di
ch'è fra noi. E prima avea risposto a voi, a quella lettera che diceva de'
fatti d'
quale vidi ch'avate per grazia di Dio. E però
costà esso
col quale vi conforto vi riteniate; e di lui prendete ogni aperta fidanza, se
in
consiglio, ed è buono, ed è potente e amato; e sempre ho tenuto tema
Iddio; e nelle più segrete cose io l'ho provato. Raccomandategli detto
compagno di
vorrete; che ce n'ha macco; ma non a serballa. E la
s'appressa molto: almeno per la
v'attendo con l'animo; non ch'io il creda; poichè la cosa quasi quasi è in
tutto ristata qui, e molti, fuor di
dolore. Avvisaretene
ritto, con
stamane sento ha picciolo miglioramento. La donna, infermissima, con
altre donne il governa: e così è dolce morendo come
miei non s'asciugarono a buona pezza. Parmi lasci il suo al vostro
per ogni lettera m'avete scritto. Do! de' fatti di
non abbiate pensiero: basta tenete bene sani cotesti picchini; l'altre cose
lasciate fare a noi qua, tanto torniate: e quello facciamo si è starsi; però
che niuna sua cosa perisce, di qui a vostra tornata. E al
lascerete andare me; e le sue
me parrebbe ch'io vi compia il
il rimanderete a
vostri
meno che ragione. Sapete che ogni fatica dell'
Ma io il prenderò picciolo. E alla sua donna niente lasciò, e la cagione
udirete; e fu ingrato, secondo me.
inteso; e ingegnerommi fare quel che già feci, sanza vostro priego, per
mettervi nel suo amore.
meno fa qui ogni dì.
La mia
braccio. Cristo v'aiuti; e monna
mai nè vostra lettera nè vostra
e' s'addormentano. Infine, per Dio, vi priego mai non mi rispondiate: per
torvi fatica il dico.
A queste benedette
metter mano, a scrivervi. Ma dirovvi quello m'ha detto a questi dì il
nostro
povera persona, e
truova che
E a questi dì morì il
e molte: però che le troppe guastano la persona.