Onestissimo e divoto servo di Dio. Chon quella debita reverenza che
merita la vostra paternità, mi rachomando alla vostra
lettera, alla quale non v'ò fatto risposta, perchè voi mi diceste che
andavate alla
chè lla mandai loro per fare la vostra schusa, e dissi all'aportatore, che
fue il
magiore di questa
pertanto abiatemi per ischusato s'io non v'ò risposto. Io mi pensava che
voi foste anchora alla
che voi foste qua questa
chostì non tochi la moria. E chome che voi non abiate paura della mortte
per rispetto di voi, e' ne sono assai che n' ànno rispetto per amore di
loro, chè sarebe loro grande danno della vostra mortte. Priegho Idio che
di tutti faccia il suo piacere.
Io vi vorei potere mandare in questa
bene sono a vostro modo,
essere; e pertanto
vino: non chome voi meritate, ma sechondo
buoni, dicho per udita; e pertanto io scrivo in questa ora a
vostro nome metta la
vostro
ve n' à parechie
Altro non mi posso proferere, salvo
non è chostì chui possa fare quello vorei: è lla
ma di queste 4 chose non vi lasciate avere disagio niuno.
i
III di
Prieghovi preghate Idio per me.
Questo dì 31 n'ebi una vostra fatta a dì 29, e chon esa una che andava a
uno frate, il quale è andato a
chostì andrà meglio che di qua. Datela a
a' miei da
Io fo al modo usato, ma se voi vorete, tosto farò melglio, imperò
Nostro Singnore udirà voi e no me, perchè io gli sono ladro e traditore
e ingrato e schonosciente; e nondimeno Elgli per la sua santa pietà e
miserichordia mi fa melglio l'un dì che ll'altro,
mio erore. E pertan
siate mio avochato, inperò che llo buono avochato ispese volte fa
vincere il
fare voi a mie per la piatà e miserichordia ch'è nello Singnore.
Per questa volta non mi sono potuto tenere che io non abia fatto chome
faceste vo' inn una che voi mi mandaste aperta che andava a
che fue tre tanti
per questa volta. Che Idio vi mantengha lunghamente nella. sua
santisima grazia.
Per lo vostro servidore
a' vostri chomandamenti.