insieme cholli e
bontà di
per meço d'uno
liberato da lloro a dì X di questo, sano ma povero e in farsetto, per
singulare gratia da Dio. Dico così perché, liberati gli altri, solo me erano
diliberati far rimedire, e pertanto mi partirono dagli altri, faciendomi
dire ch'io mi ponesse la e mmmanderonmi di sopra a guardare in
una
congnosco essere liberato.
Da poi fui in
liberagione, come fui giunto, sentì la maladetta novella della morte del mio
caro
nell'aspra pregione in ch'io era che questo. Et sono sì adolorato che ll'animo
non mi ci sente né patiscie di scrivere alla
donna. Et però non posso ricorrere se non ad voi, che siete nostro padre et
fratello, e pregovi che queste donne vicitiate per mia parte, e dite loro quel
che vi pare e mostrate questa lectera inperò che ll'
non crederebbe mai io fossi fuori di pregione, se non vedesse lectera di mia
mano. Or queste donne vi racomando quanto posso.
Ò diliberato in sul primo buono e
così astetto per sapere se potesse questa
de' miei danni. Et poi, perché sono stato molto consigliato da questi
questo mi muove lo sventurato caso, acciò che lla
sança
Ò richiesto
vostro amore servirmene, e già n'à dati septe. Ringratiatelo, e quando gli
scrivete, me li racomanna e
nominatamente a tucti nostri amici. Idio vi guardi sempre!
Per lo vostro