In quest'ora n'ò una tua per
mia letera che l'arechò
favelò cho
Erami dimetichato di dirti chome ieri ti schrisi per uno
sta in su la
amore del
istanzza, e pe quela ti disi bri
chol
quella ch'io ti mandai cho le
ò ritrovato che questo ismemoratto de
ch'era chon
chostì a voi, trovate modo di rivenìle chol detto
a
De le
prenderò partito s'io ne vorò piu di quele di
De la
che no dè bisogniare dirne più. Tanto ti so dire ch'a tua
fidanzza
abia i
servire
detto "tieni a cierto che po' che la
macherà che tu sarai servitto". Or fa di farnele onore, e similemette a
me no te ne fare verghognia.
questi 2 che mi diè per
De lo
chotento pure ch'egli abia fato bene:
Àci 1
è morto: Idio gli perdoni. Voglia Idio che gli abia fato choscienza de'
fati miei, ch'aviso di no. Atendo questa sera che si rendino le letere
de'
vedrò quelo che mi diranno.
Mandoti la
mandoti il
1
E fate che
de le
chomìci
quela ischrita de l'
Del detto
l'
cioè di lègiela bene a punto a
avese
vada a lavorare là e meni secho
però, chom'io sarò chostà, vorò intendino a spaciare me.
Dì a
chattivi, di ch'io non voglio più
sia fato tuto quel che à fare per ora, e arànone asai a quel ch'i' ò a
fare. Digli no mi meni pe parole.
Per questa no poso dire altro peché vole partire
Tu,
schrivo, e fa ciò che tu puoi. E
grandi, e vedi se
sanzza
a quel
digli ch'io me n'achorde
da parte, e digli che gli
tosto, a ciò che no gli lochoriamo in queste
à (a)
ne saràno andati.
Del
dire, e simile di molt'altre chose ci schrivesti
senpre.
Mona
1398 Da
Risposto.