Piero di Miniato dipintore de' dare, a dì xxiiij di febraio, fiorini
tredici, soldi tre, denari undici, per oro e azurro chonperò l'Asechuzione di
Firenze; ebe per la tavola di San Matteo.
E de' dare, a di xiiij di marzo, fiorini tre, soldi quatro, denari otto, a oro,
per 400 pezi d'oro, per noi dall'Asechuzione di Firenze, per la tavola di San Matteo.
E de' dare, a dì xxviij di marzo detto, per 50 pezi d'oro, per noi da
l'Asechuzione di Firenze, per la tavola di San Matteo.
(Libro di mercatanzie E, an. 1410-16, a c. 77 t.)
Rettori del Ceppo deono dare
A dì xxiiij di febraio (1411) fiorini tredici, soldi tre, denari undici a oro, per oro
e azurro mandato loro dall'Assechuzione di Francesco di Marcho e
chonpagni, in questo a 213, debino avere per la tavola del munistero di San Matteo.
Fior. 13, 3, 11.
E a dì xiiij di marzo, fiorini tre, soldi quatro, denari otto, a oro, per 400
pezi d'oro, per la tavola del munistero di S. Matteo; paghò l'Assechuzione e
chonpagni a Bastiano di Giovanni, e mandò per Giramonte; in questo, debia
avere, a 213.
E a dì xxx di marzo 1412, soldi 8, denari tre, a oro, per 50 pezi d'oro, per la
tavola dell'altare del munistero di S. Matteo, paghò l'Assechuzione di
Francescho di Marcho e chonpagni; in questo a 214. Rechò Giramonte. Sol. 8, d. 3.
(Libro Nero C, Debit. e Credit., a c. 207.)