Ogi te ne iscrisi una per lo
alora potemo, sì che pocho ci restò dire. Io feci fare de'
era molto bello quando egli andò al
chome noi voremo, ma no' di meno, perché no' sia chosì bello, io
te ne mando venticinque; ma fue cholpa di quello doloroso ci venne
da
in una
uno
uno
è di
la prima volta ch'io erro.
anche eglino e
quello àe a tôrre, bene che da l'uno a l'atro ne foe pocha stima.
Le
fatto metere ne l'
Della
no' lla òe tocha: no' so quella ch'è là, né quella si deba rendere, io
no ce là rechata, daregli anche l'atro e domandrolo quanto n'àe
de' nostro. Sopr'a' fatto de' ghuardare be' l'
dorme di là. E quelo da
dice
è sì bene achonpangniato che no' gli bisongnia avere paura da dorm
solo, che gli brulano i brighanti adoso, be' ch'io me ne sono
inventurata. Io farò sì della
di Dio, credo sarai chontento. Arèti voluto mandare o
che
sapi tornare a
che
priegha Idio per me, che poi che tue ti partisti no' sono
uscita di
e àmi molto dato noia questo difetto della scesa del chapo.
ène asai bene migliorato. Se tue ti diliberi di stare più chostà, e tue
voglia che noi ti facamo del
pure buono tornase uno pocho qui e desi ordine se c'à a fare
nulla, e poi potresti ritornare. Perché è tardi farò sanza più dire.
Rachomanda e salutami a chi ti pare. Idio ti ghuardi senpre.
per la tua
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