dire; che dirà come stiamo, e ciò che saprà d'ogni vostro fatto. Solo vi fo
questa per quanto oggi ho attinto da buoni amici, che e' pensano da
domane in là esser daccordo alla
auto
domane. Per tanto v'ho detto così, per ch'io sento da uomini fuor di loro,
ma in segreto, che già ha tra loro ragionamento di fare più iscelte; cioè
de' ricchissimi, e mezzanamente ricchi, e agiati, e minori. E che fra loro
è più volte detto, che fia bene di
sono di fuori, c'hanno a tornare, siano trattati per modo che e' vegna lor
voglia di tornare a fare le fazioni come gli altri
terra. Il perchè, se sanza isconcio può essere, lodarei stare un poco,
anzi di costà vi partiste; che voi sapete bene ove io ho pensieri far
fondamento in sull'aiuto vostro. E per la prima vi penso mandare
di lettera come abbiate qua a scrivere, e a cui. E ho buona speranza voi
sarete onorato in non lasciarvi far torto: e questo è assai. State fermo
nell'animo, e non vi lasciate menare a ogni vento: che mi diceste per
l'ultima, che voi pensavate ch'io amarei più voi nella ragione che
nel torto, bench'io ne fosse pregato.
Siate certo,
uomo nè femmina, nè a parole nè per lettera, m'ha mai pregato per lui;
se non uno
tanto dono da Dio, che quando mi par far bene, e sono pregato del
contradio, tanto più mi cresce la voglia del bene: e posso 'l fare; ch'io
non so persona al mondo, che sia meno servo di persona di me; ma
della ragione di tutti. Io ho risposto a
quando uscisse del seminato. E anche sapete s'io amo
per li suoi costumi.
Se
con onorallo e con buone parole. Voi sapete che il modo acconcia ogni
cosa. Egli ha fatto, per sua cortesia, parte ad altri
anco a costui; che sapete, perchè ve ne increbbe, teneste
vostre spese uno
se non ve ne dilettate, non ve ne gravate; che l'arò molto per bene,
come ch'io abbia diletto di mordervi e farvi accanare alcuna volta,
quando io dico che per voi parlerei con lo
vi pognate a sedere ne' diletti e nelle vane consolazioni del mondo che
passa. Guai chi nol vede, e non se n'avvede! Io sono di quegli che in
parole il cognosco, e con Dio con parole tengo amistà; e 'l cuor mio non
sta fermo con lui, pe' difetti miei. Al riavere la
abbracciare: ben farebbe a fuggirmi.
Di
e' non avea bisogno d'
bontà, voi mi scriveste: Se
penserò.
ora non abbia bisogno d'
monta nulla. Veggio e vidi sempre il vostro buono animo. Volesse Iddio
ch'io fosse da tanto, ch'io vi sapesse andare a' versi e alla natura vostra;
ch'io penso areste di me più consolazione che non avete. E da altra
parte dico: E' mi dee volere di meglio, ch'io vada con lui alla scoperta; e
non sotto coverta, come certi Pratesi e altri, che vivono con lui ad arte.
E il fine ha fatto di loro pruova. E così farà il mio fine con voi. E non è
che in dodici
che nell'altre cose pur non siete addormentato. La
ancora assaggiata: io v'astetto. Con
parlai oggi assai de' vostri fatti. Esso ha gran voglia di servirvi. -
De' fatti di
co'