+ Al nome di Dio, amen. Dì III settenbre 1383.
Io non so che schusa farti di none averti scritto più spesso. E per Dio, sì n'arei
di ligittima. Nondimeno so che con techo farò tosto pacie (e) ristorotti per
l'inanzi.
Ò ricievuto III tue letare, a le quali chale pichola risposta. Vegio quanto
per mio fratello v'è stato iscritto, il che forte mi piace, pure che sappi o possa fare
chosa vi sia en piacere. A lui ò scritto a Brescia che, se per voi può fare alchuna
chosa, che arditamente il faccia. Esso è con riccho huomo (e) vuoli gran bene. Sì
che arditamente, se con lui avete fare, il richiedate, ché liberamente vi servirà.
Richordomi, quando stavo chostì, che chavavamo di là asai acciai che per le mani
di Bindo passavano, (e) simili di molte altre chose.
Tu mi scrivesti di certe cinture (e) scharsella ti facessi fare, e chosì ò fatto, (e)
per la nave Grilla la ti mandarò per modo salvo. Abi perdono, se sì tosto non
l'ài aute. A buona fé, egli à 1 1/1 mese che sono state fatte però che subito le feci
fare, e sonsi state fino a oggi.
De' fatti di Tomaso, ti dicho ch'a buona fé di lui farei chome di Ghino, ma in
verità con Buonansegnia non sarà mai da nulla, però che Buonansegnia è
huomo troppo dolcie e 'l fanciullo ne prende grandissima baldanza e gli altri
non teme, né vuole niente aprendare. E a buona fé, se tu me ne credarai, tu
l'arai apresso di te, ché di te à paura e te teme e da te aprendarà. E non credare
il dicha per gittarlomi adietro, ché a buona fé per amore di Buonansegnia (e) di
te ne farei chome di Ghino mio fratello; e quanto te ne dicho, ti dicho per buono
amore; e ancho il mestiero è a lui forte fadighoso a la chompressione sua. Or se
me ne credi, ne farai quanto dicho. Perdonami, se ne dicho tanto avanti, ché solo
il fo per amore li porto.
Ò visto chome la moria è forte pertutto. Nostro Signiore sia di tutto lodato,
pure che tutte nostre chose non prendano periglio!
Di quanto dici di Giovanni e del figliuolo ò visto. Lodato sia nostro Signiore di
tutto quanto fa! Preghoti m'avisi quanto seghue.
Noi di qui siamo tutti sani, Dio grazia! Salutami Stoldo (e) dilli che per un altro
fante li scrivarò, e simile a te a pieno. Altro non dicho per fretta. Dio ti guardi!
El tutto tuo Andrea saluta di Vignione.
[indirizzo:] Matheo di Lorenzo in Pisa, propio. A.
[mano di Matteo; data di ricevimento:] 1383, da Vignone, dì 21 di setenbre.