Al nome di Dio. Amen adì XXVIII di Novembre 1396.
Sia manifesto a qualunque persona che vedrà o legerà questa iscritta
che Guccio di Nicolaio di Porta San Giovanni e Franco di Simone
della detta Porta, e Piero di Francesco di Porta Tiezi,
e Franceschino di Chiaro da Vinegia ....ntore in
Porta Tiezi cioè in Prato fanno compagnia insieme d'una botega di
purgo e di cardo e di tinta. Incomincerassi la detta botega per la detta
compagnia a dì primo di genaio prosimo che viene; con questi patti che
apresso dirò, e prima:
Guccio sopra iscritto promette a la detta compagnia e compagni sopra
iscritti di metere nella detta compagnia ogni denaio che bisognasse nella
detta botega e compagnia, cioè di comperare cardi da cardare, tera da
purgare, legnia pagare i lavoranti che metesono per atare loro
purgare o cardare o faciesono ogni altra cosa che fosse utile nella
botega, di comperare bilanciuole, gierle o panieri d...
lavare, e ogni altra cosa di maserizie che s'apartenesse nella detta
botega.
E sí promette el detto Guccio sopra iscritto a detti compagni di scrivere
ogni ispesa e ogni entrata e ogni uscita che faciesono nella sopra detta
botega e di rendere loro buon conto e sí promette quando non avesse
che fare in botega di fare tutte quelle cose che gli fosse di piacere in
utile e in bene della botega.
Il detto Franco e Piero e Franceschino sopra iscritti promettono ogniuno
in tutto al sopra detto Guccio d'aoperare le loro persone, cioè purgare,
cardare, tirare, lavare, tingere di nero o d'altro come s'apartenesse alla
detta botega e si veramente che Piero di Francesco sopra iscritto
non sia tenuto più che si voglia menare propio.
E debono pagare ogni pigione e ogni altra spesa che ocoresse a la detta
compagnia per quarta parte ogniuno.
E sí promette el detto Guccio di Nicolao qui iscritto di
prestare per ispe.... a Piero di Francesco e Franceschino da Vinegia
qui iscritti ogni mese.
E prometon Franco di Simone e Piero di Francesco
e
Franceschino da Vinegia sopra iscritti al detto Nicolao sopra iscritto
di no levare panno nè denari pigliare per cagione della detta compagnia
sanza licenza del detto, e per ogni volta che pigliasono o levasono panno
sanza sua licienza sierano tenuti di dare al sopradetto Guccio f. diecie
per ogni volta.
E a gienaio prosimo che verà 1397 debono saldare ragione e vedere
ogni guadagnio ch'aranno fatto o perdita che faciesono, onde Dio guardi,
che debono veduto il guadagnio inanzi tratto Guccio sopra iscritto de'
trarre ogni denaio che avesse ispeso e poi partire il guadagnio per quarti
e ogniuno s'arà la parte sua e così per contrario, onde Dio guardi,
ognuno è tenuto per quarto rifare el detto danno al detto Guccio.
E non s'intende de' denari che avesse prestati loro in singularità ogniuno
per la quantità che avesse auto è tenuto rifare al detto Guccio con
questo patto che la parte che presterà al detto Franceschino sopra
iscritto, che gli dia Piero di Francesco sopra iscritto e così promette
el detto Piero al detto Guccio in caso che il detto Franceschino non
rendesse i detti denari promette el detto Piero di rendergli egli al sopra
detto Guccio.
E in caso che se veruno de' detti compagni qui sopra iscritti infermasono
e per veruna altra cagione che avenisse che non potesono lavorare che
detti compagni sieno tenuti per insino arà male lavorare e fare nè più nè
meno come s'ei fosse a lavorare e gli a fare veruno isconto quel
tale e da uno mese che è posano metere a lavorare a proprie ispese uno
lavoratore che lavori per lui ispese.
E promette el detto Piero durante d'ogni fornimento che
s'apartiene ....npo de la arte delle lane in Prato uno
canapo o di are.... dalla detta compagnia per ogni tiratoio ogni
anno di pigione f. due d'oro de l'uno de' tiratoi.
E sono d'accordo e vogliono che se avenisse che se veruno di
detti compagni non atenesono e detti patti iscritti su questo foglio che
quel cotale da cui venis. abia perdere la metà del guadagnio ch'egli
avesse guadagniato insino a quello così fatto di cioè la parte sua.
E vogliono che d'ogni lite o questione ch'egli avessono tra loro durante
la compagnia e vogliamo dire da dì primo di gennaio
1396 insino a dì primo di gienaio 1397 che cioe che chiarirà
Nicolò di Piero tintore di Porta Gualdimare e in caso che
Nicolò non potesse o per veruno caso che ocorese che l'abia a chiarire
Tomaso di Nieri di Porta San Giovanni di Prato per pena di
chi non volesse attenere quello che per Nicolò o per Tomaso fosse
chiarito debia perdere la metà del guadagnio come dice al capitolo
disopra.
E per chiarezza di tutte e quatro le parti qui di sopra volono che io
Nanni di Piero di Guiduccio ne facesse questo iscritto in presenza
de le parti i quali si sottoscriverano a piè di questa iscritta di loro propria
mano salvo Franco di Simone che non sa iscrivere ch'è presente a
la sopradetta iscritta iscriverà Nicolò di Piero tintore per priego del
detto Franco, testimoni Nello di Ser Giovanni e Benedetto di Bartolo
di Porta San Giovanni scritti qui a piè di loro propria
mano.
Io Franco di Simone purgatore sono contento che la sopra detta
iscritta .
Io Gucio di Nicolaio di Porta San Giovanni sono contento de
la sopradetta iscritta .
Io Franceschino di Chiaro da Venezia sò contento a la sopra
d....
Io Pietro di Francesco sono coteto de la .