poi cerco la Ecclesia privato se partìo. … Li cunti et li baruni, che erano scoperti, … Quando lo re partìse, tenéanose deserti; … Ad missere Loysce tucti se foro proferti, … Che gevano alla obedientia, se da lui erano certi; … Che lui li perdonasse la loro grande offenza; … Tucti li promettevano de fare la defenza … Ad qualunca li era contra, ad tucta loro spenza. … Sì che li fo perdonato senza farevi contenza. … Non vi conto per ordine lo facto como è stato … Dell'opera dello regno quanto fo tribulato. … Remasero li sollati colli Ongari allo lato; … Terra de Labori con Pullia l'à pariato! … Alla nostra materia me vollio retornare. … L'Aquila è ben passata, secundo che me pare, … Et, quanto ad l'altro regno, ne potemo laudare, … Et quilli che ne ao adjutati potemo regratiare. … Lo magio poy che venne, poi lo anno jubileo, … Vidi gran novitati, allo parire meo: … La festa de san Petro, confessore de Deo, … Cescasuna Arte a ssimiti, collo presente seo. … Soli dui dì o quattro nanti fo devisato … De fare questa festa ad san Petro biato, … Che lo communo de Aquila li sia recommandato; … Tucte le Arti adunate vidi nello Mercato. … Perché fo multo breve, dico, quella adunanza, … Dico che de giullari avembo minuanza, … De tucte le altre cose abembo ad abundanza; … Tamanta fo la offerta, dicovi per certanza: … Fra cera, denari et panni che forno presentati, … Fo facta la rascione, valse mille ducati; … Quattro bon mercatanti vi foro ordenati, … Quali pilliaro la offerta, non quilli tali frati. … Venderono questa offerta, et li denari servaro; … De fare la cappella l'Arti deliberaro; … Li quatro mercatanti sopra questo ordinaro; … Et de questo li frati tucti se contentaro. … Lo augusto poi che venne, forno facte le campane, … Dico, dello comuno, le quali so aquilane; … Custaro ducento once, questo la gente sane; … Non foro dallo popolo tenute mica care. … A pochi dì po questo, una lectera abembo … Dallo re Aluisce, la quale nui vedembo; … Fo lesta in Consillio, sì che multi l'odembo; … Intesemo lo tenore, in questa forma dicendo. … Lo tenore fo quisto lo quale vi dirragio: … «Gratia et benevolentia et bon coragio! … Et che ne fornessemo de ostieri et de forragio … Et de ciò che è bisogno, quanno io verragio». … Concessacosaché in Abruczo venea … Per cacciare li nimici che in lo pagese havea; … Et ad questa cità illo venire volea, … Et, se llo adjutavano, cha lui signore se facea. … Fo resposto alla lictera: «De vostro advenemento, … Per cacciare li inimici, cescasuno è contento, … Et nui ve forneremo de ciò che vi è in talento, … Delle persone nostre et de auro et argento». … Lo granne senescalco a pochi dì passone; … Annòsene nella Marca per genti che sollone; … Da parte dello re adjuto demandone; … Cinquecento florini l'Aquila li donone. … A pochi dì po questo, lo re venne ad Selmone; … Una lectera de soa parte in Aquila mandone; … Che lo conte con gente gesse li comandone, … O qui volea venire. Foli resposto: «None». … Foli dato ad intendere la nostra voluntate: … Che no llo volevamo, per cose trapassate; … Ca dubitavamo non facesse novetate. … Annòsene verso Chiete con le genti adunate. … Fovi misser Galiotto, ch'era gran caporale, … Con plu de mille barbute de gente naturale; … Tremilia barbute abe lo signore regale; … Annò verso Lanciano, poco li fece male. … Non abe bon consillio, ad dire la veritate, … De gire in quillo tempo; debe' gire la state; … Questo fo de novembero et d'octobro, sacciate; … Non duravano in campo, per la granne tempestate. … Gero ad Monte de Risci et là se pusaro; … Annaro poi allo Guasto, ma dentro non intraro, … Ca stava ben fornito; la battallia aspettaro. … Misser Galiotto et li soy in la Marca tornaro. … Po annò alla Guardia, ch'era de Napolione. … Missere Lucchino in Aquila per valestreri mandone; … Quatrocento peduni l'Aquila li mandone; … Foro tornati ad cento, ma Aquila pur pagone. … Et anchi quilli cento lo re non vedero, … Cha de qua alla Guardia tanto adascio gero, … Quatro jorni vi misero; or ecco vitupero! … Lo re era partuto, illi tornaro, de vero. … Quando foro tornati, foro male recolti; … Li denari che abero, tucti foro retolti; … Ponamo che se scusassero, loro erano sciolti; … Sopra loro conestavele lo gettavano molti. … Nui, per recoprire lo nostro fallemento, … Mandamovi sollati, oro et arigento … Con dui amasciaduri de bono parlamento; … Lo re lo dono prese, mostrando bon talento. … Lo conte monstrò voglia de gire a llui, sacciate; … Fónne facto Consillio, a dire la veritate; … Alcuni cosellieri dixero: «Che annate», … Et alcuni altri dixero: «Se giate, non retornate!» … Fólli messa per alcuni una granne gelosìa, … Che, se llo conte annava, may non revenìa; … Mandòseli scusanno che gire non potìa, … Per li inimicy intorno che ad Aquila stagìa. … Poy se partì lo re, che era ad Monte d'Orisci, … Et revenne ad Selmona, appresso ad quisti pagisci; … Questo fo de decembero, de quilli fridi misci; … Dubitavamo nui Aquilani, ché avevamo offisi. … Appresso de Natale, ce venne in tentatione … De gire ad fare la festa collo re ad Selmone. … Annòvi gran brigata, lo floro de Aquila fone, … Et portaro uno presente; sexanta once custone. … La gente che vi gio, chi vole sapere quanta, … Senza li fanti ad pedi, foro plu de sexanta, … Ad tromme et ad cornamuse, como la storia canta; … Lo camborlingo pagava la spesa tuctaquanta. … Ad fare la reverentia denanti allo re gero; … Lo re li recepìo con bello biso alegro; … La sera commitaoli de jocare ad tabulero; … Poy che abero magnato, lo presente li dero. … La domane che venne, invitòli ad magnare; … De grado in grado feceli ad tabola adsettare; … Po che abero magnato, feceli calvacare … Co ello per Selmona, et bella festa fare. … La sera che venne, fecero un gran convito … Li nostri citadini, multo bello et fornito, … De multa bona gente, como io agio odito; … Et poy annaro ad corte, depoi che fo fornito. … L'altra demane che venne, annaro per lo conviato; … Voleano retornare, ma no lli fo donato; … Allora misere Roberto li abe favellato: … «Che vui no vi partate lo re à commandato. … Vole che ecco stete, ca vole fare la pace … D'Aquila in generale; così allo re place; … Manna per l'altra parte, ecco venire la face, … Ché sse faccia nanti a llui, ché non venga ad fallace». … Respusero li nostri: «Nui la pace volemo, … Ma devete sapire che farela non potemo, … Cha sta al conte et l'altri che là lassati avemo; … Più tosto, se tornamo, in ordine la mettemo». … Non valse lo contennere che non foxero prisi … Et tolti li cavalli con tucti loro arniscy; … Da cunti et da baruni ja non foro defisi. … Alcuni se appomisero, non tornaro paliscy. … La sera ad tucta nocte, da poi che fo sentuto, … Per alcuni che revennero a sperone battuto, … De quella granne dollia omne homo era storduto, … De quisto brutto caso che li era intervenuto. … Subitamente odivi la campana sonare; … Sonavano ad martello, odì remore levare; … Gridavano: «All'arme! all'arme, chi arme pò portare!» … Ad casa dello conte vidi la gente annare. … Poi cursero la terra gridando: «Viva lo conte, … Lo nobile signore che porta l'arme admonte! … Ad Selmona! ad Selmona! ponamo l'oste in fronte!» … Allo re ody dicere gran vituperii et onte. … La domane per tempo fo facto parlamento; … Una gran gente vidi ad quello adunamento; … Fo dicto et adringato lo granne fallemento … Che aveva facto lo re, per granne tradimento. … Fo dicto et affermato: «Giamo per li presciuni, … Che lo re non avesse de Aquila le soe intentiuni! … Anco facciamo tanti cavalieri et peduni … Che ponsamo resistere ad re et ad soy baruni!» … Fo questo deliberato: mandare per li soldati. … Subito foro recolti con denari prestati; … Mille once de denari però foro gettati, … In pochi jorny vidi che foro ben contaty. … Ad dire la veritate, lo re ce mannone … Più volte l'amasciata, et de ciò se scusone: … Che lui li non teneva per mala intentione, … Anchi per pace de Aquila, se essa fare se pone. … Noi ancora mantamboli più fiate li frati, … Et collo re retinnero più jorny li tractati; … Non posso recontareli, tanto forono regulati; … Alla fine oderete como fonno passati. … Ottocento once de oro pagambo ad mano ad mano; … Li presciuni foro dati al conte de Celano, … Che un mese li tenesse et foxene guardiano, … Et, se scangnare potesseli, anche li scagnavano. … Se fi ad uno mese la corona vinìa, … Ad Napoli lo conte mandare li divìa, … Et se fi ad uno mese la corona non gia, … Lo conte liberavali, et tucti li rendìa. … Lo mese se nne gio et la corona non venne; … Illi foro lassati et ognuno revenne; … Alegrecza facemmone sì como se adcommende. … L'altro mese che venne gran novitate advenne. … Dello mese de marzo la terra s'è sfondata, … Esso, de sotto ad Bagno, si fo questa lamata; … Et omne dì lamavase, et fo tanto largata, … Nanti non oscìo lo mese, che fo una bella strata. … L'altro mese fo abrile et venne la corona; … Per tucto lo regame ad granne novella sona, … Fónne grande alegrecza per la novella bona … Che se credea essere renata omne persona. … In Pasqua de resurrectione non se lla fece dare, … Anchi Pasqua rosata illo volse aspettare; … Li conti et li baruni si fece commandare … Et tucte le citadi che gessero ad jurare. … Li cunti et li baruni tucti gero ad jurare, … Le terre et li communi mandaro sensa tardare, … Et portaro denari, ciascuno como li pare. … Que fecemmo nui de Aquila no vi so recontare. … Fece invitare lo re Toschani et Marchesciani, … Et lo communo de Roma et principi romani, … De Marcha Trivisciana et anche Vennetiani, … Et de Lomardi forovi et anco Ceceliani. … Tucte le terre fecerono multe granni amasciate, … Mandarole allo re, gero multe honorate, … Et tucte presentarono denari in quantitate; … Et cavalero fecese chi n'abe voluntate. … La gente che nci annò non se porrìa contare; … Set non ad spalle strette non se potea annare; … Uno mese non se attese altro che ad festa fare, … Quando de fare giustra et quando de danzare. … Or vollio recontare che fece lo legato. … Nanti che lo re avesse coronato, … Da parte dello papa li abe commandato … Che lui perdonasse ad qualunca era incolpato. … Et, sopra tucto, ad questo fecelo jurare, … A llui e alla regina, che degiano perdonare, … Et nullo male merito non degiano redare; … Délli multi capitoli che degiano observare. … Quando allo re Aluisce la corona fo data, … Et la foxa de Vangno quando se fo sfondata, … Correa cinquanta dui, così è registrata; … La settima indictione correa in questa contrata. … Li cunti et li baruni dallo primo non gero; … Cescasuno dicea: «Non serraio io primero!» … Cha avevano multo offiso, non gevano volentero; … Ma infine tuctiquanti allo re obedero. … Lo conte nostro Lalle non gio per fi ad Natale, … Ca prima volse intendere se lo re era liale, … Se, poy che perdonava, se recordava male; … Poi fo multo honorato dalla corte regale. … Annò nanti allo re et fece reverentia. … Lo re nostro raccolselo con humile clementia; … Sappeli multo bono quando gio alla obedientia; … Menòlo ad Gajeta, et non con violentia. … Era loco la bria; lo re calvacò in fretta, … Et gio con multa gente, co lo conte ad Gajetta; … Fece la inquisitione, et poy fece vennetta; … Poy fece quella pace, ponamo che foxe asperetta. … Lo re tornò in Napoli; lo conte abe chiamato, … Che lui torne in Aquila, certe multo honorato; … Uscìli la gente innanti come re foxe stato, … Gridando: «Viva lo conte! Dio li dia grande stato!» … Omne campana sonò insemora la sera; … Ad cavallio et ad pedi jocambo ad gran lumera, … Tucti con grande troccie, ad gran turba plenera; … Plu che cento once credo che valesse la cera. … Questo fo de jennaro; lo magio po che venne, … Lo prencepe et li frati de Ongarìa revenne, … Et giosenne da Roma et de qua non venne; … Non agio misso ad libro per che cosa adivenne. … Io averìa dicto plu dello prencepe et de regali, … Ponamo che siano nostri signuri naturali; … Ad mi basta plu dicere le cose generali: … Li casi che son nati in Aquila in quisti temporali. … Anni mille trecento cinquanta quattro stava; … Venne una grande compagnia, che per tempo durava; … Contra Malatestini nella Marcha guerriava; … La settima indictione se scrivea et testava. … Et fo tanta gran gente che fora forte a contare: … Decemilia barbute odemmo rascionare, … Peduni quatromilia, gente de male adfare; … Dicevase che voleano in quisto regno intrare. … Fónne messa pagura, ad dire la veritate; … Facemmone Consillio plu volte et plu fiate; … Pensammo alzare le mura et avere gente sollate, … Et le robe da fore mettere na citate. … Et stanno in quisto penzo et in questa afflictione, … Missere Phelippo de Taranto venne allora ad Selmone; … Li cunti et li baruni d'Abruczo commandone, … Et la semana santa, credendome, questo fone. … Fece dui caporali sopra tucta la gente, … Ad fare lo reparo multo vigorosamente; … Nelle parti de Abruczo, allo plu adjacente, … Foro poste le frontere per loro immantenente. … Uno delli caporali fo lo conte de Celano, … Lo conte nostro de Aquila fo l'altro capetano; … Et co lloro chiamaro lo conte de Ariano; … Lo conte nostro annò ad Monte Salbano. … Poi li Malatestini stavano in quisto affando, … Ché vi erano durati dece misci de l'anno, … Pensaro con loro venire trattando … De dareli denari, se illi se nne vando. … Comensaro lo tractato, et tanto se tractone … Con frate Moriale, fi che complito fone; … Missere Satullio mbriaco loro vi mandone … Che recò la moneta et loro la donone. … Poy che foro pagati, verso Peroscia gero; … Et danno abe Peroscia, et alcuna casa ardero; … Finché se non accordaro, may se non partero; … Et poi se recattaro, che li fo più vitupero. … De giugno ad nove dì missere Philippo venne, … Et uno laydo caso in la venuta advenne, … Ché trovò uno homo morto nella strada dunne venne; … Et fónne assay dolente che appena lo sostenne. … Ad dire la veritate, nui ne vergognone, … Spetialemente allo conte multo ne li pesone. … Or venne ad Sancto Dominico et loco se pusone; … Li cunti et li baruni d'Abruczo ecco adunone. … Stando alquanti jorni, fece tractare la pace; … Lo generale d'Aquila dicea che allo re place; … Lo popolo menore dicea che li adjace, … Et alcuni dicevano: «Ad che modo se face?» … In fine fo resposto et dicto: «Ca volemo, … Ma ad che modo se fa, sapire lo volemo, … Ca dubitamo delli usciti che avemo». … Dice misser Phelippo: «Nui vi assecuraremo». … Or, como vui sapete, non è sì forte cosa … Come la gelosìa, né tanto dubitosa, … Spetialemente ad vollia che dentro sta nascosa, … Et l'omo che à offiso, non ne trova mai posa. … Così fo comenente allo conte et alla parte … Che ben se non fidavano, ferìano da parte; … Lo signore plu dicea: «Questo convè de farte; … Da poy che te assecuro, plu duro no mostrarte». … Poi che vede lo conte colli soy non potere … Resistere allo signore, monstròli de volere; … Dixe: «Ad che modo vengo volemolo sapere». … Missere Phelippo dixe: «Como è vostro piacere». … Per alecuno fo dicto: «Nostro signore verace, … Vengano como vollio, se vollio nostra pace, … Armati et dessarmati, meneno chi li piace; … Anchi se armati vengono, ad nui manco desplace». … Fo gito lo messagio che venissero armati. … In dì de santo Petro quilli foro plecati; … Nello Campo de Acciano vedemboli assellati; … Vennero fine ad Pile chi nanti era passati. … Allora lo conte fece de quello che sole fare: … Mandò per li casali et fé gente adunare; … La nocte nanti gita tucti li fece armare; … Quando vennero quilli, fece remore comensare, … Gridando: «Viva lo conte, et mora li tradeturi!» … Et corsero la terra, pareano fereturi, … Et multi ce gridavano che foro multo pejuri. … Sappe reo allo signore et alli altri signuri. … Corsero per fi alle porte co modo laydo et non bello, … Et ficero sonare la campana ad martello. … Quando lo odìo lo signore, o Deo, che stava fello … Quanto che chi li avesse dato de un coltello! … Parichi sottillianze foro prese da questoro: … Dero allo senescalco cento florini d'oro, … Et ipso li promise de remandare quelloro. … Calvacao et remandaoli senza alcuno demoro. … Or, su in quisto remore, el signore calvacao; … La porta della Varete serrata la trovao; … Era multo felone et multo se adirao; … Inverso la Rivera con gran ira plecao. … Quella porta medesma trovò che era serrata, … Et illo commandò che foxe speczata; … Non abero l'accepte, cercaro per la contrata; … Nanti vindero le chiavi, fo operta et spalaczata. … Quando uscìo della terra, quilli erano partuti. … Verso lo ponte de Vangno gio con sospiri acuti … Como chi è smarruto et perde soe virtuti; … Dalla porta de Vaczano rentrò como li muti. … Questo fo la domenecha; lo lunedì che venne … Collo martedì sequente, gran pena sostenne; … Et quillo martedì de lullo era calenne; … Fece carcare le some per partiresenne. … Lo mercordì a domane, a pponta dello jorno, … Stette ad odire la messa con soa famellia intorno; … Et calvacao con ira, ad mente avea lo scorno. … Et lo conte lo scorse, et gio senza retorno. … Quanno missere Phelippo se nne venne ad regire, … Calvacò tanto in presscia como chi in prescia à gire. … Lo conte nostro Lalle lo volse plu sequire, … Per fi de llà ad Baczano non se volse partire. … Quando fo inter la Forma, illo se commiatone; … Allora misere Phelippo ad illo se boltone, … Preselo per lo braccio, de poi così parlone: … «Non te porray partire, con me verray prescione!» … Lo conte li respuse: «Perché, signore meo? … Io so venuto et vengo allo commando teo». … Su in questo se trasse uno, de cotello ferìo … Su in canna allo conte, dall'altro lato uscìo. … Poi che fo facto questo, in prescia se partero; … Fi ad Civita Retenga in un momento gero; … Né mangaro né bibero per nesciuno mistero; … Per paura lassarolo; odi che vitupero! … Ad cavallio ad cavallio loco bibero un poco, … Con qualeche morsellitto, non vidanna de coco; … Et poy ne gero ad Popoli, et loco se dero loco … Per fi che se lli cocesse la vidanda al foco. … In hora dello vespero rejunsero ad Selmone. … Per multi li fo facta granne reprehensione; … Diceano che era quasi modo de traditione; … Chi dicea: «Bene à facto!»; fóve contentione. … Retorno alla materia. Quando lo conte morìo, … Missere Jannotto stavaci et loco stava Orrìo … Et altri soi parenti et amici che lo sequìo. … Quando questo videro, cescasuno fugìo. … Como gente sconficta revennero fugendo … A sperone battuto, corrottando et plangendo. … Uno gran remore levòse, la gente lo sentendo; … A dire la veritate, gran corrotto facembo. … O per ira o per poco sinno che foxe stato, … Corse gente ad Palaczo et hebelo derrobato; … Et quilli che la soma prisero et abero furato, … Et plu allo communo per collo fo gettato. … Pure de nostra materia qui vollio sequitare. … La gente era stordita, non sapea che sse fare; … No vi era signore, no vi era caporale, … Et per alecuni felli era gran menacciare. … Non avevamo capo né avevamo capetano. … Piacque a Deo che tornasse lo conte de Celano; … Multa gente gio ad illo per plu consillo sano, … Pregarolo che alcuni jorny ne foxe guardiano. … Lo conte ne respuse con cotale latino: … «Io vollio essere con vui così né plu né mino, … Non como vostro capo, ma como citadino, … Et sempre trageragio con vui ad uno fino». … Poi gemmo ad San Francisco ad fare parlamento. … Facemmo sexantotto homini ad bono complemento, … Che devessero avere Aquila ad regemento. … Promiserolo de fare per loro sacramento. … La prima cosa che abero quisti ad devisare … Fo ad missere Felippo l'amasciata mandare, … Che lo capitanio de Aquila li piaccia remandare, … «Et ciò che à perduto li volemo mendare». … Denanti ad miser Phelippo li amasciaduri gero, … Et illo recepìoli con bello viso alegro; … Dixe che lo remanna in Aquila volentero, … Et proferseli de ciò che li era mistero. … Lo sabbato sequente poy che quello era stato, … Lo confalone ad gilli de fore fo cacciato; … Li Sessantotto armarose ad guardare lo mercato; … Le laude dello re tucto dì fo gridato. … La semana sequente lo capitano tornone … Povero et scompagnato, ca derrobato fone; … Facemboli famellia, rendemboli lo pennone; … Et li Otto che avevamo denari li prestone. … Poyché refó in offitio, lo capitano dicea … Quello che li fo tolto, che lui lo revolea … Dallo comuno d'Aquila, che promisso li avea. … «Retoitello da chi l'abe», lo comuno respondea. … Collo Consillio d'Aquila assai fo contenuto … Che quilli lo rendessero che lo avea raputo; … Et alcuni nostri homini a llui facevano adjuto: … Che lo paghe lo comuno, ca frosteri lo à avuto. … Trecento florini d'oro lo capetano chiedea, … Et quello che li era tolto dicea che lo valea; … No lo potte ottenere che lo comuno li rendea; … Prese un'altra via, la quale fo plu rea. … Propusero in Consillo, lo capitano laudanno … Che li era stato bono et liale, et lui recomandanno, … Et anchi alli regali, in quisto nostro affanno; … Facciaselly adjuto, poyché à 'vuto danno. … Non foro li Sessantotto ad quisto Consillo soli, … Forovi alcuni altri, ché capitano chiamoli … Che li foxero boni ad questo, adsai allesongoli; … Ma per li Sessantotto questo resposto fóli: … «Noi non potevamo nulla cosa deliberare … Dove corre moneta che se degia pagare; … Fayte li conestaveli et li massari adunare; … Alcuno adjuto farremote, se illi lo vollio fare». … Fo refacto lo Consillio et con lo parlamento; … Et non per li Sessantotto fo quisto arringamento: … Che allo capitano facessese adjuto et valemento; … Dui foro ad proferire florini d'oro duicento. … Lo capitano monstravase volere correcciare … Con quilli che contradicea che non se debia fare, … Ma ad le cento parti monstrava de pesare; … Con quella gara facta convenneli acceptare. … Poyché fo acceptato et non fo contradicto, … Remase lo Consillo et fece uno adicto: … «Se may homo Aquilano et dello suo destricto … May profere moneta, a ttorto né a deritto, … Moneta de comuno ad homo che sia nato, … Ipso solo la paghe, né tanto sia pregato; … Et sia pinto in Palaczo ad retruso voltato». … Notare Simone de Rogi de questo fo rogato. … No vi vollio plu dire de quisto laydo facto. … Retorno alla materia et de altro dico et tracto: … De frà Moliale reconto sou baratto. … Parea che ad quisto pagese venesse racto racto. … Fónne messa pagura, che multa gente avea … Et che alcuni de Aquila venire lo facea. … Fra questo meso gionse con tucta gente sea … Ad Roma, collo Tribuno, in soa forte ora et rea. … Non saccio per che modo allo Tribuno offese, … Et lui lo fece prendere; de augusto fo lo mese; … Fecelo decollare sensa fare contese. … L'anima soa tapina non saccio che via se prese! … A ppochi dì po questo, fo morto lo Tribuno … Ad romor della gente et dello suo comuno; … Alcuni dixe ad torto, ché male non fece niuno. … De resalliere ad Roma anco fosse jejuno! … Anni mille trecento quattro plu de cinquanta, … Quando regeano li Otto, dico, colli Sexanta; … Io credo che vi entraro quilli nell'ora santa. … Dirròvi la loro opera, como la storia canta. … Pocho nanti decembero, de quilli forti misci, … Mandaro l'amasciata allo nostro re Aluisci. … Certo privato gero et non gero palisci, … Sì che non foro sentuti per tucti quisti pagisci. … Per fortunale tempo, gero in tridici jorni, … Per le granne flumate dero paricchi torni. … Lo re stava ad Barletta, nelli pagisci adurni; … Lui con la regina stava in granni sogiurni. … Genno con l'amasciata li nostri admasciaduri; … Feceroli adsai honore tucti li gran signuri; … Et illi apertamente, como homini puri, … De Aquila accomandaroli li grandi et li menuri. … Nanty lo re annaro ad fare la reverentia, … Lo re li recepìo con multa soa clementia, … La regina mostròli granne benivolentia; … Comandaro che foxeli data sempre odientia. … In quell'ora lo re li nostri domandone: … «Como sta nostra villa? como se porta mone? … Avete fra vui pace, et sete in bona unione?» … Respusero che nci era alcuna descensione. … «Sì che nui semo missi, signore, quanno ad vui piace, … Ché vi recomandemo d'Aquila la generale pace; … Per vostra santitate omne bene se face; … Se vui fare la volete, non pò venire fallace». … Lo re respuse: «La pace fare volemo; … Credo che nanti multo tempo ce lla farremo … Et che multe gratie anchi vi concederemo, … Però che ad quella villa multo bene volemo. … Io so che quella villa si fo fondamentata … Per nostri nantenati, fo facta et ordinata; … Nostro avo et trabisavo sempre la hebeno amata: … Ciò che li petìo Aquila per loro li fo data. … Così intendemo fare nui semelliantemente: … Plu che null'altra villa nostra averela ad mente». … «Et così vi dico et replico certamente»; … Così la regina dixe in quell'ora presente. … Plu volte e plu fiate allo re gero ad petire … Che li faccia spacciare, che possano regire; … Lo re dixe: «A Fogia demane vollio gire, … Et là vi spacciaremo tosto, allo vero dire». … Ciò che vi fo contato non posso recitare; … Avevano la udientia, potéanoli parlare; … Et ancora alli usceri ficero commandare … Che no lli tengano uscio quando volliono intrare. … Abero tanto studio co lloro sottili arti … Che abero impetrate più privilegii et carti; … Principalemente una ve n'era ad capu de Arti; … Quando le abero, lieti tornaro in queste parti. … La sera de anno novo in Aquila plicaro, … Et questa bona admasciata ad questa terra arrecaro; … Quando Aquilani sapperolo, multo se nne alegraro; … Lo jorno de anno novo questo spalificaro. … Li nostri amasciaduri, che questo ago impetrato, … Cescasuno in suo essere dé essere laudato! … Se foxe bono communo, forrìano ben remeritato; … Io non posso più farevi: àgiolo registrato! … Sere Nicola della Torre uno de quisti fone, … Notare Jacobo da Foce l'altro se chiamone, … Et l'altro de Paganica, Coletta de Simone, … Et l'altro de Poplito, Cola de Petri, pone. … Avendo questa lictera, li Otto che erano allora … Le Arti fecero scrivere sensa più demora, … Cescasuna Arte a ssimiti, l'una dall'altra sflora; … Le genti sì lete foro che l'uno l'altro honora. … Poi che questo fo facto, lo Consillo adunaro, … Et, lo sequente jorno po Pasqua de jennaro, … Fra li altri dece elessero, como illi conselliaro, … Lo capetano co lloro, in cinque li refrenaro. … Li Otto sedeano ad alto, ad basso reaballaro; … Li Cinque resalliero et lo offitio juraro. … Fóvi granne alegrecza et le tromme vi sonaro; … Le laude dello re tucta gente gridaro! … Uscemmo dello Palazo tucta la gente intanno, … Et collo capetano laude ad re gridanno, … Et le campane nostre dello communo sonammo, … Gemmone allo viscovato, collo capitano annammo. … Staemmo alla messa, et lo episcopo predicao, … Et multo devotamente la gente lo scoltao; … La pace generale che se faccia pregao, … Et qualunca vi sse opera, quaranta dì donao. … In quillo dì li artifici le pontiche inserraro … Sì che per quillo jorno le Arti non laboraro; … Tucte campane de Aquila la sera se sonaro, … Et tinnerole tanto che tucti ne assordaro. … Lo lonedì sequente poi Pasqua de jennaro, … Tuttequante l'Arti inseme se adunaro … Et gerono ad Palaczo et loco se assettaro; … Li Cinque collo capetano cinque homini chiamaro. … Ad ciascuno de loro uno confalone fo dato, … Dicenno: «Prindi quisto, che sia ben guardato … Ad honore dello re, anchi de bono stato … Dello communo d'Aquila, che may non sia turbato!» … Lo capetano, poi questo, si li abbe ad commandare, … Ad pena de traditione, et feceli jurare, … Che ad omne remore che foxe lo degiano cacciare, … Et tuctequanti le Arti lo degiano sequitare! … «Viva lo re!» gridava allora omne manera. … Gemmo allo viscovato con gran turba plenera, … Facemmo dire la messa con singulare lumera; … Predicavi lo viscovo della Scriptura vera. … Da poy fo misso in ordine che cescuna Arte gesse … Al nostro viscovato, all'ora delle messe, … Collo pennone innanti, et omne homo offeresse, … Omne Arte una domenecha, como se lli venesse. … Ad pochi dì po questo, la granne compagnia venne, … Et passò per Abruczo; da Santo Flaviano tenne; … Quilli lassaro la terra, tucti fugerosenne; … La roba che trovarovi chi mellio pò ne prende. … Passaro poy la Pescara, ca non era guardata, … Abrusciaro Spoltoro, la gente renegata, … Et corsero fi in Civita; era bene inforzata; … No vi possettero offendere, ma corsero alla strata. … Poi arsero Pescara et gerono a Lanciano … Et poserovi l'oste, in quello bello plano; … Lanciano era inforzato; bene se defenzano; … No vi appredaro tanto che vallia un ancontano. … Ferero nella Guardia, lo Palliaro abrusciaro, … Menàronne presciuni, li quali se recattaro; … Et po gero allo Guasto; per forza lo pilliaro, … Occisero multi homini et tucto lo robaro. … Prisero Monte d'Orisci; poi gero ad Civitate; … Missere Roberto Caraczo vi lli mise, sacciate; … Fecero granne danno, ad dire la veritate; … Poi gero ad San Sivero, alle belle contrate. … Poseroly l'oste adosso et forte l'assediaro; … Quilli de San Sivero ben se li repararo; … Quella malvascia gente plu volte li assaltaro; … Benedetto Yesu Christo, poco vi guadangnaro. … Lo duca de Duraczo allora se scopreo, … Ché lui venne nell'oste collo exerceto seo, … Et lo conte Paladino co illo allora geo; … De bestia et vittuallia assai li compareo. … Le insegne della Ecclesia lo duca fé alsare, … Ma non fo per lo papa, féla contrafare; … Con quello se credea la gente ad sé tirare, … Dicenno che lo papa facea l'oste fare; … Dicendo che lo papa l'aveva ja chiamato; … Non era comparuto, havealo condempnato, … Lo regno à interdicto, lo re scomenecato, … Et anco dello regno lo re ne à privato. … Questa è la veritate, che avemmo lo interdicto; … In santi Marci venne; omne homo ne gea afflicto; … Entrava homo in ecclesia, uscevanne sconficto, … Non potenno vedere Yhesu Christo benedicto. … Quaranta cinque jorni questa pena durammo; … Chi intanno se morìo in santi no sotterrammo; … Senza clirici, nelli renclastri, loco li atterrammo, … Et sensa cruci et ciri; o che pena portammo! … La fede dello re però non fo mancata; … Ca sapevamo bene che soa colpa non è stata, … C'à havuto multo ad fare per la granne brigata, … Et anchi per Cecilia, la Ecclesia n'à pagata. … Ad sette dì de jungno vene la benedictione, … In la festa dello Corpo de Christo questo fone, … Ad trecento cinquanta cinque, della ottava indictione; … Pensa quanto de questo la gente se alegrone! … Retorno alla materia della malvascia gente. … Venne lo gran senescalco multo pietosamente; … Annunziò in Consillo tucto questo convenente: … Che lo re volea commattere co lloro certamente. … Illo colla regina, con cuncti et con baruni, … Contesse et baronesse, cavaleri et peduni, … Deveno uscire in campo ad fare le defensiuni, … Se tucti divissero essere morti in campo o presciuni! … Sì che lo gran senescalco così abe contato: … Dixe che volea gire per gente allo legato, … Et per altri sollati recolliere, così era mandato; … Tremilia credea averenne; così fo lo tractato. … In fine abe concluso: «Lo re manna preganno … Che voi lo sovengate, in quisto granne affanno, … De genty o de denari per sollati paganno; … Et stima che lo regno li vengate fermando». … Odendo quisto bisogno, avemmo deliberaty … Quatromilia florini per ducento sollaty, … Che della parte de Aquila foxero mandati; … Foro date le cetole, foro colti et pagaty. … Retorno alla materia de quella mala gente. … Gerono ad Manfredonia multo sforzatamente; … La terra era sfossata, no lli pottero fare niente; … A Foggia et a Nocera così similemente. … Et po gero verso Napoli, tucta la loro schiera, … Gero tornanno tucta quella bella rivera; … Ma cescasuna terra sì bene sfoxata era, … Nulla non ne pigliaro la gente ferostera. … Gero multo adtornando per Terra di Labore; … Ficero grande guasto per lo contado fore; … Preda et presciuni abero; fonne multo dolore: … Chi plangea li homini, chi mollie, figli et sore. … Era tanta la gente; danunca se posavano … Scortava lo forragio; non troppo vi duravano; … Salvo erba per le bestie, dell'altro male passavano, … Ché dell'altre cose assay care accaptavano. … Et posero lo campo alla fronte de Aversa; … Correano fino ad Napoli ad vespero et ad tersa, … Et homo assaltavano a dricto et ad traversa. … Poi se ne gero in Pullia quella gente perversa. … Lo duca de Duraczo et lo conte Paladino … Erano colla compagnia legati ad uno frino; … Gero ad San Sivero con granne exercito plino; … Commatterovi forti denanti al casalino. … Defiserose bene, no llo possero avere; … Gero ad Casale Novo con grande potere, … Priserolo et derobarolo, tolseno multo avere, … Et l'omini et le femene menaro a lloro volere. … Lo re venne ad Barletta et bene adcompagnato: … De cunti et baruni avea adcanto et allato; … Non erano ben savi fra loro, como era usato, … Sì che non potea essere lo re ben conselliato. … Da poi abe consillio, se lla possea squartare, … Che non foxero tanti, per avere mellio ad fare; … Comensaro lo tractato che voleano sollare … Dumilia barbute per in Cecilia passare. … Tennese lo tractato parichi jorni et miscy. … Chiedeano tanta moneta quilli male forisci … Che non ne avea tanta lo nostro re Aluisce; … Ma poi fo devisato che paghe li pagiscy. … Lo majure caporale avea nome conte Lanno; … Con ipso questa cosa vennesenne trattando, … Et tanto ce fo fatto che fo complita intando. … Da poy che fo complita, non fecero plu danno. … L'altro gran caporale si sse fecea chiamare … In hoste Mataraczo; non se volse accordare; … Con conte Paladino se nne gio ad stare … Et contra dello re refecese sollare. … Et poi se desfidaro ipso con conte Lanno; … Mandarose lo guanto per insemora justranno, … Traditore chiamandose l'uno et l'altro parlanno. … Lo re no llo consentìo per dubito de inganno. … Bene cento trentamillia fiorini devea dare … Lo re alla compagnia per termine pagare: … La prima paga in Pullia, nanti lo abiare, … La secunda in Abruczo, quando devea passare. … L'altra paga ad Firenza deve' essere pagata, … Menandose li stagi co lloro la brigata; … Alli passi li oscéroly per tucta la contrata, … Et comannò pagare denari per derrata. … Ad dire la veritate, nui pur pagura abemmo … Non tenissero de qua; lo Consillio tenemmo … Ad fare lo reparo, sì che ne provedemmo; … Tucte le vicenanse de intorno rechiedemmo: … Da parte dello re et de tucti Aquilani, … Se venissero da Aquila li renegati cani, … Che nne mandeno adjuto et boni fanti sobrani, … Anchi de cavaleri che siano franchi et sani. … Le terre et li baruni tucti se proferero … De gente nominata allo nostro mistero, … Et che all'altre cose lo farrao volentero. … Facemo quatro persone che ad provedere gero. … Nanti che la compagnia in Abruczo venne, … Facemmo la sticcata in la Forca de Penne; … Dui milia peduny quello passo mantenne … Colla gente ad cavallo che l'Aquila retenne. … Cinquemilia florini devevamo pagare … Per tassa dello re, per alla compagnia dare. … Mandò lo re in Aquila che debiamo mandare … La moneta in Abruczo, ché là volea pagare. … Però che quella gente era sì dellegiata, … Che non se potea fidare in loro persona nata, … Intrambo in un dubio: po che foxe pagata, … Se sse revolta in Aquila, serrà male derrata! … Alcuni conteneano: «Se pagati serrando, … Chi li tollie la pena, se verso nui verrando? … Forcia che con lo nostro la bria ci darrando. … Démoli alli sollati che ncy defenderando!» … Alcuni diceano: «Mellio è che li paghemo; … Ad re non offendamo, se nui lli perdessemo; … Ché lui con la compagnia contra de nui averemo. … Paghemo la moneta, et nui ne acconcemo». … La moneta era colta et era segellata; … Dicembo allo misso: «La moneta è assettata; … Nui vi damo lo banco che in Ascoli vi sia data, … Da poy che la compagnia serrà tucta passata». … Non potemmo contennere plu che non pagassemo, … Ché dicea lo misso: «De questo certi semo, … Ca nui avemo li stagi, accertare ne potemo». … In fine nui pagammo, né tanto obstassemo. … Del mese de augusto la compagnia ne uscìo … Et fo fore dello regno, che lli maledica Dio! … Correa li anni Domini, sì como scrivo io, … Trecento cinquanta sey, quando ella se partìo. … In quisto anno medesemo revende lo interdicto; … Lo lonedì poy Pasqua abembo quisto adicto; … Non potembo vedere Yhesu Christo benedicto; … Omne homo in quillo tempo era dolente et tristo. … Lo augusto poy che benne, uno desdigno nacque … Tra Baczano et Paganeca, lo dìne me despiacque, … Et fóvi facta cosa la quale no adjacque, … Ca alli boni increbe et alli rey si piacque. … In dì de santo Michele la benedictione revenne; … Per fi ad san Vincenti in lo regno se tenne. … Poy fomo reinterdicti, et tanto se sostenne: … Passammo quadragesima et de magio calenne. … Correa mille trecento cinquanta sey passati; … Dello mese de novembero, ad nove dì consumati, … Fo una gran novella, intennete, cari frati, … Che abe lo re Aluisce con Messcina tractati. … In quisto dicto dì, lo re et la regina … Stavano in Calabria adpresso alla marina; … Vennero granni missi a lloro una matina: … Che vadano ad pilliarela, ca se lli dà Mescina. … Lo re non fo lento; tostamente mandao … Lo gran senescalco, et ben lo accompagnao. … Fo recolto in granne festa, et la terra pilliao; … Tucte le fortelliczi per lo re guardao. … Lo jorno de Natale lo re intrò in Miscina; … Fóvi facta gran festa de sera et de matina, … Gridanno: «Viva, viva lo re et la regina!» … Entrò cinquanta sette, como me sse declina. … La benedictione allora lo re fece revenire; … Ch'erevamo stati interdicti, sì como odesti dire, … Che may gratia da papa non potembo invenire. … Anni cinquanta sette, no vi credo mentire. … Venne Pasqua rosata; lo re se incoronao … Nella nobile cità che Palermo nomin' ao; … Granne festa vi fo facta, sì como se contao; … Messina con Palermo cescuna lo presentaro. … Alli otto dì de magio abemmo la benedictione; … Ad Santo Vettorino in primo anuntiata fone, … Che era santo Angelo; lo misso la portone; … Fi in calende di settembero quella gratia durone. … Ancora vi vollio dicere de alcuno sbenturato … Che nacque in male punto, che dé essere dannato, … Che sempre allo male fare sta più ostinato: … Non fina lo diabolo per fi che l'agia scirvicato! … Spetialemente dicolo per lo tristo mischino … Che era Soprericco, conte de Minervino; … Fecese cangnare lo nome et dicere Paladino; … Non fo de casa Francia, fo de messere Janni Pepino. … Uno lungo tempo prese ponta collo re Roberto, … Et plu lo avea ad niente che uno suo paro pro certo; … Lo re fo tanto savio et contra lui sì sperto … Che lo mise in prescione, che ne fo digno et merto. … Feceli lo processo et tucto per rascione; … Li judici condempnarolo ad perpetua prescione, … Però che era stato ad granne rebellione. … Mintri lo re visse, may lo non liberone. … Poy se morì lo re, remase lo re Andrea; … Era multo garzone, omne cosa credea; … Gisenne alla prescione colla persona sea, … Trassenne lo Paladino; non vide che facea! … Poy fo ucciso lo re Andrea, et fo un granne peccato, … Sorse lo re Aluisci et fo re coronato; … Et contra se lli voltò, lo tristo sbenturato, … Collo duca de Duraczo si sse fo accompagnato. … La granne compagnia misero nello regame intanno, … Capitanata et Pullia andaro desertando; … Omne pagese intorno paura n'habe et danno; … Quilli de loro setta se nne gevano alegranno. … Lo re Aluisce fo savio: la compagnia cacciao. … Poi allo Paladino la soa forza manchao, … Lo prencepe con ira sopre se lli voltao, … Féli l'oste adosso, intorno lo assediao. … Mai l'oste non partìose per fi che sia pilliato; … Et fo posto in una asena et su vy fo legato, … Scalso et in capilli, et nudo fo spolliato; … De corona de carta da poy fo coronato. … Così dessonerato per multe piacze gio; … Chi ben li volse o male allora lo sequìo; … Menarolo ad Altamura, como agio odito io; … Denanti ad quella terra lo appiccaro, et morìo. … Però fo coronato, ché dice che dicea … Che illo re de Pullia chiamare se devea. … Non potea remanire secundo l'arte sea. … Dello male che tanto à facto che farrà l'anima rea? … Anni mille trecento cinquanta sette è stato … Quando lo Paladino fo morto et appiccato, … Dello mese de decembero, sì como vi è contato; … Et chi ne fo scontento et chi ne fo alegrato. … Consellio et recordo de doctrina bona: … Che nullo, sia sì alto né granne, che se pona … Contra dello suo signore, spetialemente ad corona, … Et quilli che l'ao facto plu male se nne trova! … Ad pochi dì po questo, fo morto lo fratello, … Ché uno conestavele l'occise de coltello, … Però che apposeli che era traditore et rebello. … Lo imperadore sappelo et prese suo castello. … Anni mille trecento cinquantotto correa … Quando lo re Aluisce in Napoli stegea; … Visò de venire in Aquila, ad questa terra sea, … Però che lungo tempo gola avuta ne avea. … Or venne fi ad Selmona, poco nanti lo Perduno; … Certe granne acconcime fece nostro conmuno. … Volenno venire in Aquila, fo dicto per alecuno: … «Signore, set non annate geco, l'Aquila lo à per gran dono. … Però che multa gente, romeri et mercatanti, … So venuti allo Perduno, non porrìa dire quanti, … Sconciarete loro asci; tardete jorni alequanti; … Et poy ne giamo in Aquila con gran festa et canti». … Lo re prese consillio et non venne lo 'ntanno, … Sì che per quilli dì lo re venne infermando. … Nui facemmo la feria, et pur lo re aspettambo; … Cescasuna Arte ad simmity per fareli honore acconciambo. … Foro prese l'ostiere tante quante parìa … Che foxe bene adascio colla soa baronìa; … Facemboly lo pallio como se commenìa, … Et sempre lo aspettambo, pur quale hora venìa. … Poy fo misso sconpenczo ad tucte vittuaglia … De pane, vino et carne, et orgio, fieno et pallia, … Et fo posto l'assetto ad tucti quanto vallia, … Et foro trovati lecti senza bria et travallia. … Lo re fo più infermato; ad Napoli fo dicto … Che lo re stava in morte et stava multo afflicto; … Lo imperatore sentendolo, non stette punto ficto, … Venne verso lo frate como homo traficto. … Trovòlo melliorato, quando jonse ad Selmone. … Lo inperadore in Aquila venire devisione; … Prese combiato, et lo re li lo donone; … Mannò innanti li foderi et le some abione. … Facemmo l'altro pallio nui per lo imperadore, … Et devisò lo communo de fareli multo honore. … Lo re mutò consillio, che non venesse allora; … Félo retornare, et abelo in dessonore. … Lo inperadore, vedendo che ipso era abiato … Et fo facto tornare, sentease scornato; … Partìose da Selmona et non prese combiato, … Calvacò verso Napoli non poco correcciato. … Lo re gìli dereto per farelo tornare, … Senthìalo correcciato, volealo rapacare; … Ma no llo potea jongere; fé nanti calvacare … Alcuni delli soy per farelo voltare. … Lo inperatore pertanto già non se revoltone, … Anchi intenno che irato a lloro muctione, … Et multo fortemente lo cavallo broccone; … Non se fixe niente fi che in Napoli fone. … Lo re non era sano, et pur volea venire; … Li medici li dixero: «Signore, non gire, … Ca, se cangnate agero, como è nostro sapire, … In pericolo de morte porrete vui cadire!» … Lo re de non venire allora deliberone; … Lo gran senescalco in Aquila mandone, … Anchi missere Gorello che suo compagno fone; … Da parte dello re agiuto adomandone. … Fé fare lo Consillio, et abe petuto et dicto … Che lo terzo dello adjuto volea per lo interdicto, … Et terzo per la Provensa, dove era connestritto, … Lo altro per la compagnia, per fare reparo a fficto. … Non posso recontare lo facto como gio; … Ottomilia florini l'Aquila proferìo. … Con questo l'amassciata allo re regìo; … Obligaro la moneta como che lui petìo. … Ad pochi dì poy questo, fecela portare; … Dicea che allo papa la volea mandare; … Allo veceré ne fece mille fiorini dare, … Ché volea Marchesciani da Pescara cacciare. … Anni mille trecento et più cinquanta nove, … Dello mese de marzo, venne cose plu nove … Che may odesse in Aquila et anchi né altrove; … Sì che convene che questo per rima dica et prove. … Sorse uno granne dubio della granne compagnia. … Capo fo lo conte Lanno con gente della Mangnia, … Et fórovi Lomardi, Toscani et de Romania … Et de multe altre parti, de mala gente grifagnia. … Vennero primamente in lo contado de Firenza; … Florentini pararoselli et ficero tale defenza … Che uno caporale occisero con tanti; questa penza: … Che foro plu de trecento, che abero gran perdenza. … Et presero lo conte Lanno ferito et sticcato; … Per dui milia florini si se fo recattato; … Radunò la compagnia et tirò in altro lato. … Deo li faccia de male ad quilly che l'ao lassato! … Tante gente adunoselli ad quillo conte Lanno, … Quaranta milia persone dicease che erano intanno, … Et tucta mala gente da fare male et danno. … Omne terra de intorno per loro geva scomborando. … Or vi diragio de Aquila che lli fo commenente. … Fóvi misso gran dubio de questa mala gente; … Che qua volea venire dicease veramente, … Per lo contado nostro che era ricco et possente. … Foro facti gran Cosilli, et fo deliberato … Che sse faccia li fuxi; coscì fo comensato … Per quilli della terra, et non per lo contato; … Parichi dì per questo non fo in altro operato. … Inserrammo le porte; nullo non potea uscire; … Ad nullo altro adfare l'omo non potea gire … Set non ad fare li fuxi, per soa parte fornire; … Tanta gente vi stava che non se porrìa dire. … Anco fo misso in ordine et fo deliberato … Che sia remessa la roba de tucto lo contato; … Quisto banno odìo io mettere nello Mercato: … «Che omne homo remetta!» così fo commandato. … Fórovi facti li homini che alli casali gessero … Ad fare la inquisitione et lo grano scrivessero; … Et poi li commandasse, et venire lo facessero, … Ad pena dello foco et tucto lo perdessero! … Or chi vedesse robba per omne parte venire, … Non se porrìa contare né gio lo porrìa dire; … Chi grano et chi farina, per soa vita guarire, … Et tucta massarìa, chi mellio pò fugire. … Ad omne porta stava continuo dui scripturi … Che scrivevano le some che recava altrui … De grano et de farina et tucti altri lavuri; … Et venìali ad fatiga de scrivere amedui. … Innanti fo visato le turri coperire; … Foro date alli mastri che le degiano fornire; … Chi stava ad laborare, chi stava ad mandire, … Et chi colli trayny facea legni venire. … Mille florini d'oro lo coprire custone … Colli plancati facti che mistero ne fone, … E collo resarcire delle mura che besognone, … Et anchi collo ferro che le legna chiovone. … Erano nanti dati li centimini ad fare, … Ché le nostra molina se non poteano guardare, … Ché ad quisti centimini se potesse macenare, … Intrementi alle molina non se degia finare. … Or chi vedesse prescia che era alle molina! … Nocte et dì non finavase per la granne agina; … Li molenari alli homini regeano in de schina, … Et de macenare forte nullo se fengnìa. … Dicto agio li centimini et non agio dicto quanti: … Foro deliberati quaranta macenanti, … In omne quarto dece; fo vuto a Deo et ad santi, … Se dice che custaro mille firini contanti. … Con tucto quisto acconcime, gran paura avevamo, … Non tanto della terra, ca ben defendevamo, … Ma de tenere li passi non ne confidavamo; … Se intravano in contato, gran affando avevamo! … Or lo conte de Nola, quanno in Abruczo venne, … Fo facto veceré d'Abruczo, Chiete et Penne; … Quatrocento barbute li foro date, che tenne; … Nui vi facemmo lega, ma male ne lli avenne. … Mille firini d'oro ad usura tollemmo … Per dareli alli sollati che però recollemmo, … Ché ne lli toccò ad parte, como li comenemmo; … No lli lassaro gire alcuni che ecco abemmo. … Mannòli lo commandamento che nui li mandassemo, … Ad pena de mille oncie, como promisso avemo; … Mandàmoncy li scindici ché ne defendessemo; … Feceli condempnare, né tanto facessemo! … Essenno condempnati, abe cetto ad devisare: … Le bestie che aveva Aquila in Chiete fé pilliare; … Adsay vi contennemmo, non potembo altro fare … Che mille altri florini non se facesse dare. … Lectore, anche recordate, che ad mente te llo rechi: … Per granne cortesìa, guarda lo teo non sprechi; … De vino grosso vivi, se non ày delli grechi; … Beato chi à un ochio in terra delli cechi! … Quisto proverbio in Aquila sacciate ch'è veduto: … Quando missere Burello in Aquila fo venuto, … Quanto petì in Cosillio, tanto abe ottenuto; … Et tanto cechi fommo, ognuno fo surdo et muto! … Uno adaminto ad Aquila allora ademandone … Et dixe che allo re fo promisso a Sselmone; … Et non fo nullo ascottiante che dicesse de none! … Uno adaminto in Aquila in otto dì colto fone. … Dixe che la moneta lo re volea mandare … Alla Ecclesia de Roma, ché la volea pagare, … Per lo nostro interdicto per farelo levare, … Et che la benedictione de llà degia mandare. … Alli mille trecento cinquanta nove contati, … Dello mese de decembero, ad dicissette dì intrati, … Venne la benedictione; intendete, cari frati; … Omne ecclesia sonò, tanto fommo alegrati! … Se fommo multo alegri, certo rascione avemmo: … Tre anni et quatro misci la missa non odemmo, … Né llo Figliolo de Dio colli ochi non vedemmo, … Né nullo nostro morto in ecclesia non misemmo. … Voi sapete dello morto che commenente n'era. … Alla casa dello morto se appicciava la cera; … Quanno ad santi portavase, ramorease la lumera; … Geano per fi ad santi, tornavano in primera. … Li ciry che erano apprisi, li homini li servavano … Per fi alla benedictione; ad preti no lli davano; … Li frati colli chlirici necessitaty ne duravano, … Ca non aveano cera, né de messe non guadagnavano. … Alli mille trecento et anchi plu sessanta, … Ad dece dì de magio, che lo roscingnolo canta, … Fo facta festa in Aquila novella, bona et santa, … Dónna fo molto alegra la gente tuctaquanta. … La festa che fo facta, fo allo vescovato, … Et fo per santo Maximo benedicto et laudato, … Che venìa de ottobro, che era homo affandato: … Chi cobelli facevavi, era scomonicato. … Erano tre faccende in quilli tempi ad fare, … Et tucte necessarie, che non se poteano innutiare: … De vennegnare le vigne, pistare et recare, … Sflorare la soffrana, arare et sementare. … Poy che queste facenne era necessitate, … De cento, tre persone non erano campate … Che per qualeche faccenda non foxe scomonecate; … Per regirese ad benedire era una gran pietate! … Paulo, nostro episcopo, misese ad ymaginare, … Una, perché la festa non se possea guardare, … Et l'altra, ché alla gente omne anno era ad penare; … Pensò se questa festa potesse transmutare. … Fé fare uno gran Consillo dentro allo viscovato … De tucti soy prelati et savi dello clericato; … Fé fare questa preposta, et fo determinato … Che translatare potesse, senza nullo peccato. … Remiselo in Consillio, in Palaczo del communo, … Che translatare potesse senza peccato alcuno; … Ly consellieri accordarose, no llo contradisse niuno: … «Facciase», tutti disseno, «con grande festa et duno!» … Visaro de fare la festa ad dece dì de magio … Per lo facto et per lo modo como vi contaragio. … Ad una ad una l'Arti gero per uno viagio, … Tucti colli ciri in mani de uno paragio. … Et lo communo offerse li ciri che solea; … Tucta la corte ad simmiti colla famiglia sea … Offersero li ciri, ognuno como selea; … Lo camborlingo pagava co lloro et despennea. … Et anchi lo guardiano con ambo li notari, … Illi colli ciri in mani, et cirotti ad mandatari, … Anchi li trometteri con multi altri giurlari. … Fra tucte queste spese custaro adsay denari. … Quilli della fraterneta ficero gran presente: … Uno gran ciro offersero tucti communamente … Et cescasuno uno cirotto, et fo una gran gente; … Et uno ciro fé la Civita, lo quale fo bello presente. … Or vi vollio contare dello nostro chircato. … De tucte le castella ecco fo radunato, … Tuctiquanti parati, ognuno con suo prelato; … Omne eclesia arecò soa croce al viscovato. … Più de novanta cruci loco vidi adunate; … Lo sole vi ferìa et davavi claritate, … Parìa uno allustrare in tempo de meza state; … Poy multi confaluni ci vidi in veritate. … Era tucto coperto denanti lo viscovato, … Et factovi l'altaro, et lo offitio cantato; … Lo viscovo et lo abbate, cescasuno parato … Et ambo con le mitre, stavano cantu lato. … Sacciate ca in placza vidi stare tanta gente, … Dentro et de casaly, quando io pusci mente, … Tucte le altre cose ad me parsero niente. … Lo predicare odemmo multo devotamente. … Nanti venne alta nona che ne revennessemo, … Sì che tucta la messa complita vedessemo. … Dixe: «Lo nostro Patre tuctiquanti preghemo … Che nne guarde et defenda, in qualunca acto semo!» … Anni mille trecento et plu sessanta correa; … De novebero revenne la granne compagnea; … Tucto Penne et Abruczo omne jorno correa, … Et menacciava ad Aquila che correre ce volea. … Ad dire la veritate, nui pur dubito avembo; … Che remetta lo contado Consillo ne facembo; … Al capitano nostro questo comisembo … Con dudicy boni homini che in compagnia li dembo. … Non pottero una soma de roba fare venire; … Diceano allo capitano: «Vóilo sapire? … Non volemo remettere! nanti volemo gire … Ad parareli alli passy et co lloro morire!» … Lo capitano et li altri annaro alli passi; … Prese, in Forca de Penne, li passi alty et li bassi; … De fodero et de lena stavano bene grassi; … De bria che patessero, may non erano lassi. … Se dici: quanti foro che li passi guardaro? … Io agio odito dire ad quilli che vi andaro, … Senza li fodereri che la roba portaro, … Ottomilia persone; et così li stimaro. … Tridici dì vi stettero che non se nne partero, … Et ficerovi le case de legna, questo è vero, … Et stavano forniti de ciò che li è mistero; … Lo facto sappero quilli, giamay no lli assalliero. … Adsay gero rotianno; poco vi guadangnaro; … Adsay necessitati de mangnare duraro; … Capoccia de soffrana alcuni manecaro; … Non pottero resistere, la Pescara passaro. … Et passaro per l'acqua como desperati, … Ca li punti foro rupti et stavano guardati; … Adsay li passi chiesero, ma no lli foro dati; … Intenno che allo passare assay ne foro annegati. … Quanno fo tucto questo, non ne sappembo niente. … Ordinò lo Consillio de reflescare la gente: … Che Admiterno de fore vada communamente. … Allo primo commanno vennero immantenente. … Forrìa stata bella hosta solo li fodereri, … Et un'altra hosta fora, dico, li balestrery, … Et la majure fora quella delli baccoleri … Che gevano più de vollia che a lepori levereri. … De fine ad Sancta Plagia uno delli quarti andò: … Fo lo quarto de San Johanni; lo capitano trovò … Che se nne revenìa con quilli che loco fo, … Ca no vi fo mistero, sì che li retornò. … Lo quarto de San Petro ne venne da poy … Multo bello et accuncio, vollio sacciate vui, … De sey milia persone forno, aderambo nui, … Sensa li fodereri che foro mille li soy. … Vinnero un poco ad tardo; posarose ad Collemagio, … Et ecco reinforsarose de tucto bon forragio; … La demane per tempo prisero loro viagio; … Per fi allo Pogio gero con granne festa et gajo. … Trovaro lo capetano che se nne revenea; … Parseli multo bella questa gente che gea; … Feceli fare la mustra, ché vedere li volea, … Et poy se nne revindero tucta in compagnea. … Se noi fossemo un velle et unum nolle, … Spetialmente ad cose de communo, … Et amasse suo honore ciascaduno, … Et fosse stante et fermo et non molle, … Nui sederemmo sì bene in quisto colle … Como altra terra che sacciate ognuno, … Et dello chiaro non se farrìa bruno … Né suprarrìa alcuno matto né folle! … Non soffererìa mai tanto oltragio … Quanto ha sofferto et quanto se li face, … Né farìa tributo né homagio … Ad altri che ad lu re, como ce adjace: … Uno adaminto lu anno per usagio; … Et ciascun homo se vivera in pace! … Ma havemo certi noi nellu communo … Che, per bene nostro, cento non vale uno! … Lassate uscire le parole de bocca, … Voi consiglieri che amate l'honore! … Quanno se leva alcunu dicetore … Che con malitia alla rinchera brocca, … Et lo contrario delle bone cocca … Con bon parole, con falso colore, … Contraditeli tutti con remore, … Ché non despiace a De' chi li rabbocca! … Et scusa havete, ché havete jurato, … Lu dì che consiglieri foste fatti, … De consegliare lo megliore stato. … Non concedate a superbi et a matti, … Perché ciascunu sarrìa prejurato! … De pena poi con Dio facerrà fatti. … Hor non sedate per muti e per tristi; … A chi mal dice, dite: «Mal dixisti!» … Oh alme sante ch'Aquila faceste, … Che tanta gente menaste in communo … Et tante gratie ce faceste et duno … Con molti affanni quali soffereste, … Deh, se rennuivasse Dio le vostre teste … Et fosse consigliero ciascheduno, … De quilli che hoggi vivono, nisciuno … Non haverìa loco dove voi forreste! … Se allhora alcuna gente iniqua e ria … All'Aquila voleva fare torto, … Per voi, allhora, non se sofferìa. … Quanto re Karlo fo savio et accorto; … Et più castella tolte li havìa; … Et homo non ne fo prescione o morto! … Et convenìa che pur lu re facesse … De quello che all'Aquila piacesse! … La mala guida che l'Aquila ha hauta, … Hauta ne haverrìa, se voi fossete; … Sì bene, credo, che guidato haverrete, … Et l'Aquila non sarrìa così caduta … In tanti falli quanti, a mia paruta, … Per duppii modi, come voi sapete, … De tante genti et de tante monete, … A punti è stata la terra perduta! … Se solu penetuti noi fossemo … De tantu male quantu havemo fatto, … Et da hora innanti più non peccassemo, … Né pregiassemo né folle né matto; … Quanno home pecca, punir lu lassassemo; … Con Dio dello passato farrem patto. … Secunno che la mia mente rasciona, … Dio refarrìa questa terra anco bona. … … Dell'altro anno sequente un'altra compagnia venne; … Foro Ongari li sollati che lo legato tenne; … Poy che li habe cassati, altri no lli retenne; … Ad dece dì de marzo foro in Abruczo et Penne. … Questa è la verità: ca nanti lo sappembo, … Certe plu gran dubio della compagnia habembo; … Continuo nella Marca nostra spia misembo, … Et de ciò lo Consillio plu fiate tenembo. … Per fare lo reparo venne lo vecerege, … Et fo lo conte de Nola, sì como vi sse lege; … Et commandò alle terre che ciascuno studegie … De gire allo reparo dannunca se delege. … Tucti cunti et baruni de Abruzo commandao; … Chi no lli tenne playto et chi lo sequitao; … Et lo communo d'Aquila con li altri caminao: … Ducento fanti d'Aquila in ciò deliberao. … Per pagare quisti fanti li denari colsembo; … Mandare li volevamo, et una littera avembo … Che non era mistero; et nui li sostenembo; … A pochi dì poi questo passaro, et nui li dembo. … Dallo conte de Nola la lictera revenne … Che erano passati in Abruzo fi in Penne; … In granne prescia in Aquila lo Consillio se tenne; … Nui mandambo la gente, sì como se convenne. … Ad quatro florini lo mese gere ducento fanti, … Et ad dudici lo cavallo et boni calvacanti; … Antono de Ciccarello, capo de tuctiquanti, … Dicessette once démmoli de florini in contanti. … Ad dicessette jorni de marzo se pagaro; … In domeneca de Palme quisti si se abiaro; … Non plu che junti in Penne, et quilli llà tiraro; … Regero verso Pescara, in prescia là passaro. … In jovedì santo passaro la Pescara; … Nulla gente de Chiete a lloro se non repara; … Però che erano tanti, non vi levaro gara … Né sse mettea ad reseco, chi havea la vita cara. … Civita et Ortona et Lanciano assaltaro, … Arsogna et la Guardia et plu terre assaltaro; … Prede et presciuni prisero de quilli che trovaro; … Poy passaro lo Sanguero, et de llà derrobaro. … O consellieri tristi et sciavorati, … Como vi fate ottare tanti mali … Ad Aquilani tucti in generali? … Pregano Deo che sciate desertati! … Però che vui vi sete male portati, … Ché avete refermaty li offitiali; … Non fate como li homini liali, … Ché avete li nostri statuti guastati! … Ad capitani, notari et camborlingo … Li date questa terra per molliera, … Ad petetione de quilli che vy lingo. … Quanno se leva alcuno nella ringhera … Con alcuna parola che vi pingo, … Tucti ammortete più che nulla fera! … Non lettere de re né gli statuti … Non vallio; or semo li male venuti! … Quilli medesmi se nne fanno gabe … Dicono che poco sinno Aquila abe! … … Anni mille trecento sessanta uno correa; … Ad cinque dì de magio, venne in presentia mea, … Quando scorìo lo sole che tanto resplendea; … Parovisse la luna che lume li tollea. … Retorno allo exercito della grande compagna. … Per quisto regno tristo, se non foxe la magagna, … May venuti non forano d'Ongarìa né della Magna, … Né dannagiati non abera valore d'una castagna! … In quisto regno miseli le nostre dessentiuni … Che già so state tante fra cunti et fra baruni: … Chi tenea dallo re et chi dal duca alcuni; … Et non vollio plu spremere de più laydy sermuni. … Poy passaro in Pullia; gero multo rotianno; … Quando là et quando qua sempre gero predianno; … Lo duca faceali le spalle et géli sostentanno: … Illo per amor de questo non ne passò de banno. … De contare omne cosa fora granne increscenza. … Hor era tanta gente, lo re no vi avea valenza; … Restrense lo Consillio, et abe provedenza … Delli Ongari sollare et mandarel' in Provenza; … Ca loco avea la vria de un'altra compagna; … De multi pagisi erano, ma li plu della Magna; … Abingnone assediarono con tucta la campagna; … Correa la Provensa quella gente grifagna. … Or fece questa rascione: «Se serao squartaty … Che non foxero tanty inseme adunati, … Dannose adosso alli altri, illi erano sbaralliati». … Fece fare lo tractato et abeli sollati. … Quisti Ongari sollaty, lo re li abione, … Et ad omne passagio le littere mannone … Che li sia dato passo, ca ad suo servitio sone. … Li Ongari se abiaro, vennero ad Selmone. … A dire el vero, nui qualeche dubio abembo, … Ché erano ottocento; et anco altro sentembo: … Missere Phelippo in Marsci; et nui provedembo: … De dì et de notte l'Aquila ben guardare facembo. … Plu che quindici dì stettero da Selmona, … Per lo plano de Valve, chi de su et chi de jone; … Perché erano multi, intrareli non lassone, … Set non dà cento stagi che illi assecurone. … Lo re mandò le lictere per lo suo trasorero: … Che demo lo passo alli Ongari et ciò ca li è mistero, … Et illi comparavano derrata per denero. … Dixero li Aquilani: «Fecciamolo volentero». … Fo facto lo Consillio; fóli resposto et dicto: … «Ben che lo passo damoli per lo nostro destricto, … Ma lo duca del Ducato, che tè lo passo stricto, … Se passareli non lassa, tornarao qui dericto». … Ad questo lui respuse: «Ad lo duca sia mandato, … Pregannolo dall'Aquila siali lo passo dato». … Mannamovi l'amasciata, et hebelo renunzato: … Che passare non lassali, ché non piace allo legato. … Ad dire la verità, pur dubito havevamo … Però che dui planete da presso sentevamo: … L'una era delli Ongari li quali aspettevamo, … L'altra de misser Phelippo che non ne fidavamo. … Fra questo mezo venne misere Caraphello; … Lassò misser Phelippo che pilliò Capestrello. … In Aquila fecemboly granne honore et bello: … Cento firini demboli ché se compre un cappello. … Con nostri amasciaduri mandambolo ad Selmone … Al conte Nicola Ongaro, che li Ongari guidone, … Ché acconceno, como passeno, Amiterno et Forcone; … Como li comisembo, coscì loro acconcione. … Dixe che quillo conte in Aquila intrasse, … Che stesse per stagio, mintri li altri passasse, … Con alequanti Ongari, li mellio che menasse, … Ca li denari so in Aquila, et loco se pagasse. … Et dixe che li Ongari inseme non gissero, … Anchi delli ottocento dui parti ne facissero, … Però che per lo contado danno non facissero … Né li nostri vergogna né onta recepissero. … Lo conte li respuse: de ciò che li è petuto … De fare tutto all'Aquila; et questo in core ha avuto; … Et non lassare fare, per nisciuno partuto, … Cosa che incresca ad Aquila, ca non m'à deservuto. … Venne lo conte in Aquila con sessanta persone; … Trovò lo tesaurero, et ecco se pagone; … Dudicimilia firini de oro li contone, … Et ben pagò ad rotunno ciò che qua comparone. … Quatrocento ne vinnero in una compagnìa, … Et questo fo in vigilia de santa Lucìa, … Et quatrocento ne passaro di poi la festa sia, … Multo privatamente, dericti per la via. … Non passaro per la terra, ma fore dalle mura: … Da porta de Paganica, ma non per quella altura, … Per la valle de Collebrenciuni, et avevano pagura; … No lli bisognava, ca lo re li assecura. … Revoltàvanose ad Aquila, dico, spessamente: … Vedevano per le mura et dentro multa gente; … Passaro in granne prescia, non se fixero niente, … Non aspettava l'uno l'altro, né amico né parente. … Mannamboli la scorta per lo nostro terrino … Che dareli facesse órigio, pane et vino … Per lo denaro loro, como a lloro vicino, … Et vergogna non avissero: como nui, né plu né mino. … Parichi jorni stetteno ad la Vareta et ad Marana, … Et alla Posta stetteno più de una settimana; … Poi se partero, andaro verso Toscana; … Appresso se partìo lo conte dall'Aquila soprana. … Anni mille et trecento sessantuno corrìa … Quando passaro li Ongari che in Provenza gia; … Ma dice che dero volta, ché girevi non volìa; … Ad Florenza lassaro la scorta che loro avìa. … Como avemo lo bono jorno, così se vole parlare, … Et quando lo captivo, se vole despreczare; … Così con li cosellieri a nnui bisogna fare: … Quando conselliavano bene, li vollio ben laudare. … Questa è la veritate: plu volte vi so stato … Nello Consillio d'Aquila che vi è ben conselliato, … E pare che tucti tireno ad nostro bono stato, … Et multi boni mody; ma poi non son observati. … Correa mille trecento, sessantadui intraro, … Et fo lo primo mese, como è lo gennaro; … Allora parichi homini nella Camora intraro; … De refare li capituli tucti se accordaro; … Spetialemente ad nocze, ad morti et ad filliate, … Che no vi degiano avere altre genti adunate … Set non dello suo quarto; questo agia libertate; … Forcia li parenti in terzo grado, sacciate. … Quisti et li altri capituli che foro reformati, … Et chi no lli observa, che non se lli agia pietaty! … Tucto fora ben facto, se fussero observati, … La quale cosa non credo; che non siano guastaty. … Io me protesto de quisti statuti … Che so facti de nocze et de corructi, … Per refrenare nostri usati bructi, … Che poco tempo serrao mantenuti. … Ch'io me recordo per li giorni giuti … Che più volte so facty et poi so ructi, … Et all'usati ne semo raducti, … Et dello facto ne semo pentuty. … Quando li guasta alcuno majorente, … Se è chiamato che degia pagare, … Quillo manna lo pigno immantenente; … Ad pochi jorni se llo fa redare. … Lu poverello paga integramente, … Ché uno denaro non ne pò spontare. … Adunca serrìa mellio de non farely, … Poy che li grossy non vollio observarely. … … Multe fiate scrivo per fastidio et per ira, … Per quello che vegio et sento, ma la mente gira, … Ca pare che me venga allo core una tira; … Però la mia persona spisso piagne et sospira. … Quando me recordo che bene statevamo, … Uno solo pagamento allo re l'anno davamo, … Et quando lo sossidio, ché agiuto li davamo … Quando faceva l'armata, et nui lo sapevamo. … Nisuna altra graveza ad nui no se poneva; … Capitani né altri chiedere non poteva … Né altri consellieri già no lli profereva; … Lo salario davamoli che avere soleva. … Or chi vole homo mettere in tale male stato … Che serrìa trista l'Aquila, se l'avesse durato! … Et quilli che vengo poy nui, lassamoli in tale stato, … L'anima ce maledisserano, et non se ne averiano peccato! … Quando per veceré, quanno per capitani, … Era plu che adamento che paga Aquilani; … Questo non fora stato se foxemo stati sani, … Ma erevamo divisi plu che homini strani. … Ad tempo de re Roberto, io vollio che me cridi, … May no lli vidi fare in Abruczo vicyrigi; … Ben facea giustitieri per rasciuny et per ligi, … Ma non dicea ad Aquila: «Obedire li digi!» … Sì che con veceré non avevamo ad fare; … Per veceré avevamo chi Aquila à guidare; … Sì che bui, consellieri, che avete ad conselliare, … No vi lassete vencere né torcere né plecare! … Agiate, consellieri, la fede bona … Spetialemente allo nostro communo! … Et vui della Ragionta, cescasuno, … Et anco dico ad omne altra persona! … Quando sete ad Consillio, ove se aduna, … Se foxe adomandato dono alcuno, … Gridate de non, tucti in communo, … Ché nulla colta oltragiosa se puna! … Or vi recordo, quando lo jurambo, … Et fommo più de persone ducento, … Delli melluri che in Aquila trovambo: … Per fi ad dece anni non fare donamento … Ad altri che allo re; coscì acceptambo; … In Camora fo quisto juramento. … Mille trecento sessantauno li anni … Correano, quando fo se mme demanni. … … Anni mille trecento sessanta dui si fone. … Io vidi comensare gran lite et questione … Fra lo viscovo de Aquila et quillo de Selmone; … Fo per alecune eclesie che erano in Forcone. … Benché le nostre eclesie erano in nostro contato, … Elle non respondeano allo nostro vescovato, … Né llo viscovo nostro vi aveva signorato … Dallo tempo che recordome et fui al mundo nato. … Avevamo uno valente homo che stava ad Avingnone; … Dico misser Nicola che de Baczano fone; … Stava ben collo papa, lettere impetrone … Che queste eclesie foxero nostra jurisditione. … Nostro vescovo Paulo, che era de Baczano, … Da poi che questa lictera ad illo venne ad mano, … Sentendose la forza dello popolo aquilano, … Pilliòse queste eclesie, et venneli de plano. … Lo vescovo de Valve, de po che lo sentìo, … Como homo ben freczante, ad Avingione gio, … Et prepose questa cosa dello vescovato sio: … Che lo viscovo de Aquila sposseduto l'avìo … De dicessette ecclesie che aveva lo vescovato, … Che erano state soe per gran tempo passato, … Et sempre como vescovo l'avea signorato. … Fra questo missere Nicola fo morto et sotterrato. … Comensòse lo plaito ben sollicitamente; … Et spese adsay denari, et sempre era presente, … Et lo vescovo nostro dalla corte era assente; … Per procuratore resposta valse poco et niente. … Lo viscovo de Valve pur vicquese lo plaito; … Persona più sollicita non fo may, crederailo; … Fecese dare la sententia et vennesene de salto, … Recause le commessiuni et trasela d'aguaito. … Lo procuratore nostro la sentenzia appellao, … Et quella appellatione bene un ando durao, … Ché lo viscovo nostro, colla forza che ao, … Fra questo la possessione che aveva non lassao. … Non remase per Aquila che non se despesesse, … Quando vinti once o trenta in questo non missesse, … Acciò che la questione in corte non perdesse, … Ché nostro viscovato vetoperio non avesse. … Lo vescovo de Valve lassò l'anno passare; … Rechiese li commessarii che illi dejano fare … Lo commando del papa, senza nullo tardare, … Che in possessione méttanolo et dejalo adjutare. … Li commessarii dixero: «Questo fare non volemo; … Correcciareli coll'Aquila, questo fare non devemo; … In qualunca altra cosa adjutare te potemo, … Fáymolo volentero; et questo schifaremo». … Li Aquilani, vedendo che lo playto perduto ène, … Et resistere allo papa, cridi, non venìa bene, … Et averenne vergogna era ad nui gran pene, … Avevamo pagura non ne uscesse gran mene. … Lo viscovo sempre ad Aquila petea lo so adjuto; … Dicea: «No fay forza sel playto pare perduto, … Ca nne averemo honore per cescasuno partuto». … Li Aquilani se restrensero, abero proveduto. … Mannarono ad Selmontini una bella admasciata, … Pregandoli de questa cosa dónna è questione nata, … Per lo amore de Aquila, per loro sia mitigata, … Ché l'Aquila co lloro non ne sia correcciata. … Sermontini respusero: «Volenteri lo farramo, … Però che Aquilani generalemente amamo; … Né per questo né per altro no lli correcciaramo; … Ma non è nostro facto, sì che non poteramo». … Con tucta questa resposta, l'amasciata mannaro … De boni mercatanti che troppo ben parlaro. … Quanno foro in Consillo, troppo ben se scusaro: … «Che non è nostro facto, per noi non c'è reparo». … Per nui li fo resposto: «Sacciate veramente, … Che questo non credate: che may se lasse niente! … Sia de llà chi vole, né tanto sia potente … Che Balve signoregie uno de nostra gente! … Se nci devesse gire ciò che allo mundo avemo, … Figlioli et figliole nostre, et quanti ne farremo, … Nanti consumaremoli che questo perdessemo! … Chi ne lli è in contrario ben ne lli pagaremo! … Anchi vuy, Sermontini, che scusa vui pilliate? … Ché troppo ben sapemo, quando vui volessate, … De farelo collo viscovo multo ben poterrate; … Annatevinde con Deo, et plu non rascionate!» … Et più layde parole in Consillo foro usate. … Escerose de Palaczo de mala voluntate, … Et abero paura, dicendo in veritate; … Poi li fo menacciato per piacza et per le strate. … Sermontini parterose quasi che desfidati; … Che non vengano in Aquila multo foro vetati; … Et elli non ci vindero per multi dì passati, … Ca, s'elli pur venevano, non erano ben tractati … Dicta vi agio la questione secondo è gita et corsa: … Contra nui la sententia per rascione et non per forsa. … Li Aquilani provedero de mettere mani ad borsa … Et compararo uno castello lo quale se chiama Orsa. … Et fecero questa rascione: «Se quisto castello avemo, … In cangno delle ecclesie allo viscovo darremo; … Se Sermontini non volliono, lo frino li mettemo, … Ché non porrao uscire, quannunca voleremo». … Tanto de studio abemmbo che Orsa comparammo, … Et per avere lo assenso allo re mannambo; … Mandamoncy dui scindici li mellio che trovammo; … Multo contrario abembocy più che no lli pensammo. … Era male informato lo re et la regina; … Fólli dicto che l'Aquila aveva granne ruina: … Se llo re li concede, la gente Sermontina … Sempre briga aspettavano de sera et de matina. … Mandambo quisti sindici per questo et altre cose … Chel capitano facéanne, che erano oltragiose, … Le quali non posso dicere per versi né per prose; … Dallo re impetrarono lictere gratiose. … Que prode fanno queste lictere coscy avute, … Che per tucti li rigi ad nui son concedute, … Poi che alli capitanii non so facte temute? … Or non ci foxe pegio: alcune ne so perdute! … Al cunto nostro de Orsa io vollio retornare. … Li amasciaduri accettarola et fecerola pagare, … Et lo ascenso dallo re fecero acceptare; … Ma le cautele de Orsa non pottero recare. … Lo re prese le carti et no y le dajeva; … Diceva che questa cosa illu acconciare la voleva; … Fece chiamare li viscovi alla presentia sea; … Ma nullo ce non gio, ciascuno scusa prendea. … Li amasciaduri revindero, le carti non recaro; … Sessanta jurni stettero, li homini li contaro; … Ducento florini n'abero per lo loro salaro … Et anchi ducento altri per questo presentaro. … Fónne messa la colta per questa questione. … Or vollio che sacciate quello che vi custone … Collo plaito che fece ad corte de Avignone … Et anchi colla moneta che Orsa se comparone. … Dice che firini vinti nove centonara; … Nulla bestia vidi che may foxe scì cara! … Or vollia Dio che all'Aquila non jaccia più cara, … Et più male non escane che comparata ad gara! … Et stanno in quisti termini, lo duca fo prescione; … Ad cinque dì de marzo allo re menato fone; … Ad Castello dell'Ovo subito se mannone; … Et chi ne fo dolente et chi se nne alegrone. … Avendo poy lo re lo duca imprescionato, … Represe gran valore, fo più reassecurato. … La compagnia remase, et perdìo capo et lato; … Per uscirese dello regno ad lo re hanno mandato. … Quilli Ongari che volse lo re se li capao; … Per in Cicilia mannareli tucti li sollao; … Et li altri che remasero, licentia li donavo … Che dello regno uscessero, et si lli assecurao. … Escerose dello regno certe con gran fretta, … Repassaro per Abruczo quella gente maldetta. … Et may ce non revenga de quella tale setta! … Chi la volesse, Dio lo malanno li metta! … Cacciata questa compagnia, lo duca era prescione; … Chi più potea nello regno reflatare non pone; … Fece uno veceré lo quale se chiamone … Missere Galiotto, de Malistini fone. … Quatrocento barbute li dé per soa famellia; … Sopra li malantrini lo dì et la notte vellia. … Tanti ne fece impennere che fo una maravellia; … Ponamo ca ad multi increbe, ma alli più semellia. … Collo Consillio che abe lo re deliberao … De fare un parlamento, per dire quello che pensao … Per assettare lo regno, che gran mistero n'ao; … Per tutto lo regame le lectere mandao. … Fece fare lo commando ad cunti et ad baruni … Et ad tucte citadi et anco alli comuni, … Che vadano ad parlamento; non se scuse nisciuni! … Quilli che non ci gessero, ad pena de tradisciuni! … Lo primo dì d'aprile devevano comparire; … Ciò che se commandava devevano obedire. … Tante gente fo a Napoli, como agio odito dire, … Per omne ruva ad spalle homo convene gire. … Fo facto lo parlamento e fatta la proposta, … Et alli scindici de Aquila fo data la resposta, … Et aberone honore della proposta nosta, … Ché non ce abe contrario che li foxe descosta. … Ciò che in Consillio fecese non posso recontare, … Ca io no vi so stato, odìvilo contare: … Ca tucte offenze facte volea perdonare, … Et meza de duana et residii lassare. … O quanto foro lieti cunti tucti et baruni … Et citati et castella colli loro communi … Dello re che aveva facte tante remissiuni, … Et poy che deveva strugere tucti li rei larruni! … Fo dato lo combiato, la gente se partìo; … Coll'alegrecze tornano ciascuno ad loco sio. … Ad pochi dì poi questo lo re alli bangni gio … Et feceselli male tanto che ne morìo. … Ad vinti quatro jurni de magio fo sotterrato, … Et tucto quisto regno ne fo adsay tribulato, … Credendo che lo rege refosse in bono stato. … Nui le obsequie fecemboli denanti allo viscovato. … Lo duca de Duraczo se stava pure prescione; … A pochi dì poi questo, della dollia amalone; … Sì forte amalanza abe che illo non campone; … Ad vinti uno de jungio illo sotterra introne. … Alli mille trecento et più sessanta dui … Correa li anni Domini, vo che sacciate vui, … Quando morìo lo re et lo duca po' lui; … Jhesu Christo perdonali ad colloro et ad nui! … In quillo anno medesmo, l'amasciata mandambo … Nanti che lo re moresse; la feria impetrambo; … De quella de magio, dico, quando la comensambo, … Et per tucti pagisci questa feria annuntiambo. … Avevamo la feria, dico, lo santo Luca; … Per la feria dell'Isola non valea palluca; … Divisaro Aquilani che ad magio se conduca, … Et sia facta sì bella, como sole traluca. … Ad dece dì de magio se devia comensare, … In festa de santo Maximo si sse degia affermare, … Et otto dì da poi essa degia durare, … Et tucte le Arti de Aquila in piacza degia stare. … Como fo devisato così fo percomplito. … Io vidi lo Mercato così bene fornito … De logie et de coperte, tutto parìa fiorito. … Sì bella feria may non fo nello tempo gito. … Io vidi in Santo Maximo tutto lo clericato … De Aquila et de contado, tuctoquanto adunato, … De più de cento cruci nanti allo viscovato; … Fo dicta la missa in piacza et lo offitio cantato. … Poi vidi tucte l'Arti che gero ad offerire, … Et ciascuna per simiti, chi mellio potea gire, … Colli cirotti in mani, et nulla deseverire, … Cescasuno cirotto all'Arte comparire. … Da poi gio la corte, dico, del capetano … Con tucti soi offitiali, colli cirotti in mano; … Poy lo camborlingo, notari et guardiano; … Adsay strominti forocy, se Dio me faccia sano! … Or vi dirrò la feria quando fo comensata: … Correano li anni Domini como s'è registrata, … Anni mille trecento sessanta dui è stata. … Dio faccia bene ad quilli che l'abero devisata! …