multiplicate per lo 'ndugiare a scrivere. E cominciarò dalla
Per insino a qui hanno fatte parole. A tempo lasciate a me darvi
consiglio; all'altro amico, aiuto. E scriverete a quattro o sei di loro; e di
catuno vi manderò la forma a fare al modo mio, chè cognosco un poco
l'omore di alcune genti. A' due
voi; che sarà buono ne gli richiediate per cagione de' loro amici; come
che l'amistadi le quali non congiugne medesima voglia e medesimi
animi, non sogliono durare. Credo
costumi loro non andavano co' vostri, come che da bene siano. Ma vile è
l'amistade contratta per
già grandi code: e penso bene
'ngannato era il compagno tristo, alfine.
La lettera mandaste a
non perchè ringraziate Iddio, e' mi parve pure che voi conosceste assai.
S'io avesse
frutto, non arei saputo ammonire uno giovane; ch'a tutti pare esser
saccenti con loro maliziuzze giovanili e superbe; e truovansi poi gabbati
e in sulla riva di musardo, chi povero, chi reo, chi in prigione, chi
mozzicato, chi sanza onore, ec
La
forare per fare lo spillo prima che torniate. Bene arei caro venisse alla
mente a voi o a me, a cui io la desse da vostra parte, ch'io l'allogasse
bene. Io ne farei così festa come della venuta; chè non ho riguardo ad
altro, se non che l'animo vostro e 'l vostro buono affetto ho veduto, e
sono pasciutone e contento. Di
sono alle mani, un colpo per dì, pe' fatti di
sono stati presi, che non erano fuggiti. Hogli detto quanto me n'avete
scritto; e sperone bene, per la bontà di Dio e sua.
La
l'una, ch'ella è alta dinanzi; e quel poco ch'io andai, andò dolce e
leggiadra con la testa; et è orrevole come una di
cento. Ben vagheggio spesso questa che
e i miei difetti non veggio, e mordo i falli di chi m'amò tanto, ec
dissi ponesse a vostro propio
disse
quel della
ed è amico per lo modo.
Dell'amico c'ha a dare i
mandar
diceste che voi sentite assai delle cose di qua; e che voi sapete che chi
regge l'ama tanto, che non ha se non a dir sì, e saràgli dato buono
bastone. Io so in segreto, che se e' vuole, e' può venire a' nostri
a otta vorrà, che e' non si potrà: e sì sa egli, che ci era un bello
signorello, e perdè questo inviamento. E raccomandategli
arà per bene da voi ogni cosa. Voi siete troppo peritoso, e viene però da
buona natura; ma io isfacciato e superbo, arei
fosse; e crederei avere auta buona risposta. Perdonatemi, ch'io ho
diletto con voi. Non ne fate più che 'l cuor vi dica; perchè niuna cosa si
vuole mai isforzare: e questo è vero.
Ieri, parlandomi uno
prigione di questa
non avea
soprastanti di là, che
che mi disse quel
bottone. Dissemi
oggi a mangiare, ebbi questa lettera da
però che non è quattro dì ch'io ebbi vostra lettera, ove ricordavate i fatti
di
scoperta lo scrissi a
parola, e ora vuole uscirne sanza
e se fra uno
ch'egli avesse a tornare in prigione. E fògli dire, e scrissi che la via della
umiltà era quella che vi farebbe piegare: che al piatire con voi e' si
romperà il capo, e in fine non si troverà nulla in mano. Rispondete: e
peccate in benignità più tosto che in altro.
trovate tre
esser umile, la seconda: amare ogni uomo per prossimo, e come
fratello, è la terza. Voi siete buono e sodo intenditore, non essendo
ingiuriato. E io dirò: Odi bella forza d'uomo! e chi non sarebbe da bene,
non essendo ingiuriato? E però è da sapersi far forza, per fare onore alla
legge di Dio: chè quand'io penso ai beni che
l'anima sua, vivendo, e no gli fe; mi pare stato, tutto quel suo senno,
uno gridare d'uno farnetico. E sì fu pur buono: ma il
troppo tracutare Iddio; come voi fa la troppa
troppo fare delle temporali cose. Ma Iddio mi fa pur grazia con uno poco
di raggio d'avvedermene.
Di vostro stare tanto fermo, e aver
il troppo scrivere: ma più mi duole, se non credete mai farvi fine. Iddio
ve n'aiuti; che così debbo sperare che farà. Guardatevi soprattutto dal
troppo disiderare: però ch'ell'è via di bosco, che mai non se n'esce; e
laccio di demonio, che tirando una fune per disfare uno nodo, se ne
fanno due. E per dire: Io disidero pe' poveri! guardate non sia uno di
que' lacci che si tirano. Certo non credo questo sia in voi; ma stimo sia
natura forte, che avete, di volere fare a punto ogni cosa, insino alla
tracutare e travalicare! Io ve ne priego per la passione del Nostro
Signore, e per la fede e per l'amore che è tra noi. Guardivi Dio. Salutate
tutti da mia parte, e sopra tutti monna
ho satisfatto a chi mi prega.