</titleStmt> <editionStmt> <edition /> </editionStmt> <sourceDesc> <msDesc> <msIdentifier> <country>Italy</country> <settlement>Prato</settlement> <repository>Archivio di Stato di Prato</repository> <idno /> </msIdentifier> </msDesc> </sourceDesc> </fileDesc> </teiHeader> <text xml:id="text" n="Datini"> <front xml:id="front" /> <body> <div xml:id="div" n="DATINI"> <div><p><pb n="x22 c. 1" xml:id="x22_1" facs="X22/X22_01.jpg" />Per certo, <persName n="x22_6" type="0" ref="#3017">Francesco</persName>, dicendo con voi, come uomo con cui posso<lb /> più che con altre che sia, questo mondo non è conosciuto, ed è stimato<lb /> per ogni <w n="x22_1" type="" ref="#2417" pos="s.m.">danaro</w>, cento più che non vale; vedendo che non ci si può<lb /> tenere fede con persona; e quanto più ti fidi e più speri in persona, più ti<lb /> truovi ingannato. E ora mi dite ne fate pruova in <persName n="x22_17" type="0" ref="#3381">Giovanni</persName>, cui avete<lb /> tanto servito, amato e inviato; che e' possa esser che v'abbia sopradetto<lb /> e soprafatto, come mi scrivete! Di che vi veggio tutto il cuore turbo: e<lb /> chi è nell'acqua torbida, non vede il fondo. Penso, per grazia di Dio, vi<lb /> sarete riauto, e diliberato che sanza turbo o cruccio, abbiate vostra<lb /> ragione; e ogn'altra cosa gittiate adrieto, e appariate a non porre amore<lb /> se non a Dio, da cui venimo e a cui abbiamo a tornare. Esso dice, Che<lb /> l'uomo crucciato, se facesse miracoli, no gli poria piacere. Lasciamo<lb /> stare ora gli <w n="x22_18" type="diritto economia politica" ref="#571" pos="s.m.">àlbitri</w> e 'l <w n="x22_12" type="diritto economia politica" ref="#5793" pos="v.">piatire</w>. Io non sarò mai contento, s'io non sono<lb /> con lui più ad agio ch'io non fu' ieri per questa cagione; e penso fia di<lb /> questa <w n="x22_20" type="" ref="#2581" pos="s.f.">edima</w>, che ce n'ha poca, che io non mi terrò di sua <w n="x22_8" type="" ref="#2093" pos="s.f.">condizione</w><lb /> meno ingannato di voi, se e' non si<lb /> </p><p><pb n="x22 c. 2" xml:id="x22_2" facs="X22/X22_02.jpg" />arrivescia a dire e fare ciò che volete. Egli e pur giovane, e voi non così:<lb /> a lui non si disdice, al mondo tristo che è, il far le cose meno che<lb /> sodamente, come a voi. E fatto dalla vostra parte quello si dee, ed e'<lb /> non giovi, faremo col ferro, come fa il <w n="x22_16" type="arti e mestieri" ref="#4738" pos="s.m.">medico</w> a carne fracida. E di<lb /> questo ci accordiamo <persName n="x22_13" type="0" ref="#4371">Luca</persName> e io. Lasciatene a noi la gravezza.<lb /> <seg type="as_not">Vo'vi</seg> dire una novelletta, che m'entra nell'animo mentre che scrivo. E' si<lb /> pone che Enea, cacciato di <w n="x22_2" type="" ref="#1681" pos="s.f.">casa</w> sua, andò molti <w n="x22_5" type="" ref="#384" pos="s.m.">anni</w> per lo mare con<lb /> sue <w n="x22_9" type="navigazione" ref="#3144" pos="s.f.">galee</w>; che come giugnea in <placeName n="x22_19" type="0" ref="#4018">Italia</placeName>, dove volea porre <placeName n="x22_7" type="0" ref="#6471">Roma</placeName>, o vero<lb /> <placeName n="x22_21" type="0" ref="#160">Alba</placeName>, i venti il mandavano nell'ultime parti del mare: e in frall'altre una<lb /> volta si vide affondare dalla tempesta le più ricche sue <w n="x22_4" type="navigazione" ref="#5068" pos="s.f.">navi</w>; dov'era il<lb /> tesoro, e i più fidi <w n="x22_11" type="diritto economia politica" ref="#2057" pos="s.m.">compagni</w>; e rimase sola la sua, e quelle delle<lb /> masnade avea seco. E ingegnossi porre in terra sè e tutti i suoi detti<lb /> rimasi, ch'erano afflitti e stracchi per la difesa avean fatta dalla fortuna.<lb /> E sanza ristare, Enea andò solo con uno compagno alla cima del poggio,<lb /> a riguardare il mare ond'era uscito, per ricrearsi. Tutta l'altra <w n="x22_14" type="" ref="#1975" pos="s.f.">ciurma</w>,<lb /> per medesima cagione, andarono nel bosco, a saettare <w n="x22_22" type="animali" ref="#1849" pos="s.m.">cerbi</w>, a<lb /> scorticagli, e cuocegli di <w n="x22_3" type="" ref="#1333" pos="s.f.">brigata</w>, e manicargli. E lascia qui la novella.<lb /> Dicono questi morali, che Virgilio, che ciò scrivea, non volea dire altro,<lb /> se none far differenza dal savio uomo in questo mondo, e dalla sua vita,<lb /> alla vita dello sciocco. E io vel dico a diletto, chè so che vi piace la<lb /> verità. E dicono che 'l savio, come la fortuna il percuote, s'ingegna porre<lb /> in terra, cioè in sulla verità che sta ferma e non si muta; e toe il<lb /> compagno, cioè il suo intelletto, e vanne al poggio, cioè a contemplare<lb /> con Iddio; che cosa è il mondo; che è il principio nostro, e che è il fine;<lb /> e che le tribolazioni sono ordinate da Dio solo per provare i buoni, di<lb /> levarsi da questo tristo mele<lb /> </p><p><pb n="x22 c. 3" xml:id="x22_3" facs="X22/X22_03.jpg" />mondano, che è pieno di fiele, e attendere alle cose di Dio, e fare una<lb /> vita che gli piaccia. Ma lo sciocco, come s'è bene azzuffato con la<lb /> fortuna, non va al poggio col compagno; ma pensando cacciare la<lb /> tribulazione, dice a' compagnoni: De! godiamo; facciamo di godere, e<lb /> manichiamo bene, e beiamo meglio, e dianci buono tempo; e di niuna<lb /> fortuna ci ricorderemo.<lb /> Attenderete la risposta vi farò di <persName n="x22_17" type="0" ref="#3381">Giovanni Ciurioni</persName>; e se io non ho da lui<lb /> le cose ragionevoli, cioè <persName n="x22_13" type="0" ref="#4371">Luca</persName> e io, io ventarò più avverso alla sua<lb /> <w n="x22_8" type="" ref="#2093" pos="s.f.">condizione</w> non siete voi; e terremo degli altri modi. E voi abbiate pace<lb /> un poco in su quel santo poggio d'Enea; e quivi godete con Dio, che non<lb /> vi fallerà mai: che lui prego divotamente, che a voi si lasci gustare,<lb /> come già lasciò quando ginocchioni oravate la sera, ec<sic>.</sic>. A me<lb /> perdonate. -<lb /> <persName n="x22_15" type="0" ref="#4103">LAPO</persName> vostro. XVIII <w n="x22_10" type="calendario" ref="#4403" pos="s.m.">luglio</w>.<lb /> </p></div></div> </body> </text> </TEI>