«Ieri n'ebbi una vostra, fatta a dì 25, risposta d'una mia. Rispondo
appresso, e dirò brieve, perchè parte il
pena assai, e co la donna nel letto: che di tutto sia lodato Iddio.
«Di
Fa' così! ma la grande malagevolezza è a farlo, alle volte. Io non saprei
vedere modo al presente di venirne, sanza grande pericolo. Altra volta
dirò sopra ciò, se piacerà a Dio, e farovvi chiaro di quanto io vi dico. E io
sono disposto di no lasciare il pagone per uno pulcino. A me pare
centomila
Se que' delle
piace loro: più contento sono d'essere trattato male che bene, per avere
cagione d'andare a salvare l'anima: chè altro non disidero in questo
mondo; e se io vivo un poco, io vel mosterrò con effetto per modo, che
voi e molti altri, che vi date a 'ntendere il contradio, ne starete
maravigliati. Or piaccia a Dio
piacere.
«Voi vi date a 'ntendere che io voglia istare sempre ne' viluppi; e non vi
ricorda di quella novella di
non è agevole a fare, come il filare. Se tutto il mondo mi predicasse, io
non perderò la speranza di Dio, come che io no la meriti: io mi do pure a
credere che mi presterà de la sua santa
m'
volte di sopra, ma voglio stare rovescio: e se voi vorrete istare
altrimenti, io vi lascerò istare: e partiremo amicizia e
quando noi ci ritroveremo nella pillicceria, e noi ci faremo motto, come
fe Lazzero a quello ricco: e dommi a credere d'essere Lazzero, e voi il
ricco.
«A niuno farò
di più cose, che io non mi ricordo di quello
o io cercherò tanto, che io il troverò per le vostre lettere. La
hoe confortata; ed ella si dà pace, considerato lo stato della
ed ha ragione, e riputeselo in grazia; e io altresì.
«Per questa non vi posso dire altro. Cristo vi guardi, come fe Giobbo
insino alla fine.
«Per parte della
benediteci tutta l'altra
Per