risposta a una mia v'avea mandata della morte d'
miei
infermità, e d'altro. Da poi non c'è altro a dire: se none de' fatti di
'ncrescerà, vedendo uno suo ricordo che fa di tutto lo stato suo, e del
dare e dell'avere; e con quanta buona mimoria di Dio e' dice ogni cosa.
Al
de'
staranno, tanto che si veggia chi ci rimarrà. L'uno fanciullo avete voi;
l'altro abbiamo accomandato a monna
e lo
faranno per ora que' da
fare per ora: arete, son certo, guardia del fanciullo come di vostro. Iddio
ci aiuti.
Qua ristà di dì in dì la mortalità per modo che, seguendo così XV dì, voi
e gli altri potrebbono tornare.
inteso: Iddio l'aiuti; ch'è bene cieco e matto chi non s'avvede. Vedete
ove colui si conduce, e dove potrebbe morire! Priegovi, se avete modo,
gli scriviate ch'io spero qua sarà buono essere: e ancora io gliel
manderò a dire. Cristo vi guardi. Priegovi che non partendovi dalla
mimoria di Dio, e dì e notte e in
sanza malinconia. Io v'ho detto altra volta in ciò mio pensieri, e quel che
fo io, muoia chi vuole, poi che riparar non posso. E promettovi che le
malinconie n'atterrano qui molti. Non dico facciate come il vicino mio
che, sanza avere mai niuno buono pensieri, pensa che vivere sia
empiere e votare e scoppiare, e di ciò sempre ragionare: chè so ne siete
nemico, e fate bene a dispiacervi quello che piace agli animali.
Ricordatemi a monna
Poi ch'ebbi scritto, vidi uno de'
tornava d'
iscema.