A questi dì v'ò scritto quant'è suto di bisongno e niuna
vostra ò poi e ora vi dirò brieve.
I' ò aute lettere da
e vi sete doluto di questi
perché non si traghono a fine. E avete ragone perché per noi
non mancha che non s'aconcino ma mancha per questi che son
pigri inanzi che nno e anchora per aventura, se si vedesono
avere avere chome a dare, vi sarebono più chaldi. Or tuttavia
I' vi dissi, quando
fatto di
non si potea seghuire e più che insino non tornasse non so
vedere modo che sopr'essi si possa fare niente. E chosì vi
dicho di bel nuovo che, insino non ci è, niente si può fare.
E se volete dire e v'è
lui, vo' sapete bene chi è che non è da cciò e poi, volendo,
non potrebe perché à da fare di questo suo
atendere
da
qui sarà alora vedreno qualo si dè fare e voi aviserò e
troverete che per me non resterà.
Da
questi
chonpusizione di quelo si dè fare e me aviseranno di tutto.
Sì che atendo questo e, autolo, vedrò che dirà e che fare si
potrà e voi di chontinovo aviserò.
Ebi le 2 lettere mandate a
de l'altra e delle in sua mano e lette l'à. E sì mi s'è
doluto dicendo li scrivete villania e che per lui niente
vuole del vostro e ch'è disposto s'achoncino e che lasscia
tornare
e che se dovete avere vuol
risposto quanto m'è paruto e che vede bene per noi non è
rimaso e infine siano rimasi in questo, che Dio ve ne chavi e
tosto.
insino chostì per fatti a fare cho gli
penso verà insino a voi per parlare sopra questi fatti, se
sarà ve ne aviserò.
anchora in questo no vuole fare se non il dovere e dicie
vuole vedere le lettere o
sua risposta, e s'è ragone ve li dà e presto a
credo, secondo mi disse
le
cciò e più la
vorebono fare trovare a cciò che, venendo in costà
si possino mostrare e anche, s'e
potessono vedere, sarebe chosa più spaccativa, sì che
tenetene omai que' modi che vi pare. E
altre scritte e simile i
Duolsi
passato loro mandato e che delle
dè portare la pena. E sì dice à bene vostre lettere che
dichono sopr'esse, coè lettere di que' di
cerchare l'altre per potere mostrare chiaro quanto
rispondesti, sì che sarebe da trovare quela v'ànno mandato di
qua che dichono sopracciò a cciò che mostrando si possa anche
mostrare le vostre e s'ànno erato, o se fatto quelo
chomisono, se ne portino la pena.
Perché di chontinovo non v'abi detto sopra questi
siate certo che bene spesso gli ò ricordato e senpre m'à
detto s'atenda
cho lui, e che vogliano noi o nno, ce 'l chonviene atendere
né i' sono stato chosì tanto torni. Che Dio il mandi e tosto
e che u fine abino!.
Dicimi
che, quando si può lasciare sanza schoncio delle
vengna insino chostà per alquanti dì avendo licenzia da
ringrazio.
Come v'ò detto in altra, da
contento qua a
insi
mi dice ch
ch'io facia
l'atendo e seguirò quanto mi dice e voi aviserò che bene arè
charo venisse a punto il venire costà con
il farò.
Fate conto che per tutto questo penso eserr spaccato di qui o
'l più altro a 1
quanto c'arò da fare che a dietro non mi lascierò a fare
niente, né avere né dare se potrò a persona e cho la grazia
di Dio provederò a questo per modo che altro che onore non ne
seguirà.
Di poi questa serra è venuto
à portato da
questi
e richordare non è altro che buono. Ora, chome
un pocho riposato e che vegia tenpo sia, li dirò sopra a cciò
e vedren che modi aremo a tenere e se chomincare voranno. I'
son presto tutta volta e di notte e di dì chome piacerà a
loro. Or, sol ch'i' oda loro intenzione, vedrò quelo si potrà
fare e voi di tutto aviserò a pieno e non dubitate che per me
se ne farà quelo si dè. E se per questo bisongnerà ristare de
la venuta mia in chostà, il farò e se non potrò venire ad
facia. Tosto si vedrà omai a che le chose debono venire,
diròvelo.
Stassi pure questo chamino di
per niuno vi si manda anchora che male a punto viene a
parecchi e altro non se ne piuò. Idio provegia a quelo
bisongno fa, se di nuovo seguirà altro vi dirò.
In servigio di
una lettera sarà qui,
un'altra ce ne sarà a un
faccate il simile che ciaschuna sia data di per sé da
l'altra.
Né altro vi dicho per ora. Qui al presente si fa pocho. E
nostri di
servilli.
Cristo vi ghuardi.