ch'io mi faccia: e promesso m'ho di far verso voi stranezze
un mondo; e mutarommi come femmine, che girano come foglia.
Sicchè insomma io vi verrò a vedere
a vostro spasso. Ricordivi, che chi non fa della sua volontà
quella dell'amico, non è gentile uomo nè è amico; quando la
volontà dell'amico è onesta, come è la mia; cioè, che delle
cose vostre vo chiedere io: e s'io sono sì vile, ch'io non
cheggia quando n'arò bisogno o voglia, allora dite di me
male. Vedete: mi fate andare per le
mia camera, ec
facea altro che ridere, pensando quanto a punto mi servivate
di quello v'avea così di fresco richiesto.
Scritta tra due