A dì 2 d'
apresso rispondo.
Il
che sia la chagione; chome l'arò ve n'aviserò. Dell'averne tu
dato a monna
Della
vômi richordare del detto de' romani, ch'io non ne voglo per
questa
le
Dispiacimi che tu non abi le chose buone chome qua; ma è
ragione che, chi vole della brigha, sì n'abia: è buono talotta di
provare a stare di
che questi disagi fossono per l'anima, ché, que' che paiono a noi
disagi, parebono a molte gienti agio.
Di
piacia a Dio che chosì sia.
Per cierto, per quello ch'io vegho, Idio ti fa le magiori grazie
ch'io vedessi mai fare a persona, che tu riesci di chose che
niuno tuo amicho no' 'l credette mai: piacia a Dio che noi ne
siamo chonoscienti. Per cierto, che se tu non ti rimuti ogimai di tenere
una altra vita, di lasciare tante delle chose di questo mondo
e atendere a l'anima e parte al chorpo; se questo non fai, ò paura
che non si volgha al contradio. So che tu veghi insino a meza notte
mangiare allotte per amore di sé e della
più chontenti.
Preghoti che tu vogla vivere ordinatamente questi parechi
dìe, ché so che vivi male. Non digiunare niuno dìe, ch'io digiuno
per te e per me, che s'i' avessi di che fare le lemosine chome te,
io non digunerei mai, ché vi sono pure di be' vantagi per chi gli
sa piglare in questi dì, che ne ne potete andare in paradiso dormedo;
ma io chredo che voi ne siate tutti fuori, chi n'à per la loro
ischonoscienza che no' ne sazierebono mai quante ne furono mai
niuno: chosì viveremo infino alla morte. Sopra questo più no' dicho.
Monna
chom'io no' lle fo festa chom'io solglo; e ll'è intrato in chapo
pure chome
fa altro che piangiere: iscrivi a
lettera, se vole, e digli i modi ch'ella tiene.
A chagione che gli è di
ch'i' ò pocho ciervelo fuori di
perciò abimi per ischusato. Da parte di monna
chi tti pare. Che Idio ti ghuardi sempre.
per la tua
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