Io vi scrissi sino a dì
aspettando da voi r
r
r
partito, che qua
Solo vi fo q
dire no
p
Chome sapete, qua
verso di me pocho abile (e) temoroso di no
voi sarei semp
altrime
nessuno amore mostrarmi mai, ma nocivo al mio buono stato, al chospetto vostro
senp
voi (e) io il sapiamo,
a me stesso. Vero è che mai ben co
p
a me son fino a mo
gie
avendo senp
la vostra benignità io son vostro
più richi, a questo grado qua
mi rendo. (E) piacesse a Dio che chiaro questo vi fosse, ma lo ciecho amore fa
alchuna volta a sé aschondare asaisime chose che se a lucie venissero, sarenno
pochissimo laudevoli. Ma chome si sia, Dio giusto signore dimostri a ciaschuno il
vero del suo buono essare! E p
dispiacere, voglio venire a la mia giusta ranchura, richordando semp
troppa larghezza di dire fallissi, m'aviate p
stanno, (e) che mai né disimile né disforme ranchure di nessuno vostro s
da me fatte fossero.
Egli è vero, chome a voi è asai chiaro, che poi che di qui partiste qui (e) fuori di
qui p
(e) p
vostro essendo son chapito. Di quelle di fuori no
tutto della fatigha è ssuta
p
utole, (e) simile di chi chomesso alchuna chosa ci avesse, e fatte p
(e) p
In questo no
p
qua
È ora ochorso chaso che sicondo che p
stato chiesto
chome se tradire il volessi, à mandato
q
p
abiamo bisognio di
avia di fare altre volte in s
giovane è a
bisognio, (e) io ti sarò buono amicho". P
p
essare a
vostro
da me vi sete guardato". (E) chosì era. A buona fé, a me è forte duro, no
la chagione, essendo chosa nuova che mai tra noi no
p
che in fine io il p
p
chui rispose in questo modo (e) con q
sapere dove
savi parole, le quali no
fossi
della q
di me, pensando che mai chosa vostra che p
passase mi fu celata, (e) q
dicendomi nulla, diedi licenza a l'amicho mio, dicendo: "Amicho, nie
sapere posso, ma grazia a tte di tua p
p
P
chostuma
udito dire moltisime volte che lle
altrime
(e) mai p
no
semp
tempo à più speso che gli altri. Ora io voglio tacere, ché forse mi vene detto più ch'io
no
(e) Idio farà l'avanzo.
Ed è ben gran chosa che, no
may poi che insieme siamo stati, un solo parlare di vero amore mai da lui no
partì, anzi più duro l'un dì che l'altro. Ora mi desso
p
vorete, chome che a questo vedere sare' vostra venuta qui asai necessaria. (E)
credetemi, questi maladetti
ché di loro molte radici eschono che fanno asai male, (e) credetemi, ché penso che
no
qui, (e) vedrete chome vanno bisognie. Tanto vi dicho bene che mio sì o mio n
qui no
D'altra parte avete visto chome senza alchuna ragione o chagione esso,
segue
bisognie avavamo a fare a
no
che chostì penso avere. No
abia tanto meno (e) sia più legiero (e) p
questo è l'amore di lui che verso me si stende. Questo è il consiglio. Questo è l'aiuto
che s'à da simili magiori, e fa buon co
che p
misero, a me, chome detto ò, di dì, di notte, p
(e) son colle fatiche. Sì che il p
s'adenpiscie in noi. Rechate a un dì il fatto che la faticha è di
p
vero in suo luogho, e io p
Or facendo fine al brieve lame
dire, io so' (e) sarò vostro tanto q
della p
fare insieme. Vogliatemi p
l'altrui iniquità, facendo p
chon gli amici vostri, (e) poi fate r
buona, (e) sia chome vuole, solo ch'io sia schusato, a me basta, ricordandovi che 'l
tempo s'ap
a voi pare, ché qua
chorpo no
No
p
mi vi gua
El vostro