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RESTORE - SELEZIONE OPERE PRETORIO - PRECISAZIONI

Nella convinzione che istituzioni diverse possano e debbano dialogare su argomenti che sono estremamente connessi dato che ogni disciplina non è a sé stante, il Museo di Palazzo Pretorio ha in questa prima fase messo a punto insieme con l’Archivio di Stato di Prato due temi per cui ci fosse un rimando reciproco. Si tratta della figura di Francesco di Marco Datini per il quale il Museo ha messo a disposizione schede di opere d’arte relative all’iconografia e dell’Ospedale della Misericordia e Dolce, da cui provengono molte opere conservate nella collezione comunale. La bibliografia sinora edita ha considerato come “provenienti dall’ospedale” un elevato numero di opere d’arte che si trovano dalla seconda metà del XIX secolo nelle collezioni comunali: queste abbandonarono in effetti i locali dell’ospedale per essere degnamente esposte nella Galleria Comunale, inaugurata nel 1858. Le ricerche condotte negli ultimi anni, anche attraverso la revisione della documentazione archivistica (verbali, inventari, registri di entrata/uscita…), hanno potuto precisare alcuni punti e, di conseguenza, suddividere questo grande nucleo di opere genericamente indicate come provenienti dall’ospedale in almeno tre gruppi: opere commissionate dall’ospedale e da questo conservate sin dal XIV secolo; opere che sono arrivate all’ospedale tramite donazioni o lasciti testamentari; opere che sono solamente transitate dall’ospedale per un certo periodo di tempo per poi passare nelle collezioni d’arte del Comune di Prato ed essere esposte al pubblico - di cui quindi non è comprovata la proprietà da parte dell’ospedale. Grazie al progetto è stato possibile rendere evidente queste prime due suddivisioni, ossia si possono ricercare le opere commissionate da parte dell’ospedale e quelle della cosiddetta “Galleria Martini”, che pervennero all’istituzione ospedaliera in quanto parte dell’eredità di Giovanni Martini.

Le schede che il Museo di Palazzo Pretorio rende disponibili sono quelle ad oggi realizzate relativamente alle opere d’arte che, all’interno del percorso museale, fanno parte della collezione permanente: il lavoro è in fieri e questi stessi sottogruppi potrebbero auspicabilmente accrescersi considerando da un lato le opere collocate in Palazzo Comunale e, dall’altro, quelle non esposte al pubblico perché conservate nei depositi del museo.

Rita Iacopino
Scientific Director
Museo di Palazzo Pretorio - Prato