A dì 20 di questo ti scrissi per
scrivesi ti spaciasi di chostì di quello ài a fare per esere subito a
volle
fare sì che ti posi partire quando chostì sarò che vi credo, cho lla grazia di
Dio, esere per tutto
i
detto, sì che quando sarò chostì tue sia presto. Io ti dicho quello mi pose
faciesi tuo prò.
Diròti i vero, come si debe dire a l'amicho,
cruciato i verso dite per fatti di
dicie. E però
tenghi i modi ti dirà, no volle voli sanz'ale. Dicho a te chome a fratello,
quando sarò chostì ti dirò i vero e l'animo suo.
Io ò lettera da
rivedesti i
di chostì e
Idio sae quello dispaciere n'à
vegiendo i
poso vedere s'io ò al mondo uno
l'ò detto e n'è forte cruciato chome io, e
parmi no faci chonto i questo mondo se none di viver chome l'uciello. Bene n'ò
grande manichonia quando vi penso: ora,
ne viene però vi dovevo provedere inanzi partise di chostì i magiore ma
veramete, s'io no muoio, di qua da uno
Quando parti' da
per tenere i
inanzi sia chostì io, vi sarà egli e però ti pregho, s'egli vi fose inanzi di
me, sia chon
facio no vada sopra l'atro però
ti priegho vi proveghi.
Io ò meso a chamino 20
pochi dì sì che della
io, no mi parve buono aviso. E pertanto io ò deliberato o buono
chara, sechondo ci
Questo voglo fare per esere chostì per tutto
d'esere chostì sì che io no ti dicho altro se none ti priegho sia uno pocho
solecito autare a
vogla n'ò.
Io no soe chome l'arà fatto
e disemi che poi no gli pacieva lo mestiero di chostì: à charo no vadi a
chosì, i' iperrado, no soe i partito arà preso a lui iscrivere ma io credo ne
sia andato. E simille di
abiamo tolto a
Altro per questa no ti dicho. Idio ti ghuardi senpre.
in