Poy che di qua partì
voy non ò avuto lettere. Àcci poco a dire. La magiore chagione di questa sì è
per avisarvi chome abiamo sentore
gente per tornare qui, e assay c'à di quelli il credono, consyderando l'ayuto si
vide l'altra volta della popolagla e de'
suoy amici confinati ci sono ritornati, e chi non è tornato può venire
niuno n'è vietato il tornare, salvo
altri possono tornare al loro piacere, ben che quasi tutti son tornati, quelli
erono in queste parti, di
tornano. È per queste chose c'à molti a chuy pare verisimile
rimetta alla pruova. E oltre a cciò, chome detto v'è qui si dice, è che fa gente.
Qui mi ci pare vedere molta
buono chuore e sanza paura. Che Idio metta in quore a caschuno volgla stare
in pace.
soprastare un pocho, però che a me par esere certo, che, se chostuy viene,
non potrà manchare gran zuffe, però tutti i suoy nimici àno preso gran quore in
chontradiarlo ed a non fugire più forse chom ànno altra volta fatto, chome
sono suoy intimi nymici, cioè que' di
zuffa, e non vegho non sia sanghuynosa e malamente. Per certo non posso
credere il contrario. Chome chosa niuna ne sentiremo più inanzi, ve
n'aviseremo.
Anche mi pare non sia che buono provedersi qui secondo il temporale. Io ò
veduto questo dì
forse lo fa per altro; pure, a dirne alchuna chosa a
buono, però yo lo vegho un pocho tropo duretto.
Sapi
che della gente di
via nostra dinanzi per asalire que' del
huomini in quella zuffa, fra' quali
chuy abiano già avuto a ffare, per lo quale e'
dovavamo avere da lluy, e
fu morto sotto il mezano nostro d'una prieta vene da una
gentiluomini, e molti chome fuori di loro si fugirono chi qua e chi là. E cholle
punte di
mezano nostro, e la nostra
le
per fugire quel furore, chè di certo, se in una
chanalgla, più d'una n'andava, e noy eravamo loro in boccha. Chome sapete,
in verità gran pericholo chorremo, e di certo n' avenia altro, se non fosse
mettere in qualche parte e'
sicchè, se niente vi pare da dire, non parendo vengha da me, il potete fare,
sicchè se chaso niuno venisse, ch'elgli stia cho'
questa terra parvemi il
sapere l'uno l'animo de l'altro. Ongnuno dubitò di
fece per insino a tutto di quel dì. Or di tutto siate avisati.
Voy vedete quello fanno tutto dì questi
È chose da disfare i
per lo stare fornito di
chè a queste strette una picchola
pericholare. Ò chotale parole sentite, non buone, di
loro
avere delle chalde. Se vi pare, ve ne metete a sentire, e, se vi pare, provedete
e n'avisate i vostri di
Arete sentito la
pisani, e infin è suto risposto loro la
dì 23 di questo i llà chominca, per che chonverrà ch'ongnuno pisano
sghombri, coè ongni pisano;
non si possa erare averci buono provedimento. Chome seghuyrà v'aviseremo.
Le sichurtà no si volglono abandonare per ongni parte.
de' fatti suoy. Ànoli veduto
e par loro faccia melglo di loro. Di che poy, sendo richiesto a l'
luy, che prima non v'era yto niun'otta, e, oltre a alchun
li disono darli
passarli sotto le
agiungnendoli che sopr'ongni chosa si ghuardasse di non fare chompagnia cho
niuno straniero dell'
rimisono suso, che, quanto a me, feconno sospettare che no lla volesono
becchare, per la qual chosa abiamo preso alchuna forma sì dello scrivere su'
alla
Tutti i
che tutto paya i lluy proprio, salvo che p
serviate e di
e 'l segno
da lluy sarete avisati o ve lo v
chagione di ghuardarsi e che la gran volontà nol facesse g
compreso poy, che questa andata da l'
lui g
ora à IIII
merto
Io ò fatti vedere a questi dì a
di molto meno pregio no lli tenghono. Non
40; dice di 36 in 37 o insino in 38, e male, dice, sono pari a' suoy di una stella
o picchola cho
non truovo niuno li volgla
di sì
facendo 2
buoni
è la verità, e se verrà a chosa mi paya, ve n'aviserò.
Chome tu puoy vedere per lettere di
starà ghuari
non c'è che questa
dare qualunque volevo, il perchè sospettay e menàvi
asagiolli tutti e tolse quella gli parve milglore. Credo abiano dato a credere ora
a questi dì a
non è, ch'io so che insino allora
venuta di
tale ch'è gran fatto a la
lo puoy fare. A me pare per la venuta del
buona
da cciò.
Io non so mi v'abi altro a dire, se non ch'io sono qui, e di quello sono richiesto
fo volentieri e chon buono animo e volentieri. È vero non mi inframetto più altri
si vogla.
a dì primo, per le novità ci furono, chomincay la mattina per tempo una lettera
a voy solo per dirvi le novità, scrivendo per tenerla fatta e mandarla per lo
primo. Ella si rimase, bontà d'altri, e non ch'altro la
nostro portò molte lettere, e le nostre si partirono poy a dì 3 o dì 4, e no vo'
dire d'altre anche rimaseci altra volta e di chostì e d'altronde in questi dì, e in
verità per solicitare non rimane, che Dio il sa. Io mi vi racchomando, e priegho
Idio che di voy sia sempre buona ghuardia. Per lo vostro
sturbo a
dì v'avevo chomincata una lettera: non mi fu lascata finire: vene mezza.
Prieghoti
Io ò gran volgla di fare bene e òne bisongno