Al nome di Dio, amen, Fatta a dì 2 di settenbre 1392.
Insino a dì 27 di aghosto vi scrissi e chon esa vi mandai 1 lettera andava a
Vignone, di poi no ci à altro di nuovo sì che per questa v'ò pocho a dire.
A dì 27 d'aghosto vi mandai a paghare f. 400 a Lando Vanelli per chanbo di
f. 407 ricieuti qui da Perino Micheli: al tenpo gl'arete paghati e posti a
chonto di nostri di Vingnone.
Io sono istato fuori 2 dì chon Basciano e i questa ora sono tornato da lui e cho
lui ò parlato di quello mi scrivete. Ora i'ò trovato lettera di Vingnone venuta
per lo chorto chamino, non ò ora agio di rispondere faròllo per lo primo. E i
questi pochi dì vi
manderò a paghare f. 300: ò da Vingnone v'àno rimesi f. 200 e danari delle pelle solecitate di rischuotere. Idio vi ghuardi.
Tieri di Benci saluta di Melano.
Franciescho da Prato e Andrea di Bonano,
in Gienova.