Al nome di Dio. A dì 17 d'
aghosto 1396.
Ieri v'abiamo scritto per la
nave d'
Arusciano, le quali demo a
Bartolomeo da Siena.
Aute l'arete e risposto.
È qui di fuori la
nave di
Francesco Colonbiere. Viene da
Valenza e
Barzalona ed
è suta presa dalla
nave d'
Arusciano, e nulla la tocchò per lo
salvocondotto avea
dal
dugi, lodo a Dio. La
nave fia qui in
porto e subito, e farasi d'avere la
roba
su v'è di vostro e nostro e d'amici, e di tutto si seguirà quanto detto avete,
sanz'altro dire. Se non fosse il
salvocondotto avea, tuto si potea mettere per
perduto, e apresso abiamo a lodare Idio che il
padrone è persona da bene e
buono uomo. Fosse istato degl' altri
padroni ci sono, non sarebbe ito così.
Ècci nuove che al chapo d'
Anduola le II
galee di catelani e quella di
Luziano Grifiotto
àno preso una
nave chastellana. Istimasi sarà una venia con
grano.
Saprasi e aviserenvene.
Perchè lo scrivano di
Rusciano è venuto in tera e parte subito, non abiamo
tenpo a dir più per questa. Per altra vi si dirà apieno. Idio vi guardi.
FRANCESCO e
ANDREA. In
Genova.
Fieci lettere a
Firenze e a voi. Mandaste quelle vano a
Firenze, e avisate di
costì quanto di sopra vi si dice.