partiva da
Da capo ti scrivo quel medesimo, perchè m'è pur entrata in
fatti di
che ogn'
sangue, io ne vivo malcontento. In somma, io ti prego e richeggio per ogni più
stretto modo ch'io posso, che ti piaccia veder de' modi, con tuo un poco di
sconcio, mandarlo o per mare o per terra a
quell'aria e quella terra, e a consigliarsi che partito sia da pigliar di lui,
quando sarai qua tornato: e forse terrai modi che e' non perderà in tutto il
tempo, con far venir di là a te chi che sia; e non astettare che
scriva, chè io non ho bisogno, in questo furore o pericolo, di sue lunghezze;
come per me farebbe quello che per uomo vivente, e così farei io per lui. E se
pur non fosse sanza danno di lui o mio della borsa, per questa lettera sono
contento esserne tenuto. Io non posso pensare, se è or vivo, gitti altro che
buone ragioni: e tu provvedi costì il meglio che puoi con quello d'
non si isconcia l'amico, cioè tu, non parrebbe il servigio così bello. Io non
potrei dire quanto te ne gravo. Iddio l'abbi aitato e aiuti. Ingegnerommi
meglio, più di noi; fatto ch'io arò di lui ciò che potrò. A questi dì faremo la
vuoi, ho inteso; e starò a vedere se noi in questo mezzo n'avessimo a
nessuna: che tutto giorno ci accade. E ove che no, a
fornita la
perderesti. Confortoti a isvilupparti omai, e tornare. E
che non è però di bisogno.
uomo, molto s'allegra meco che torni in nostro paese e nostro