possessioni: le tre, per uno vostro amico,
e siamo assai presso al
che, morta lei, volle il
fatto sapete ho dirimpetto, vogliono più che non
sono ito insino al vero
magna: chi n'avesse bisogno non potrebbe errare; ed evvi poi
d'allargare. Tutto vi dico, perché se m'abbattesse a uno podere per lo
vostro
faremo noi vivi, che commetterlo altrui. E Iddio, che guata a' cuori,
istimarà più
la vostra opera e compera, che per
Io non so che s'è, se non che a vita d'un altro amico anche m'avvenne;
io non posso stare a predica, che voi non siate meco. Bene ha costui
difetto, che parla troppo presto, e furibonda predica fa; ma utile a' buoni
e divoti orecchi, che intendono che hanno a morire.
che sano, mi siete chi siete; morto, non mi siete nulla, se avessi mezzo
il vostro; che pur di quello ho, sono impacciato. E piacemi dormiate la
mattina: ma fidatevi del medico dello scrittoio. Tanto ha l'amore acceso,
che se verrete a udilla, arete due santadi: l'una a tempo; l'altra fia
perpetua. Pregovi ve ne sforziate; però che passato aremo il fiume,
vorremo ritornare, e non potremo; e starete in mezzo tra
e me.
El