Arene saputo,
Penso sarà passato consolato, perch'era savio e buono, e da voi finito e
onorato quanto e' volle. Io l'amava ogni dì più, perchè a me parea
valesse assai. Non so se ve n'avvedavate tanto: penso di sì; e istinto
che, secondo suo pari, sarà bene arrivato.
Diliberato sono dirvene il vero. Nè per lui nè per amico, nè per
per
fatto di Dio ringraziallo. Io perdo il migliore amico ch'io avesse a
e s'io credo ch'egli il sapesse, ch'io gli fosse sì amico, ch'io non scriva
mai più lettere. Vada in pace! e a noi stia innanzi agli occhi sempre; sì
che c'induca a servire a Dio, e poco curare, oltr'al semprice vivere, le
cose del mondo. Monna
vostro bene in consolazione e in pace, e in gaudio e in amor di Dio. Ho
fretta: fate con Dio. Io ho molta noia in questa buona
Iddio m'aiuti star forte al bene. Io le saglio più adagio ch'io
Do! non vi gravi far dire a
buona e savia risposta, e ha fatto bene.