me, e chome n' eri venuto a desinare a
dolgho forte di te, chome, essendo a
pensando la grande chonpangnia e fratellanza che già abiamo avuta insieme, e venire a bere
mecho, che, chome ch'io mi sia povero, ti poteva e posso dare melglio da bere che uomo di
la seconda, per non darmi niuna di quelle
settu me l'avessi donate d'
ti dicho chess' io arrivasse a
te, e, vedutoti, direi: fatti chon Dio; però che mai non mi dee uscire di mente il benedetto
della Charina disuverata.
o a
de'
ti sia a mente e ch' io ti sia rachomandato. Altro non t' ò a dire. Priegho Idio che ti dea vita
e onore e salvamento all'anima, e almeno chon uno o più
Christo sia sempre tua guardia. Prieghoti mi rispondi per tua lettera, chè veggendo tua lettera
mi parrà vedere te.
Aparecchiato sempre a tuoi piacieri e servigi, di