avessimo tanto chonoscimento, salute, con volontà di voi vedere sano e alegro.
Questo dì, a
noi mandasimo per esso, coè per
La schusa de'
che voi avete più che lecita ischusa; e abiallo per ricevuto. Or nondimeno non
dicevi volerlo avale, se nonne quando venisse a
sia ischoncio, aremo charo che noi avesimo a rimenarlo noi; coè io
vostro servidore, facendo a voi apiacere; e de l'altro mi guarderei. -
Rigraziànvi della proferta che vo' fate di favelare che'
della
c'aviserete, inperò ch'avete molte chose per lo chapo: vi vogliamo avere
risposto, e chome vi dicemo per l'altra, chosì pare che ci vogliate servire;
aremo chiaro che parlassi chon frate
avisato di queste facende della
bisognerebbe fare e a chui favelare, coè chon quegli di chui è la
questo vi preghiàno, sì chome a nostro magiore e padre; e noi chome servidore,
vogliàno essere.
E se avesono voglia che noi
fia da fare. Siate pure chon frate
chui è la
iscrivetecello, e sarèno mossi a venire. Altro no c'à dire. Idio vi guardi
senpre. -
Per lo vostro