about.html 10 KB

123456789101112131415161718192021222324252627282930313233343536373839404142434445464748495051525354555657585960616263646566676869707172737475767778798081828384858687888990919293949596979899100101102103104105106107108109110111112113114115116117118119120121122123124125126127128129130131132133134135136137138139140141142143144145146147148149
  1. <!doctype html>
  2. <html>
  3. <head>
  4. <meta http-equiv="Content-Type" content="text/html; charset=UTF-8" />
  5. <meta http-equiv="X-UA-Compatible" content="IE=edge" />
  6. <meta name="viewport" content="width=device-width, initial-scale=1, shrink-to-fit=no">
  7. <meta name="description" content="">
  8. <meta name="author" content="">
  9. <title>IPERION - About</title>
  10. <link rel="icon" type="image/x-icon" href="img/icon.png">
  11. <link href="vendor/bootstrap/css/bootstrap.min.css" rel="stylesheet">
  12. <link href="vendor/fontawesome-free/css/all.min.css" rel="stylesheet">
  13. <link href="vendor/simple-line-icons/css/simple-line-icons.css" rel="stylesheet" type="text/css">
  14. <link href="css/pages.css" rel="stylesheet">
  15. <script src="js/ajax/libs/jquery/3.2.1/jquery.min.js"></script>
  16. <script src="js/ajax/jQuery/jquery-3.2.1.min.js"></script>
  17. <!--<script src="https://cdn.jsdelivr.net/gh/google/code-prettify@master/loader/run_prettify.js?lang=css&amp;skin=default"></script>
  18. -->
  19. <script src="js/screensaver.js"></script>
  20. <script src="js/config.js"></script>
  21. <link href="css/styles.min.css" rel="stylesheet">
  22. </head>
  23. <body>
  24. <header class="sticky-top">
  25. <nav class="navbar navbar-expand-lg navbar-light bg-white">
  26. <div class="container-fluid">
  27. <div class="navbar-brand">
  28. <a href="index.html"><img src="img/Logo.png" width="100" alt="IPERION" /></a>
  29. </div>
  30. <button class="navbar-toggler" type="button" data-toggle="collapse" data-target="#navbarNavDropdown" aria-controls="navbarNavDropdown" aria-expanded="false" aria-label="Toggle navigation">
  31. <span class="navbar-toggler-icon"></span>
  32. </button>
  33. <div class="collapse navbar-collapse justify-content-end" id="navbarNavDropdown">
  34. <ul id="navbar_elements" class="navbar-nav">
  35. </ul>
  36. </div>
  37. </div>
  38. </nav>
  39. </header>
  40. <div id="screensaver"></div>
  41. <main>
  42. <section>
  43. <div class="w-content section-small">
  44. <div class="container-fluid">
  45. <div class="col box-info">
  46. <div class="container-fluid">
  47. <div class="row box-info-title" id="head_standard">
  48. <div class="col">
  49. <h1 class="box-info-main-title">About</h1>
  50. </div>
  51. </div>
  52. <div class="row box-info-container" id="standard_container">
  53. <div class="col">
  54. <p><b>SELEZIONE RISORSE ARCHIVIO DI STATO DI PRATO</b></p>
  55. <p>L’ASPO ha conferito al progetto i dati derivanti dal progetto Datini online e
  56. quelli riguardanti il fondo Ospedale Misericordia e Dolce, comprensivi del carteggio
  57. Marcovaldi e delle schede relative ai contrassegni dei gettatelli.</p>
  58. <p>I dati relativi al fondo Datini hanno richiesto numerosi adattamenti in
  59. particolare per quanto riguarda gli authority record, ovvero le schede degli
  60. individui coinvolti nel carteggio come mittenti, destinatari o in altri ruoli.
  61. Trattandosi di oltre 5000 soggetti, le operazioni di revisione si sono concentrate
  62. sulla normalizzazione di alcuni aspetti, ma non possono considerarsi concluse,
  63. resta pertanto un work in progress che l’Archivio porterà avanti al suo interno e -
  64. sperabilmente - con il contributo della comunità scientifica. </p>
  65. <p>Si segnalano in particolare alcuni aspetti del lavoro che vanno considerati
  66. ancora aperti: i nomi stranieri a volte sono riportati nella versione trovata sul
  67. testo, altre volte trasformati in una versione italianizzata o nella lingua
  68. corrente del paese di provenienza; l’identificazione di alcuni soggetti è ancora
  69. in corso, è pertanto possibile che uno stesso soggetto risulti presente più volte
  70. nel database. Si dovrà provvedere inoltre all’identificazione
  71. (da punto di vista scientifico e quindi informatico) dei soggetti citati nel
  72. carteggio lemmatizzato rispetto agli authority record, in modo da collegare
  73. più efficacemente i due dataset.</p>
  74. <p>
  75. Anche il fondo dell’Ospedale è da considerarsi un work in progress, in particolare
  76. riguardo l’analisi dei documenti sull’infanzia abbandonata, che è un tema che
  77. l’ASPO intende continuare ad approfondire procedendo a ritroso dal periodo fin
  78. qui analizzato.
  79. </p>
  80. <p class="text-right">
  81. Elisa Brunoni <br/>
  82. Funzionario Archivista <br />
  83. Archivio di Stato di Prato
  84. </p>
  85. </div>
  86. </div>
  87. <div class="row box-info-container" id="standard_container">
  88. <div class="col">
  89. <p><b>SELEZIONE OPERE PRETORIO - PRECISAZIONI</b></p>
  90. <p>Nella convinzione che istituzioni diverse possano e debbano dialogare su argomenti che sono
  91. estremamente connessi dato che ogni disciplina non è a sé stante, il Museo di Palazzo Pretorio ha in questa
  92. prima fase messo a punto insieme con l’Archivio di Stato di Prato due temi per cui ci fosse un rimando
  93. reciproco. Si tratta della figura di Francesco di Marco Datini per il quale il Museo ha messo a disposizione
  94. schede di opere d’arte relative all’iconografia e dell’Ospedale della Misericordia e Dolce, da cui provengono
  95. molte opere conservate nella collezione comunale. La bibliografia sinora edita ha considerato come
  96. “provenienti dall’ospedale” un elevato numero di opere d’arte che si trovano dalla seconda metà del XIX
  97. secolo nelle collezioni comunali: queste abbandonarono in effetti i locali dell’ospedale per essere
  98. degnamente esposte nella Galleria Comunale, inaugurata nel 1858. Le ricerche condotte negli ultimi anni,
  99. anche attraverso la revisione della documentazione archivistica (verbali, inventari, registri di
  100. entrata/uscita…), hanno potuto precisare alcuni punti e, di conseguenza, suddividere questo grande nucleo
  101. di opere genericamente indicate come provenienti dall’ospedale in almeno tre gruppi: opere
  102. commissionate dall’ospedale e da questo conservate sin dal XIV secolo; opere che sono arrivate
  103. all’ospedale tramite donazioni o lasciti testamentari; opere che sono solamente transitate dall’ospedale per
  104. un certo periodo di tempo per poi passare nelle collezioni d’arte del Comune di Prato ed essere esposte al
  105. pubblico - di cui quindi non è comprovata la proprietà da parte dell’ospedale. Grazie al progetto è stato
  106. possibile rendere evidente queste prime due suddivisioni, ossia si possono ricercare le opere
  107. commissionate da parte dell’ospedale e quelle della cosiddetta “Galleria Martini”, che pervennero
  108. all’istituzione ospedaliera in quanto parte dell’eredità di Giovanni Martini.</p>
  109. <p>Le schede che il Museo di Palazzo Pretorio rende disponibili sono quelle ad oggi realizzate relativamente
  110. alle opere d’arte che, all’interno del percorso museale, fanno parte della collezione permanente: il lavoro è
  111. <i>in fieri</i> e questi stessi sottogruppi potrebbero auspicabilmente accrescersi considerando da un lato le opere
  112. collocate in Palazzo Comunale e, dall’altro, quelle non esposte al pubblico perché conservate nei depositi
  113. del museo.
  114. </p>
  115. <p class="text-right">
  116. Rita Iacopino <br/>
  117. Scientific Director <br />
  118. Museo di Palazzo Pretorio - Prato
  119. </p>
  120. </div>
  121. </div>
  122. </div>
  123. </div>
  124. </div>
  125. </section>
  126. </main>
  127. <footer id="footer" class="footer">
  128. </footer>
  129. <!-- Bootstrap core JavaScript -->
  130. <script src="vendor/jquery/jquery.min.js"></script>
  131. <script src="vendor/bootstrap/js/bootstrap.bundle.min.js"></script>
  132. </body>
  133. </html>